By vocestudenti | novembre 23, 2012 - 6:40 pm - Posted in Novembre 2068

In realtà sì, io me n'ero dimenticata, quindi non vergognatevi a dire che ve n'eravate dimenticati anche voi. Broomula1 scolastica, ovviamente parlo di questo! Non me ne vogliano i miei cari colleghi sportivi se anche questo mese mi permetto di occupare uno spazio dello sport con qualcosa che… stavolta non sarà immaginario. Forse. Né dissacrante, perché comunque non raggiungerò mai l'altezza di Sua Maestà Antiquidditch né voglio farlo, dal momento che già mi accusano abbastanza di volerla copiare. Le voglio semplicemente bene, e per questo ho deciso di farmi una vita mi… non importa, non potete capire. Comunque sia, quando l'altro giorno Sean è arrivato in redazione per poco non mi ha fatta cadere dalla sedia. Non tanto perché fosse da solo – infatti Jericho è arrivato più o meno cinque secondi dopo – quanto perché mi ha praticamente urlato in faccia un protocollo di sicurezza "CIERRECCI UNO BIS", lanciandomi un aeroplanino di carta incantato. Ci erre ci, intanto, sta per "ci vogliono rubare la capa" o qualcosa del genere, come hanno urlato in coro. Questo perché l'aeroplanino di carta si è rivelato essere nient'altro che la pergamena affissa in bacheca a fine ottobre, che io non avevo ancora visto. Ultimamente il patronus messaggero – l'avrete sicuramente visto tutti in giro per la scuola insieme a quelli degli altri, non sono terribilmente teneri? – e le conseguenze dell'innocente scherzo di Halloween mi hanno tenuta parecchio impegnata, e mi perdonerete se non ho il tempo di stare accampata sotto la bacheca come certe altre persone. E chissà cosa mai conteneva questa pergamena? I nomi dei top rider delle quattro casate! Già, perché il campionato è ormai alle porte, sebbene tutti noi ce ne fossimo abbondantemente dimenticati come ho già detto. 
Prima di continuare, però, ci tengo ad aprire una piccolissima parentesi, tenendo conto del fatto che l'anno scorso il campionato di B1 scolastica non è stato giocato e quindi i più piccoli tra voi lettori forse non sanno di cosa si tratti. Visto che a breve dovrete assistere ai vari Gran Tremi, cioè le gare, almeno non arrivate totalmente spaesati. Ovviamente non piangerò nel caso in cui non ci fosse nessuno a vedere e immortalare cose imbarazzanti, tipo me a cavallo di una scopa. Dunque dunque – voi altri potete anche saltare al prossimo capoverso, nemmeno in quel caso piango… promesso – la B1 scolastica è uno sport magico che si gioca su un manico di scopa. Tuttavia, non ha molte affinità con il Quidditch: certo, gli anelli sono presenti anche qui, ma stavolta non è la palla che deve passarci attraverso bensì… i giocatori. Eh sì, perché si tratta di una vera e propria gara di velocità: partecipano tutte e quattro le squadre scolastiche, ciascuna con tre piloti. Ogni squadra ha pure una riserva, che come si può dedurre entra in gioco nel caso in cui uno dei tre titolari fosse impossibilitato a giocare. Mi auguro caldamente che mai nessuna riserva azzoppi un compagno di squadra per poter giocare al suo posto, o che Vinnica non decida di fare le bamboline voodoo anche di studenti. Gradirei evitare di svegliarmi un giorno con il mio corpo che si rifiuta di collaborare e la mia proiezione perlacea a inseguire il mio fwooper in giro per il mondo. Il che è comunque la fine che la Welkentosk ci farà fare, a mio parere, ma vabbè. Ad ogni modo, ogni pilota ha la sua scopa da corsa e ci si posiziona alla partenza; si aspetta che le torce diventino verdi e… via con le staffe! A vedersi è più emozionante – certo, magari non ai nostri livelli ma avete capito che intendo – vi assicuro, anche perché il percorso è ogni volta diverso. L'unica cosa che non cambia è che gli anelli da superare siano ventuno, a diverse altezze e in diverse direzioni, e che la gara duri ventuno giri. Ovviamente lo scopo ufficiale è arrivare primi, o comunque piazzarsi il meglio possibile; lo scopo reale è anche qui divertirsi, oltre a evitare di schiantarsi contro un anello, bruciare le proprie saggine sulle torce di partenza o uscire fuori strada. Non è mai morto nessuno, tranquilli, il danno maggiore è stato quello che ha subito Michael Cerfield ai tempi. Ma è stato uno su un milione, quindi a rigor di Corvonero non dovrebbe succede una cosa del genere almeno per i prossimi dieci anni. 

