Domenica 23 aprile l'intero castello di Hogwarts è stato trasformato in una sorta di grande tabellone formato gigante del gioco babbano di Risiko, dove al posto delle pedine c'eravamo noi studenti. A partecipare a questo grande gioco c'erano tutti gli studenti facenti parte del Club dei Pozionanti più alcuni ospiti, tra questi la Corvonero Eileen Walker. Scopo del gioco, come nella versione babbana, è riuscire a conquistare quanti più territori possibile. I territori erano contrassegnati da delle sfere di pietra levitanti. Per conquistare il territorio era sufficiente toccare la pietra che reagiva all'elemento affine in ogni partecipante accendendosi di quel colore e irradiando la luce per tutto il luogo: verde per la Terra, blu per l'Acqua, giallo per l'Aria, rosso per il Fuoco.

La mattina, subito dopo colazione, tutti i partecipanti hanno ricevuto la mappa con i vari territori e, per i membli del Club dei Pozionanti, una pozione da bere, che dava loro la capacità di far colorare la sfera del loro elemento affine soltanto toccandola con le mani, agli ospiti, invece, è stata consegnata una pietra colorata (blu, verde, giallo, rosso) che se fatta toccare a quelle dei territori permetteva di conquistarla. I partecipanti poi sono stati divisi per squadre a seconda del proprio elemento e hanno raggiunto ognuno la propria tana, conosciuta solo dai membri della squadra di un determinato elemento (Sotterranei per l'Acqua, guferia per l'Aria, aula di Babbanologia per il Fuoco e le serre per la Terra). Ogni Tana ospita una pietra già attiva. A quel punto, dopo aver studiato una strategia al VIA del professor Willard hanno cominciato a disperdersi per il castello alla conquista di questo o quel territorio, spostandosi chi da solo, chi in coppia oppure anche in gruppo a seconda della strategia studiata.

Se una pietra era già illuminata era possibile cambiarne l'affinità e conquistare quel territorio con lo stesso procedimento: semplicemente toccandola. Naturalmente, c'era il caso che una stessa sfera fosse contesa da due concorrenti di due elementi diversi. In questo caso la sfera reagiva al potere dell'elemento più forte (Acqua vinceva sul Fuoco, Fuoco vinceva su Aria, Aria vinceva su Terra e Terra vinceva sull'Acqua) oppure alla forza magica maggiore del contendente. Al termine della mattinata la situazione era questa:

Acqua – 6 territori
Terra – 5 territori
Aria – 4 territori
Fuoco – 2 territori.

Insomma tutto sembrava arridere al gongolante professor Spooner che ovviamente non perdeva tempo a inneggiare ai suoi beniamini. Si ricomincia dopo la pausa pranzo, quando tutti i concorrenti sono abbastanza rifocillati, budini compresi. Ogni squadra torna alla propria Tana, decorata con stendardi decorati e del colore dell'elemento in questione. Le squadre hanno 15 minuti di tempo per organizzarsi e studiare una nuova strategia e poi ripartire alla conquista del Castello, con in mano delle nuove mappe aggiornate con i colori dei territori conquistati.

E mentre alcuni dei concorrenti giravano per il castello impegnandosi in contese per conquistare sfere o ritrovandosi porte sbarrate da schiantare o trappole da abbattere per riuscire a difendere il territorio conquistato, in Sala Grande alcuni contendenti si sono ritrovati bloccati. Mi sono fatta raccontare da Eileen Walker, ospite facente parte della squadra della Terra.

