Chi dice B1 dice danno

Classifica Coppa Greenleaf
Meredith Stevens
Tassorosso
46pt.
Oscar Trott
Corvonero
39pt.
Christine Berry
Grifondoro
37pt.
Syd Mayson
Serpeverde
23pt.
Michael Cerfield
Corvonero
19pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
18pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
12pt.
Sylvia WhiteHeart
Corvonero
9pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
6pt.
10°
Rebby MacMillan
Corvonero
2pt.
10°
Thomas McScheind
Serpeverde
2pt.
12°
Stephen Bail
Serpeverde
1pt.
12°
Amaranta Owl 
Grifondoro
1pt.
14°
Alice Leary 
Serpeverde
0pt.
14°
Joey Bersek 
Grifondoro
0pt.
14°
Payatt Bromley
Tassorosso
0pt.
14°
Ginny McScheind
Grifondoro
0pt.

 

Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Corvonero
69pt.
Tassorosso
64pt.
Serpeverde
44pt.
Grifondoro
38pt.

Un Gran Tremio in notturna è qualcosa che mi ha sempre affascinato, devo ammetterlo, e non perchè le scintille dei contrasti risaltano maggiormente. Gareggiare con il favore delle tenebre ha tutto un altro sapore ed altre emozioni anche se gli incidenti non mancano mai, è qualcosa che ho dato ormai per assodato, tanto da meditare anch'io di ricorrere ad uno degli amuleti di cui mi ha parlato Lawrence qualche giorno fa; non si sa mai che a forza di colpire gli anelli i piloti decidano di virare direttamente sugli spalti. Sotto un cielo coperto di nuvole, infatti, è andato in scena il quinto G.T della stagione, orfano come ormai tutti sapete, dell'ex Top Driver Michael Cerfield la cui bravura, lasciatemelo dire, mancherà a tutti nonostante la degna sostituzione con il vivace Oscar Trott. Novità della giornata è invece l'esordio di Margareth Lowenn all'interno del team Grifondoro, sicuramente un valido aiuto per la Top Driver Christine Berry considerando che gli altri membri della squadra rosso oro non si sono mai distinti sul serio per incisività e bravura. Al via della gara, in ogni caso, è proprio la sestina Grifondoro che viene bruciata sul nascere dall'iniziativa della coetanea Tassorosso Meredith Stevens, ma soprattutto dall'arrembaggio del fulmineo Throttle che, con una delle sue solite azioni veloci e pressanti, si ritrova a lottare con la Stevens già dal secondo anello pur essendo partito più indietro rispetto alle due ragazze. Come detto, però, ogni Gran Tremio che si rispetti non può essere definito sul serio come tale se non ci sono degli incidenti di piccola, media e talvolta grande entità. Ad aprire le danze in questo senso, dopo l'assaggio dato da Oscar nel primo giro, è stata Ginny McScheind, protagonista di un tête-à-tête con l'anello numero diciassette nel corso del terzo giro rimediando fortunatamente solo un grosso spavento. Successivamente la gara si è sicuramente infiammata grazie al solito duello tra Vinnica Heyannir e Sylvia WhiteHeart da una parte e Oxter McTroy e Rebby MacMillan dall'altra (si parla sempre di Tassorosso contro Corvonero in pratica). Il Prefetto dei canarini e la cercatrice dei bronzo blu sono stati i veri protagonisti della prima parte della gara, tanto che alla fine è proprio il quintino a spuntarla sulla più inesperta ma coriacea Celestina stretta contro uno degli anelli dopo una manovra intimidatoria da parte di McTroy.  Sull'altro fronte, invece, seppur ammaccata da uno scontro ginocchio-anello, la WhiteHeart non ha risparmiato energia spesa e grinta per avere la meglio sulla Heyannir fin troppo esaltata dal sorpasso magistrale ai danni del solito Thomas McScheind, infilato e sorpassato durante il terzultimo giro. La Tassorosso finisce addirittura per andare troppo larga, tanto da dover rimediare con una derapata che, vista l'ambientazione notturna, aggiunge spettacolo allo spettacolo, ma solo quello.