Torniamo a noi. Ogni squadra ha un top rider che è la figura capo, colui che teoricamente dovrebbe guidare e coordinare la squadra. Tutto ciò è veramente divertente e ha un non so che di ironico, visti i quattro top rider di quest'anno. Premesso che non ho nulla contro nessuno, è solo un fatto oggettivo. Iniziamo da Tassorosso, giusto perché mi dispiace che non vengano mai citati per primi quando sono tanto teneri, che hanno come capo Alexander Connelly. Non è una novità che i canarini non abbiano grossa partecipazione per quanto riguarda gli sport, basti pensare a Rowena che, a quanto ho capito, ha dovuto chiedere a molti concasati – non so in che lingua – di partecipare, per poter metter su una squadra. Spirito di Casata, ragazzi, su… si tratta di mettersi in gioco, non partite già sconfitti in partenza! Credo in voi! Comunque il top rider tassorosso è l'unico dei quattro a non aver mai avuto esperienze con la B1; mi ha spiazzato un po' vedere che la scelta era ricaduta su di lui, un po' come non vedere Vinnica in squadra. Insomma, del vecchio campionato siamo rimasti davvero in pochi e… nulla da togliere agli attuali piloti, mi sarebbe piaciuto gareggiare ancora con gli altri! Sarà divertente comunque, sono certa: per quanto riguarda i tassorosso, non ho ricevuto alcuna notizia da parte della squadra e non so se questo sia dovuto al fatto che Connelly sembri essersi volatilizzato. E, chiedendo in giro agli amici tassi, nessuno sembra sapere anche solo lontanamente del campionato scolastico che inizierà di qui a breve.
Cambiamo colori e passiamo un attimo a Corvonero, che ha come top rider Justin Herres, che ho già avuto come collega nel campionato di due anni fa. Tra l'altro è pure migliorato un sacco, ritengo che ai suoi esordi non sfruttasse tutto il suo potenziale. Povera me, sto elogiando un Corvoneroche per di più scrive nell'Eco… ma quando ci vuole, ci vuole. Lo vedo piuttosto agguerrito quest'anno. L'unica cosa che devo dire, sinceramente, è che non mi aspettavo lui. Andiamo, chiunque sia almeno del terzo e abbia visto qualche GT scorso sa che il podio se lo giocavano sempre Christine, Meredith e Oscar; mentre la mia fffffragolona e la Stevens si sono date alla macch… sono uscite da Hogwarts, Trott è rimasto. Ma non ha intenzione di giocare il campionato, evidentemente: secondo me il troppo studio per i M.A.G.O. e l'impegno che la spilla da Caposcuola si porta con sé l'hanno convinto a non iscriversi. Il che è un vero peccato, perché ci ha privato di un avversario davvero valido. Non me ne voglia Justin, ma scartando Oscar avrei pensato avrebbero scelto Sylvia. Dai, le sue armi batteriologiche erano una bomba per chiunque. Anche qui, deve essere stato lo spirito di casata a impedirle di fare troppe cose. Non che io abbia qualcosa contro Jennifer Hongrie e Hayley Carsali, le altre due componenti della squadra, assolutamente! Solo che ci sono rimasta male a vedere che le vecchie glorie non si sono iscritte. Poi oh, è anche probabile che troviamo la nuova Virginia Williams della situazione. Guardiamo il lato positivo: nessuno di loro verrà mai azzoppato dalla riserva, dato che non ne hanno una.

