I GIORNATA
Bats – Falcons 2
Arrows – Pride 1
Kestrels – Tornados 1
Harpies – United 1
Wanderers – Magpies 1
Cannoni – Vespe 1
Catapults – Banges 2
II GIORNATA
Arrows – Bats 1
Falcons – Kestrels 2
Pride – Harpies 2
Tornados – Wanderers 2
United – Cannoni 2
Magpies – Catapults 1
Vespe – Banges 1
III GIORNATA
United – Bats 2
Magpies – Tornados 1
Vespe – Pride 2
Banges – Falcons 2
Catapults – Arrows 1
Cannoni – Kestrels 2
Wanderers – Harpies 2
IV GIORNATA
Catapults – Bats 2
Cannoni – Banges 1
Wanderers – Vespe 2
Harpies – Magpies 2
Kestrels – United 1
Arrows – Tornados 2
Falcons – Pride 2
V GIORNATA
Pride – Bats 1
Tornados – Falcons 1
United – Arrows 1
Magpies – Kestrels 1
Vespe – Harpies 2
Banges – Wanderers 2
Catapults – Cannoni 1
VI GIORNATA
Bats – Magpies 2
United – Vespe 1
Tornados – Banges 1
Pride – Catapults 1
Falcons – Cannoni 2
Arrows – Wanderers 2
Kestrels – Harpies 2
VII GIORNATA
Harpies – Bats 1
Kestrels – Wanderers 2
Arrows – Cannoni 1
Falcons – Catapults 2
Pride – Banges 2
Tornados – Vespe 2
United – Magpies 2
VIII GIORNATA
Bats – Tornados 1
Pride – United 1
Falcons – Magpies 2
Arrows – Vespe 2
Kestrels – Banges 1
Harpies – Catapults 1
Wanderers – Cannoni 2
DODICESIMA GIORNATA
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170-50 |
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70-170 |
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130-350 |
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20-200 |
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180-30 |
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150-700 |
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70-330 |
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TREDICESIMA GIORNATA
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110-300 |
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80-290 |
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500-520 |
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20-270 |
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180-60 |
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170-260 |
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360-80 |
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CONCLUSIONI
Quando un Campionato di Lega giunge al termine è inevitabile per chiunque trarre le dovute considerazioni del caso, sia che si tratti di qualcuno dalla critica pesante e feroce, sia che si tratti dell'animo più mite e diplomatico del mondo. Non volendo però arrogarmi il diritto di poter dare dei giudizi su qualcuno che potrebbe mettermi in tasca o spettinarmi con una sola occhiata, ho deciso di provare a dare uno spaccato di considerazioni solo su chi ha frequentato Hogwarts nell'immediato passato, ossia da quando io posso aver memoria.
Punta di diamante della mia personale classifica è senza dubbio la cacciatrice dei Tornados – ed ex Corvonero – Relena O'Neil protagonista di un signor campionato coronato da ottimi piazzamenti sia per quanto riguarda le marcature che gli assist forniti ai compagni di reparto. Veramente un esempio da seguire, così come l'altrettanto coriacea Krystal James, strepitosa e maggiormente agguerrita anche rispetto all'anno scorso, che già si è mostrato come una buona stagione per lei. A completare i discendenti di Cosetta, del resto, non posso non citare il killer dei bolidi Dirk Hargreaves capace di smentire i detrattori pronti a demolirlo dopo il passaggio dai Bats agli stessi Tornados. Una scelta azzeccata anche in questo caso, quella del battitore in forza alla compagine di Tutshill, che chiude il proprio campionato con un piazzamento migliore rispetto alla squadra irlandese che si è lasciato alle spalle. Il solo pensiero che tutti e tre questi ragazzi abbiano militato contemporaneamente nella squadra di casata, poi, non può che aggiungere lustro a quanto stanno dimostrando. Quanto ai discendenti di Tosca – e miei ex concasati – la palma di regina va senza dubbio alla francese Elenoire Glorbander autrice di un campionato tutto sommato soddisfacente, non solo per la percentuale di pluffe recuperate. La cacciatrice dei Kestrels quest'anno ha infatti avuto la possibilità di sostenere anche suo marito – Ryan Connelly - nel difficile momento dell'esordio in una competizione come il Campionato di Lega che non lascia spazio a troppi fronzoli o complimenti, anzi, spesso tende a demolire le aspettative altrui senza pietà alcuna. Se Connelly tutto sommato non ha sfigurato, di certo il baluardo del reparto Battitori nato all'ombra di Tosca resta comunque Nigel Jarvis abituato a deliziare il suo pubblico – e non solo – con giocate chirurgiche non di certo prive di agonismo, se le vogliamo definire in questo modo. All'ombra di Jarvis sta crescendo al meglio anche Joe Greywood mentre fatica ancora l'ex capitana dei canarini Joey Olsen, autrice comunque di un campionato tutto sommato sufficiente.