Sotto lo sventolare dei soliti striscioni presenti sugli spalti, cui si aggiunge qualche tremolante "Sei BERRYssima", la gara procede senza troppe emozioni e senza i sorpassi cui siamo abituati durante ogni gara che si rispetti. Forse le saggine bruciano ancora per la partita di Quidditch o forse il freddo polare intorpidisce i piloti in gara, fatto sta che all'inizio dell'ultimo giro la situazione non è cambiata poi tanto con la Stevens al comando della gara e Trott e la Berry ad inseguire. Più indietro, pallida e funerea come sempre, la scia di Harriet Mayfair fa da intermezzo al clou della gara visto che la vera lotta è nelle retrovie anche stavolta. Proprio dalle ultime posizioni, più precisamente dalla Lowenn, arriva infatti la sorpresa che non ti aspetti visto che la Grifondoro rischia involontariamente di annullare il vantaggio raccimolato dalla Top Driver Tassorosso che a momenti le finisce addosso nel tentativo di doppiarla. La Heyannir, dal canto suo, non se la passa di certo meglio visto che la derapata cui è stata costretta sembra farsi sentire lungo il primo settore dell'ultimo giro, complice la pressione esercitata dal terzetto McScheind, WhiteHeart e McTroy direttamente alle sue spalle. Nessun sorpasso decisivo almeno per la prima parte del tracciato, ma la tensione è in allerta e le sbavature non sono nè ammesse nè concesse. Nell'abituale divisione del tracciato in tre settori, infatti, la parte centrale riserva sicuramente qualche emozione in più, grazie a Tosca, stimolando i piloti a concludere una gara noiosa… ehm… fredda, si, molto fredda. Lo scossone maggiore in tal senso lo mette sicuramente in pratica Sylvia WhiteHeart che con un sorpasso ai danni di McScheind ed un tentativo identico sulla tenacissima Heyannir all'uscita dell'anello numero undici, scontro fianco a fianco che si protrae sino alla fine dell'ultimo giro, come sempre tra le due. Non è di certo da meno la Top Driver Grifondoro alla quale si può rivolgere solo l'appunto di essere stata sfortunata con la scopa a disposizione per questa gara. Il rimpianto resta comunque, anche perchè Christine ha dimostrato più volte di sapersela cavare più che bene, ma per sua fortuna la Mayfair, così come tutto il team Serpeverde, è rimasta chiusa a festeggiare (in modo del tutto sobrio e poco slanciato, conoscendola) la vittoria della partita Quidditch. O una punizione con Gray. Io propendo più per la seconda ipotesi. E' comunque nell'ultimo settore e soprattutto negli ultimi anelli che pulsa il vero cuore della gara, e non parlo delle prime posizioni visto che per sorpassare la Stevens ed impedirle di vincere in solitaria ci vorrebbe un Trott con più smalto ed una Berry con un'altra scopa. Sono sempre le posizioni centrali quelle che tengono viva la poca attenzione degli spettatori. Il saggina a saggina tra McTroy e McScheind (sempre di Mc si parla), avvincente soprattutto negli ultimi anelli da percorrere, premia il Tassorosso, regalandogli il settimo posto. Vinnica dice sempre che il settimo posto è il migliore perchè il sette è il numero più potente, in fondo. Sarà per questo che nel suo personale duello con la WhiteHeart, rendendosi conto di non essere settima ma quinta, ha cercato di sistemare le cose cadendo in picchiata al suolo. Vinni, dannazione ci hai fatto prendere uno spavento del Gramo! E non solo al sottoscritto, visto che i medimaghi sono accorsi subito per sincerarsi delle condizioni della Tassorosso. La prossima volta, se proprio vuoi un effetto scenico sputa verso la WhiteHeart inventati altro e poi, insomma, dici di possedere la Vista… usala e non farmi spaventare! Ho perso anche Inchiostro (sempre il mio gatto ndP), disperso tra la folla, sappilo. Considerazioni ed appelli personali a parte, la domanda che ci si deve porre al momento è capire se e come si può contrastare il predomio della Stevens come pilota e di Corvonero come Team. Ma la risposta a queste domande può essere data solo dai piloti in gara… e da Vinnica, appena si riprende.

IL GENIO DEL G.T.

Meredith Stevens: scontato, ma reale. Corre senza che nessuno la impensierisca sul serio. 

IL TROLL DEL G.T.

Serpeverde: più che strisciare come delle serpi, rantolano alla meno peggio.

Philip Noreal