Serpeverde, invece, ha avuto un cambio di capitano. Inizialmente era stato nominato Rupert Garros, e in effetti iniziavo a chiedermi come mai non ci avessero messo Mius quando… contrordine, il prefetto ha lasciato tutto in mano allo scribacchino che ora come ora è quello che mi spaventa di più; ho visto cosa è stato capace di fare allo stage quest'estate, senza aver mai preso parte ad attività del genere. Quindi immaginatevi cosa potrà fare nel corso degli allenamenti! Confido in lui, sarà di certo un bello spettacolo osservarlo. E traaaanquillo, sono certa che guiderai alla grande le altre tue compagne di squadra, Katniss Grey, Aryan Sander e Sheila Hamilton. Ho notato che ci sarà un campionato di giovani, tanto meglio: avranno un sacco di tempo per migliorare. Per quanto riguarda la riserva… non mi ha affatto detto chi sarà. Secondo me c'è stata solo un'omissione, in moto tale che al momento giusto… ZAC! Sorpresa, e arma speciale nascosta, apriamo le scommesse su quale delle tre serpine si prenderà il compito di costruire bambole vodoo! Può sempre essere una strategia astuta per non far sapere ai tuoi avversari chi ti troverai davanti, anche se poi ovviamente dopo la prima volta l'effetto surprise svanisce. Intanto è riuscito nel suo intento, dal momento che la cosa mi incuriosisce parecchio. Infine, giusto perché il meglio si lascia alla fine – ma anche no – vorrei fare le condoglianze alla squadra Grifondoro che è costretta ad avere la sottoscritta come top rider. E ci terrei a rassicurare i gemelli sul fatto che nessuno mi voglia rubare. Se dovesse succedermi qualcosa, come sempre, lascio in eredità tutto ad Harriet, incaricandola anche di sorridere come pegno alla mia memoria. E che Eoghan le faccia molte foto, in quel caso, ma tanto sono certa che non ci sia bisogno di raccomandarglielo. Comunque Amaryllis Valemont, la nostra riserva, non mi sembra una tipa così violenta da farmi fuori. Piuttosto, Alys e Heert dovranno impegnarsi tantissimo, come tutti; non saremo gli sportivi della situazione, ma di sicuro sapremo come divertirci. Pensavo di mettere un procione davanti alla scopa di McNails, come la carota davanti al carretto con l'asinello. Ma che ve lo dico a fare, mica posso spiattellarvi tutte le nostre strategie! Ginny McSheind ci ha definitivamente abbandonati, probabilmente non aveva voglia di avere una persona del genere come guida e per carità la capisco pure.

Fatta questa brevissima, quanto inutile probabilmente, panoramica delle squadre della B1 scolastica… vi lascio. Ovviamente auguro a tutti buon campionato e buon divertimento, ci si vede a breve per l'esordio!