«Dopo essere scesa a conquistare i territori dei Sotterranei per aumentare l'influenza delle Terra di Mezzo, sono risalita per controllare i territori conquistati, quindi mi sono diretta verso la Sala d’Ingresso, perché la Sala Grande era nostra. Lì c’erano Oengus MacTavish e Xerxes Bailey, entrambi due fiamme, che hanno trasformato la luce verde della Terra di Mezzo nella luce rossa delle fiamme della lava di Mordor. Siamo finiti in una contesa che non ho vinto. Ma ho notato che si stavano dirigendo verso la Sala Grande e quindi era mio dovere proteggere il territorio. Anche se l’avevo perso tipo due secondi prima. Ho corso velocemente verso la sfera per abbracciarla e ho detto a voce alta qualcosa tipo “Non conquisterete mai la Terra di Mezzo” e qualcosa ancora “Ritornatevene da Mordor”, anche se non sono proprio sicura. Poi credo che siano successe molte cose assieme. Uno, MacTavish mi ha chiuso il passaggio per la Sala d’Ingresso. Due, Bailey ha iniziato a rispondermi in tema Tolkien – mi ha dato dell’orchessa ma sono dettagli, visto che io, nella foga, l’ho accomunato a uno dei demoni di Moria, il Balrog visto che ci teneva proprio a non essere accomunato al Signore Sauron, l’occhio che tutto vede e tutto sa eccetera eccetera. Tre, Faunya e Peritas sono entrate nella Sala Grande e Faunya si è messa a difendermi. Quattro. Un esemplare di Bradlaw appena uscito dal Lago ci chiude tutti dentro la Sala Grande. Ma proprio tutti. Eravamo tipo così, io abbracciata alla Sfera, Bailey che si avvicinava, Peritas che si avvicinava, Faunya che guardava male Bailey e MacTavish che ci libera tutti per andare dietro a Bradlaw. Ma mentre la mia eroina, Faunya, va a seguire quei due, io sono rimasta contro Bailey e con il solo aiuto di Peritas, perché credo che alla fine abbiamo dimenticato della gara, o almeno io l’ho dimenticato. Dov’ero rimasta? Ah, sì! Bailey fa lo sgambetto a Peritas e poi inizia a farmi il solletico per farmi lasciare la sfera. Ci riesce ma continuo a tenere la pietra, quella che mi hanno dato a inizio giornata, attaccata alla sfera e poi Peritas mi da una mano attaccandosi alla gamba di Bailey. E poi, non mi potevo difendere solo con una mano, no? Neanche calcolavo le gambe, non voglio fare del male a nessuno, io. Quindi abbandono la sfera e unisco le mie forze a quelle di Peritas nel tenere fermo Bailey, abbracciandolo. Perché gli abbracci sono forti e potevo tenere ferme le sue braccia senza che continuasse a farmi il solletico. Solo in quel momento si è potuta sentire la voce del professor Willard dare lo stop a tutto e contare i territori.»

E se a fine mattinata la vittoria sembrava a portata di mano della squadra dell'Acqua, al momento dello stop ufficiale la squadra vincitrice è invece quella dell'Aria, con tanto di Spooner che a perdere non ci voleva proprio stare e reclamava un riconteggio dei territori e una rivincita, oltre a brontolare che c'erano stati dei brogli. Memorabile, a parer mio, resta la conquista da parte dell'ultima sfera da parte dell'Aria, quella in Porticato, con tanto di scivolata via fondoschiena data da Noah Lewis.

Seanna Hollins. Terzina Tassorosso. Da ragazzina chiusa e riservata che era l'anno scorso, quest'anno si è letteralmente trasformata. Inglese di Bedford ama le montagne, l'aria fresca, quei paesaggi di montagna che variano a seconda di dove volgi lo sguardo, ma anche i boschi. O la campagna inglese, quella dei paesi e dei piccolissimi centri sperduti chissà dove e che nessuno conosce, la quiete e il silenzio. La sua stagione preferita potrebbe essere l'autunno con i suoi colori e quel pizzico di nostalgia e di romanticismo. Non ditele però che è romantica: negherebbe tutto. I suoi colori preferiti, manco a dirlo, sono il giallo e il nero. Miss Mandragola 2072, e non pensava nemmeno che Erbologia fosse tra le materie in cui riesce meglio! Come è finita nella redazione della Voce? Se lo sta ancora chiedendo. Le hanno chiesto un articolo di prova…ed eccola qua.