Vi è mai capitato di fissare osservare a lungo delle persone, fino ad immaginarvi una storia adatta a loro? Non solo, ma anche “prevedere il loro futuro”, immaginando come potrebbe essere la loro vita tra cinque, dieci o quindici anni. Non importa che voi le conosciate o meno, l’importante è dare libero sfogo alla fantasia! Ma poiché mi interesserebbe scoprire se sono stata abbastanza brava da indovinare qualcosa, ho pensato che potesse essere carino intervistare queste persone e valutare di quanto io abbia sbagliato o di quanto ci abbia preso. Per il mese di Gennaio, ecco a voi…

…e ora parliamo di Lancelot.

12.01.2072 – ore 08:00, Sala Grande
Soggetto: Lancelot Hevenge, anche chiamato “Lot” o “Bro”
Casata: Grifondoro
Anno: IV
Età anagrafica: 14 anni

Sono al tavolo per la colazione ed esattamente di fronte a me ho il quartino al suo tavolo Grifondoro. Ogni tanto alzo lo sguardo e cerco di non farmi scoprire a studiarlo. Lo trovo quasi sempre a ridere, ad aggiustarsi la cresta e a chiamare “bro” quasi tutti i soggetti di sesso maschile che si trova intorno. Già il fatto che sia capace di trovare tutti simpatici lo trovo davvero molto strano, al limite dell’impossibile (vorrei poter dire che finga con la maggior parte, ma probabilmente li trova simpatici sul serio). Ha il suo gemello accanto che per quanto sia identico a lui è comunque meno interessante. Sono quasi certa che sia la cresta a dare quel tocco in più, almeno a giudicare da come qualcuna del primo anno lo fissa con gli occhi a cuoricino. Urla “kaboom” un po’ di qua e un po’ di là, litiga con la sorella Ivy perché mangia con la stessa voracità di un Troll affamato alla Testa di Porco. Ogni tanto lo sento vantarsi di essere riuscito a “tenere in mano la mazza” anche se un bolide all’allenamento ha rischiato di farlo schiantare al suolo da venti metri d’altezza. Si sta sparando la posa, a giudicare da come lancia occhiatine soddisfatte alle sue compagne di classe e sala comune. E di nuovo si aggiusta la cresta, come se così potesse sollevarla ancora di più verso il cielo della Sala Grande. Pare che venga da una famiglia di cavalieri, ma non credo lui farà mai il cavaliere. Prima di tutto perché non lo sa neanche fare, considerando il fatto che non è minimamente composto. In più, non mi sembra capace neanche di farlo con le ragazze. Come fanno a non capirlo, quelle teste di troll, che lui lo fa solo per sembrare uno grinzafico e per un secondo fine? Se da lui vi aspettate il futuro maritino principe azzurro delle fiabe, con cui costruire la famiglia dello ZSB (Zerbino Scacciantrusi Bianco), vi sbagliate di grosso. No, lui non diventerà mai un cavaliere, la sorella sarà di sicuro invidiosa e furiosa perché lui avrebbe la possibilità di farlo e invece se ne frega altamente. Il suo sogno più grande è trovare un gel che sia talmente super-efficace da mantenere perfetta la cresta anche dopo averci dormito sopra per una settimana. Forse vuole diventare un giocatore di Quidditch della Lega nei Cannoni di Chudley solo per stare in squadra con Angelina Coast, ma non disprezzerebbe nemmeno Elizabeth Dark. Nella peggiore delle ipotesi, una volta fuori da Hogwarts elemosinerà un posto di lavoro al Grindylocks.

Conclusioni
Patronus: pappagallo cacatua
Molliccio: se stesso con la cresta moscia e ignorato da tutti.

Ecco, questo è stato il frutto delle mie osservazioni e della mia immaginazione. E ora, l’unico modo per sapere se io ci abbia visto giusto o meno è parlargli direttamente, no?

