By Anne Burton | gennaio 21, 2016 - 11:30 am - Posted in Gennaio 2072

Anno nuovo…solita solfa, più o meno. O forse è solo il clima che abbiamo attorno – in attesa di conoscere quale sarà il destino di tutte le attività extrascolastiche – che mi fa sentire mutevole almeno quanto gli studenti del sesto e settimo anno che si sono imbattuti in quel bel pezzo di Erumpent giovane assistente della Sabu venuto a spiegare non ho capito bene che Rituale. La sola cosa che so, in effetti, è che quest'ultima settimana prima dell'uscita, Ivy è parsa anche più incline del solito a censurare qualche parola di troppo mentre Catherine… ah beh, lei è stata tutto un programma di Radio Strega Network! Di quelli con il segnale disturbato che vanno a tratti, però.
Oltre questa piccola e doverosa parentesi simil frivola – e rammaricata per non aver avuto modo di incrociare l'accademico per i corridoi – quel che è successo nel meraviglioso mondo del FantaQuidditch in seguito alla prima delle Aste concesse a chi partecipa al concorso, si può riassumere con un: Robert, è tua cugina che te lo chiede! Vinci almeno un incontro altrimenti dobbiamo sorbirci la Danza della Finta Misericordia da parte degli altri settemila cugini del clan. Danza che, vorrei ricordartelo, avviene senza kilt. Ehm, si, dicevo: in seguito alla prima possibilità di ritocco della FantaSquadre in corso per vincere ben cento galeoni, alcune delle compagini hanno cambiato più o meno assetto, nella speranza che questo possa servire per risalire la classifica ed ambire in questo modo alla vittoria finale.
Il primo dato che emerge dalla Asta, tuttavia, è una generale stasi da parte di diversi FantAllenatori, sebbene sia difficile – o, solo, non mi interessi particolarmente – entrare nello specifico per comprendere se si tratta più di una tattica voluta (così da racimolare più FantaGaleoni per la prossima asta) oppure una più tangibile incapacità di star dietro al concorso, decidere se abbia una migliore scopa la Coast o Krystal James o controllare per bene il retrotreno di Seth Lucky o Vassil Peev. In qualsiasi modo la si voglia mettere, tuttavia, su tredici squadre ben otto sono rimaste invariate. Flop del concorso o disinteresse generale?
Tra i FantAllenatori che si sono invece cimentati nei cambi, spicca l'unico cambio di Anne Burton – a riposto durante il quinto turno – che ha rinunciato alla cercatrice dei Wanderers per sostituirla con la già nominata James; di tutt'altro avviso sono stati invece il cavalier McReady e la mia amica Hortense Lanfrad autori ciascuno di tre cambi. Se mio cugino ha però preferito virare più sulle conosciute (scolasticamente parlando) Silverstongue e Rowena Abyss, tuttavia, l'occhietto lungo di Hortense l'ha portata invece a scegliere esponenti del calibro di Midel, colui che ha steso l'inizio del Campionato a suon di dieci in pagella. Ovviamente questo me l'ha detto Charlie, credo sia la sola parte che ho colto dell'enorme discorso con cui cerca ogni volta di distrarmi. Ben calibrati – lo dice chi ci capisce qualcosa – gli interventi di Nicole Silverstongue sulla propria squadra, con l'acquisto di Vassil Peev ed Antarktika Oper, oltre al cambio tra gli anelli a favore di Dennison. Da ultimo, ma non per ordine di importanza, lo sghangherato duo composto da Aurora Halliwell e Ruaidhri Kerney ha deciso di impiegare i FantaGaleoni guadagnati per bloccare Dragos Marea – chissà mai di chi è stata l'idea – e Erika Johnson. Curiosi di sapere se questi cambiamenti hanno avuto qualche successo? Bene, andiamo a scoprirlo insieme.


