Cari lettori… Uhm fatemi pensare un attimo, devo cercare una bella frase con la quale iniziare questo articolo.
Dopo dieci minuti buoni di riflessione ho deciso che non vale la pena spremersi le meningi e perdere altro tempo quindi accontentatevi di quello che passa il convento e non rompete i boccini.
Accaniti lettori della Voce, la scuola è alle porte e non mi viene altro da dire tranne: CHE PESO!
Presto inizieranno le lezioni, i professori romperanno le scatole per i compiti delle vacanza (chi li ha mai fatti poi…), ci saranno i test di ingresso, lo Smistamento e soprattutto una nuova ondata di primini pronti a mettere a soqquadro il castello per non parlare del fatto di rompere l’equilibrio psicofisico che eravamo riusciti a creare l’anno passato (?).
Ma suvvia, guardiamo il lato positivo, in fondo, anzi molto molto molto in fondo è bello tornare a scuola e incontrare di nuovo i proprio compagni, chissà magari con qualcuno l’estate è stata davvero benevola e si è trasformato da brutto rospo a bellissimo principe (anche se dubito, visti i soggetti che girano), non si può mai dire cosa possa succedere; in tre mesi la persona che più odiavate potrebbe essersi trasformata nella vostra anima gemella; lettori, quante volte è capitato che nella foga degli incontri di inizio anno si formassero nuove coppiette?
Ormai non si contano più tanto è lungo l’elenco; la nostra scuola pullula ormai di rubacuori accaniti che ogni settembre si preparano con tanta cura quanto un cacciatore all’inizio della stagione di caccia alle anatre.
Ma sappiamo davvero tutto di queste persone? Non siete curiosi di sapere anche voi qualcosa di più riguardo a questi personaggi che ai più appaiono come veri e propri idoli? A me sinceramente frega meno di zero, ma il direttore mi ha dato questo e questo mi tocca… Ah come è ingiusta la vita con un povero giornalista.
Torniamo a noi lettori. Fuoco alle polveri:


Chloe

M: Allora, carissima compagna di casa, come andiamo? 
V: È ovvio che visto che sono in tua compagnia le cose potrebbero andarmi molto meglio! A parte te, le cose vanno abbastanza bene. Anche se avrei preferito rimanere al paiolo un po’ di più… avevo visto una borsa niente male a Diagon Alley… pazienza, me la farò mandare…

M: Benissimo, cominciamo allora: innanzitutto, sai perché sei qui, giusto? 
V: Certo che so perché sono qui! Perché senza di me non avresti nessun argomento succoso da raccontare nel tuo giornalino. E non pensare che lo faccia per te… lo faccio solo perchè preferisco la Voce all’Eco. Tutto qui. Mi hai chiesto un favore e siccome sono molto più buona di quello che si crede in giro lo faccio. Ma facciamo presto.Devo vedere una persona dopo…

M: Bando alle ciance; dimmi qualcosa riguardo alla tua prima cotta, nonostante la cosa non mi interessa più di tanto, visto che conosco benissimo la risposta (sono suo coetaneo, che volete farci?)…
V: La mia prima cotta… Tu non ne sai nulla, Lexis. Ero una bambina. Lo sai com’è quando hai un fratello più grande che porta a casa gli amici. Era l’estate prima di entrare a Hogwarts. Will ha portato a casa un amico. Un certo Jeffrey. Non l’avevo mai visto prima, ma sapevo che era un compagno di Will a scuola. Un serpeverde anche lui. Me ne aveva parlato. Erano molto amici. Ed era bello da far paura. E tu sai che io sono sensibile al fascino maschile… Alto, biondino, occhi chiari. Bello. Non c’è altro da dire. Era stupendo, non bello. Tanta roba. Lui si è presentato a me, non considerandomi una sbarbatella. Come avrebbe fatto chiunque. O come farei io adesso con un undicenne. Mi ha sorriso. E non c’è altro da dire. Perché tutto è finito presto. O meglio. Siamo diventati amici, e lo siamo tuttora. Molto. Sai che quando voglio una cosa faccio di tutto per averla. Ma era troppo grande per me all’epoca. E io me ne rendevo conto. E Will me lo ripeteva spesso. Per non illudermi chiaro. E non c’è altro da dire. Perché tutto è finito presto. O meglio. Siamo diventati amici, e lo siamo tuttora. Molto.