Sorvolando il castello di torre in torre e dopo aver prestato il talento di Christine Berry alla B1, nella torre di Grifondoro il solo tifo possibile resta quello per Sebastian Waleystock, da quest'anno titolare a tutti gli effetti dei Magpies. E non poteva esserci esordio migliore per l'ex Caposcuola rosso-dorato, considerando il piazzamento della squadra scozzese e la fortuna di giocare accanto a mostri sacri del Quidditch come Terra o Mitea, lasciatemelo aggiungere.
Se Corvonero fa incetta di buone promesse un po' in tutti i ruoli, del resto, i discendenti di Salazar – qualcuno non lo troverebbe strano – spiccano maggiormente nel ruolo più di rapina che possa esistere, ovvero quello dei cercatori. Ben due ex verde-argento si prodigano, infatti, per il recupero della sferetta alata e non si tratta neanche di due nomi qualsiasi, quanto di Jeremy Clover (in forza ai Falcons) e, soprattutto, quell'Elisabeth Dark che tante gioie continua a regalare ad Holyhead.
Prima di chiudere questo trafiletto, però, credo sia doveroso da parte mia aprire una parentesi a parte per alcuni giocatori che non ho nominato in precedenza e che ho preferito esulare dalla mia personale classifica di gradimento. La prima della lista è sicuramente Juliet Lucky neo mamma da appena qualche mese. Sarebbe una grande e grave mancanza di tatto giudicare l'ex Tassorosso in questa stagione considerando l'andamento dei Bats già prima del suo reinserimento in squadra. Allo stesso modo voglio esulare da una simile analisi anche gli esordienti Rowena Abyss, Oscar Trott e Seth Lucky, non tanto per una questione di prestazione totale, quanto perché credo che il primo anno nel campionato di Lega sia una realtà a se stante, un po' come è stato per Connelly. Un po' meno giustificabile, da ultimo, è invece il campionato di Andreij Becket abbastanza opaco e sottotono, se mi è concesso il termine. Ho voluto tenerlo fuori da un'analisi più specifica perché il Becket che ho conosciuto io a scuola non è quello che sto vedendo nel campionato di Lega, quindi aspetto la prossima stagione per definirlo meglio. Allo stesso modo – e tenendo le dita incrociate per tutti i settimini che sperano di proseguire la propria carriera all'interno del campionato di Lega – auguro alle nuove generazioni di quidditchari di guardar sempre agli esempi di casa nostra, che hanno tanto da insegnar loro.
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Mi chiamo Philip Noreal ed il prossimo, salvo imprevisti che non voglio neanche prendere in considerazione, dovrebbe essere il mio ultimo anno all'interno dei confini di Hogwarts. Ma anche tra le pareti di questa redazione. Non sono passate neanche due settimane da quando ho saputo – perché per realizzare davvero mi ci vorrà come minimo tutta l'estate – che l'anno prossimo sarò il Vice Caporedattore di questo giornale, esattamente come Vincent Stars al suo ultimo anno al castello. Non lo so come sarà essere il vice di Hilary Darcy, non so neanche se questo ruolo mi è stato dato per diritto di anzianità o carattere diplomatico, ma quello che so per certo è che c'è sicuramente qualcuno la cui esperienza e bravura avrebbero meritato un riconoscimento maggiore, se non fosse che questa persona ha un ragazzo troppo geloso del suo scarso tempo libero, per non essere egoista in tal senso. Quindi – Vega Rushton – sappi che saresti stata un Boss degno di questo nome, attenta e scrupolosa come pochi, ma resti il Capo, con ogni accezione che si può dare ad una frase simile e senza nulla togliere a chi quel ruolo l'ha ottenuto per volontà di redazione. Ci son stelle più luminose di quella polare, credo che Jeremy una volta mi abbia detto così.
