Aspettando il Natale
Avete presente quei dolcetti che i Babbani sono soliti mettere vicino al caminetto la sera della vigilia di Natale? Servono per accogliere, assieme ad un buon bicchiere di latte caldo, quello che loro chiamano "Babbo Natale" e che porta loro tutti quei regali più o meno infiocchettati.
C’è chi ci mette il latte caldo, chi un bicchiere di Brandy, chi aggiunge pure una carota o un pezzo di sedano per le renne che trainano la slitta con i regali.
Chi in realtà sia la persona che si mangia veramente queste squisitezze durante la famosa notte, non sarò certo io a dirvelo. Però posso rivelarvi la ricetta che viene usata e svelarvi pure uno strano trucco Babbano.
Nel cucinare l’impasto, infatti, bisogna sempre avere l’accortezza di mescolare in senso orario. Girare nell’altro senso porta sfortuna per l’anno a venire.
Non è forte il parallelismo con alcune pozioni di noi maghi che prevedono un certo numero di rotazioni in senso orario o antiorario? Dev’essere stato qualche mago a mettere in giro la diceria che mescolare il composto in senso antiorario porti male o, forse, non è una diceria.
Ingredienti
Per la pasta:
- 225 grammi di farina
- 140 grammi di burro
- acqua fredda
Per il ripieno:
- 500 grammi di mele
- 125 grammi di uva di Corinto
- 125 grammi di uva sultanina
- 35 grammi di uvetta bionda
- 50 grammi di mandorle a filetti
- 125 grammi di zucchero di canna
- 125 grammi di sidro di mele (o pere)
- Scorza grattugiata di un limone
- Un cucchiaino di spezie miste (cannella, zenzero, chiodi di garofano e noce moscata)
Per guarnire:
- zucchero a velo
Preparazione
Si prepara prima il ripieno mettendo dentro il calderone lo zucchero di canna assieme alle mele tagliate a cubetti, tutti i tipi di uvetta, le varie spezie, la scorza grattuggiata del limone e il sidro di mele.
Fate cuocere il tutto a fuoco lento, usando una fiamma bassa e mescolando di tanto intanto per evitare che il composto si attacchi al fondo del vostro paiolo. Se si asciuga troppo, durante la cottura, potete allungare il ripieno con dell’acqua o con altro sidro. Dopo circa una mezz’oretta vanno aggiunte le mandorle tagliuzzate. Quando il composto diventa abbastanza corposo e asciutto, all’incirca dopo 45 minuti da inizio cottura, potete spegnere il fuoco e mettere il calderone a raffreddare su delle pietre fredde.
Mentre il composto raffredda, si inizia a preparare la pasta.
Siccome questa parte della ricetta potrebbe lasciare delle tracce, sconsiglio di provare ad impastare il tutto in dormitorio, altrimenti i vostri compagni di stanza potrebbero lamentarsi. Non parlo per esperienza, cioè io volevo provarci ma sia Lizzie che Zoe mi hanno sconsigliato di usare il letto di Hevia come ripiano perché non a tutti piace avere della farina tra i capelli. Uno dei tavolini della vostra Sala Comune farà al caso vostro, in più potete sempre convincere quelli del primo anno ad aiutarvi con la promessa di qualcosa in cambio (basta non specificare cosa… devo ammettere che i Muldoon mi hanno suggerito proprio un’idea utile, io non ci avrei mai pensato).
Insomma, con l’aiuto di questi innocenti primini o meno, versate la farina sul tavolo cercando di formare una specie di montagnetta. Sul cucuzzolo versate il burro, ancora freddo, tagliato in tanti cubettini con l’aiuto di un Diffindo. Iniziate a mescolare il tutto usando le mani e unendo poca acqua fredda fino ad attenere un piccolo panetto di pasta molliccia.
Fate riposare la pasta in un luogo freddo. Con la temperatura che c’è adesso, basta avvolgere il tutto dentro un pezzo di stoffa da cucina e adagiarlo sul davanzale esterno di una delle finestre del castello per una quindicina di minuti.
Una volta che il ripieno e la pasta si sono raffreddati, stendete la pasta in una sfoglia molto sottile, aiutandovi con un matterello o la mazza di qualche battitore disordinato.
Ritagliate dei cerchi da questa pasta grandi all’incirca come il diametro più largo di una tazzina da caffè e tenete i vari ritagli.
Mettete ogni cerchio dentro dei contenitori in rame a forma di calderone (li trovate facilmente anche da Mielandia) e create i bordi schiacciando la pasta sia sul fondo che sui lati. Dentro ogni formina inserite tre cucchiaini di composto e chiudete il tutto con la pasta avanzata prima. Cuocete i vostri Mince pie con tre giri di Scaldo, lasciate raffreddare e poi cospargeteli di zucchero a velo.
Alcyone Webber