M: Tutto qui Chloe…? Niente di rocambolesco o entusiasmante, temo che deluderai molti lettori; e probabilmente dovrò anche rivedere l’altro artic… ehm sì… E invece della scuola che dici, chi ti ha rubato il cuore per primo ?
V: Lexis, tu non sai nemmeno cos’è un bacio per cui devi solo che tacere… Sì, tutto qui. Mi hai chiesto la mia prima cotta, non la mia prima storia d’amore…
Nessuno mi ha mai rubato il cuore, qui a scuola. Ma devo ammettere di aver avuto parecchie storielle. Nessuna di particolarmente entusiasmate. Ho alcuni ragazzi con cui ho parecchia affinità. Ammetto che molti li ho usati perché non avevo nulla di meglio da fare. Comunque, visto che so perfettamente che sei un pettegolo, ti darò il nome della mia prima storia che è durata più di mezza giornata. Si chiamava, e si chiama tuttora Julian. Non è un serpeverde. È un Corvonero. Di cognome si chiama Rome. Julian Rome. Lo conosci no? È in classe con noi! Eravamo al secondo anno. E lui mi piaceva, sì. Era un bel ragazzo, no? Cioè, lo è tuttora. È durata un mese più o meno. No, non mi ha rubato il cuore. Ma è stato divertente. Sì, divertente è la parola più giusta.
Non mi vergogno a dirle queste cose.

M: Uffa Chloe ma sempre a litigare stai? E io che volevo farti un po’ di pubblicità con la Voce… Per il fatto del bacio se vuoi possiamo sempre andare nello stanzino qui dietro così mi dai qualche lezione pratica.
V: Non sto a litigare… E non ho bisogno di pubblicità, io.
Per la pratica in baci, Lexis… puoi sognarla ogni volta che vorrai… ma da me, mai!


La bella infermiera

M: Allora signorina infermiera… Signorina, vero? 
G:Chiamami pure Goldie, se no mi fai sentire vecchia!

M: Passiamo ai fatti, comunque. Lei sa che è qui per un’ intervista e le confesso che quando mi è stato proposto questo articolo ho pensato subito a lei, girano molte voci sul suo passato di studente.
G: Questa mi giunge nuova, sapevo che girava la voce che la Drybottle avesse una doppia identità notturna, ma del mio passato da studentessa… Sono curiosa, che voci girano?

M: Non badi al fatto che questo giornale è letto da tutto il corpo studentesco e sia sincera al 100%. Come è stata la sua prima cotta?
G: La mia prima cotta?! Ahah, una cosa disastrosa e davvero da dimenticare! Quando ero in Quinta, dopo vari pestaggi da parte di metà casata di Serpeverde, mi sono finalmente resa conto che attraevo i ragazzi, e allora ho cominciato a guardarmi attorno. Avevo davvero una vasta scelta! Ma alla fine ho trovato quello che veramente mi interessava… E probabilmente l’unico che non mi considerava di striscio, se non come un’amica! Gli sono morta dietro per altri due anni, e lui non ha mai fatto una piega! Ero troppo timida per dichiararmi… E’ stato terrificante quando dopo la scuola ho scoperto che aveva… Altre tendenze!

M: Magnifico, magnifico… Cioè no! volevo dire mi dispiace davvero che la sua prima esperienza seria sia stata traumatica. Cerchiamo di tirare un po’ su il morale di questa intervista, perchè non ci racconta di qualche piccola avventura prima di questo tipo dalle strane tendenza? Suvvia, lo sa che hai nostri lettori piaciono i particolari "interessanti".
G: Ma quale avventura? Prima di questo sono stata sempre e comunque del tutto ingenua ed innocente, è stato dopo che è venuto il bello. Tutti i ragazzi venuti dopo hanno sempre pensato che fossi questa grande esperta, ma in realtà non ci capivo proprio niente! Persino mia sorella minore mi prende ancora in giro per questa storia, ma per me è solo piuttosto divertente! 

