Adesso basta, così non si può andare avanti! Questo appello (e invito) è destinato a tutti i primini che, come me, hanno subito esperimenti vari ad opera dei più grandi. L’idea di scrivere questo pezzo è scaturita qualche giorno fa, quando ho saltato la cena e mi sono rintanata nel dormitorio femminile di Serpeverde con i miei nuovi denti da Ghoul, perché un NickTrollWatson a caso ha deciso di usarmi come cavia per una dimostrazione, lanciandomi un Densaugeo. Pur non conoscendo incantesimi utili a fargliela pagare, avrei potuto usare diversi metodi babbani per raggiungere lo scopo, ma il mio adorato Gatto è stato più veloce di me, anche se non credo che la divisa scolastica di Watson ringrazierà.
Vedete ragazzi, essere primini è più o meno equivalente all’andarsene in giro costantemente coperti da un mantello dell’invisibilità, eppure, quando un grande ha bisogno di sfogare la propria frustrazione personale oppure desidera esercitare la propria abilità negli incantesimi o semplicemente necessita di una vittima da immolare alle cause più disparate, ecco che: ”Ehi, avete un primino da prestarmi?”. Ma anche no! Ebbene gente del primo anno, quello che vi voglio dire è questo: reagite! Forse non avete le conoscenze adatte a difendervi o a fargliela prontamente pagare, ma ciò non significa che dobbiate subire o prestarvi a tutti gli esperimenti o trappole tese ad altri studenti. Sì, perché i primini vengono usati anche per questo! Non voglio fare nomi perché, orgoglio a parte, ci tengo alla vita ed alla mia permanenza tutta intera in questa scuola per i prossimi sei anni, ma posso solo casualmente dire che un Corvonero a caso del sesto anno che, mi dicono, non è stato propriamente in sé negli ultimi giorni, essendo più simile ad una scimmia urlatrice ubriaca, farà bene, nel prossimo mese, a girare con gli occhi bene aperti e, sì, mi riferisco proprio a te, se per caso qualche primino o secondino a caso ti starà troppo appiccicato, rompendoti i boccini all’inverosimile, mantieni la calma! Sebbene non sia poi così convinta di questa millantata intelligenza dei Corvonero, ti invito caldamente ad usare un po’ del cervello che ti ritrovi in zucca, se ce l’hai, e a non perdere le staffe, perché qualcuno sta aspettando proprio questo! E fidati, prima o poi qualche povero primino o secondino (anche loro rientrano talvolta nella categoria “cavie”) verrà corrotto dalla caterva di dolci promessa (lode alla strenua resistenza indignata di Elisabeth Austen e della sottoscritta). E non solo! Perché solitamente questo genere di “grandi”, in cambio dei servigi offerti, promette protezione a quelli che considerano alla stregua di Lumache Cornute da sezionare (cosa abominevole: W.W.F.F.B. sono con voi!). Non fatevi abbindolare e non credeteci, perché non diventeranno improvvisamente i vostri patroni personali! Quando non avranno più bisogno di voi si laveranno le mani di qualunque cosa voi vi lamentiate.

Sicuramente un primino trasfigurato. Sicuramente un primino trasfigurato

Ovviamente non sto dicendo che se un grande vi chiede un favore voi dovete rifiutare; vi dico, invece, di imparare a distinguere richieste da richieste! Sono sicura che in voi ci sia abbastanza buonsenso da capire che, se qualcuno vi chiede di frantumare i bolidi a qualcun altro affinchè questo vi affatturi per poi denunciarlo a un professore, probabilmente voi non dovreste accettare, no? Insomma, se, oltre al palese ed immaturo desiderio di vendetta, ci fosse qualcosa di intelligente o di serio, perché non potrebbe lui stesso denunciare la cosa a chi di dovere? Quindi vi ripeto: reagite e non abbiate paura! Ci sarà sempre qualcuno veramente disposto a darvi una mano, senza il bisogno di dovergli qualcosa! E in questo senso ringrazio tutti coloro che, pur essendo più grandi, non ci calciano via come se fossimo Gnomi da giardino. L’ultimo mio appello va, infine, ai Caposcuola: non so che abitudini abbiate voi, perché non mi sono giunte lamentele che vi riguardino, ma vi invito a mantenere un occhio più attento sui vostri sottoposti Prefetti i quali ogni tanto fanno un, come dire, leggero abuso di potere. In effetti ho impiegato un po’ di tempo per decidere se scrivere questa storia in terza persona, affibbiandola ad un’amica ipotetica non meglio conosciuta, ma alla fine mi son detta che se proprio volevo scrivere quest’articolo ed essere coerente dovevo pure sconfiggere io stessa le mie paure, no? Ecco, la mia paura ha il nome di oltre a quello di Veii Theafting Rupert Garros, Prefetto della casa Serpeverde, come voi tutti sapete, il quale ha pensato bene di affatturarmi con un Exsciàffo, dopo poco più di tre mesi che mi trovavo in questa scuola, perché gli avevo sorriso. Probabilmente la sua mente contorta e ottusa avrà brillantemente ipotizzato che si trattasse di una specie di sfida nei suoi confronti, un atto di grande presunzione insomma. Da qui parte la considerazione che, in effetti, mi duole dirlo perché è la mia casa non è vero, non mi duole affatto, il genere di grande che va in giro a tramortire primini appartiene spesso e volentieri alla casata verde-argento (Individuo X Corvonero, questo, se ti applichi, potrebbe essere un ulteriore indizio!). Ora, miei cari Serpeverde DOC, potreste cortesemente smetterla di vedere un oltraggio al vostro onore dietro ogni angolo di questa scuola? Non passiamo tutti le nostre giornate ad arrovellarci su un nuovo modo per infastidirvi, davvero ragazzi, riducete un tantino il vostro Ego, prima che questo vi risucchi!

Questo è quanto. Ora corro a trovare un rifugio, se Garros non mi uccide prima.

Priscilla Pawn. Nata a Ayr, in Scozia, è al suo primo anno ad Hogwarts ed è stata smistata nella casata verde-argento. Detesta in buona parte i Serpeverde (non tutti, solo i DOC, ossia la maggior parte); prova un’innata repulsione per i Corvonero; sopporta, al momento, i Grifondoro e ha un’innaturale passione per i Tassorosso. Sostiene che il Cappello parlante debba andare in pensione e lo ripete ossessivamente a chiunque le capiti a tiro. Il suo migliore amico è Gatto, che è ovviamente un gatto. Priscilla crede fermamente che sappia parlare, ma nessuno l’ha mai sentito, nemmeno lei. Si sta lentamente innamorando del volo, anche se deve combattere contro le sue vertigini, a causa delle quali, ogni volta che è su un manico di scopa, sente il profondo desiderio di schiantarsi al suolo. Adora il fil di menta interdentale; gli animali, tranne quelli viscidi, ed è una femminista convinta.