Controeditoriale

di Tim&Tom

Conveniente COSA Voce degli Studenti,
dai, COSO, stiamo andando bene, abbiamo scritto una riga e abbiamo già rispettato il tema: andare contro l'editoriale. No, ti ho detto che non vuol dire che dobbiamo andare a sbattere contro Merida ogni volta che la incrociamo per i corridoi. E no, non vuol dire neanche che dobbiamo scrivere il pezzo al contrario, me l'ha assicurato Jacquelyn prima di cercare di coinvolgermi in una campagna per la salvaguardia dei granelli di polvere costantemente calpestati.
Praticamente a quanto pare dobbiamo scrivere un articolo – ma piccolo piccolo perché ci hanno ristretto lo spazio a disposizione – in cui diciamo il contrario di quello che la COSA dalla bacchetta facile ha scritto nell'editoriale. Sembra facile, no? Eddddai, è inutile che vuoi provare a infilare la piuma mentre sto scrivendo io, abbiamo deciso che se lo spazio è piccolo è meglio se scrive solo uno e l'altro suggerisce. No! Smetti di dire che ti ho soffiato in faccia della polvere starnuto facile per farti cedere nella gara a chi riprendeva a respirare per primo. Hai perso e basta. Ed io non mi sento proprio proprio bene, ecco.
Noi non conosciamo nessuno, comunque. Ve lo diciamo subito e non solo come contro a La Voce che, a quanto pare, conosce tutti e sa anche quante volte vi siete tolti le caccole di nascosto per attaccarle sotto il banco. No no, noi non conosciamo nessuno è per sostenere questa teoria che non vi salutiamo più nei corridoi, COSI non rivolgiamo la parola a nessuno e as-so-lu-ta-men-te non abbiamo una famiglia. No, quelli che avete visto a King's Cross non erano mica i nostri genitori e quello che scodinzolava non era il crup con cui Tim passa gran parte delle vacanze, vi sbagliate! Quelli erano… un'illusione. Una grinzafiga eh, di quelle che non te ne accorgi neanche se ti dai un pizzicotto sotto il mento. Abbiamo… abbiamo chiesto a COSA bellissima – Isobel per tutti gli altri – se poteva farci questo favor… anzi no, non abbiamo chiesto a nessuno. Perché noi non conosciamo nessuno. Non sappiamo neanche i nomi dei professori che ci spiegano le lezioni professor Spooner non ci metta in punizione per questo, tra un po' ci passa e di certo non siamo al corrente di nulla che riguarda gli altri studenti, neppure dei nostri coetanei. Ad esempio, che Yulian sia fissato con i meccanismi di ogni tipo, noi non lo sappiamo. E non siamo neanche a conoscenza del fatto che Xerxes ha due palle diverse. Sì, va bene, si dice occhi, ma tanto noi non lo sappiamo lo stesso.
E che dire poi dei compleanni, COSI! Noi non facciamo gli auguri a nessuno. Non sappiamo neanche che Faunya è nata il 7 febbraio le persone festeggiano, quando invecchiano. Quindi, da perfetti candidati che hanno capito tutto di come si scrive un contro editoriale, noi non faremo nessun augurio a La Voce però i muffin possiamo mangiarli lo stesso? e non spenderemo neanche mezza parola per ricordare come abbiamo sigillato il Sacro Baule e non riusciamo più ad aprirl… ehm AHAHAHAHAHAHAH scherzino di primo aprile in ritardo! In realtà il Baule l'ha sigillato Charlie con uno dei suoi calzini che si è incastrato nella serratura. O forse era Jay che stava provando una pozione per far sigillare la bocca a Seanna, uhm?
COSO, la posso dire almeno una cosa? E va bene, COSO, ma breve che abbiamo poco spazio.
Non credo che l'intento fosse quello di mettersi la redazione CONTRO, lo sai?

 

 

Qua la mano!

Ad aprile tutto fiorisce, anche certe piante create con la magia, sapete? Ecco, questo mese ho preso talmente in simpatia i nostri compagni che frequentano Divinazione che ho deciso di consolarli per i mancati voti e omaggiarli con un piccolo annuncio sulla Voce. Ricordate il virgulto di Albero delle Mani che il professor O'Reilly ha fatto piantare lo scorso anno? Ad inizio aprile gli sono spuntate le sue prime manine! Che poi sono le foglie di questo albero che è stato creato all'Accademia Hakon apposta per fare pratica nella chiromanzia (la lettura della mano), come gli studenti di Divinazione ormai sanno bene, visto che ci sono dei turni per innaffiare e curare questa pianticella. E quindi uno dei pomeriggi in cui vagavo per la scuola perchè mi ero perso cercavo un metodo alternativo all'Incanto Quattro Punti, mi sono ritrovato nell'Aula di Divinazione anche se non era il mio turno di innaffiare Rooty – l'ho chiamato così il nostro alberello delle mani perchè non siamo riusciti a metterci d'accordo su un nome comune, o forse l'avevamo deciso un nome comune però io me lo scordo, invece Rooty me lo ricordo perchè è l'asticello che a Natale ho regalato a Me… glio se non divago, sì.
Quindi dov'ero? Ah sì, a Rooty che è fiorito e le sue prime manine si possono già leggere, sapete? Non sono molto chiare, anzi in realtà per lo più tendono ad abbracciarmi le dita non appena le avvicino. Infatti mi spiace aver tentato di lanciare il suo vaso verso gli specchi incantati durante la lezione, non so neanche perchè l'ho fatto per una volta che non avevo visto nessuna Abominevole Cosa oltre lo specchio. Per fortuna con un bello starnuto è tornato tutto apposto e sono sicuro che Rooty mi ha perdonato, dopo sono andato a trovarlo così tante volte e poi gli ho raccontato la favola del Ceppo Ghignante che gli piace tanto.
Quindi mi raccomando, ora che Rooty è diventato un alberello e messo le sue prime foglie-mani, dovete continuare a curarlo voi che bazzicate la Torre di Divinazione. Ma anche chi non frequenta la materia, sono sicuro che il professore e l'assistente Hamilton sarebbero felici di avere gente che si prende cura di Rooty anche se non ci credete a quel che dicono le sue foglie. Però dovreste crederci, sapete? Provate, andate a fare una domanda e leggete la risposta sulle foglioline di Rooty, magari vi ricredete sulla Divinazione. E se non vi ricredete, almeno avrete fatto tanto bene ad un essere vivente, che è una cosa così bella, no?