Penso che il Quidditch sia uno degli sport più belli del Mondo Magico, nonostante crei attriti e competizione tra i vari tifosi e giocatori. Non posso però fare a meno di guardare gli spalti del nostro stadio di Quidditch durante una partita e, non so voi, mi emoziono, da giocatore e tifoso, nel vedere tutti quanti uniti nel tifare i propri beniamini o sentirsi osannati per un'azione riuscita bene. Una cascata di colori rosso-oro per un Tiro dalla Distanza di Gregor andato a segno, tanti scudi di bronzo quando Justin para uno dei tanti tiri che non fa passare, una marea di lingue biforcute che sputano veleno quando Ami cattura il boccino oppure il saltare a tempo dei Tassorosso quando Joe manda a segno un bolide. Un senso di camerata più forte che durante la quotidianità si avverte nell'aria e tutti siamo pronti a difendere i colori che ci appartengono così come quelli che tentano di regalarci una vittoria "combattendo" in campo. Non la pensate come me? Ci sono già stati articoli che parlano delle tifoserie del nostro campionato scolastico, quindi mi voglio soffermare su quelle delle squadre della Lega Britannica, dividendo in due parti questo articolo. Ognuno di noi tiene a una squadra di Quidditch, almeno la maggior parte della popolazione scolastica. C'è chi apprezza il gioco di Pluffa tra i Cacciatori e chi invece non vede l'ora di sentire il rumore sinistro di ossa che si rompono quando un bolide colpisce un giocatore o le urla dello stadio alla cattura di un boccino. Ognuno ha il suo modo di esprimere la gioia e la rivalità stessa.

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Ad Appleby non c'è casa che non abbia una freccia argentata in bella mostra davanti al proprio uscio. Gli Arrows, fondati nel 1612, sono sempre stati considerati la migliore squadra del mondo nella cittadina del nord Inghilterra. Considerati tra i più bravi maghi in Trasfigurazione, gli abitanti di Appleby hanno una lunga tradizione quidditchara nel loro supportare la propria squadra in ogni trasferta e, soprattutto, nel riempire lo stadio facendo registrare il tutto esaurito ogni qual volta che i loro beniamini devono affrontare una partita. Per non parlare di quando c'è la partita contro i Wimborne Wasps! In quel caso lo stadio di Appleby è sicuramente infuocato visti i trascorsi tra le due squadre (un battitore delle Vespe lanciò un nido di api contro il Cercatore delle Frecce, tempo fa). Dimostrano sempre tanto calore verso i loro tifosi tanto che ogni qual volta i loro Cacciatori segnavano, i supporters degli Arrows usavano prendere dei sassi e trasfigurarli in tante frecce d'argento che brillavano nel cielo prima di ricadere sul terreno disegnando, tutte insieme, una freccia più grande. Per loro sfortuna, un giorno del 1894, una di queste frecce andò a trafiggere il naso del povero arbitro Nugent Potts: da allora questa "esultanza" fu bandita dal Ministero della Magia Inglese. I tifosi rimediarono con altre esultanze, tra le quali luci azzurre dalle loro bacchette con, ad intermittenza, luci argentate che da lontano formavano una lunga freccia appuntita che correva per tutti gli spalti. Alle soglie del 2010, il Ministero della Magia ha rivisto il divieto introdotto un secolo prima circa e ha permesso ai supporters degli Appleby Arrows di lanciare frecce nel cielo, ma di un materiale che non possa ledere l'incolumità di giocatori avversari e arbitri.

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A Ballyclastle, in Irlanda, invece, i tifosi non sono mai sazi dei successi in campionato della loro squadra tanto che, sicuri della forza del loro team del cuore, ad ogni goal della squadra urlano in coro il numero del prossimo titolo (dovrebbe essere il loro 37esimo). Conosciamo, noi che seguiamo il Quidditch, chi più chi meno, i colori che contraddistinguono questa squadra con il nero a fare da sfondo a un pipistrello scarlatto. Non ho mai visto una loro partita dal vivo anche perchè quando il campionato è in corsa c'è la scuola quindi mi è impossibile, però mi hanno descritto sempre gli spalti come una distesa nera con al centro dei tifosi vestiti completamente di rosso che formano ovviamente il grande pipistrello simbolo della squadra. Quando la partita finisce in favore dei Ballycastle (non ho capito bene come facciano, però) questi tifosi si spostano così velocemente – con la Smaterializzazione forse? – che sembra quasi che il grande pipistrello da loro disegnato prenda vita e sbatta velocemente le ali! Ormai conosco a memoria la storia della loro mascotte visto che Gregor è un tifoso accanito dei Bats! Ha praticamente tutti i loro gadgets e devo dire che ho contribuito anch'io ad arricchire la sua collezione, purtroppo. Comunque, Barny, il longevo pipistrello della frutta  della squadra di Ballycastle è conosciuto da noi sin da quando iniziamo a leggere i primi giornali o riviste o fumetti. Non so se tutti ne sono a conoscenza, ma è praticamente quel carinissimo pipistrello che vediamo nella pubblicità della Burrobirra: sbatte le ali, gira intorno alla bevanda ed allegramente ci dice: Barny says: I'm just batty about Butterbeer!! Mi è sempre piaciuta come pubblicità ed è talmente simpatica che, forse, provare curiosità per una squadra come i Bats è quasi naturale.