LA DANZA DELL'ERUMPENT PANZONE

Nell'eterogeneo mondo maschile che affronta le infide lande del FantaQuidditch, il quinto turno del concorso si divide in coloro che sono tornati vittoriosi, magari anche con addosso le lacrime di altri "bro" di turno, e coloro che invece restano con in mano una copia de La Civetta dello Sport e tante belle speranze, volendo usare un eufemismo perché altrimenti quest'articolo non avrà il suo bramato appuntamento con la pressa, capite bene.
Tra coloro che si sono comportati bene portando a casa il budino di zucca, spiccano padre Thomas O'Flynn al secolo noto come ex studente di Hogwarts ed ex mio migliore amico, visto che varcato il portone del castello chi si è visto si è visto. Non solo, ma l'irlandese che in tanti ancora rimpiangono, ha avuto anche la brillante idea di vincere contro mio cugino, come se già non fossi imboccinata nei suoi confronti. Si, lo so che un giornale scolastico non va usato per le comunicazioni personali. Vittoria maschi contro maschi anche per i gemelli Hevenge che hanno pasteggiato sui resti di Theodore Horan ed i suoi Super Kiwis, giusto per rimanere in tema culinario.
Nel conteggio delle stelline da apporre sotto l'etichetta dei maschietti, tuttavia, registra anche le due mezze vittorie di Kerney e Connor Olsen che, come ormai saprete, condividono la squadra rispettivamente con la Halliwell e con Isobel Carrot così che gioia e dolore siano equamente divisi, seh. In questo caso è andata meglio ai maschietti, dunque, perché proprio le due vittorie miste – ai danni delle Black Sheep per i due Corvonero e delle Holyhand Squeezditch per i due quartini – hanno fissato il conteggio totale delle stelline sul cinque a tre per i signori maschietti, aiutati in questo anche dalla vittoria di Hugo Seaton per 490 a 260, nei confronti di Hortense. Fatto, quest'ultimo, che almeno per il momento non sembra dare molto credito ai cambiamenti fatti con l'Asta, sebbene vi sia ancora del tempo per rendere giustizia a tali scelte.
Il tenore della quinta FantaGiornata, quindi, ha permesso a Lancelot e Barristan di risalire la classifica acciuffando il primo posto, anche se in condivisione con altre compagini, ma ha anche affossato ulteriormente la già precaria situazione dei Bragail Beinntan fermi all'ultimo posto con un solo punto racimolato in cinque incontri ed il turno di riposo ancora da oltrepassare. Media classifica caratterizzata da alti e bassi, è invece quella che accompagna generalmente il resto delle FantaSquadre marchiate di mascolina essenza, in attesa di comprendere cosa possa portare la sesta turnazione in programma per il concorso e le successive variazioni in classifica.


AAAAAAARGH, I NERVI!

In realtà non ci sarebbe bisogno di commentare ulteriormente la deliziosa foto random che gli zelanti impaginatori di questo giornale hanno creato ed animato ad hoc una volta che ho descritto loro la situazione: femmina che perde equivale ad un cataclisma in cui il maschio medio – indipendentemente dall'età – dovrebber sempre prendere la strada migliore, ovvero la fuga.
Nella giornata in cui le gentili – come mia nonna che rutta regolarmente a fine pasto – donzelle partivano già con una in meno visto il riposo della Burton, è infatti accaduto l'impensabile con la sconfitta non solo di Nicole Silverstongue, ma anche del duo Lily Morris ed Elyon Turner ed il conseguente compattamento della classifica, visto che tutte e tre le Grifondoro godevano dei primi posti sino a questa battuta d'arresto che, se anche non pregiudica il posto, di certo ha fatto avvicinare gli avversari, oltre a permettere alla Burton di non risentire affatto dello stop decretato dal sorteggio.
E'stata quindi la piccola Sidney O'Callaghan con il nome enigmatico che ha scelto per la sua compagine – C.P. – a puntare direttamente un Lumos su di sé nel sonoro 500 a 280 con cui ha battuto la cacciatrice professionista Silverstongue e lasciato finalmente il fondo della classifica, lo stesso su cui languono ormai da tempo Amanda Blackwood e Lily Jackson, battute anche in quest'ultima giornata da La Pupa e il Secchione con un destino che accomuna le due giovani studentesse al più navigato – e molto sfortunato, posso assicurare – cavaliere di Mornay. A conti fatti e risultati alla mano, quindi, appare lampante come le sole stelline arrivate nel paniere della compagine femminile del concorso, siano quella guadagnata dalla O'Callaghan e le due ottenute dalle FantaSquadre miste in cui la Halliwell e la Carrot hanno quantomeno annullato la controparte maschile della vittoria. 
Difficile dire – a questo punto – cosa possano riservare le prossime FantaGiornate in programma per le ragazze in lotta quantomeno per mantenere i posti in classifica assicurati sino a questo momento. Volendosi concentrare sulla parte positiva, si potrebbe rilevare come il fronte più attivo del concorso – stando alla prima FantAsta – penda comunque a favore delle giovani donzelle, più che della componente maschile del FantaQuidditch come ci si poteva aspettare. E se è vero che i cambiamenti – si spera azzeccati – si vedono a lungo andare, già la prossima giornata dovrebbe mettere in evidenza qualche "bonus" in tal senso, nonostante il concorso preveda lo stop per la Silverstongue. 