M: Sì, bene, sicura di non aver niente da raccontare ? Eppure i miei informatori mi hanno assicurato che avrebbe potuto raccontarmi qualcosa di molto interessante.  Su, non mi deluda… Avrà qualche segretuccio, magari una storiella con qualche futuro insegnante? Anche una con il custode della scuola va bene, i gusti sono gusti…
G: Questa… Io… Beh… Pensavo fosse… Un’intervista sulla prima cotta, non… Ehm… Non è proprio una storiella… Oh, al diavolo! Tanto a quanto pare lo sanno già tutti! Non vi si può nascondere proprio niente! Sì, lo confesso, io e Jack abbiamo una storia da qualche mese ormai e, sinceramente, spero duri ancora per molto, le basi sono molto solide, diciamo!

M: Lo sapevo, le mie fonti non sbagliano mai. Grazie del tempo dedicato, magari ci rivedremo per approfondire questo argomento; mi scuserà se non le dico Arrivederci al più presto, ma preferisco tenermi lontano dall’infermieria il più possibile…


 

Von Coso

M: Salve professore, come andiamo? Sono molto felice che si sia prestato di sua “spontanea” volontà all’intervista.
B: Quindi non sei qui per chiedermi qualcosa sulla mia materia. Lo sai che ogni minuto perso ora equivale a tanto lavoro da fare quando non ne ho voglia? Penso che lavare tutte le serre ti farà capire come funzionano le cose, che ne dici?

M: Sì … ehm… andiamo avanti. Come sa, siamo qui per un’ intervista sulle prime cotte … Sa cosa vuol dire la parola cotta, vero?
B: E tu interrompi un costruttivo momento per chiedermi di cose così futili? Certo che so cosa è una cotta, è quella roba da mammolette. Chiedilo a Vergil, quel troll è un esperto in cose idiote.

M: Stupendo, allora ci parli della sua prima cotta… E non faccia il misterioso ai nostri lettori piacciono i dettagli (anche piccanti).
B: Signor Trexis, così mi insulta. Crede davvero che io mi sia mai preso una cotta? Io sono Bernard vonMitternacht. Io non mi prendo le cotte, io mi prendo le donne. Innamorarsi è una cosa da stupide donnicciole.

M: Suvvia professore, non faccia il timido, lo sappiamo che in fondo anche lei ha un cuore. Dicevamo comunque… Ah sì ecco; se proprio non vogliamo parlare di infatuazione vera e propria, è possibile che si ricordi la prima delle sue conquiste?
B: Moccioso, dì la verità, tu vuoi morire. Vorrà dire che per stavolta ti rispondo, ma oltrepassa di nuovo quella soglia e potrei non essere responsabile di un eventuale incidente. Dunque, la mia prima conquista… La mia tata non conta, vero? Ero al mio secondo anno, io sono sempre stato il top. C’era la secchiona di turno. Sai quella che non esce mai e se ne sta sempre chiusa in biblioteca? Esatto. In fondo non era male. Cioè, bastava tenere gli occhi chiusi. Ma per una E in una delle materie più inutili ne valeva la pena.


Rygar

M:
Si comincia, Connelly. Partiamo subito dicendo che ho avuto il mio bel da fare a trovare qualcuno da intervistare tra i membri della tua casa… Alla fine mi sono accontentato del meno peggio, o del male minore (sorride affabile)
Immagino tu sia elettrizzato all’idea di comparire finalmente sul giornale ufficiale della scuola?
R: Non sai nemmeno quanto io lo sia. Ma tu , poi, chi saresti? Il nome mi ricorda vagamente quel svangaboccini di Harvarest… Ma tralasciamo questi inutili dettagli.

