Rimostranza violenta ai danni della fontana del Ministero da parte di un Magonò

Non si dica che al Ministero della Magia non accada mai niente! Beh, grazie alle preziose informazioni di mio padre che lavora nella Reception – sì, esatto, è il mago con quei lunghi baffi che prende in custodia le vostre bacchette per registrarle e segnare i vostri nomi – sono riuscita a saperne di più su un fatto piuttosto vergognoso accaduto sotto gli occhi di tutti, la mattina del 20 novembre alle ore 8:45 nell’Atrium del Ministero della Magia, che ha coinvolto un alquanto intraprendente Magonò e la Fontana dei Magici Fratelli, situata proprio al centro di questa enorme sala: la statua raffigurante un mago è stata, infatti, danneggiata dall’uomo, armato di un Babbanissimo martello, che si è scagliato contro il gruppo di statue dorate, provocando danni – un braccio della statua è quasi caduto in pezzi – e inveendo contro il governo e il Ministro della Magia.
FontanaLa Gazzetta del Profeta ha preferito non dare troppo rilievo all’accaduto, limitandosi a dedicare un trafiletto alla notizia e liquidando il gesto del Magonò come quello di un pazzo, ma il Wizarding Post ha indagato sull’accaduto, interrogandosi su alcune importanti questioni. Infatti, prima di tutto, come è riuscito ad entrare un uomo – non è importante se sia stato un mago o un Magonò in questo momento – ad entrare all’interno del Ministero della Magia portando con sé un oggetto Babbano di tale pericolosità? C’è da dire che il signor Preston Owen era entrato all’interno del Ministero dall’entrata visitatori, informando la strega dall’altra parte del telefono di essere lì per far controllare proprio quel martello, asserendo che fosse stregato o qualcosa del genere. Così, con il suo bel cartellino appuntato sul petto, il signor Owen è riuscito a entrare indisturbato all’interno dell’edificio e si è diretto con decisione verso la Fontana dei Magici Fratelli, formata da un gruppo di statue dorate, più grandi del naturale, la più alta delle quali rappresenta un mago dall’aspetto nobile, con la bacchetta puntata dritta in aria e radunati attorno a lui ci sono una bella strega, un centauro, un Goblin e un elfo domestico. Il suo obiettivo era semplice: danneggiare il gruppo dorato per far sentire la propria voce e la voce dei Magonò. Alcuni maghi presenti in quel momento nell’Atrium, il più importante luogo di passaggio del Ministero della Magia, raccontano alle Prendiappunti del Wizarding Post di una tale violenza, disperazione e odio che trasparivano dalle parole urlate dall’uomo mentre cercava di fare a pezzi la statua più grande! In particolare, il signor Owen si è dichiarato particolarmente indignato per la recente decisione del Ministro della Magia Malachia McFlurry di rendere le cure mediche concesse ai Magonò nell’Ospedale San Mungo per malattie e ferite magiche a pagamento, decisione che, c’è da dire, non è stata ancora approvata da chi di dovere, ma che ha scosso l’opinione pubblica magica per questioni di discriminazione razziale. Quindi, l’atto vandalico perpetuato dal Magonò ai danni della fontana è da intendere come una rimostranza violenta nei confronti del governo magico inglese, prendendo di mira, non a caso, la statua raffigurante il mago del gruppo scultoreo, rivendicando così a gran voce l’esistenza nel mondo magico di un’altra razza, per troppo tempo trascurata e dimenticata: i Magonò. La Società per il Supporto dei Magonò, tuttavia, ha preso le distanze dall’accaduto, non ammettendo all’interno della propria causa atti del genere, che sono più che altro da considerare – a detta della portavoce del movimento, la signora Hazel Fishman – alla stregua di atti vandalici. Comunque sia, la fontana non ha subito grandi danni, anzi: il materiale in cui è costruita non si è lasciato scalfire granché dal martello Babbano e gli unici graffi sono stati rivenuti sul braccio della statua raffigurante il mago, ossia la parte che per più a lungo era stata presa di mira dalla violenza del Magonò. Il Wizarding Post riporta anche l’intervento repentino degli Auror presenti nei loro uffici in quel momento della mattinata, che sono riusciti a neutralizzare l’uomo con semplici incantesimi di attacco, che, tuttavia, non hanno provocato gravi conseguenze all’uomo.
Giorni e settimane dopo l’accaduto, possiamo dire che al Ministero della Magia è ancora percepibile una certa tensione e un certo mormorio, alimentati dal fatto che il Ministro della Magia non abbia voluto commentare l’accaduto alle Prendiappunti delle principali testate giornalistiche che ne hanno parlato. Inoltre, dalle ultime notizie pervenute tramite La Gazzetta del Profeta abbiamo avuto la conferma che la direttiva del Ministro sulla privatizzazione della salute per i Magonò sta avendo sempre più consensi e necessita, ormai, veramente di pochissimi voti per venire approvata prima della fine di quest’anno.
Che cosa porterà il 2065 per i Magonò?
Purtroppo pare che nonostante i loro sforzi nel farsi sentire a gran voce, restano quasi del tutto invisibili agli occhi dei maghi e delle streghe, tanto che non sono pochi quei luminari magici che hanno cominciato a definirli i “Thestral dei nostri giorni”.

Isabel Milford