 

Dopo la quinta giornata, a conclusione del mercato dei Troll, si può quindi affermare con certezza che i fanciulli di virilità vestiti hanno riportato il conteggio totale delle famose stelline accumulate quasi in parità, assestando il risultato attuale ad un ventitre a ventuno, sempre in favore delle ragazze. Del resto, la prossima giornata del concorso prevede diversi scontri “diretti” tra i due schieramenti creati da me medesima ed in questo caso nessuno dei FantAllenatori avrà la scusa di esser caduto sotto metaforico schiantesimo amico, per così dire.
Ma io, lo sapete bene, so da tempo come andranno a finire le cose, anche se tengo la notizia per me. Se poi vi va di promettermi parte della vincita – anticipata, non si sa mai – non disdegno di certo!

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il sesto anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i mondi alternativi inventati da Valentine. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di soppesare le teste altrui per vedere se galleggerebbero più o meno di un tronco cavo. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per prendersela con Tommy… probabilmente solo per il gusto di farci pace subito dopo.
By Anne Burton | gennaio 18, 2016 - 10:01 am - Posted in Gennaio 2072

Worsworth. Un (cog)nome che – già da solo – dovrebbe essere in grado di richiamare alla mente determinati scenari e fatti di cronaca, anche se vecchi di anni, polvere e situazioni di cui non si è mai venuti a capo. Se il cognome dei cinque fratelli Worsworth non dovesse essere sufficiente, tuttavia, potrei anche aggiungere la località dove tutto quanto ha avuto origine, a Novembre del 2068: Topsham. O magari quella dove tutto si è concluso, si spera per sempre: Timeless, meglio nota come località in cui lo spettacolo si presenta sotto svariate forme. Macabro da dire, ma anche in questo caso non si può dire che il borgo magico abbia tradito le aspettative… purtroppo.
A completare il quadro degli indizi, tuttavia, manca ancora la chiave di volta che, arrivando a sfiorare indirettamente anche Hogwarts, reclama di certo un Engorgio giornalistico da parte della sottoscritta, fosse anche solo perché ai tempi La Voce degli Studenti non ha mancato di seguire le vicende sino a quello che si pensava potesse essere l'epilogo. Misteriosa e senza colpevoli ad Azkaban, ma pur sempre una fine. La parola in questione o, meglio, la Creatura in questione ha il nome di Tilith, l'aspetto di una farfalla tropicale dalle ali blu elettriche che sfumano via via verso il nero ed un comportamento parassita che in origine ha tratto in inganno anche per la sua classificazione, venendo erroneamente inclusa tra le Creature Oscure sebbene  sia dotata di un ciclo riproduttivo. Le Tilith – se avete un po' di pazienza potete risalire al numero di Queste Oscure Materie in cui l'ex Caporedattrice Burton ne ha illustrato le caratteristiche – sono in grado di rilasciare all'interno dell'organismo ospitante un veleno che a sua volta provoca un lento sdoppiamento tra la parte corporea dell'individuo ed una parte "eterea" in grado di mutare la propria forma assumendo le sembianze del più grande dolore del mago o della strega che dovesse ritrovarsi davanti. Tutto questo – molto in soldoni – è ciò che è capitato all'assistente di Difesa Hasar Mallory, all'ex assistente di Incantesimi Gregor Darsel ed al membro della Lega per la Difesa Contro le Arti Oscure Chronos McFarlane nel momento in cui i tre maghi hanno provato a fermare i fratelli Worsworth dalla loro (involontaria?) devastazione. 
