Kierson Dennison e Tristan Williams

Cominciamo col dire che a tutta la comunità magica fa molto piacere vedere che il Ministero è così attivo in questo campo. Quantomeno sappiamo che stanno cercando di salvarci il didietro al massimo delle loro possibilità; è già qualcosa. Ero sugli spalti all'inizio della partita e le parole del Ministro della Magia sono state comunque chiare ed eloquenti: «NOI COMBATTEREMO!», ha pronunciato. Già, NOI vogliamo combattere (capito, professori?). E' stata una serata di beneficenza, ma le due squadre non si sono di certo risparmiate con colpi ad effetto, giocate spettacolari e duelli ai limiti del mirabolante. Lo stadio era pieno, una cornice degna della miglior finale di Quidditch della scuola e un boato mai sentito in cinque anni (almeno dal campo, eh) accompagna l'inizio della partita che stranamente si gioca a cinque giocatori per squadra, invece che a sette e con un solo bolide invece che due. Contesa che vede Tristan Williams ed Elenoire Glorbander di fronte. Entrambi scattano come due saette, rischiando pure l'osso del collo a causa di un bolide che, liberatosi dal baule delle palle, ha la grandiosa idea di dirigersi proprio verso il centrocampo, ma è la cacciatrice francese ad avere la meglio sul capitano della Squadra A (mi congratulo personalmente per la fantasia con il genio che ha dato i nomi alle squadre), andando a spizzare la pluffa in una Reverse Pass da manuale del Quidditch in direzione di Venezia Oper, posizionata più in basso rispetto alla compagna e facile bersaglio del bolide in arrivo, che va a fare barba e capelli (tutto rigorosamente gratis) alla saggina della sua scopa. Inutile dire che, rallentata dal bolide, la Oper non riesce a raggiungere la pluffa che vaga. E se da una parte il gioco cacciatori è scoppiettante, quello battitori non è da meno, con Dirk Hargreaves e Andrej Becket che si danno battaglia a suon di mitragliate (e se quella capra di capitano di Tommy fosse stato lì, avrebbe pure potuto imparare qualcosa su come si tiene la mazza). I due si fiondano sul bolide come due falchi, ma Hargreaves ha la meglio sull'avversario, scagliando un missile terra-aria diretto proprio ad Angelina Coast (quanto è bella, signori?), che se ne stava lì a cercare il boccino in modo tranquillo. Troppo tranquillo, tanto che a me è sembrato di sentire un "crack" un po' inquietante (o forse era solo Kim che mangiava come un Quintaped impazzito vicino a me, non me lo ricordo con precisione), fatto sta che la campionessa del mondo ha pagato molto il colpo ricevuto. La partita sarebbe finita qui, se Heather Cox si fosse degnata di prendere il boccino che l'ha presa bellamente per i fondelli, svolazzandole davanti e poi scappando di nuovo; e voglio ribadire che Angelina Coast non è proprio la prima che passa, e riesce inizialmente a tenere testa all'avversaria. Le due si gettano all'inseguimento del boccino, che le fa penare. Ma ehi, dall'altra parte la Glorbander ha fatto i conti senza l'oste, perché la reverse non arriva mai alla compagna di reparto. Williams e la Springall sembrano giocare insieme da quando sono nati e mentre la prima copre e mette la museruola ad un cagnaccio rognoso come la Oper, tagliandola fuori da un possibile recupero pluffa, il secondo ha il tempo di prendere la palla cremisi e partire dritto come una saetta verso gli anelli difesi da capitan Dennison: il tiro è precisissimo e parecchio forte, ma il portiere para senza problemi. In tutto ciò, Juliet Lucky sta comodamente lucidando gli anelli, facendosi anche un pisolino con annessa pausa-caffè. Ma Becket e Hargreaves continuano a dare spettacolo. Ennesimo duello: stavolta Becket sembra avere la meglio sull'altro, ma proprio quando sta sfoderando una delle sue celebri mitragliate, Hargreaves arriva come un razzo e colpisce di rapina. Il colpo, ancora una volta in direzione della Coast, non è pulitissimo, ma è come prendere a schiantesimi  un malato: la cercatrice inglese, già colpita in precedenza, non riesce ad evitare il colpo di Hargreaves (che era comunque parecchio potente, c'è da riconoscerlo) e viene colpita e affondata, dando così modo alla Cox di prendere il boccino in solitaria e fissare il punteggio sui 150-20, oltre che di poter vantarsi di aver battuto la campionessa del mondo in carica e, secondo il mio modesto parere, una delle cercatrici più forti del panorama mondiale. Angelinati vogliamo bene comunque, sei la più forte. 

 

Pagelle.
 
SQUADRA A:
 
Juliet Lucky: S.V.
Tutti eravamo ansiosi di vedere il portiere dei Potree Pride all'opera, ma non ce n'è stata l'occasione. Vuoi per l'abilità di Williams e Springall, vuoi perché non è arrivato nessun tiro in porta, non ha proprio toccato la pluffa in tutta la partita. Assente giustificata.
 