Sai, Noreal, sei uno smidollato che usa le pagine sportive per lustrarsi le piume, ma non sei un vero mago né tantomeno un maschietto come si deve. Immagino che i commenti che vanno per la maggiore in questo momento possano esser questi, MA – ehi – non sono un Augurey (e quindi non ho piume) e, soprattutto, così come all'interno della redazione questo è stato un periodo di nomine e tirar le somme, lo stesso è successo nei diversi campi di Quidditch con l'analisi finale del Campionato di Lega che si può trarre dal ritorno al vertice del Quidditch che conta delle Gazze. E di tutti i loro sostenitori che eran stati dati un po' per dispersi lo scorso anno quando le Harpies hanno sbaragliato ogni concorrenza.
Sebbene, detto in questo modo, l'esito del Campionato di Lega possa sembrare scontato e deciso già da tempo, in realtà proprio quest'anno Mitea e compagnia hanno avuto un bel po' da sudare, per risalire sino alla cima della classifica e fatta esclusione per il momentaneo sorpasso ai danni dei Kenmare Kestrels durante la sesta giornata cui ha fatto seguito un tentativo di fuga – breve, a dire il vero – da parte della stessa compagine scozzese insieme a quella di Holyhead. Sono state ancora una volta le Arpie capitanate dalla Springall, infatti, a gestire l'andamento del campionato almeno sino all'undicesima giornata quando, complici i Cannoni in odor di risalita in classifica, sono stati di nuovo Kestrels e Magpies a riagganciare la vetta. Con la differenza che – da allora – le Gazze vi hanno messo pianta stabile, approfittando sicuramente del passo falso delle dirette concorrenti durante la dodicesima giornata, quella da cui riprende necessariamente la nostra cronaca.
Una passeggiata di poco più di un'ora è la marcia distensiva – più in apparenza che all'atto pratico – che mette in moto il vero e proprio sorpasso finale di Trokolovski e compagnia. Una vittoria contro le Vespe cercata e voluta dallo stesso capitano così come da uno scatenato Szetela, leader indiscusso nel trafiggere gli anelli. Altrettanto strepitoso ed in un pomeriggio decisamente di grazia, Iordan Mitea fa un solo boccone di Howard Greys, chiamato a sostituire Tumbledorf dopo l'infortunio rimediato a causa di Valmiera. Vita facile, l'hanno detto in molti e non solo per il premio che si vocifera sia stato messo in palio dal Presidente dei Magpies per incentivare il proprio cercatore. Vita facile, certo, in questa occasione magari è andata proprio così, ma il Campionato – fondamentalmente – è stato perso dalle dirette concorrenti, meno attente (forse) o concentrate sull'obiettivo finale. Se è vero che non si può lasciare alle Gazze una simile opportunità, del resto, bisogna anche tener conto che dopo trenta minuti dall'inizio delle gare, Kestrels ed Harpies erano già sotto la doccia a piangere sulla pozione versata. E anche questo è un segno. Grujensson le ha suonate alla James, così titolavano i giornali irlandesi come resoconto di un "derby" che ha premiato i Pipistrelli facendoli risalire lievemente in classifica ed allontanarsi dalle zone basse – e volendo umilianti – per Fogg ed il resto della squadra. Diciotto minuti, non un secondo più di questo, e l'amarezza che, ne sono convinto, è calata sui giocatori dei Kestrels, davvero ad un passo dalla vittoria finale. Stesso discorso si potrebbe fare per le Harpies laddove, secondo chi vi scrive, c'è stata anche una buona dose di sfortuna, per dirla tutta. Con Walter Creed che ha concluso anticipatamente il proprio campionato e una Den Haag scatenata come non mai, tutto si poteva pensare tranne… quello che è successo. Ossia che Tricia Spencer fosse in grado di mandare a vuoto una ben più talentuosa Elisabeth Dark soffiandole boccino e vittoria senza che nessuno potesse scommetterci uno zellino.