Timeless avrebbe dovuto offrire una serata diversa, come ogni volta che il borgo magico permette a delle compagnie di allestire il proprio spettacolo all'interno dei suoi confini protetti dalla smaterializzazione. L'otto di Gennaio, tuttavia, il condizionale è stato più che d'obbligo, visto che i millantati tre tendoni che avrebbero dovuto far provare da vicino le sfumature dei regni animale, vegetale e pseudo minerale, si son ben presto rivelati come il covo itinerante dei quattro fratelli Worsworth resi deformi dal tempo e dal perenne contatto con il parassita che, una volta eliminati i tre fratelli – il quarto è tuttora latitante – hanno dovuto cercare un nuovo corpo ospitante, trovandolo infine nei tre maghi già citati. Non che i tre uomini fossero i soli presenti a Timeless quella sera, ovviamente, ma per quanto i guaritori possono essere arrivati ad una spiegazione molto più scientifica e dettagliata, per chi vi scrive e considerando le scarse informazioni in materia, viene più spontaneo dire che Sebastian Waleystock, la cameriera della Testa di Porco Daisy Mason e Kassandra Harvarest che a Corvonero ben ricordano per il suo spiccato acume, hanno avuto un bel colpo di fortuna, ad essere risparmiati. Con tutto quello che una frase come questa può racchiudere, ovviamente.
Trasportati d'urgenza al San Mungo in stato comatoso e con i bulbi oculari completamente ricolmi di una sostanza nera – queste le uniche notizie certe riportate anche dal Profeta – i tre maghi in questione sono stati dimessi dopo qualche giorno di degenza, non senza un metaforico Avada che pende sulla loro testa, inutile girarci attorno. Da quel che ho potuto appurare incrociando varie testate giornalistiche con qualche articolo di settore ritrovato in Biblioteca, infatti, credo si possa giungere alla conclusione che le Tilith hanno un processo di incubazione, crescita e potenziamento medio-lento, se si considera che la prima manifestazione sui fratelli Worsworth ha avuto origine tre anni dopo il loro contagio da parte del diabolico quinto fratello – Kevin – tuttora irreperibile e ricercato dal Ministero della Magia. Se a questi tre anni si somma poi un lasso di tempo identico – quello intercorso tra il 2068 e l'ultimo caso di cronaca – si può quindi avere un'idea sommaria del tempo necessario a tali Creature per – non so dirlo con un giro di parole che addolcisca la pozione – rendere l'esistenza del corpo ospitante simile a quella di un guscio vuoto, in sostanza.
Tutto questo, tuttavia, non deve però assolutamente far si che ci si fasci la testa quando ancora lo schiantesimo non è stato castato, per così dire. Va ricordato infatti che nel momento in cui i fratelli Worsworth sono stati esposti alle Tilith, questi stessi maghi non hanno mai richiesto l'aiuto del San Mungo o di abili pozionanti che potessero mettere il proprio lavoro al servizio di una causa vitale come questa. Secondariamente – ma non per importanza – allo stato attuale la ricerca ha già fatto dei passi notevoli, primo fra tutti il riconoscimento di tutte le componenti del veleno che tali Creature liberano all'interno dell'organismo umano rendendo possibile la scissione tra spirito e "materia" alla base del devastante effetto delle Tilith. Certo, la ricerca dovrà accelerare il proprio cammino in modo da estirpare quanto prima il parassita dai malcapitati che vi sono stati esposti, ma se non altro sembra che la dieta zuccherina prescritta loro possa rallentare l'attacco che le Tilith, bisognose di sostanze dolci, condurrebbero invece a danno dell'organismo altrui.
Ho fatto una scelta personale, alla base di questo articolo: non cercare di contattare nessuno dei presenti a Timeless né tantomeno i maghi che sono stati contagiati dal parassita. E' una scelta voluta e dettata dalla convinzione soggettiva che ho di giornalismo, soprattutto a quest'età. Non me ne voglia nessuno, ma credo che ci siano delle situazioni in cui rincorrere una dichiarazione equivalga a voler per forza far notizia e non voglio arrivare ad essere questo, un giorno più o meno lontano. Mi interessa di più augurare all'assistente Mallory, all'ex scribacchino Darsel e al Cacciatore di Taglie McFarlane una pronta guarigione in modo che il tutto si possa ridurre al massimo a qualche chilo di troppo ed una carie per eccessivo consumo di dolci.