Margareth Lowenn

By Lawrence | - 5:27 pm - Posted in Novembre 2068

Natale è ormai alle porte, manca meno di un mese e tra poco Hogwarts si riempirà di addobbi, da quel che mi è stato riferito qui in Redazione. E' il mio primo Natale qui a scuola e, lo ammetto, l'idea di passarlo lontano dai miei genitori un po' mi preoccupa: per fortuna ci sono Margareth ed Elle che mi fanno un po' da mamme e stanno attente a quel che faccio. Ma, ecco, l'altro giorno in Biblioteca ho trovato un libro sulle Tradizioni del Mondo Magico nel Periodo Natalizio. Era proprio scritto così il titolo, non vi so dire il motivo di quelle maiuscole a volte sì e a volte no. Comunque ho deciso di aprirlo e leggerlo (rigorosamente dopo aver finito di studiare) e ho trovato una cosa proprio bella che voglio fare anche io quest'anno. 
E' la sera del 12 Dicembre e, di lì a poco, sarà Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia. Pentway, piccolo villaggio magico della Cornovaglia è in fermento come ogni anno e si prepara a qualcosa che è veramente… magico. E non solo perchè ci sono tante magie, ma proprio per l'atmosfera che si crea e che, ne sono sicurissimo, farebbe sorridere anche Harriet. Non troppo, solo un po'.  Anche la Caposcuola dei Casi Umani e mia mentore nella fotografia, infatti, sono certo che sorriderebbe nell'assistere a questo evento. L'evento è preparato a lungo dagli abitanti del villaggio e i bambini che ancora non hanno l'età per entrare ad Hogwarts attendono quella notte più di ogni altra e, con lei, l'arrivo di una magica Veela. E lo so che tutte le Veele sono magiche, ma questa è più magica! 
La sua venuta è sicura e ogni anno non delude mai. Proprio adesso, mentre tu stai leggendo questo foglio, a Pentway i bambini sono concentrati unicamente sulla scrittura di una piccola letterina. Disegni per i più piccini, piccole parole dalle lettere giganti e multicolori per i più grandi e scrittura più sicura per quelli che s'apprestano ad entrare ad Hogwarts. La letterina viene scritta e compilata con alcuni desideri che, certamente, la Veela sarà in grado di esaudire per rendere felici i bambini che si sono comportati bene per tutto l'anno e non hanno fatto i capricci. Va da sè che Kajetan è fortunato a non essere nato a Pentway dato che, in quel caso, avrebbe ricevuto ogni anno del carbone perchè fa il cattivo. Comunque i genitori aiutano i figli nella scrittura della letterina e, una volta chiusa e sigillata, viene fatta bruciare con un semplice Incendio per far ricevere le richieste alla Veela. Non resta così che aspettare che arrivi la Notte di Santa Lucia…
E infine giunge la sera del 12 Dicembre tra la trepidazione di grandi e piccini. Il paese si riunisce nella piccola piazza del villaggio in trepidante attesa, giocando a palle di neve, cantando e bevendo qualcosa per proteggersi dal freddo invernale. Le luci sono tutte accese e numerose candele fluttuano nell'aria, lo sguardo si sposta sempre più spesso sulla via principale dove dovrebbe giungere la Veela da un momento all'altro. E proprio da lì, mentre il silenzio cala, un Ippogrifo giunge a far visita ai paesani, una figura completamente vestita di bianco a cavalcarlo ed un velo a coprirle il volto così da impedire a chiunque di vederla. Un silenzio cala improvviso nella piazza, un po' come quando Powell entra in Aula o fulmina qualcuno con lo sguardo, per intenderci, mentre i bambini s'avvicinano (no, con Powell non accade) all'Ippogrifo e provano a toccarlo; i più coraggiosi (futuri Grifondoro, pare) tentano anche di sfiorare il velo che copre il volto della Veela. Ma nessuno ci prova realmente, le leggende e le storie che si raccontano hanno un potere più che sufficienti per tenere a bada anche i bambini più… espansivi. Ma la Veela a questo incontro pubblico si limita a dare qualche dolce a bambini e adulti, prima di andarsene e dire a tutti di fare i bravi. Io lo sono sempre, in ogni caso, Elle e Margareth possono confermarlo, così come possono confermarlo anche qui in Redazione. Quindi, Santa Lucia, se stai leggendo, ricordati anche di me quest'anno! E anche delle mie amiche Kerry e Hortense! E anche di Harriet che è sempre triste!
Dopo questa apparizione ognuno torna a casa propria e i preparativi continuano. Una ciotola di latte, un pezzo di pane e della frutta vengono posti all'ingresso di ogni casa, proprio sull'uscio, così che l'Ippogrifo e la Veela possano riposarsi un po' e mangiare qualcosa durante il loro viaggio per le case di Pentway. I bambini si assicurano che le porte non vengano chiuse a chiave, i genitori s'affrettano al contrario a chiuderle ricordando ai bambini che la Veela ha la Magia (con la M maiuscola, sì) e quindi non c'è bisogno di lasciare le porte aperte e… tutti a letto. Vi immaginate che bello? Tutti a letto, sotto le coperte, l'orecchio teso alla ricerca di ogni piccolo rumore che indichi l'arrivo della Veela e del suo Ippogrifo! Rumori che puntualmente non si sentono perchè il sonno giunge e, ad ogni modo, alzarsi è vietato perchè la Veela non si può vedere! Il libro non spiega il perchè ma, semplicemente, è così. E tutti rispettano questa regola non scritta e, alla fine, vengono ricompensati: la mattina dopo, sotto l'Albero di Natale, ci sono dolci, caramelle e alcuni dei giocattoli magici che son stati richiesti alla Veela! E così il 13 Dicembre diventa un giorno di festa in quei di Pentway, dove la magia viene scoperta dai piccoli e i grandi sorridono (Harriet, sorridi!) nel vedere i bambini che la scoprono.
E adesso devo concludere, perchè Phil mi ha detto che ogni articolo va concluso! Però non so esattamente cosa dire, ad essere sincero. Insomma, non è bello? Non è molto magico? Non piacerebbe anche a voi essere nati a Pentway, se non fosse per il fatto che non sta in Irlanda? Quest'anno proverò a scrivere anche io la letterina alla Veela più magica delle altre e, magari, farà visita anche a me qui ad Hogwarts!