M:Benissimo, grandioso… Passiamo al sodo, i lettori fremono di curiosità. Che mi dici della tua attività di playboy tra le mura del castello?
R: Credo tu abbia sbagliato persona. Forse non ti sei accorto che NON STAI intervistando né McAnis, né Hargreaves, né Jarvis. Solo Rygar Connelly.

M: Lo sappiamo tutti e due che l’apparenza inganna a volte… Dai non fare il misterioso, se mi hanno indirizzato verso di te ci sarà pure un motivo, no?
R: Oh, onestamente non saprei. L’unica cosa che si è detta e ridetta su di me è che porto a spasso un gigantesco palco di corna. Cosa che comunque mi tocca meno di zero. Io so anche troppo bene di non averci rimesso. MAI. Quindi, che credano e dicano quel che vogliono. Ti pare? Tornando al discorso del Playboy… Posso dire di avere qualche freccia al mio arco. Tutto qui.

M: Ecco, ecco… Parliamo di queste famose frecce, dici di averne un po’. Magari ti ricordi anche quando hai scagliata la prima e con chi? Siamo curiosi, racconta.
R: Oh be’. Non credo ci sia bisogno di dire poi molto. La prima donna in assoluto è stata Lin Darcy (alla facciazza di MOLTI) e ci ho trascorso due anni. Almeno fino a che non ha deciso di preferire la puzza assurda dell’attuale ragazzo della Trott. Affarri suoi, anzi… LORO. Per il resto, non amo parlare delle mie conquiste. Anche perché sono talmente poche da non fare testo.
Dico solo che il "dopo Darcy" non è stato per nulla sfitto di impegni. 

M: Non male davvero, Connelly. Nn male non male… Forse hai anche voglia di raccontare ai lettori il tuo stato attuale, nell’immediato… Sai, tanto per dare qualche speranza alla fila di ragazzine sospiranti che ti seguono nei corridoio.


 Zoe

M: Allora Ehm… Ah sì, ecco… Zoe, innanzitutto sai perché ci troviamo qui?
Z: Ehm… Per la Voce?

M: Magnifico, magnifico… Ti confesso che quando gli altri giornalisti mi hanno passato la lista con in possibili intervistabili l’occhio è balzato subito sul tuo nome, di solito parto sempre dal fondo. Ma passiamo al dunque, i nostri lettori sono molto curiosi e sono sempre alla ricerca di qualche scoop o segreto nascosto, cerchiamo di non deluderli; cosa mi dici riguardo alla sua prima fiamma tra le mura del castello ?
Z: Scoop? Perché a qualcuno dovrebbe interessare la mia prima cotta? Ehm… Veramente, ehm… Quando sono arrivata a Hogwarts… Beh, ce ne sono molti di ragazzi carini, cioè… Belli da vedere, ma non me ne sono mai piaciuti davvero.

M: Ma andiamo, non fare la modesta. Tutte le voci che girano e vuoi farmi credere di non aver mai fatto pensieri ambigui su un altro studentello della scuola?
Z: Voci? Che voci? Che voci dovrebbero girare, eh? Dipende da cosa intendi con "pensieri ambigui". Sì, cioè, ce n’è di ragazzi carini, qui, ma ho detto che nessuno mi interessava veramente, ecco tutto.

M: Aspetta aspetta… Vuoi vedere che magari la prima fiamma era per un professorino, magari un giovane tirocinante, mi pare di ricordare qualcuno un paio di anni fa… che mi dici?
Z:
No, professori no. Cioè. Mi chiedo ancora come alcuni possano essere così belli, tipo… ma non mi sognerei mai di farmi piacere un professore. Cioè, insegnano. Solo per pensare di farlo bisogna essere malati. Che voci? Piacere un professore.

M: Ma niente Traves non preoccuparti. Dunque, tornando a noi, sembra proprio che tu non abbia niente da raccontare… anche se sono io il primo a non credere a questa affermazione, insomma sei Zoe Traves, come puoi non avere niente da confessare?
Vabbè ormai non ha più importanza… grazie per la collaborazione.