Enya O'Riordan. Irlandese e Corvonero. Iperattiva, iperpropositiva e iperglicemica, divide il suo tempo tra la Biblioteca, la lettura di tutte le testate giornalistiche che riesce a recuperare in giro – l'appropriazione indebita è tollerata – e l'invio di bigliettini volanti ai compagni durante le ore di lezione. Allegra e solare, vi è una velata possibilità che possieda la Vista anche se esclusivamente incentrata sul proprio futuro a lunga scadenza. Un marito, tre figli, una brillante carriera come giornalista di cronaca ed una dispensa colma di dolci rappresentano il quadro animato che propina al prossimo, incitando chiunque sia in procinto di finire il corso di studi affinché incrementi demograficamente la Comunità Magica, ma solo dopo un'accurata analisi delle caratteristiche genetiche che potrebbero derivare dall'unione di quel determinato mago con quella determinata strega. Altra metà del Sonorus di Charlie, i più informati sostengono che dopo il suo ingresso in redazione la pressa sia stata affiancata da una poco rassicurante bilancia. Che lei fa finta di non vedere, ovviamente.
By Ivy | gennaio 3, 2016 - 2:54 pm - Posted in Gennaio 2072

Vi è mai capitato di fissare osservare a lungo delle persone, fino ad immaginarvi una storia adatta a loro? Non solo, ma anche “prevedere il loro futuro”, immaginando come potrebbe essere la loro vita tra cinque, dieci o quindici anni. Non importa che voi le conosciate o meno, l’importante è dare libero sfogo alla fantasia! Ma poiché mi interesserebbe scoprire se sono stata abbastanza brava da indovinare qualcosa, ho pensato che potesse essere carino intervistare queste persone e valutare di quanto io abbia sbagliato o di quanto ci abbia preso. Per il mese di Gennaio, ecco a voi…

…e ora parliamo di Lancelot.

12.01.2072 – ore 08:00, Sala Grande
Soggetto: Lancelot Hevenge, anche chiamato “Lot” o “Bro”
Casata: Grifondoro
Anno: IV
Età anagrafica: 14 anni

Sono al tavolo per la colazione ed esattamente di fronte a me ho il quartino al suo tavolo Grifondoro. Ogni tanto alzo lo sguardo e cerco di non farmi scoprire a studiarlo. Lo trovo quasi sempre a ridere, ad aggiustarsi la cresta e a chiamare “bro” quasi tutti i soggetti di sesso maschile che si trova intorno. Già il fatto che sia capace di trovare tutti simpatici lo trovo davvero molto strano, al limite dell’impossibile (vorrei poter dire che finga con la maggior parte, ma probabilmente li trova simpatici sul serio). Ha il suo gemello accanto che per quanto sia identico a lui è comunque meno interessante. Sono quasi certa che sia la cresta a dare quel tocco in più, almeno a giudicare da come qualcuna del primo anno lo fissa con gli occhi a cuoricino. Urla “kaboom” un po’ di qua e un po’ di là, litiga con la sorella Ivy perché mangia con la stessa voracità di un Troll affamato alla Testa di Porco. Ogni tanto lo sento vantarsi di essere riuscito a “tenere in mano la mazza” anche se un bolide all’allenamento ha rischiato di farlo schiantare al suolo da venti metri d’altezza. Si sta sparando la posa, a giudicare da come lancia occhiatine soddisfatte alle sue compagne di classe e sala comune. E di nuovo si aggiusta la cresta, come se così potesse sollevarla ancora di più verso il cielo della Sala Grande. Pare che venga da una famiglia di cavalieri, ma non credo lui farà mai il cavaliere. Prima di tutto perché non lo sa neanche fare, considerando il fatto che non è minimamente composto. In più, non mi sembra capace neanche di farlo con le ragazze. Come fanno a non capirlo, quelle teste di troll, che lui lo fa solo per sembrare uno grinzafico e per un secondo fine? Se da lui vi aspettate il futuro maritino principe azzurro delle fiabe, con cui costruire la famiglia dello ZSB (Zerbino Scacciantrusi Bianco), vi sbagliate di grosso. No, lui non diventerà mai un cavaliere, la sorella sarà di sicuro invidiosa e furiosa perché lui avrebbe la possibilità di farlo e invece se ne frega altamente. Il suo sogno più grande è trovare un gel che sia talmente super-efficace da mantenere perfetta la cresta anche dopo averci dormito sopra per una settimana. Forse vuole diventare un giocatore di Quidditch della Lega nei Cannoni di Chudley solo per stare in squadra con Angelina Coast, ma non disprezzerebbe nemmeno Elizabeth Dark. Nella peggiore delle ipotesi, una volta fuori da Hogwarts elemosinerà un posto di lavoro al Grindylocks.