Nell'immenso giardino del castello di Caerphilly, in Galles, è nascosto il famosissimo stadio dei Catapults. Questa squadra è una delle più vecchie del Campionato Britannico, di chiarissimo stampo medievale sin dal suo nome. Le Catapulte hanno sempre segnato la storia di questa squadra e dei suoi supporters. I colori sono altamente simbolici visto che, intorno all'anno mille, una delle prime battaglie contro i Goblin cambiò la storia della cittadina: il verde ricorda le immense distese che circondano Caerphilly mentre il rosso, il sangue che ha macchiato, in quegli anni, la bellezza di questi campi. Così nascono i colori base della squadra dei Catapults, ma il simbolo che troviamo nel loro blasone non è stato sin dall'inizio una Chimera. La Creatura è entrata a far parte della storia della squadra in ricordo di un giorno nefasto purtroppo, quando Dai "Dinamite" Llewellyn fu divorato dalla stessa. Prima di questo episodio, Caerphilly era famosa, oltre che per il suo castello, anche per le maestose catapulte che costituivano il mezzo di difesa più efficace per i Babbani e che i trainers usavano per lanciare Pluffe e Bolidi con una velocità impressionante in modo da allenare la squadra. Tutt'oggi i tifosi usano lanciare la Pluffa ai Cacciatori della squadra con delle catapulte per ricordare le origini della squadra e della loro città.

Anche i Chudley Cannons  hanno come simbolo un'arma da combattimento: una palla di cannone. In una distesa arancione delle loro divise o del loro stemma si può notare una palla nera (facile confonderla con un bolide se non si sa che questo è piccolo almeno la metà del simbolo dei Cannoni) che gironzola intorno alle due grandi e nere C. Come ogni squadra, anche i Cannons hanno una cittadina di provenienza dove è situato anche lo stadio. Controversa è stata la costruzione di uno stadio per questa squadra e di conseguenza l'appartenenza ad una città piuttosto che un'altra. Attualmente Chudleigh ospita lo stadio dei Cannons, ma anticamente, quando la squadra è stata fondata, la sua sede era Ottery St Catchhopole. Infatti, negli almanacchi del Quidditch si può notare come il nome della squadra fosse Catchhpole Cannons! Non si sa come fu risolta poi la questione dello stadio né dell'appartenenza o meno ad una città piuttosto che ad un'altra. Probabilmente l'unione tra Chadleigh e Catchhpole (che gli abitanti chiamano simpaticamente Poley) ha portato al nome odierno della squadra che, dopo parecchi anni di declino caratterizzati da soli membri maschili, ha riacquistato un po' di fiducia grazie all'avvento di Angelina Coast. Il loro motto, del resto,  nel 1972 è stato cambiato da "We shall conquer" a "Let's all just keep our fingers crossed and hope for the best".

"Let us win, but if we cannot win, let us break a few heads."  Quando sentiamo questo Motto ci premariamo ad assistere ad una partita dai colpi proibiti perchè in campo scendono i Falmouth Falcons. Una delle squadre più forti in campionato sicramente, ma con il gioco aggressivo che ha regalato molte volte ai giocatori della squadra delle sanzioni come fu per i due Battitori, Karl e Kevin Broadmoor, che tra il 1958 ed il 1969 vennero sospesi 14 volte. Particolare è l'accoglienza dei tifosi agli avversari che arrivano a Falmouth per assistere alle partite. Il lungo viale che porta allo stadio è diviso ritimcamente da dei trespoli che, ad ogni passo degli avversari verso gli spalti, vengono affiancati da degli uomini incappucciati in un divisa grigia (come quella che usano i giocatori dei FF). Dopo la comparsa degli uomini, dei falchi volano fino alla postazione emettendo i loro versi prima di diventare delle statue di ferro mettendo bene in mostra il loro becco affilato. Probabilmente è un modo per intimorire sia i tifosi che gli avversari e sembra che il tutto funzioni ad ogni partita, ogni anno. In più consideriamo che ad ogni punto messo in cassaforte dagli avversari un falco si posa sul "tetto" dello stadio, quasi come se fosse pronto a cavare un paio di occhi…

Devo parlare anche delle Holyhead Harpies prima di concludere questo articolo e rimandarvi all'altra metà che uscirà il prossimo mese. Tutti sanno la storia della squadra e della particolarità d'essere sempre stato un team di quidditch completamente composto da giocatrici. Famose per molte belle partite e colpi di scena, non tutti conosco però l'origine del nome della squadra. Si pensa che ad Holyhead, cittadina del Galles, ogni notte gli uomini venissero sbranati da un'Arpia, talmente bella quanto letale, con i suoi artigli. Dopo parecchi decenni una donna, una certa Gwen Morgan si finse uomo ed attirò a sè l'Arpia prima di reciderne la testa e liberare così l'intera comunità di Holyhead. Da quel momento, un artiglio della crudele Arpia è conservato nel Tesoro della Città e la squadra di Quidditch che nacque subito dopo ne prese il simbolo ed i colori base del blasone di Lady Morgan (sfondo verde con ricami dorati). Per ricordare l'impresa della donna, si decise di portare avanti la tradizione della popolarità femminile della città ammettendo solo donne all'interno della squadra. Altre leggende corrono intorno all'origine del nome della squadra tra cui quella secondo cui questa fantomatica eroina fosse in realtà una Veela che prosciugò l'intero patrimonio di tutti gli uomini del posto lasciando così alle donne l'impresa di risollevare la città. Quale sia la verità non si sa, per ora i tifosi delle Harpies s'accontentano di sfoggiare il loro artiglio verso gli avversari  ad ogni vittoria!

 

Vincent Stars