13.01.2072 – ore 18:00, Giardino

E’ una giornata abbastanza mite per i nostri standard, considerando che ci troviamo in Scozia in inverno inoltrato. Il soggetto ha chiesto di incontrarci in giardino – è probabile che voglia fare il galletto con la sua magnifica cresta e farmi vedere quanto è grinzafico sulla sua scopa. (Non capisco che cosa ci sia in me che non va. Mi ha guardata e ha detto “Tranquilla, non ti mangio mica” con tanto di occhiolini qua e là. Lo so, gli ho detto, l’ho ringraziato e gli ho sorriso, ma continuo a non capire perché l’abbia detto). Mentre scrivo qui lo vedo con la coda dell’occhio che saluta la gente che passa e fa l’occhiolino a quella sua compagna di classe (Meda? Medy? Non ricordo il nome).

Domanda n°1

S: “Per prima cosa, presentati brevemente ai nostri lettori. Come ti chiami, quanti anni hai, di dove sei e a che casata appartieni.”

L: “Sir Lancelot Hevenge IV, ma tutti mi conoscono come Lot. Sai, il nome è troppo pomposo” non so per quale motivo rida così, nemmeno è un bel nome “Quasi 15 anni, sono un cavaliere di Mornay – la conosci l'isola, sì? Se no ti invito quest'estate – e sono un Grifondoro"

S: “Sì, la conosco.” Sta davvero insinuando che io non conosca l’isola di Mornay?!

L: “Però se vuoi ti invito lo stesso”.

Gli ho sorriso e basta, nemmeno ho risposto. Mi chiedo a questo punto con chi vada in giro, con gente che non sa nemmeno cosa sia una burrobirra probabilmente.

Domanda n°2

S: “Se avessi la possibilità di scegliere una sola materia da studiare ad Hogwarts, quale sarebbe?”

L: "Bè, è facile: volo" perché ride? "no, okay dai, sto scherzando" non ne sarei sicura "facciamo… Incantesimi?" me lo sta chiedendo?

S: “Me lo stai chiedendo?”

L: "Magari voglio solo sapere qual è la tua materia preferita" con tanto di occhiolino.

Sapete qual è stata la prima cosa che ho pensato ora? Che non mi sono sbagliata affatto, su questo Hevenge.

Domanda n°3

S: “Tu e il tuo gemello urlate spesso questo ‘Ka-boom’. C’è un motivo particolare? E' la prima parola che avete detto da bambini guardando il vostro crup-giocattolo o fa parte di una danza maori??

L: "Secondo me fa parte della danza maori, dai, è una parola grinzafica!!" … "comunque è perché noi siamo, cioè, dei tipi un po'… Esplosivi.” Nel senso che in molti avrebbero voglia di farlo esplodere? “Non so se intendi…" fa ancora occhiolini e comincio a temere davvero che abbia una qualche patologia muscolare "e ci chiamiamo così… Boh, da sempre? Lui è Ka e io sono Boom ed insieme siamo i Kaboooom" nel caso non fosse stato chiaro il significato di ‘Kaboom’, si è anche premurato di fare il gesto dell’esplosione con le mani.

Domanda n°4

S: "Ora tocchiamo un argomento che credo sia abbastanza importante per te: la tua cresta. Che marca di gel usi? Quanto ti dura un barattolo intero? E come te lo procuri, lo fai spedire dalla mamma? Se hai qualche suggerimento per chi non vede l'ora di avere una cresta alta come la tua, illuminaci."

Nota: Non sono sicura che tornando indietro la domanda la rifarei. E’ talmente esaltato che pare abbia appena fatto uso di polvere di drago.

L: "La cresta è fondamentale! Fon-da-men-ta-le. Uso ‘Maghet! Gel StaiSempreSu’ e mi faccio una bella scorta prima di venire ad Hogwarts, ma se finisce mami me lo spedisce. Un barattolo mi dura, tipo, un paio di settimane. Ma devi capire che non è solo il gel.” Molti di voi si sarebbero voluti fermare qui. “Cioè, capisci, la cresta è come una persona, ci devi parlare, la devi curare come se fosse tua sorella." E non credo di aver visto mai livelli tali di follia "La pettini bene" caccia il pettine dalla tasca dei pantaloni (se lo porta davvero sempre dietro, il pettine???) "e poi metti il gel e niente la potrà mandare giù! Vuoi provare?"