Conclusioni
Patronus: pappagallo cacatua
Molliccio: se stesso con la cresta moscia e ignorato da tutti.

Ecco, questo è stato il frutto delle mie osservazioni e della mia immaginazione. E ora, l’unico modo per sapere se io ci abbia visto giusto o meno è parlargli direttamente, no?

13.01.2072 – ore 18:00, Giardino

E’ una giornata abbastanza mite per i nostri standard, considerando che ci troviamo in Scozia in inverno inoltrato. Il soggetto ha chiesto di incontrarci in giardino – è probabile che voglia fare il galletto con la sua magnifica cresta e farmi vedere quanto è grinzafico sulla sua scopa. (Non capisco che cosa ci sia in me che non va. Mi ha guardata e ha detto “Tranquilla, non ti mangio mica” con tanto di occhiolini qua e là. Lo so, gli ho detto, l’ho ringraziato e gli ho sorriso, ma continuo a non capire perché l’abbia detto). Mentre scrivo qui lo vedo con la coda dell’occhio che saluta la gente che passa e fa l’occhiolino a quella sua compagna di classe (Meda? Medy? Non ricordo il nome).

Domanda n°1

S: “Per prima cosa, presentati brevemente ai nostri lettori. Come ti chiami, quanti anni hai, di dove sei e a che casata appartieni.”

L: “Sir Lancelot Hevenge IV, ma tutti mi conoscono come Lot. Sai, il nome è troppo pomposo” non so per quale motivo rida così, nemmeno è un bel nome “Quasi 15 anni, sono un cavaliere di Mornay – la conosci l'isola, sì? Se no ti invito quest'estate – e sono un Grifondoro"

S: “Sì, la conosco.” Sta davvero insinuando che io non conosca l’isola di Mornay?!

L: “Però se vuoi ti invito lo stesso”.

Gli ho sorriso e basta, nemmeno ho risposto. Mi chiedo a questo punto con chi vada in giro, con gente che non sa nemmeno cosa sia una burrobirra probabilmente.

Domanda n°2

S: “Se avessi la possibilità di scegliere una sola materia da studiare ad Hogwarts, quale sarebbe?”

L: "Bè, è facile: volo" perché ride? "no, okay dai, sto scherzando" non ne sarei sicura "facciamo… Incantesimi?" me lo sta chiedendo?

S: “Me lo stai chiedendo?”

L: "Magari voglio solo sapere qual è la tua materia preferita" con tanto di occhiolino.

Sapete qual è stata la prima cosa che ho pensato ora? Che non mi sono sbagliata affatto, su questo Hevenge.

Domanda n°3

S: “Tu e il tuo gemello urlate spesso questo ‘Ka-boom’. C’è un motivo particolare? E' la prima parola che avete detto da bambini guardando il vostro crup-giocattolo o fa parte di una danza maori??

L: "Secondo me fa parte della danza maori, dai, è una parola grinzafica!!" … "comunque è perché noi siamo, cioè, dei tipi un po'… Esplosivi.” Nel senso che in molti avrebbero voglia di farlo esplodere? “Non so se intendi…" fa ancora occhiolini e comincio a temere davvero che abbia una qualche patologia muscolare "e ci chiamiamo così… Boh, da sempre? Lui è Ka e io sono Boom ed insieme siamo i Kaboooom" nel caso non fosse stato chiaro il significato di ‘Kaboom’, si è anche premurato di fare il gesto dell’esplosione con le mani.

Domanda n°4

S: "Ora tocchiamo un argomento che credo sia abbastanza importante per te: la tua cresta. Che marca di gel usi? Quanto ti dura un barattolo intero? E come te lo procuri, lo fai spedire dalla mamma? Se hai qualche suggerimento per chi non vede l'ora di avere una cresta alta come la tua, illuminaci."

Nota: Non sono sicura che tornando indietro la domanda la rifarei. E’ talmente esaltato che pare abbia appena fatto uso di polvere di drago.

L: "La cresta è fondamentale! Fon-da-men-ta-le. Uso ‘Maghet! Gel StaiSempreSu’ e mi faccio una bella scorta prima di venire ad Hogwarts, ma se finisce mami me lo spedisce. Un barattolo mi dura, tipo, un paio di settimane. Ma devi capire che non è solo il gel.” Molti di voi si sarebbero voluti fermare qui. “Cioè, capisci, la cresta è come una persona, ci devi parlare, la devi curare come se fosse tua sorella." E non credo di aver visto mai livelli tali di follia "La pettini bene" caccia il pettine dalla tasca dei pantaloni (se lo porta davvero sempre dietro, il pettine???) "e poi metti il gel e niente la potrà mandare giù! Vuoi provare?"

