Maghi e Babbani hanno sempre tenuto a farci sapere che lo stesso calice può esser visto in modo differente a seconda del punto di vista da cui lo si osserva. O, volendoci addentrare direttamente in quello che vuole essere l'argomento dell'articolo, a seconda dello scranno della Confederazione Internazionale dei Maghi da cui si prende parola.
Guardiamo in faccia la realtà, per un momento almeno. Alzi la mano chi ha riso vedendo Oengus MacTavish in giro per i corridoi alla ricerca della lettiera perduta (giusto per avere un po' di sabbia a disposizione)… pardon, sollevi la mano chi ha pensato anche solo minimamente che la recente visita ad Hogwarts del Ministro della Magia Alexandria Lloyd sia stata esclusivamente una cortesia dovuta alla Preside Welkentosk o un gesto materno per tutti gli studenti che considera come propri figli. Fatto? Bene, ora usate l'altra mano che vi resta per auto punirvi visto che alla sottoscritta – e spero anche a gran parte dei lettori di questo giornale – è sembrato più che lampante un altro genere di messaggio, di certo maggiormente indirizzato a prepararci a qualcosa nell'aria. Come si dice "ci vogliono fuori dai boccini prima che il sole tramonti" in modo che non risulti allarmista o rustico o direttamente poco carino? 
Già, perché diciamoci la verità, non vi è sembrato neanche un pochino strano che dopo la presa di posizione dei mangiaranoc… ancora una volta pardon, del Ministère de la Sorcellerie, tutto sia praticamente caduto nel dimenticatoio? Niente, neanche un minimo sussulto del topo enfatico che vi manda avanti il cervello pronto a suggerirvi che… ehi, possibile che non vi sia una reazione da parte del Ministero della Magia o, ancor più, degli altri rappresentanti della Confederazione? Ricordo ancora la notiziona sparata in prima pagina da La Gazzetta del Profeta – così come da altri quotidiani più o meno faziosi/filo ministeriali –  ad inizio di questo 2073. La Francia chiude le frontiere – dicevano più o meno tutti – ufficializzazione dell'embargo nei confronti della Comunità Magica del Regno Unito. Beh, da quei primi giorni di gennaio sono passati quasi quattro mesi e… nessuno ha detto niente. Attenzione, non mi riferisco certo alle prime – e sole – dichiarazioni con cui da una parte il Ministero della Magia si mostrava incredulo – dopotutto abbiamo solo una setta omicida all'anno e pazzi criminali che mettono a ferro e fuoco il nostro vivere quotidiano a mesi alterni, che sarà mai – e dall'altra la Confederazione dimostrava ancora una volta di essere la campionessa indiscussa del gioco del silenzio. No, intendo più quel "dopo" cui si arriva una volta che la sparata è stata fatta e gli altri – tutti gli altri – dovrebbero intervenire in qualche modo un po' come accade quando qualcuno smolla una puzzetta durante una lezione di Astronomia e, per non essere catapultati direttamente su Giove dalla Macintyre, gli altri individuano subito il colpevole, per intendersi.  
Quel "Francia, l'hai fatta fuori dal vaso" – come diciamo dalle mie parti – non è però mai arrivato, ci avete fatto caso? Nessuno ha preso posizione, nessuno si è schierato apertamente dicendo che, toh, non ci mandano più i croissant ma avremo doppia razione di Zwetschgenkuchen (che, lo giuro, non è un modo velato di mandarvi a fancrup). Nessuno, semplicemente, ha osato fiatare o sgranchirsi anche solo un muscolo, sullo scacchiere internazionale.
Perché?