Eoghan Donegal

By Anne Burton | - 2:32 pm - Posted in Novembre 2068

Con l'epilogo del mese di Novembre arriva anche l'espletamento della prima competizione del Torneo indetto dal cavalierato di Mornay che ha visto incontri ad eliminazione diretta fra i 14 partecipanti. Come asserito in precedenza dal comandante MacDarrow durante l'inaugurazione del 28 ottobre scorso, la prima competizione che i ragazzi hanno dovuto fronteggiare è stata la Giostra. Codesta è una particolare modalità di combattimento che ha radici antichissime, medievali per l'esattezza e per essere ancora più precisi – onde evitare precisazioni da parte della docente di Storia della Magia – tra il XV e XVI secolo; i tornei, nel periodo in cui maghi e babbani condividevano lo stesso territorio (con i primi che cercavano di nascondere ai secondi le proprie doti magiche visto che i roghi e la lotta alle streghe sono una dimostrazione di quanto affermato), erano perlopiù di organizzazione babbana ed il fine ultimo era la contesa di una giovane donna di nobile discendenza; la vittoria del cavaliere alla Giostra era infatti l'eccelsa rappresentazione del connubio perfetto fra onore, forza e coraggio, doti di primaria importanza per identificarsi come migliore contendente in qualità di marito. Oggi, invece, questo tipo di lotta viene sfruttata come addestramento nel secondo mese di leva del Cavalierato di Mornay; da fonti certe e dirette – molto dirette – posso affermare che si predilige tale tipologia non tanto per fortificare muscoli o avvezzarsi all'uso delle armi, ma per far emergere e successivamente poter lavorare su quella parte dell'allievo che non sempre è prominente: il coraggio. Sì, serve per mettere alla prova, in pratica. Secondariamente mira ad un'altra dote che non può mancare in un Cavaliere: l'astuzia, la capacità di trovare proprio il punto debole nell'altro avendo a disposizione un singolo colpo per volta. Proprio perché sono, di base, di organizzazione babbana, queste prove non prevedono l'uso di arti né di oggetti magici, solo astuzia, coraggio, prontezza di riflessi e sufficiente forza. Solo successivamente il Cavalierato ha deciso di allenare i propri membri anche in casi che prevedono l'uso di arti magiche (anche solo l'uso della bacchetta) sfruttando sempre la struttura di base della Giostra per gli allenamenti.
La Giostra, in codesta circostanza, consiste in una singolar tenzone in cui due individui si scontrano in maniera diretta in sella ai loro cavalli e muniti esclusivamente di una lancia e di un oggetto babbano – uno solo – con possibilità di scelta fra il potenziamento della difesa – e in quel caso è meglio optare per degli scudi – o dell'attacco (spade, mazze e martelli). La vittoria, da regolamento, è andata al primo contendente che ha disarcionato l'avversario o ha impedito all'altro di proseguire l'incontro in qualsivoglia modo. A fare da sfondo paesaggistico all'intero Torneo, la riva del Lago Nero al limitare della Foresta Proibita, lì dove i cavalieri hanno issato il loro accampamento provvisorio ed è sempre lì che si staglia l'arena in tutta la sua imponenza, una larghezza totale di circa sei metri ed una lunghezza di addirittura cento.
Il primo incontro, come da calendario, ha visto protagonisti Sir Bradenbilius Rothemberg e Sir Heert iosonounmollicciomancato McNails; tutti, perfino la sottoscritta, avremmo dato per scontato che fosse il signorino Rothemberg ad aggiudicarsi in maniera spudorata la vittoria, cosa che invece non è successa, non con la suddetta aggettivazione, almeno. Il Prefetto Grifondoro, infatti, non si è destreggiato in maniera eccessivamente sgradevole sul proprio destriero e con in mano due armi per una manciata di minuti, anche! Tuttavia la speranza di un finale alternativo è nata e morta in una frazione di secondo ed il quartino Grifondoro è riuscito a vincere e a passare il turno disarmando e ferendo il Prefetto della sua casata. Sarà stato in grado di rispettare quanto detto in precedenza alla sottoscritta e, quindi, di aver tenuto – almeno per una piccola porzione – alto il nome della sua diretta discendenza? Ai posteri l'ardua sentenza. Io dico che avrebbe potuto e dovuto fare di meglio. Voto: A+
Il più che infimo livello di attenzione generale che ho avuto il dispiacere di carpire durante il secondo incontro, mi permette di ammettere senza peli sulla piuma e senza il timore di un'eccessivamente severa e soggettiva visione, che è stato un incontro ben oltre la noia, anzi, parlare di "noia" è piuttosto riduttivo. Niente brio, niente colpi di scena, nessuna azione arguta da ambedue le parti, niente di niente, giusto un disarmo al primo colpo da parte di lady Kole che ha, sicché, vinto sulla signorina Leary. Belle le parole di quest'ultima alla sottoscritta, davvero belle, ma quando a codeste vengono meno le azioni, si sgretola tutto, per intero, tutti i fiocchetti sulla torta di compleanno, come direbbe mamma. Voto: N.C
