By Anne Burton | ottobre 18, 2014 - 11:11 am - Posted in Ottobre 2070

Fin da quando abbiamo messo piede ad Hogwarts, c'è una cosa che ci è sempre stata chiara o, meglio, lo è stata per quelli dotati di un collegamento anatomico tra orecchie e cervello perfettamente funzionante: ci sono delle regole e questa vanno rispettate. Ineccepibile. Giusto. Necessario. Scegliete un qualsiasi aggettivo e mettetelo in coda a quelli che ho elencato, sono certa che ci starà altrettanto bene. Il punto, tuttavia, è che quest'anno ci sono delle comunicazioni dei docenti che arrivano a cadenza regolare e, mentre tutti – o quasi – continuano a dire che non c'è niente per cui preoccuparsi, si accumulano nella bacheca dedicata alle comunicazioni di questa specie. Così mi sono chiesta: perché se non c'è niente di cui aver timore si prendono comunque determinati provvedimenti? E quindi, ho arbitrariamente deciso di essere la voce che vi spiega meglio il reale significato del docentese – è una lingua nuova che si sta iniziando a tradurre solo ora, tranquilli – così che non ci siano fraintendimenti futuri, in pratica.

- Si comunica a Prefetti e Caposcuola in carica che per l'anno scolastico 2070-2071 non avranno facoltà di sottrarre più di venti punti a studente: Iniziamo con le traduzioni più semplici, direttamente. Se questa comunicazione fosse stata scritta da un allievo qualunque di questa scuola – o da uno scozzese, che noi non abbiamo Puffskein sulla lingua – sarebbe risultata più o meno così: wow, pensavi che una volta ricevuta la spilla saresti diventato il nuovo sarto della Scuola, ricamando con i punti degli altri? Sbagliato. Capiamoli un poco, i professori di questa Scuola di Magia che si ritrovano davanti non tanto Prefetti – quello che potrebbe fare più male è forse Emrys Hansen con quella sua vocina, rendiamoci conto – quanto Caposcuola che già si vedevano pronti a vincere la Coppa delle Case (come casata a sè) sommando tutti i punti che avrebbero sottratto al prossimo. Ok, sostituite Calypso Von Schuster al posto del termine Caposcuola e sono sicura che inizierete a capire cosa intendo. Forse.

- Verranno ammessi alle classi M.A.G.O. di DCAO, Incantesimi e Trasfigurazione anche gli studenti che non hanno conseguito i voti sufficienti per accedere agli stessi ed anche coloro che non hanno scelto di continuare tali corsi ma che sono adesso interessati a farlo: questa è semplice, dai. Si, dobbiamo imparare a difenderci – davvero esiste qualcuno di tanto Troll da aver lasciato Incantesimi prima dei M.A.G.O? – a fronteggiare l'oscuro – Cody Southgate non mi sto riferendo a te – o a comprendere l'importanza della Trasfigurazione non solo per i Vestis, ma non sarebbe stato meglio dirci qualcosa come: cicci, l'anno scorso avete fatto talmente pena che ora abbiamo le classi mezzo vuote, grazie sciacalli per averci dato un motivo per riempirle? Lungi da me essere una di quelle che sfruttano un simile triste accaduto per ricamarci su dell'umorismo da due zellini eh, ma trovo che a volte sia così lampante la motivazione alla base di alcune scelte che basterebbe solo essere più chiari, tutto qui. In fondo, saremmo molto più preparati se sapessimo cosa ha fatto ampliare le classi di questi corsi M.A.G.O. oltre alla benevolenza dei docenti (un Wenlock è per sempre, non odiatelo solo perché vi dice le cose come stanno).

- Si comunica agli studenti facenti parte delle squadre di Quidditch e B1 che, per ulteriore sicurezza, un docente o un assistente saranno sempre presenti ad ogni allenamento. Mettetevi l'anima in pace, ragazzi. Sono finiti i tempi in cui gli allenamenti erano la migliore occasione per lanciarsi uova addosso poter passare del tempo come una squadra, senza alcun adulto fluttuante o seduto sugli spalti a correggere compiti. Vi guardano e avrete sempre il dubbio che in realtà vi stiano dicendo: vola vola, che le T hanno deciso di proliferare sulla tua pagella. Non si può essere concentrati in questo modo, dai! E se quel docente si lasciasse sfuggire un commento con qualche studente di un'altra casata su quella segretissima mossa che ti vede volare in piedi sulla scopa mentre respingi un bolide e contemporaneamente sorridi ai tuoi fans (acronimo di Forse Ancora Non Sbatto)? E se vai in ansia da prestazione perché il professor Harrenhal ti ha sorriso per più di due secondi? E se la Deering iniziasse ad urlare di punto in bianco? Ah no, in questo caso probabilmente sta usando il suo normale tono di voce, scusate. Insomma, qual è il senso di questa regola? Ve lo dico io, ovviamente. Anche i docenti hanno bisogno di riposarsi, ogni tanto. E quale scusa migliore dello starsene ad osservare degli allenamenti? Utile e – per chi ama questo sport – dilettevole. Utile e dilettevole.