Sinora ho evitato di darmi delle risposte – al pari vostro, presumo – probabilmente perché ho sempre sperato che arrivasse finalmente qualcuno ad illuminare la via con un Lumos, metaforico o meno. Qualcuno che parli politichese meglio di me e, altrettanto più facilmente, fosse in grado di farmi capire che direzione sotterranea hanno intrapreso i rapporti tra Comunità Magiche di diversi Paesi. Lo speravo perché – come la professoressa Welkentosk mi ha insegnato in tutti questi anni – la Storia della Magia non si ferma, anzi, è nei momenti in cui tutto sembra maggiormente in stasi… che si verificano le fregature. E così evviva – mi son detta – il Ministro Lloyd sta venendo al castello per colmare ogni lacuna e sanare ogni mio dubbio. Era ora – mi son ripetuta – finalmente, per quanto con il suo stile da donna di mondo e non di montagna come la sottoscritta, è arrivato il momento di dirne quattro a quei simpaticoni che credono di essere una spanna sopra tutti gli altri ma solo perché non si rendono conto di stare sulla cima di una mer… e va bene, resto ancora la Caporedattrice del giornale e in qualche modo devo dare un po' di esempio, ma ci siamo capiti. E così ho spalancato gli occhi per lo stupore, ho stranamente provato l'istinto di voler abbracciare persino le mie compagne di dormitorio per l'emozione… e lei cosa viene a fare?  
Chiede consiglio agli studenti.
Lei, il Ministro della Magia in persona, chiede consiglio a degli sbarbini – come direbbe quell'infame di un O'Flynn – e promuove amore e amicizia internazionale?
Cosa dovremo farcene di tutta questa buona predisposizione verso il prossimo che ci guarda dall'alto al basso trattandoci come se avessimo una versione ancora più letale del Vaiolo di Drago, non ve lo so proprio dire. Ma, se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni di state tranquilli, gli Sciacalli sono una bazzecola, Humphrey è uno che si è fatto prendere la mano ma gli passerà e se anche vuoi strozzare il tuo migliore amico non c'è niente di anormale, è che bisogna scavare  e scavare e scavare, in quello che ci dicono. E allora le parole della Lloyd assumono alle mie orecchie una nota decisamente diversa, per quanto più chiara. A che pro venire a parlarci dell'armonia che dovrebbe regnare tra Comunità Magiche se non per sottintendere che l'atmosfera che si respira ai piani alti racchiude tutto il contrario? Perché insistere su come gli amici si aiutano, gli intenti dovrebbero essere comuni e tante altre cose più o meno su questa stessa lunghezza d'onda, se non per provare a prepararci in qualche modo ad altri abbandoni? Chi ci siamo messi contro, stavolta? I tedeschi che – dopo anni – si sono resi conto di non poterci perdonare il fatto che l'Ordine del Sigillo di Fuoco – prodotto d'importazione anglosassone – ha conquistato il loro Ministero della Magia, tempo fa? O gli italiani che si sono svegliati un bel giorno e hanno deciso di chiudere i portoni della Da Vinci a questi pallidi studentelli avvezzi al té delle cinque che continuano a stupirsi delle giornate di sole? A chi abbiamo inconsapevolmente pestato i piedi, dunque? 
Prendetemi come la fatalista di turno, vedetemi anche come colei che annusa complotti anche dove non ce ne sono, ma perlomeno… pensateci. Come dovrebbero vedere il famoso bicchiere, le altre Comunità Magiche? Dovrebbero seguire la scia allarmista di una Francia che ha paura di ricevere maghi oscuri per posta o, seguendo le parole della Lloyd, dovrebbero fidarsi di come risolveremo i nostri problemi e, soprattutto, ogni Paese ha le sue rogne interne cui far fronte senza che gli altri stiano loro con il fiato sul collo?
E voi come lo percepite, il bicchiere? E' mezzo pieno di promesse che verranno infine rispettate o è più mezzo vuoto come i tentativi che ancora non ci hanno dato le risposte che cerchiamo? O, seguendo il pensiero di un mio amico – per niente saggio, ma decisamente profetico – preferite tener comunque d'occhio la bottiglia?

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il settimo anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i corsi extra che possono affinare la sua "non grazia" da sindacalista. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico, paragona spesso studenti e docenti a Creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla o quando, da Caporedattrice, dovrebbe dare il buon esempio. "Gli scozzesi non danno proprio niente" la sua eterna giustificazione in merito. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di riuscire a farsi una fotografia con Laury e Darsel sebbene tanta grinzaficaggine sia difficile da contenere in un unico scatto. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per sottolineare come il Ministro della Magia abbia i mesi contati. Per l'esattezza sino a Luglio del 2073.