Neppure la vittoria contro i Wanderers – il cui campionato dovrà essere necessariamente analizzato dalla dirigenza per decidere come comportarsi in futuro – ha salvato i Falcons dal tracollo di quest'anno, stabili all'ultimo posto anche dopo la dodicesima giornata e con più di una riflessione da compiere prima che i tifosi possano prendere qualche decisione al posto del Presidente. Fonti vicine all'ambiente di Falmouth riferiscono infatti di malumori più che evidenti che stentano ad esser tenuti sotto controllo, ormai, un po' come un tarantolato Jeremy Clover autore comunque di una buona prestazione, nonché di una partita tutto sommato meritevole. Senza infamia e senza lode anche le vittorie dei Cannoni ai danni dei Pride e quella dello United in quel di Banchory, mentre più sofferta – almeno per la durata – si è rivelata la partita tra Catapulte e Tornados. Ci sono volute più di tre ore e mezzo di gioco, infatti, prima che la Cox riuscisse a far sua la sferetta alata, tempo usato dalla O'Neil per mettere ancora una volta in mostra il suo micidiale tiro dalla distanza e portarsi a casa il titolo di miglior cacciatrice sia per gol messi a segno che per assist forniti ai compagni di reparto. Davanti ad un Fehr decisamente sottotono ed un Peev di certo non in giornata, è stato ancora una volta Hargreaves a padroneggiare il reparto battitori, complice un Southgate veramente inguardabile.
In un contesto simile, quindi, l'ultima giornata non poteva che riservare ben poche sorprese, a cominciare dal titolo di Campione di Lega. Una semplice formalità, quella dei Magpies contro i Banges, inutile girarci attorno. Con un Mitea in stato di grazia e un reparto Cacciatori che non può neanche esser messo a paragone con quello degli avversari, c'è stato il tempo giusto per qualche giocata di fino da parte di Szetela e Terra, prima che la sferetta alata – ed il titolo - finissero nelle mani della squadra scozzese. Altro risultato volendo scontato è quello che ha visto contrapposti i Kestrels – speranzosi sino alla fine – e le Frecce di Appleby, partite sconfitte in partenza davanti ad una prestazione come quella sfoderata da Nigel Jarvis ed alla spallata, stavolta più evidente che in altre circostanze, con cui Krystal James si è garantita la conquista del boccino. Il fallo della cercatrice andava fischiato – come ho fatto notare in altre occasioni – anche perché il mancato intervento da parte dell'arbitro ha permesso ai Kestrels non solo di vincere questo incontro, ma anche di scavalcare i Tornados in classifica, per merito dello scontro diretto. Del resto, però, a Holyhead le Arpie han proprio gettato la spugna prima di scendere in campo, è bastato vedere la Dark, spettro sbiadito di quel che si è mostrata per tutto il campionato, a fronte di un Jeremy Clover temerario e mai domo sino alla conclusione dell'incontro. Il risultato finale, infatti, è a mio avviso di manica larga – come si dice in questi casi – per la squadra tutta al femminile capitanata dalla Springall, nonostante le Harpies abbiano comunque trafitto gli anelli avversari un numero maggiore di volte, al computo finale.
