Spesso svenuti o quasi

Che il quinto anno fosse una roba seria e pericolosa era risaputo. Che sia TROPPO seria e pericolosa è una cosa che ho scoperto sulla mia pellaccia in questi ultimi tempi. Se si parla di Difesa Contro le Arti Oscure è anche comprensibile e ci sta tutto, ma se uno va a Storia della Magia, be’… no. Non è comprensibile proprio per niente. Sì, avete capito bene. Sto dicendo che Storia della Magia, durante le ore della quale tutti gli studenti, prima o dopo, si sono ritrovati a schiacciare un pisolino rivitalizzante, è diventata una materia pericolosa. Non voglio dire che sia colpa del nuovo insegnante, ci mancherebbe altro. McKalleart ha sostituito McBryant. Noi studenti non possiamo che essergli riconoscenti e perdonargli qualsiasi mancanza passata, presente e futura. É una brava persona. Comunque mi sto perdendo, come spesso mi succede quando mi metto a raccontare qualcosa. Volevo scrivervi di come una lezione che sembrava come tutte le altre, dove delle storie truci e truculente sui Goblin diventano noiose come una chiacchierata con qualcuno pietrificato, si sia trasformata in una roba insolita e potenzialmente dannosa.

.Il professore è entrato in classe tutto tranquillo. Ci voleva mostrare non so quale pezzo di latta appartenente alla sua famiglia da non so quanto tempo e forgiato da non so quale Goblin. Se non mi ricordo tutti i particolari è colpa di Laury, che continuava a dirmi quanto sia bello il sedere della Dark. Io non ho dubbi che sia bello, eh! Ma, siccome ci tengo alla vita, non l’ho mai guardato e cercavo di non prestare attenzione al Prefetto, nel caso lei scoprisse che parliamo di certe cose e decidesse di venirmi a cercare. Lo so che non sembra una mossa intelligente scriverlo in un articolo di giornale, ma ci ho ragionato sopra e, siccome è tutta colpa di Laury, io non dovrei rischiare niente… credo. Il sunto è che concentrandomi a non ascoltare Laury non ascoltavo neppure il prof. Ad un certo punto, comunque, il suono di qualcosa che cadeva a terra mi ha fatto deconcentrare dalla deconcentrazione che avrei voluto rivolgere a Laury e mi sono ritrovato prima flashiato e poi in un buio buio. Quando son tornato a vedere qualcosa ,McKalleart sembrava una balena spiaggiata a terra e noi ci trovavamo in un posto strano che poi qualcuno mi ha rivelato essere un’officina metallurgica, dove dei maghi se la stavano prendendo con un Goblin. Io ho pensato fosse una qualche rappresentazione teatrale messa su dal professore per rendere meno noiose le sue lezioni. Il che non sarebbe neppure male. Stavo incitando il Goglin a non fare la puffola pigmea e combattere, quando poi lui l’ha fatto ed è stato schiantosissimo. Ha lanciato non so quale magia e il capo prepotente è finito con il braccio dentro della roba infuocata e ha iniziato ad urlare tantissimo. Io ho intuito che non era proprio una rappresentazione teatrale a quel punto. Anche se qualche dubbio mi era già venuto quanto la Dalis ha preso a rivolgersi al capo prepotente – si vede che tra prepotenti ci si riconosce e si fa subito amicizia – e quello non la degnava neppure di uno sguardo. Non le diceva neppure di mettersi un tappo in bocca perchè disturbava la sua interpretazione. I pochi dubbi che mi restavano erano dovuti al fatto che, se la Dalis parlasse con me, anche io farei finta di non sentirla, ma poi il professore spiaggiato ha detto che era un ricordo e che rischiavamo di rimanere lì ad assistere a quella scena per sempre e… ho iniziato a preoccuparmi. Per Merlino, era una gran bella recita, cioè… ricordo, ma rivederlo per sempre credo avrebbe rovinato un poco l’entusiasmo che mi ha provocato in un primo momento. McKalleart continuava a chiedere che qualcuno lo aiutasse ad alzarsi, nel mentre diceva roba senza senso che poi mi hanno spiegato fosse non so quale formula al contrario per tirarci fuori da quella situazione. La Burton diceva d’essere troppo magra e debole per aiutarlo, va bene che lo scorso anno ha rischiato di diventare uno scheletro, ma, diciamocelo, ha recuperato perfettamente e si vedeva che era una scusa. La Tess non trovava di meglio da fare che continuare a sbraitare di fare qualcosa per portarci via da quel ricordo verso un uomo che sembrava un Fire Crab rivoltato sul guscio, senza far niente per aiutarlo. A proposito di Fire Crab, dopo vi scrivo un’altra cosa. Io ho un problema alla schiena che non mi permette di sollevare pesi eccessivi. Insomma il prof ha dovuto fare da solo. Comunque, alla fine è andato tutto bene. Il capo prepotente ha lanciato la sua maledizione contro il Goblin, dopo essersi staccato il braccio in fiamme, che però ha nascosto sotto la manica del suo abito, accidentaccio. Il Goblin si è protetto con un elmo e ha rispedito indietro la maledizione che ha colpito il capo prepotente. E sul più bello McKalleart è riuscito a dire la sua contromaledizione e ci ha portato via, anche se ho visto che il tipo che se l’è beccata in piena faccia non se la stava passando per niente bene. Sembrava intento ad essere trasfigurato in uno scheletro. Poi più niente. Siamo svenuti. Al risveglio però effettivamente c’era uno scheletro e faceva anche un po’ ribrezzo.

 Tutto questo per spiegarvi come non c’è da fidarsi di niente. Se anche Storia della magia mi diventa pericolosa, io l’anno prossimo che corsi M.A.G.O. scelgo, visto che sono fermamente convinto che non prenderò nulla di pericoloso per la mia incolumità? Vabbè che me le cerco anche. Infatti vi dicevo del Fire Crab. Lo sapete che Scorching ne ha uno? Io l’ho scoperto da poco. Ho accidentalmente aperto, ma anche non così tanto accidentalmente in effetti, la porta dell’ufficio dell’assistente e ne è uscito fuori. Ha mollato una scorreggia pazzesca quando ha visto la Burton, il che è anche comprensibile, e ha colpito un calderone con dentro un intruglio che ci ha fatto  tipo perdere gran parte dei sensi. Devo ancora studiare quella parte di Pozioni, quindi… professor Warren, se legge, domani non mi interroghi! Per favore! Comunque non è stata una bella esperienza. Non vedevo, non sentivo, non riuscivo a parlare e non sentivo odori. L’unico senso che mi restava era quello del tatto ed in effetti ho sentito le tette della Darcy quando ci sono caduto sopra, e stavolta per davvero accidentalmente. Anche se sono convinto che a lei non sia dispiaciuto. Per quanto si sia lamentata, da allora mi lancia certe occhiate! Scommetto che se le chiedessi di venire a Hogsmeade con me non mi direbbe di no. Peccato sia una Grifondoro! Ecco, ci sono ricascato! Sto divagando. Anche perché non c’è molto da dire. Scorching è arrivato con un ritardo di un’ora. Quando ci ha trovato in quella situazione ha sistemato tutto e non ci sono state conseguenze, ma è comunque stata una pessima esperienza… tette della Darcy a parte.

 

Robert McReady