"Signora Capa Merida, Capa signora, su cosa vuole che scriva questo mese? Ha ordini per me?"

Questo è quello che ho chiesto alla mia donna e, tralasciando per un attimo la risposta che resta pur sempre roba privata – un po' di privacy, insomma! – non avendomi dato indicazioni potrò andare a…braccio Jay? Si dice braccio? Ecco, sì, a braccio.

Apriiile, dolce dormire dice qualcuno, ma qualcun altro dice anche "chi dorme non piglia Avvincini" ed io preferisco di gran lunga far parte di quest'ultima categoria. Naaah, dormire non fa per me. Anche perché le probabilità di svegliarmi con un livido o con qualche disegnino strano in faccia in quel caso aumenterebbero. I miei compagni di dormitorio dicono che parlo nel sonno e faccio loro due bolidi tanto sempre su di lei, anche la notte oltre che il giorno, per cui ad una certa provano a spegnermi o a tapparmi la bocca, in base ai punti di vista. Ma sto divagando.

Tornare a casa per le vacanze mi fa sempre bene. Mamma e papà mi riempiono di amore e gioia come sempre, il che mi rende il ragazzo più felice e fortunato nella faccia della Terra, ma a Pasqua non solo…perché mi riempiono anche di uova di cioccolato. Con prevalenza fondente, ho detto loro che alla mia donna piace più quel tipo e loro sono stati ben felici di aumentare le dosi.

Ho detto che mi hanno riempito di uova, no? Bene, ne ho di tutti gli esemplari…cioccolato bianco, fondente, al latte e perfino a fantasia! Sapete quelli che decorano i grandi magi-pasticcieri? Tutti pieni di colori, disegni e porporina? Ecco, quelli. Guardandoli tutti allineati sul tavolo della mia scrivania ho pensato: e se i giocatori fossero uova di Pasqua con dentro la sorpresa, che uova sarebbero? Sorpresa nel senso quidditchistico del termine, chiaro. L'uovo, avendo la sorpresa al suo interno, non ne può trarre vantaggio – quindi è qualcosa di cui è mancante – MA ogni uovo di Pasqua è tale per via della sorpresa che viene avvolta da quel buonissimo cioccolato. Avete compreso, eh eh eh? Non importa. Con gli esempi sono sicuro che vi verrà tuuuutto più semplice!

Iniziamo dal cioccolato bianco: Allen Hollowdale.

Be', perché abbia pensato a lui come detentore dell'uovo al cioccolato bianco dovrebbe essere logico e scontato, no? Quella sua nuvola bianca intorno alla testa e quella pelle così chiara… Ma, come i più svegli ed abili in cucina sapranno, il cioccolato bianco è l'unico fra tutti a non poter essere maneggiato facilmente, un po' come qualcuno dall'animo Corvonero, secchia, nerd e tutto il resto. Il calore riesce a scioglierlo, senza alcun dubbio, ma quando esso è poco il cioccolato lo si può solo plasmare parzialmente, restando rigido; se il calore è eccessivo, però, invece di sciogliersi meglio torna duro e si aggruma, come se si chiudesse in sé, diventando del tutto inutilizzabile. E tutto questo cosa c'entra con il Quidditch e con la sorpresa, direte voi. C'entra perché come il calore al punto giusto ci permette di maneggiare adeguatamente il cioccolato bianco, così Allen dovrebbe imparare a dosare quel calore, quella foga, per essere un battitore perfetto al 100%. Troppo poco resta rigido, troppo diventa inutilizzabile. Tenete a mente queste mie parole. Detto ciò, quale sarà la sua sorpresa? Un magi-calibratore. Dovete sapere che le scope, durante le analisi e prima dell'immissione in commercio, vengono calibrate con uno strumento che permette loro di essere funzionanti e di volare e, nello specifico, al legno di avere il quantitativo di magia adatto, non troppo né troppo poco. Solo così possono essere perfette.

Per quanto riguarda il cioccolato fondenteOengus MacTavish.

Anche qui la scelta è stata facile, ancora una volta per l'aspetto in prima battuta, ma non è solo quello. Il cioccolato fondente è associato al gusto amaro e lui…be', non è propriamente dolce ed amorevole, volete dire di no? E' vero che è un Tassorosso, sarà pure onesto e lavoratore, ma da quel che sembra è proprio un fiume in piena. Avete presente il cioccolato da copertura, quello lucidissimo e scuro? Ecco, quello è cioccolato fondente, che raggiunta la temperatura ideale lo versi su un dolce e lui si spalma, si dilata, scorre liscio e rapido come un fiume in piena. Ed ecco il perché l'ho associato al cioccolato fondente, solo quello ha questa capacità di stendersi così bene su una torta, con quella velocità. E nel Quidditch il riferimento è lo stesso eh. Va capito, però. E' solo alle prime armi ed essere così, come dire, frettolosi è normale e di tanto in tanto è anche utile essere scattanti e reattivi – sì, soprattutto nello sport – però mia mamma dice che le Kneazle frettolose fanno i Kneazlelini ciechi e noi non vorremmo che tu diventassi un giocatore cieco mediocre, no no. Ecco perché la sorpresa dentro l'uovo nel tuo caso è una tuta da Quidditch appesantita con l'aggiunta di pesetti. Il motivo è scontato. Sarai costretto ad andarci piano e soprattutto a ponderare prima di schizzare come una scheggia e questo ti porterà a non essere frettoloso.