Festa grande pare sia quella che si prospetta a Tutshill nelle prossime settimane, visto il buon piazzamento in classifica raggiunto dai Tornados quest'anno. Solo lo scontro diretto perso con i Kestrels, infatti, ha privato la squadra gallese dall'ottenere il secondo posto in classifica, ma gli innesti dei giovani ex Corvonero O'Neil e Hargreaves, la scommessa vinta nel reclutare tra le proprie file Rygar Connelly e l'exploit della giovane promessa Heather Cox salvo imprevisti del mercato estivo, dovrebbe garantire ai sostenitori dei Tornados una buona speranza per la prossima stagione, sperando sia quella definitiva per afferrare il titolo. Una vittoria lampo (solo sette minuti di gara), quella di Caterina Bragagni e compagnia, ottenuta ai danni dei Cannoni che in questo modo scivolano in quarta posizione, subito davanti alle Harpies scavalcate in base al risultato dello scontro diretto. Ad arrancare in sesta posizione ci hanno pensato anche i Bats i cui umori di spogliatoio lasciano comunque adito a diverse supposizioni per il prossimo anno. La Liece non sembra aver convinto come ci si aspettava da lei e sono in molti, a boccini fermi, a rimpiangere Dirk Hargreaves, a questo punto. Il solo Grujensson, del resto, non può caricarsi la squadra sulle spalle da solo, ecco perché urge una manovra correttiva nonostante i Pipistrelli chiudano comunque il Campionato con una vittoria ai danni delle Vespe. Se a Ballycastle ci si interroga, lo stesso di può dire – come già anticipato – in quel di Wigtown dopo la vittoria ottenuta contro i Pride in venti minuti scarsi di incontro. Qualche meccanismo va oliato al meglio, Seth Lucky deve dimostrarsi più sicuro nel suo ruolo e probabilmente anche Homley dovrà fare qualche riflessione personale prima che ci si ritrovi di nuovo tutti schierati per l'inizio di un altro Campionato. Quello delle Mannaie è pur sempre un settimo posto, è vero, ma si sa che i tifosi scozzesi – e forse non sono loro – non sono facilmente accontentabili, lasciatevelo dire da uno che ne conosce qualche esemplare. A completare il quadro dell'ultima giornata di Campionato, manca il quasi pareggio tra lo United e le Catapulte, scontro che se non altro ha garantito spettacolo per il pubblico pagante ed una sfilza di goal, assist e bolidi assassini che di certo è valso da solo il prezzo del biglietto. Condannate all'ultimo posto in classifica, le Catapulte hanno comunque dato una buona prova d'orgoglio e di correttezza, scendendo in campo con la chiara intenzione di dar del filo da torcere a Longebalai, Roe ed il resto della squadra di Puddlemere. E ce l'avrebbero anche fatta, se non fosse per quella manciata di anelli trafitti in più che ha consentito allo United di aggiudicarsi l'incontro nonostante il boccino perso. Che il reparto Cacciatori dominato da Longebalai, Taanpaa e capitan McKie l'abbia fatto da padrone nonostante la buona prestazione di Vassil Peev lo dimostra il divario tra il numero dei goal segnati dai due reparti che si sono contrapposti. Allo stesso modo Roe si dimostra ancora una volta, qualora servisse specificare, in un buon rapporto percentuale tra bolidi colpiti ed effettivamente mandati a segno.
In una parola? Anche questo Campionato se n'è andato lasciando il suo carico di interrogativi in previsione del mercato estivo (leggetelo! Robert ha stilato delle anticipazioni solo per noi), lo strascico di polemiche che immancabilmente non mancano di farsi sentire e i cori di festeggiamento, soprattutto a Montrose con le rondini che hanno ripreso il loro volo trionfale dopo una breve pausa d'arresto.
E poi lo so, la cosa che interessa maggiormente, al di là del tifo che si può o meno fare, è l'andamento finale delle schedine, con la proclamazione del vincitore del concorso e il dover svelare, finalmente, in cosa consiste il suo premio. Bene, se avete sbirciato già le due tabelle sulla destra di questa pagina, avrete di certo scoperto che quest'anno la palma di migliore divinatore spetta a Ismail Fehr che ha distanziato di soli tre punti un'agguerrita Hilary Darcy che però dovrà accontentarsi solo di aver sorpassato il nerd dei nerd del Quidditch. Non mi è ancora giunta notizia di come Robert McReady possa prendere il sorpasso ottenuto dall'ex concasata o l'aggancio subito da parte del peperino Grifondoro Hortense Lanfrad, ma del resto né lui né gli altri divinatori in erba possono saper nulla, compresi quelli che circolano famelicamente in redazione alla ricerca di qualche scoop in anteprima. Alle spalle del quartetto virtualmente sul podio spunta poi un altro nome per cui sono veramente contento. Si tratta della Prefetto verde-argento Catherine Smith che zitta zitta e cercando di passare per quella che non se ne intende, ha fatto sua anche l'ultima schedina con ben cinque risultati utili sui sette totali. E' stato questo balzo in avanti a permettere alla quintina di distanziare maggiormente l'abisso di nomi alle sue spalle, primo fra tutti Gregor Darsel partito per essere uno dei papabili vincitori sia delle schedine che del FantaQuidditch e finito invece miseramente nell'oblio degli ultimi arrivati. Niente da fare anche per la coppia O'Flohn o per Sorority Trulock e Septimius Sonn, ma nel loro caso non ci possono essere equivoci di sorta. Per vincere occorre mandare le schedine e loro semplicemente… non l'hanno fatto. Cosa spetta ora al vincitore del Concorso? Beh, la risposta è presto data. Quest'anno sono riuscito a strappare il consenso di sette glorie del Quidditch per permettere – nel caso di vittoria di qualcuno che sapesse cavalcare una scopa, certo – di far militare il fortunato vincitore nella squadra delle all star che ogni estate disputa delle partite di beneficienza in giro per il Regno Unito. Questo significa, Ismail, che potrai giocare fianco a fianco con miti del calibro di Bount o di Butz che si sono prestati alla causa, solo per fare due nomi.