Andrej Becket: 5
Stanco, deconcentrato e troppo lezioso. Soffre sempre la velocità e il dinamismo di Hargreaves, che spesso e volentieri lo brucia e lo anticipa. Starà ancora ripensando all'ultimo bolide, quello del "colpito e affondato". Penso che tutti, compreso lui, si stiano chiedendo: «Come ha fatto a perderlo?». Che fosse già con la testa alla prossima partita di campionato? Che semplicemente sia stato obbligato a giocare contro la sua volontà?. Mistero della fede.
 
Tristan Williams: 7
Il capitano della squadra A in tutto e per tutto. Dà la carica ai suoi, si prende la squadra sulle spalle. Non sempre perfetto sulla Gloirbandere, della quale spesso e volentieri soffre la velocità e il poco peso, ma quando si presenta l'occasione lui c'è sempre, anche grazie al feeling con la Springall (che abbiano giocato insieme a Quidditch quando erano a scuola?). Segna due gol, che è il massimo che Dennison gli ha concesso. Fuoco d'artificio.
 
Alicia Springall: 7
Fatica, suda, marca, difende. Una giocatrice come lei chiunque vorrebbe averla (fortunate le Harpies). Fa il lavoro sporco per mettere in condizione il compagno di reparto di andare in porta, sempre in difesa, sempre attenta, vince sempre i duelli con la Oper, oscurandola. Una diga.
 
Angelina Coast: 4.5
Angelina. Povera Angelina. Non era la sua serata, purtroppo, due bolidi pesanti andati a segno. Ha  voglia da vendere e lo si è visto in campo, ma non basta per evitare i bolidi di Hargreaves. Come attenuante possiamo concordare il fatto che questi erano due sassate, ma, in tutta sincerità, una giocatrice del suo calibro dovrebbe sapere come si evitano. Ma resta comunque bella. Eterea.
 
 
SQUADRA B:
 
Kieron Dennison: 7,5
Ma quanto è in forma Dennison? QUANTO? Sempre attento, non concede niente agli avversari, mostrandosi vero capitano. Concede giusto un paio di gol a Williams, ma proprio perché erano due tiri imprendibili.  Dove il reparto cacciatori fa acqua, ci pensa lui, no panic. The Wall.
 
Dirk Hargreaves: 8
Veloce, dinamico, lotta anche sui bolidi impossibili, facendo di Becket quello che vuole, come se non esistesse proprio. Vince gran parte dei duelli, commettendo veramente pochissimi errori. Ci teneva ad esserci, da gran persona sia fuori che dentro il campo e si è visto. Encomiabile.
 
Venezia Oper: 5
Non sente il bolide all'inizio, rischiando di essere disarcionata e lasciare la compagna in due contro uno contro due bestie fameliche come Williams e Springall. Soffre molto la cacciatrice inglese, si fa annullare il più delle volte, rimanendo imbrigliata nella manovra avversaria. Di sicuro le sue potenzialità sono ben altre. Evanescente.
 
Elenoire Glorbander: 6,5
Una bella prova della cacciatrice francese, che alterna sprazzi di grande quidditch a qualche errore di troppo, anche complice la condizione non troppo smagliante della Oper. Lotta e sgomita con Williams e con la Springall, mettendoci muscoli e tanto tanto impegno. Ha battuto il record mondiale per la velocità in contesa. Leonessa.
 
Heather Cox: 6.5
Ha di fronte a se una delle cercatrici migliori al mondo, ma non si lascia condizionare in alcun modo. Un po' disattenta quando il boccino gli vola davanti, ma è tanto intelligente da capire che deve evitare lo scontro diretto con la Coast, perché ci perderebbe. Tant'è che l'ha messa in condizione di prendersi un bolide e a quel punto BEEP-BEEP… WOOOOAHM e prende la sfera dorata in solitaria. Astuta.
Dimitri Leroy. Quinto anno, Grifondoro. Uno dei maghi più belli, famosi e nominati di Hogwarts. Del suo passato non si sa praticamente niente, cosa che ha spinto qualche persona a mettere in giro voci secondo le quali sarebbe figlio di maghi oscuri. Testa calda, ha preso più punizioni lui in cinque anni che tutta la scuola messa insieme, tanto da essere ormai universalmente riconosciuto come un bullo o comunque una persona poco raccomandabile. A detta di molte ragazze il mago più bello del castello: dongiovanni, si dice che nessuna possa resisterlo. Media scolastica alquanto discutibile, a parte in trasfigurazione, nella quale si è scoperto essere particolarmente portato. La sua vera passione è il Quidditch, sport che pratica dal suo secondo anno. Dal suo quinto anno scrive per la Voce degli Studenti a suo dire per "dare un senso alla vita scolastica". Fidanzato con Kimberly Marshall, capitana di Tassorosso, alla quale si dice che abbia rapito il cuore