Mi sono dovuta fermare per buoni due minuti qui prima di riprendere a scrivere. Lui, a me, vuoi provare, sui miei capelli. I. Miei. Capelli. Gli ho risposto “no, grazie”. Penso ci sia rimasto male e mi spiace se sarò stata un po’ brutale, ma era il caso che qualcuno glielo facesse capire che ad una ragazza non si può chiedere di fare la cresta.

Domanda n°5

S: “Come hai detto prima, provieni da una famiglia di Cavalieri di Mornay. Hai intenzione di diventarlo, un giorno?”

L: "Papi è un cavaliere, sì." Orgoglioso, ovviamente, chi non lo sarebbe?! "Forse. Cioè vorrei diventarlo perché è straganzo maneggiare una spada ma ci sono tante regole… Cioè io vorrei fare un cavalierato un po' diverso, sai tipo, più sciallo. Ma Vy non è molto d'accordo"

S: "Non credo sia possibile fare un cavalierato ‘sciallo’, qualunque cosa tu intenda dire. Cavalierato è sinonimo di regole. E non so se i cavalieri di Mornay sarebbero felici di sentir parlare di loro come semplici persone ‘fighe’ che usano la spada. Anche i giullari usavano le spade, credo."

L: "Be', ma non è che ti devi svegliare all'alba per essere un cavaliere. Lo devi essere qui" si indica il petto "nel cuore" che cosa sdolcinata, lo sta dicendo davvero? "e poi cioè no, scusa, ma tu li hai mai visti combattere? Certo che sono grinzafighi!"

S: “…Ok.”

…ok.

Domanda n°6

S: “Torniamo ad un argomento più leggero” non so se sarei in grado di vederlo di nuovo così serio “che forma pensi che avrà il tuo patronus?”

L: "Qualcosa con la cresta, sicuro" VISTO?! "tipo boh.. Un gallo? O un leone che ha la criniera. Sarebbe bello anche un cavallo ma non lo voglio uguale a Vy"

S: "Magari un pappagallo. Il pappagallo cacatua ha la cresta."

L: "Wa, mi piace! E' pure colorato e c'ha un nome fantastico"

S: “Bene.”

E anche qui, come potete vedere, ci ho preso alla grande.

Domanda n°7

S: “Ultima domanda, poi ti lascerò andare. Se dovessi scegliere tra Angelina Coast ed Elizabeth Dark?” per chi non dovesse capirne di Quidditch, parliamo di due delle migliori cercatrici del momento della Lega Britannica.

L: "N-Non… Non si può scegliere, andiamo! Cioè, insomma, il capitano… Cioè, ex… Insomma, Tommy direbbe che nessuna è meglio della Coast ma anche la Dark ha il suo perché. Sono… Brave tutte e due. E belle. Molto belle."

Sono certa che, messo alle strette, sceglierebbe comunque la Coast. Ma, ehi, l’avevo detto che non gli sarebbe dispiaciuta la Dark.

S: “Va bene. Ti ringrazio per l’intervista, sei stato gentile.”

L: "Sempre a tua disposizione, baby" e ancora quell’occhiolino. Assurdo, come fa a farne così tanti di seguito?

Ed eccoci qui, alla fine di questo articolo. Insomma, lettori, tirate un po’ voi le somme. Di quanto mi sono sbagliata? Beh, direi di poco, a dimostrazione del fatto che essere bravi osservatori vuol dire anche saper cogliere i dettagli. Onestamente, Lancelot, dopo aver parlato con te sono ancora convinta di tutto quello che ho scritto prima. Forse qualcuno della tua famiglia non sarà felice di sapere che non hai poi tanta voglia davvero di farlo il cavaliere, ma che importa? Non ti piacciono le regole, non farlo. Magari evita di dirlo quando in giro c’è Jackson Parker col suo regolamento scolastico. Piuttosto, giovani donzelle che sperate ancora di avere una chance con lui fate attenzione! Se non volete farvi spezzare il cuore vi suggerisco di puntare su Barristan, anche se non ha la cresta.

Sidney O'Callaghan