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TESTA DI CLASSIFICA
IX GIORNATA
Bats – Cannoni 1
Catapults – Wanderers 1
Banges – Harpies 2
Vespe – Kestrels 2
Magpies – Arrows 2
United – Falcons 1
Tornados – Pride 1
X GIORNATA
Bats – Banges 2
Vespe – Catapults 1
Magpies – Cannoni 2
United – Wanderers 2
Tornados – Harpies 1
Pride – Kestrels 2
Falcons – Arrows 2
XI GIORNATA
Wanderers – Bats 2
Harpies – Cannoni 2
Kestrels – Catapults 1
Arrows – Banges 2
Falcons – Vespe 1
Pride – Magpies 2
Tornados – United 1
XII GIORNATA
Bats – Kestrels 1
Harpies – Arrows 2
Wanderers – Falcons 2
Cannoni – Pride 1
Catapults – Tornados 2
Banges – United 2
Vespe – Magpies 2
XIII GIORNATA
Vespe – Bats 2
Banges – Magpies 2
Catapults – United 2
Cannoni – Tornados 2
Wanderers – Pride 1
Harpies – Falcons 2
Kestrels – Arrows 1
Classifica XII Giornata
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1 |
C. Smith
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5 pt. |
|
2
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H. Darcy
|
4 pt. |
|
2
|
H. Lanfrad
|
4 pt. |
|
4
|
I. Fehr
|
3 pt. |
|
5
|
R. McReady
|
2 pt. |
|
6 |
S. Sonn
|
0 pt. |
|
6
|
I. O'John
|
0 pt. |
|
6
|
S. Trulock
|
0 pt. |
|
6 |
G. Darsel
|
0 pt. |
|
6 |
T. O'Flynn
|
0 pt. |
|
Classifica Finale
|
1 |
I. Fehr
|
27 pt. |
|
2
|
H. Darcy
|
24 pt. |
|
3
|
R. McReady
|
22 pt. |
|
3
|
H. Lanfrad
|
22 pt. |
|
5
|
C. Smith
|
21 pt. |
|
6 |
G. Darsel
|
17 pt. |
|
7
|
I. O'John
|
10 pt. |
|
8 |
T. O'Flynn
|
7 pt. |
|
9 |
S. Trulock
|
6 pt. |
|
10 |
S. Sonn
|
3 pt. |
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PHILGRAZIAMENTI
Non esiste rubrica alcuna che giunga alla conclusione – seppur per pochi mesi – senza i dovuti ringraziamenti del caso. Per quanto riguarda questo concorso e la compagnia con cui ho cercato di allietare le vostre giornate tra un calderone da scrostare ed un Feraverto che non ne vuol sentir parlare di venir bene, credo sia doveroso – da parte mia – omaggiare in primo luogo le mie tre signore dei pronostici, non me ne vogliano i maschietti di turno. Se non ci fossero state Hortense, Catherine ed Hilary – infatti – presumo che il concorso delle schedine sarebbe morto di stenti e avrebbe chiuso i battenti già prima di adesso. Sì, perché da quello che ho potuto saggiare durante questo ultimo anno scolastico penso che non vi sia un interesse da parte di chi legge nel cimentarsi in qualcosa del genere e non sono una di quelle persone che cerca di recuperare la pozione versata o fa finta che un Reparo possa esser sempre utile. Quando qualcosa si rompe o non funziona più si deve avere l'onestà di ammetterlo, prima di tutto con se stessi, cercando magari di trovare un'altra via per intrattenere i lettori o provare a coinvolgerli per tutti quei pomeriggi d'inverno in cui lo studio appare più pesante del solito. Allo stesso modo ringrazio la controparte "di settore" rappresentata da Robert e Ismail – fondamentalmente – visto che con il loro immenso cu…ore hanno sbancato la concorrenza (il turco) o allietato i miei articoli con i suoi commenti (lo scozzese).