Per il terzo incontro mi permetto di usufruire di un'esclamazione atta a riassumere ed esplicare al contempo ed al meglio il mio pensiero: per Godric! A scontrarsi un impavido Leroi Gordon ed un arguto Sami Medicine. Il ritmo dei tamburi incalza, continuo e dalla cadenza costante, infrangendo il silenzio e riecheggiando nell'aria, poi ad un tratto… silenzio. I destrieri sono spronati in velocità, i due aspiranti cavalieri direzionano le lance… Leroi mira all'avversaria regione del deltoide, il Corvonero allo scudo e… NO! Previa la sua precedente scelta arguta riguardo la lancia, Sami esegue una finta b e l l i s s i m a facendo credere che il colpo fosse diretto allo scudo quando invece puntava all'elmo. Dalle nostre postazioni, benché tutti issati in piedi trepidanti, non siamo stati in grado di distinguere granché dell'azione nel minimo dei particolari vista la rapidità della stessa, dovendoci quindi accontentare delle conseguenze accompagnate da un sonoro CRACK che, ai più deboli di cuore, ha fatto temere il peggio, ma non è il caso della sottoscritta. I due sono finiti distesi a terra, disarcionati dai propri destrieri in egual modo e sono stati costretti a proseguire lo scontro a terra. Al principio è stato uno studiarsi reciprocamente, circondati da un silenzio tombale; poi il colpo di Leroi è sfrecciato in avanti come un cercatore che ha adocchiato il boccino, come una saetta, come un proiettile, come un falco che ha puntato la propria preda, per scartare – subito dopo – repentinamente di lato ed infierire sulla gamba già malridotta del Corvonero costringendolo a piegarsi su quella opposta… ma è proprio da quella posizione che Sami ha colpito il Tassorosso all'elmo con un guizzo veloce come l'idea di perpetrare quest'azione non tanto con la lancia, quanto con lo scudo già in suo possesso. Così si è aggiudicato la vittoria! Incontro spettacolare, degno di questo nome. Voto: E
Contrariamente al terzo incontro, il quarto è stato all'eguale livello del secondo, per cui vi riporto direttamente a quanto scritto su codesto. Cambiano i soggetti e le circostanze avverse, ma il nocciolo della questione è il medesimo: la signorina Nightmare ferisce gravemente un troppo distratto – forse aveva i capelli esageratamente scomposti ed in disordine – Alexander Connelly vincendo così l'incontro. Voto: N.C
Con il quinto turno – Miley Smith vs Aryan Sander – l'attenzione di noi spettatori è migliorata un po' rispetto al precedente scontro anche se non per la bellezza dello stesso, anzi. O forse è stata la pioggia a rendere l'atmosfera nella sua interezza più, come dire, mistica? Dalla nostra analisi qualitativa, è possibile ammettere che siano state le scelte eccessive ed esigenti della terzina Serpeverde a determinare la sua sconfitta. Un'eccessivamente pesante mazza chiodata sottovalutando le problematiche causate dalla pioggia sul terreno, una scarsa conoscenza delle proprie possibilità, un'esagerata fiducia in se stesse ed una mancata conoscenza degli istinti animali per la sopravvivenza, hanno contrassegnato un incontro all'insegna della ricercata potenza/forza e della teatralità, dimenticandosi di mettere su ON l'interruttore del proprio cervello. Delle basilari mosse di astuzia avrebbero giovato ad ambedue i soggetti, anche alla vincitrice. Entrambe, comunque, hanno dato dimostrazione di quello che un Cavaliere non avrebbe MAI fatto. Essere scorretto. Proprio no. E non venite a dirmi la frase "il gioco vale la candela" o ancora "in amore ed in guerra tutto è concesso" poiché certi comportamenti sono UNIVERSALMENTE graditi, specialmente per un Cavaliere. Voto: T
Il sesto incontro, seppur di breve durata, ha fatto in modo che l'amaro in bocca lasciato dal turno precedente sparisse per un po' e venisse sostituito da un accenno di sorriso: la DeLaParker da una parte – armata di scudo a base quadrangolare e di una lancia lunga e flessibile – ed Andrew Blue dall'altra, dotato a sua volta di una spada – corta e rigida – e di una lancia lunga ad impugnatura singola. Il Serpeverde sicuramente avrà sbagliato a non pensare alla difesa e questo gli ha fatto iniziare lo scontro con una marcia in meno mentre la Corvonero – sicuramente avrà stipulato un patto di immenso amore con il cavallo in cambio di obbedienza – è riuscita a difendersi grazie al proprio scudo e ad attaccare al contempo, mandando in fumo il tentativo di offesa del terzino che è stato disarcionato ritrovandosi con un piede incastrato nella staffa e disteso al suolo. Sir Blue perde l'incontro mentre Lady De La Parker si erge trionfante sul proprio destriero che non l'ha tradita, il tutto in un colpo solo. Voto: S/A
L'arduo compito di chiudere la prima competizione del Torneo dei Cavalieri è spettato alla Serpeverde Penelope Bennett ed al concasato Septimius Sonn. Arduo compito sì, proprio per questo le nostre aspettative erano di un certo livello, aspettative che sono state regolarmente tradite da un incontro piatto come il tavolo della Sala Grande. Mancava la voglia di vincere (almeno da una parte), mancava il brivido dell'attesa, mancava l'imprevedibilità del combattimento… mancava tutto. Niente di speciale o clamoroso, solo un ragazzo che, munito di lancia e scudo, ha trovato la difesa inesistente dell'avversaria – avversaria che, ahimè, aveva appena alzato lo scudo protettivo lasciando scoperta la propria difesa per colpire l'altro – riuscendo così a vincere l'incontro. Un appunto: qualcuno avrebbe dovuto dare delle direttive più precise ai partecipanti sui metodi difensivi e su come attaccare. Non è stato per niente piacevole assistere allo svenimento di un'alunna durante una competizione scolastica. Ma forse sono stati gli schiamazzi del tifo dei miei compagni a stordire per bene la Bennett ancora prima dello scontro in sé. Ottima arma Sir Sonn, continui così! Voto: D
A voi i commenti, io mi limito a riportare i fatti.
Per questa prima competizione, dalla sottoscritta è tutto.