Mi sono dovuta fermare per buoni due minuti qui prima di riprendere a scrivere. Lui, a me, vuoi provare, sui miei capelli. I. Miei. Capelli. Gli ho risposto “no, grazie”. Penso ci sia rimasto male e mi spiace se sarò stata un po’ brutale, ma era il caso che qualcuno glielo facesse capire che ad una ragazza non si può chiedere di fare la cresta.

Domanda n°5

S: “Come hai detto prima, provieni da una famiglia di Cavalieri di Mornay. Hai intenzione di diventarlo, un giorno?”

L: "Papi è un cavaliere, sì." Orgoglioso, ovviamente, chi non lo sarebbe?! "Forse. Cioè vorrei diventarlo perché è straganzo maneggiare una spada ma ci sono tante regole… Cioè io vorrei fare un cavalierato un po' diverso, sai tipo, più sciallo. Ma Vy non è molto d'accordo"

S: "Non credo sia possibile fare un cavalierato ‘sciallo’, qualunque cosa tu intenda dire. Cavalierato è sinonimo di regole. E non so se i cavalieri di Mornay sarebbero felici di sentir parlare di loro come semplici persone ‘fighe’ che usano la spada. Anche i giullari usavano le spade, credo."

L: "Be', ma non è che ti devi svegliare all'alba per essere un cavaliere. Lo devi essere qui" si indica il petto "nel cuore" che cosa sdolcinata, lo sta dicendo davvero? "e poi cioè no, scusa, ma tu li hai mai visti combattere? Certo che sono grinzafighi!"

S: “…Ok.”

…ok.

Domanda n°6

S: “Torniamo ad un argomento più leggero” non so se sarei in grado di vederlo di nuovo così serio “che forma pensi che avrà il tuo patronus?”

L: "Qualcosa con la cresta, sicuro" VISTO?! "tipo boh.. Un gallo? O un leone che ha la criniera. Sarebbe bello anche un cavallo ma non lo voglio uguale a Vy"

S: "Magari un pappagallo. Il pappagallo cacatua ha la cresta."

L: "Wa, mi piace! E' pure colorato e c'ha un nome fantastico"

S: “Bene.”

E anche qui, come potete vedere, ci ho preso alla grande.

Domanda n°7

S: “Ultima domanda, poi ti lascerò andare. Se dovessi scegliere tra Angelina Coast ed Elizabeth Dark?” per chi non dovesse capirne di Quidditch, parliamo di due delle migliori cercatrici del momento della Lega Britannica.

L: "N-Non… Non si può scegliere, andiamo! Cioè, insomma, il capitano… Cioè, ex… Insomma, Tommy direbbe che nessuna è meglio della Coast ma anche la Dark ha il suo perché. Sono… Brave tutte e due. E belle. Molto belle."

Sono certa che, messo alle strette, sceglierebbe comunque la Coast. Ma, ehi, l’avevo detto che non gli sarebbe dispiaciuta la Dark.

S: “Va bene. Ti ringrazio per l’intervista, sei stato gentile.”

L: "Sempre a tua disposizione, baby" e ancora quell’occhiolino. Assurdo, come fa a farne così tanti di seguito?

Ed eccoci qui, alla fine di questo articolo. Insomma, lettori, tirate un po’ voi le somme. Di quanto mi sono sbagliata? Beh, direi di poco, a dimostrazione del fatto che essere bravi osservatori vuol dire anche saper cogliere i dettagli. Onestamente, Lancelot, dopo aver parlato con te sono ancora convinta di tutto quello che ho scritto prima. Forse qualcuno della tua famiglia non sarà felice di sapere che non hai poi tanta voglia davvero di farlo il cavaliere, ma che importa? Non ti piacciono le regole, non farlo. Magari evita di dirlo quando in giro c’è Jackson Parker col suo regolamento scolastico. Piuttosto, giovani donzelle che sperate ancora di avere una chance con lui fate attenzione! Se non volete farvi spezzare il cuore vi suggerisco di puntare su Barristan, anche se non ha la cresta.

Sidney O'Callaghan