Credo debbano esserci anche altri ringraziamenti, tuttavia, che sono più generali e che probabilmente mi faranno apparire come il bonaccione di turno o il sentimentale della situazione. Non mi importa più di tanto, a dire il vero, soprattutto perché le persone cui devo render conto di come sono e di ciò che mi interessa trasmettere non si soffermano su frivolezze come queste. E mi basta. Devo ringraziare la redazione de La Voce degli Studenti, al suo completo e comprendendo anche gli innesti esterni ed occasionali. Senza un gruppo come quello che si è venuto a creare dopo la dipartita di Margareth Lowenn ed Harriet Mayfair credo che il giornale che avete per le mani avrebbe potuto risentirne molto. Non è semplice assistere all'abbandono di Capo e Vice in una botta sola, ma noi de La Voce in fondo ci siamo abituati, va detto anche questo. E' capitato con Anne Burton e Lawrence Owen. E capiterà di nuovo fra qualche giorno, quando questo numero andrà in stampa e Leroi figurerà per l'ultima volta come Boss. Cosa ha a che fare questo con lo sport? Tutto. E niente, secondo i più fondamentalisti, ne sono certo. Ma, vedete, una squadra di Quidditch per definirsi come tale dovrebbe avere alla base gli stessi principi di coesione e far cerchio, secondo me.
Ecco perché penso di dover ringraziare ognuno di loro, dal piccolo Tarazed che si è appena unito a noi a Brie che di Quidditch comprende solo come i giocatori portano le divise, probabilmente. Grazie perché abbiamo sbarcato un altro anno a dispetto di tutto e tutti, concorrenza compresa. Ma visto che comunque non sono il sentimentale di turno, devo anche tirare le orecchie, mi pare giusto. O'John e O'Flynn sono solo i primi della lista, seguiti a ruota da Gregor Darsel che immagino sia più impegnato a cercare di interpretare le rune piuttosto che scrivere due segni su una schedina da mandarmi. Lo stesso discorso vale anche per Sorority Trulock e Mius Sonn che invece avranno dovuto occupare il tempo lucidando la spilla, immagino. Sarebbe bastato un gufo o fermarmi dopo qualche lezione per dirmi che non interessava continuare con il concorso, sapete? L'avrei preferito al silenzio tombale di alcuni. Ma che volete farci… mia mamma dice sempre che ognuno è fatto a modo suo e ci dobbiamo accettare come siamo, quindi non ho intenzione di aggiungere altro al di là di quanto ho già detto sulla questione. Però c'è la fetta più grande dei ringraziamenti che devo ancora formulare per bene e che ho voluto lasciare per ultima non a caso. E riguarda voi o, meglio, te. Tu che stai leggendo questo articolo e che l'hai fatto per tutti questi mesi sostenendo in questo modo il mio passatempo (che i lavori veri sono un'altra cosa). Tu che hai lasciato un'indicazione in bacheca facendomi capire anche inconsapevolmente su cosa è meglio puntare. Tu che hai avuto magari delle parole anche poco carine, non importa. Credo che un giornale che non riceve critiche sia da temere, perché ogni aspetto della nostra esistenza dovrebbe avere un punto di rottura o una critica che consente di mettere ogni cosa in discussione. Ancora e ancora. E questo vorrei che succedesse anche il prossimo anno, per quanto il mio tempo da dedicare al giornale della scuola possa ridursi in previsione dei M.A.G.O. Vorrei avere la possibilità tangibile di comprendere per davvero cosa ti interessa e cosa vorresti leggere e per quanto possa essere l'ennesimo appello al vuoto che Philip Noreal manda in giro ogni fine d'anno scolastico… io non demordo. E non dovresti farlo neanche tu, non solo per un giornale.
Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di poter commentare le imprese dei nuovi quidditchari usciti da Hogwarts che verranno certamente ingaggiati da qualche squadra del Campionato di Lega. A tutti voi – e alla generalità dei settimini in dirittura d'arrivo – in bocca al Gramo, Campioni!
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