Julian

 M: Adesso abbiamo? Ah ecco, Julian Rome,  Corvonero. Come va, Rome? Finalmente un’ apparizione sulla Voce e non su quel giornalaccio che gira nella vostra sala comune, non sei contento?
J: Sai Lexis,definire "giornalaccio" un mensile che viene letto da tutta la scuola mi sembra una pluffata bella e buona. Secondo i nostri ultimi sondaggi la differenza fra L’Eco e la Voce è abissale. Ah, a proposito Tiff mi ha chiesto di informare te, i tuoi redattori e il resto della scuola che Donovan Dho, sai il neo-primino, è riuscito a scoprire il reale utilizzo del vostro giornale: carta igienica. Forse è meglio che ne parli in redazione, ripensandoci… Potreste avere più fortuna nel campo della carta igienica.

M: Ali da corvo e lingua di serpe, un curioso abbinamente, Rome. Non perdo neanche tempo a ribattere, i vostri sondaggi sono obbiettivi quanto i punti assegnati da Vonmitterqualcosa durante una lezione… Veniamo a noi, purtroppo devo intervistare almeno un membro per ogni casa, quindi anche i corvacci sono compresi; che mi dici della tua attività di rubacuori? I lettori "fremono" di curiosità.
J: Saranno anche poco precisi, ma come i punti assegnati da Voncoso, valgono comunque. La mia "attività di rubacuori" non è una cosa che ti interessa, inoltre, penso ne parli abbastanza Tiff con i suoi articoli sull’Eco. E sinceramente quelli bastano e avanzano. Quindi, fatti i boccini tuoi, Lexis!

M: Guarda che non importa a nessuno se sei stato con la Chloe, i momenti di magra capitano a tutti e sappiamo che ci si accontenta di quello che c’è… Non devi certo fartene un colpa. Comunque aprendo una parentesi io non sto certo cercando di emulare quello schifo che la Trott scrive sul Peto del Gufo… Il mio è semplice sondaggio. Chiusa parentesi.
J: Chi ti dice che io mi riferissi alla Chloe?Il rapporto che ho avuto con Venus è stata una cosa campata per aria. Ormai è storia vecchia. Anzi,a dir la verità non la considero neanche una storia. Riaprendo la parentesi precedente su Tiffany, cos’è te la sei presa per quelle piccole provocazioni che ti ha riservato in "Scoppia la coppia" nell’articoletto che parlava di te e Ivory?

M: E perchè mai avrei dovuto prendermela? Una storiella inventata è solo sintomo di incapacità. Ecco ho trovato la vera essenza del Peto del Gufo, sostituire la competenza e la bravura con pura e semplice fantasie (per non dire trollate). Ma torniamo a noi, se proprio non vuoi parlare di Chloe, dimmi qualcosa riguardo alla tua prima cotta, o alla tua prima conquista; come preferisci…
J: Non è quello che si dice in giro, Lexis.Girano molte voci su te e altre balde donzelle. Comunque, la mia "prima conquista", come la definisci tu, è stata Chloe al terzo anno, e fino ad ora ci siamo lasciati e presi ogni due minuti. Ma,continuo a ripetere, non vedo come questo ti possa interessare.

M: Non è molto importante quello che si dice in giro di me, Rome… Tornando a te comunque, credevo che per essere un corvo bisognasse quanto meno possedere due dita di cervello. Mi sembrava di essere stato chiaro: intervista sulla tua prima cotta. Preferisci che te lo scandisca sillaba per sillaba? 


Non servono parole…
Lascio a voi cari lettori il compito di commentare queste interviste, anche perché detto sinceramente questo via vai di persone mi ha letteralmente distrutto… ho decisamente bisogno di un corroborante succo di zucca e anche se questo non c’entra niente con l’articolo non ha importanza, il giornalista sono io e scrivo quello che mi pare.

Alla prossima “cari” lettori.

 

Marc Lexis