Nel numero precedente non ho commemorato la morte dei nostri due docenti di proposito, non perché volessi essere l'unica voce fuori dal coro ma perché ritengo corretto farlo ogni mese, affinché quel che è stato non resti solo qualche riga degli articoli di settembre ma si protragga nel tempo. Cagion per la quale il mio pensiero corre direttamente a loro per questa ricorrenza citata dal mio Capo: Halloween. Come detto da lei, permette ai defunti di raggiungere i vivi, al punto da rendere effimero il confine esistente fra i due mondi. Ebbene, vorrei che ogni dolcetto donato quel giorno fosse intriso della magia – la magia che scorre dentro ognuno di noi – che rende ciò possibile e che chi lo riceve possa chiudere gli occhi e commemorare Octavius Oven e Gabriel Langdon, come tradizione comanda. Spesso, infatti, si dimentica cosa si intenda per "dolcetto o scherzetto" ma reminescenze del passato insegnano che si dà un dolcetto e chi lo riceve, in cambio, ha il compito di pregare per i defunti del donatore; vi chiedo, quindi, di non far morire questa tradizione, non adesso, non dopo quello che è successo. Halloween, le feste ed i travestimenti che ne conseguono sono tradizioni comunitarie ai maghi ed ai babbani difatti, se al Capo fosse sfuggito, anche noi maghi ci travestiamo quel giorno e ci comportiamo al pari dei babbani. Andate in sala grande il 31 sera e vedrete a cosa mi riferisco…banshee, vampiri, lupi mannari, bambole assassine, zombie, spose cadavere, creature oscure varie ed eventuali. I babbani si travestono da maghi streghe vampiri e quant'altro ma loro non ci conoscono, il Codice Internazionale di Segretezza Magica nel 1692 ci ha nettamente divisi, quindi tutto ciò che da prima di quella data si sapeva della magia (il medioevo non ci ricorda affatto bene, come la storia ci insegna) viene tramandato. Offenderci? No, assolutamente, si ha un approccio diverso per l'ignoto, per ciò di cui non si ha consapevolezza e conoscenza, e non è di certo colpa di nessuno se i babbani non possono vedere la nostra realtà, sono ignoranti in tal senso…ergo offenderci sarebbe da sciocchi. Contrariamente noi, che conosciamo tutto sulle creature come i vampiri, i lupi mannari, i troll, gli zombie, gli elfi, i goblin e spesso conviviamo con loro non dovremmo adoperare il loro aspetto per travestirci, per far ridere, per giocare e scherzare; insomma, l'essere un mannaro è una maledizione, non dovrebbero offendersi più loro che noi comuni maghi? Eppure mi sembra che anche fra i maghi ci si travesta da lupo mannaro spaventoso ad Halloween. Se dobbiamo, in definitiva, avere quest'ottica dei babbani che si travestono da maghi, streghe e cose spaventose del nostro mondo solo per potersi nascondere dietro ad una maschera e celare al mondo ciò che sono in realtà…be', lo facciamo anche noi allora. Anche noi celiamo qualcosa dietro ad una maschera, qualsiasi essa sia, anche noi abbiamo difetti e pregi, anche noi giochiamo per una sera ad essere qualcun altro, anche noi speriamo che sotto un travestimento, come dire, audace, possiamo nascondere un carattere introverso e trarre i dovuti benefici che un travestimento del genere consente. Se qualcosa è cambiato nello spirito di Halloween non è di certo colpa dei babbani in quanto tali ma delle persone, che siano esse o meno dotate di magia; noi tutti siamo frutto di ciò che ci viene tramandato, del passato, della cultura di una società in divenire ed ognuno è responsabile di ciò. Dobbiamo parlare di pregiudizi? Non sono i babbani ad affermare che ci si traveste solo per nascondere qualcosa, il marcio che si ha dentro, perché loro non ci conoscono come maghi e streghe ma solo come persone e possono fare i conti solo con ciò; quelli che hanno i pregiudizi siamo noi, che ci offendiamo per un travestimento, che accusiamo i babbani di essere marci dentro, di dover nascondere qualcosa, di tentare una scappatoia dai demoni personali, di non avere personalità. Ma noi, l'abbiamo, questa personalità? Quando ci travestiamo da Bashee o Troll abbiamo personalità? Assolutamente no, perché non è in questa circostanza, non è ad Halloween che dobbiamo dimostrare di averne una ma in ogni giorno della nostra vita. Come si denota noi siamo simili, siamo esseri umani in tutto e per tutto con l'unica differenza di avere la magia che ci scorre dentro. Fine della storia. Siamo due facce della stessa medaglia anche per i difetti, come ho detto, il problema è il punto dal quale si osserva l'oggetto in questione, l'angolazione, la limitazione dello sguardo stesso…l'oggettività è una dote e non tutti la posseggono.
Qual è il succo di tutto ciò? Halloween è una festa della quale ormai si è perso il senso originario; abbiamo due alternative, noi che grazie alla magia possiamo anche fare tanto: 1) cercare di porvi rimedio in qualche modo 2) non fare nulla e lasciare che le cose proseguano così, divertirsi una sera, sottrarre del tempo ad altro di più utile come la cultura ma ok, ci si diverte e basta. Quello che non dobbiamo fare è puntare il dito contro gli altri.

Sì, castello di Hogwarts, buon Halloween a tutti! Che lo spirito della zucca arancione possa essere con voi. E, come vi ho già chiesto, non dimenticate di pensare a loro quando riceverete il vostro dolcetto