Cavaliere Ivy Hevenge

By Anne Burton | novembre 22, 2012 - 5:56 pm - Posted in Novembre 2068

Si chiama Beathag Chisholm e se non avete ancora sentito parlare di lei probabilmente vivete rinchiusi in un baule, non estendete i vostri contatti sociali al di là del Lago Nero o, come la maggior parte degli inglesi, preferite tradurre il suo nome in Betty Chisholm, disdegnando l'origine anagrafica tipicamente gaelica. Già, perchè la signorina di belle speranze – e tanti luccicanti galeoni già finiti in saccoccia – non è altro che il " fenomeno letterario degli ultimi venti anni", volendo citare ciò che la stampa scrive su di lei. Scozzese di Cape Wrath – potete chiedere qualche autografo a Lila Lamb che viene anche lei da quelle parti e di certo vi farà un prezzo di favore – la quarantenne in cima alle classifiche dei romanzi più venduti nell'intero Regno Unito in realtà deve la sua fama e la sua fortuna principalmente ad una botta di cu…ltura, pardon, alle singolari vicende atmosferiche che stanno accompagnando la presentazione del suo libro nelle diverse comunità magiche sparse per il territorio.
Per chi fra voi non ha avuto ancora modo di leggere l'avvincente (quanto gli articoli di sport del Lowenn venuto male e del suo compare Stannis Day) dramma di ben settecentoventisei pagine, quindi, inizierò con il farvi una recensione perchè sì, avere delle compagne di dormitorio che russano – avrei dovuto dire "hanno il sonno pesante"? – mi ha portato a sequestrare Anche i Mooncalf anelano il sole – sì, questo coso libro si intitola così – e leggerlo nella speranza di stordirmi al punto di riuscire a dormire tranquilla. Per dormire ho dormito eh! Almeno questo, ma quanto alla storia… temo che la signorina Chisholm non abbia mai frequentato Cura delle Creature Magiche e, per dirla tutta, non ha neanche sprecato cinque miseri minuti del suo tempo per smaterializzarsi in una qualsiasi biblioteca – la prossima volta mi scriva, sotto adeguato compenso sono un'enciclopedia vivente di nozioni del genere – e scoprire che, guarda il caso, i Mooncalf non solo danzano esclusivamente sotto la luna piena, ma questa è anche la sola occasione in cui lasciano la propria tana. E non si fanno vedere dai babbani, sia chiaro. Ecco, nel romanzo strappalacrime – e capelli e… altro – in questione, invece, un Mooncalf (che parla l'inglese meglio di sir Weetmore e ho detto tutto) particolarmente votato alla vita sociale neanche fosse Vinnica Heyannir decide di esplorare il mondo al di fuori della propria tana, aggirandosi tra i babbani – non ce n'è uno che urla alla visione di una creatura con il corpo liscio, gli occhi rotondi e sporgenti sulla testa e quattro zampe lunghe e ossute con enormi piedi piatti – ed incorrendo, come ogni storia pretende, sia nel lato benevolo dell'umanità (giuro, ho pensato che la ragazza dai riccioli d'oro si innamorasse di lui… esso… quello) che nella facciata più gretta e malevola di ogni comunità, magica o non che sia. Morale della favola: gli ultimi capitoli – potete saltare quelli che vanno dal V al… non mi ricordo, sono troppi – ci mostrano il nostro caro amico Mond (un tremendo sforzo di fantasia dargli il nome di luna in tedesco) errante per le campagne inglesi sotto un continuo temporale che sembra inseguirlo come una maledizione imposta dall'antico codice familiare – sono creature, sacro baule! non Esseri – che lo vorrebbe vittima sacrificale per il senso di libertà, indipendenza, ribellione agli schemi e altre belle parole simili mostrato nelle cinquecento pagine precedenti.