- Si comunica a tutti gli studenti che la Torre di Astronomia e la Torre Nord saranno inaccessibili, entrambe, nelle ore che non prevedono lezioni nella programmazione dell'orario scolastico corrente. Traduco subito: siamo stanchi dei vostri sbaciucchiamenti pensando che, siccome ci sono 79345766 gradini per arrivare sin lassù, nessuno passi di lì. Per quale altra ragione, altrimenti, si dovrebbe impedire l'accesso alle Torri, oltre ad evitare di incontrare soggetti molto pieni di sé da credere di essere il terrore del castello? Tranquillo, Dimitri Leroy, non mi sto certo riferendo a te: tu lo sai che sei pericoloso quanto una Puffola Pigmea, giusto? Non riesco a trovare una motivazione valida, lo giuro. Non senza presupporre che ci sia un'invasione di Doxy o una nuvola di fumo tossico che si concentra solo ai piani alti, per dire. A far compagnia ad una simile nuova regola, però, c'è anche un'altra "postilla"…

- Per quanto riguarda le lezioni notturne di Astronomia è stato disposto l'accompagnamento delle classi dal I° al VI° anno dalle Sale Comuni all'aula – e viceversa a fine lezione – da parte dei Docenti di Astronomia con l'ausilio dei Caposcuola, in caso di necessità. Si presuppone che almeno al VII anno abbiate imparato come arrivare sino all'aula di Astronomia senza finire dall'altra parte del castello. Scusate questa mia piccola aggiunta alla comunicazione dal parte del docente di Astronomia – salve, professor Marston, sono quella che ha sempre A e vorrebbe mantenere almeno quella – ma a questo punto non dovremmo essere scortati anche quando andiamo a cena? Voglio dire, incontrare Nick Watson affamato vi sembra meno pericoloso dell'arrivare sino in cima alla Torre di Astronomia? Anche perché, davvero, dopo tutti quei gradini, essere da soli o in compagnia di un Caposcuola di belle speranze non cambierebbe molto le cose, se anche ci imbattessimo nel fantasma di Mirtilla Malcontenta che ha trovato il suo bagno occupato da quelli che non possono sbaciucchiarsi nelle Torri chiuse.

E poi… poi ci sono i week-end ad Hogsmeade. Ho appena letto l'ennesima comunicazione che ci avvisa di come, anche per il mese di Ottobre, non è in programma alcuna uscita fuori dal castello. Oh si, ci saranno delle attività sostitutive – si dice – che coinvolgeranno tutti gli studenti dal primo al settimo anno. Capiamo. Ce lo facciamo andar bene perché non si può fare altrimenti e son stata la prima a dire che non siamo in grado di affrontare il pericolo, se dovesse presentarsi e nella maggior parte delle volte. Ma questo pericolo, Tosca santissima, qualcuno ci spiegherà mai cos'è? Da dove arriva? Perché i docenti sembrano o perennemente sulla punta di una forchetta o desiderosi di mostrarci come Hogwarts sia il posto più sicuro del mondo, se poi anche all'interno del castello non possiamo muoverci per più di quattro passi e mezzo senza avere accanto un insegnante che finge di interessarsi di Quidditch o un Docente che ti abbassa il voto d'accesso ai M.A.G.O. senza dire apertamente che è perché in tempi bui tutti devono essere pronti?
Ecco, malgrado sia la prima ad ammettere che soggetti come Evan Miller, ad esempio, possano far credere il contrario, non siamo poi tutti così privi di neuroni, da questa parte della cattedra. E quindi riusciamo a fare qualche collegamento utile a comprendere che le cose non sono affatto tranquille. O sicure. O note. Anche in questo caso, inserite pure l'aggettivo che preferite, in fondo alla lista. Questo, vedete, è un articolo ironico o, almeno, avrei voluto impostarlo con suggerimenti sarcastici per le prossime regole, come la presenza di qualcuno fuori dalla porta del cesso – bagno, le signorine dabbene dicono "bagno" – che ci chiede se abbiamo fatto o un elfo domestico seduto al nostro tavolo per assicurarci che abbiamo il corretto apporto di proteine e carboidrati. Così, tanto perché l'abbiamo deciso di punto in bianco e non serve spiegare che gli studenti devono essere in forma e capaci di trattenere i bisogni fisiologici, se dovesse essere necessario.
E allora, sapete che c'è? Ve lo dice Merida: HOGWARTS, STAI IN CAMPANA! WINTER IS COMING.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quinto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – al momento sia quella di allargare lo stanzino della redazione o a far fuori qualcuno dei nuovi arrivati perchè sta provando in ogni modo a convincere Hortense Lanfrad a varcare quella stessa porta.