L'uovo al cioccolato al latte, non sarebbe potuto essere adatto che ad una donnina: Eliza McCollough.

Nella statistica del cioccolato più buono, il preferito dai più, senza alcun dubbio c'è il cioccolato al latte, il mix perfetto fra dolce ed amaro, un'esplosione di irresistibile bontà, il giusto equilibrio. E chi meglio di una cercatrice riesce ad essere equilibrata? Non dimentichiamo che per definizione il cioccolato al latte è il mix dell'amaro del cioccolato fondente e l'estrema dolcezza del cioccolato bianco che si uniscono in una danza armoniosa che poi riesce a coinvolgere anche le nostre papille gustative. E la prefetto Serpeverde è così. Amara come una verde-argento, dolce come solo una donna può essere. Ma torniamo all'aspetto quidditchistico, quello fondamentale. Abbiamo già detto che è una giocatrice equilibrata, ha anche l'esperienza dalla sua ed un movimento su quella saggina niente male. Suvvia, non sto mica lì a guardarle il sedere! Insomma, la dolcezza sta anche lì, nel movimento. Ma c'è ancora qualcosa che le manca, ciò che la renderebbe completa, la migliore cercatrice di Hogwarts: la grinta. Sono sicuro, però, che non sono il primo a dirglielo e non è questione di esserne del tutto mancante. Forse le serve semplicemente che qualcuno – o qualcosa – glielo ricordi. A tal proposito il regalo all'interno del suo uovo non può essere altro che una Ricordella, che le ricordi di mettercela, quella grinta. Sii grintosa, mio cioccolatino al latte!

Il cioccolato fantasia, questo è stato divertente e non troppo difficile: Lancelot Hevenge.

Non so se avete presente, quel bell'uovo esposto nelle migliori vetrine di Diagon Alley? Colorato, brioso, accattivante, attraente, brillante, divertente, il miglior acquisto che tu possa fare. Attirato da tale splendore fantasioso lo compri, lo apri e…la magia finisce. Niente di personale Lot eh, mi stai anche simpatico, ma il mio compito è preservare lo splendore delle donne e tu, mio caro, non fai altro che spegnere quello splendore accomunando ognuna delle tue prede alla precedente, tutte sullo stesso livello. Non si fa. Per questo perdi tutto ciò che ti rende così accattivante, brillante, attraente e via dicendo, almeno ai miei occhi. E nel Quidditch? Le tue azioni sono frizzanti, briose, le tue idee fantasiose – come l'uovo – ed accattivanti ma…sono sufficienti o sono tutto fumo e niente arrosto? No, sai, perché anche per rendere un'azione fantasiosa un vero successo è necessaria tanta tanta tanta pratica. E mai smettere di tenere i piedi per terra. Per volare alto ci vuole controllo e pazienza. A tal proposito la sorpresa nel tuo uovo sono delle pluffe mediche del peso di 30 kg ciascuna con un cinturino da legare alla caviglia; sai, ti garantisco così di tenere i piedi per terra, 60 kg sono difficili da battere ma laddove si trovasse il modo di farlo si avrebbe il controllo alla base del quale c'è quel grande lavoro di cui parlavo.

Qual è la conclusione di tutto ciò? Che ogni aspetto della vita possiamo associarlo al mondo dello sport, del Quidditch nello specifico, basta solo avere l'occhio critico e lungo…Certo, nessuno sarà mai alla mia altezza e vi capisco, io ho anche la Vista dalla mia, ma abbiate pazienza: voi avete la magia, a me non piace usare la bacchetta. A ciascuno il suo. Non siate invidiosi, questo mondo è perfetto perché da qualche parte, anche in una parte minuscola, c'è il posto adatto per ognuno di noi. E io, cari miei, l'ho trovato.

Michael McCohen. Quintino tassorosso, scozzese, amante della vita in tutte le sue forme e misure ma soprattutto delle donne, dalle più piccole alle più grandi senza distinzione alcuna. Ritiene che siano la forza che permette al mondo di ruotare nel verso giusto e niente gli potrà mai far cambiare idea. La sua preferita, però, resterà Merida alla quale lascia tutti i giorni, sulla sua scrivania della Redazione, fiori freschi e cioccolatini ogni venerdì pomeriggio alle 17. Ama le materie teoriche che tutti considerano "out" come astronomia, storia della magia ma soprattutto divinazione. Non gli piace l'idea di usare la bacchetta – come dice a tutti – ma nessuno sa che il motivo di questo, in realtà, è il suo essere magonò. È convinto di avere il terzo occhio ma che il suo sia specializzato nel mondo dello sport ed in nient'altro…un occhio particolare, in tutti i sensi. Non conosce la sua madre biologica ma i suoi genitori adottivi non gli hanno mai fatto sentire questa mancanza. Vuole diventare un giornalista sportivo anche se il suo sogno più grande è fare il magi-cronista delle partite di quidditch.