E qui viene il bello, già. Come avrete di certo capito – non mi illudo che sia successo davvero, tranquilli – il tour promozionale che sta portando la grandissima distruttrice della letteratura scrittrice in erba a visitare fiere, librerie e noti centri della comunità magica è in realtà perseguitato a sua volta da catastrofi ambientali non di poco conto. Cosa saranno mai, del resto, trombe d'aria e violenti temporali a confronto del mito del Mooncalf maledetto? I raccolti vanno in malora? Pazienza. Ma almeno la scia del povero (certo più della sua ideatrice) Mond ha raggiunto anche il borgo in cui vivo e anche io posso esporre nel mio negozio la cartolina – acquistata per soli cinque galeoni cinque – di una sorridente Betty Chisholm con fulmini e saette sullo sfondo. Che poi, non temete eh! Perchè la segretaria personale della scrittrice – e chiedo scusa a tutti i veri scrittori – può essere contattata direttamente per conoscere il giorno e l'ora in cui la Chisholm farà tappa in questo o quel villaggio. Così almeno potete evitare di stendere i panni ad asciugare al sole o rinviare quella passeggiata romantica tra i campi di cardi in fiore, ci siamo capiti.
Ah già. Il mio animo si strugge nel decidere se dirvi o meno come va a finire il suddetto cumulo di pagine. Riuscirà il nostro Mooncalf del cuore a trovare un raggio di sole che gli faccia credere di essere un beeeellissimo unicorno in realtà? O – secondo i miei sogni più rosei – avrà trovato il modo per uscire dal libro, ricordandosi di essere una creatura magica che danza sotto la luna facendo dar di matto ai babbani per i segni che lascia nei loro campi? Tranquilli! Non ho intenzione di rovinarvi… un piacevole rimedio contro l'insonnia, però se vi venisse voglia di sapere come va a finire e non sapete a chi rivolgervi per avere il li…lib…quell'insieme di fogli… mi trovate in biblioteca ogni giorno prima delle lezioni pomeridiane. Per cinque FALCI cinque me la faccio fare anche io una foto con un temporale sullo sfondo – siamo in Scozia mica a casa di Tequila – e vi scrivo anche il finale sul retro della cartolina restringendo settecentoventisei pagine in due parole: una bolidata!

Merida McReady

By Anne Burton | novembre 21, 2012 - 9:25 pm - Posted in Novembre 2068

Non di sola magia è intrisa la vita di un mago o una strega adolescente. Potrebbe sembrare una frase ovvia e scontata che magari mi è stata suggerita direttamente da Mornay – non vi sentite anche voi risucchiati da una grossa Giratempo, con tutto questo ciarlar di cavalieri e singolar tenzone? – ma in realtà non è così. Si tratta semplicemente di una delle indagini iper segrete che mi piace portare avanti, mischiandomi tra gli studenti che sono in fila per il bagno dopo aver mangiato il polpettone lassativo che è stato servito giovedi scor… dicevo? Ah si, alla base di questi spaccati di vita quotidiana del castello ci devono essere degli appostamenti ben mirati, me l'hanno insegnato Sean e Jericho e anche se mi è capitato di finire nei posti più impensabili – professoressa Dalloway i suoi capelli sono rosso fuoco anche osservandoli dallo scheletro della Manticora che è appeso in aula di Difesa e non ho guardato solo quelli – devo ammettere che ne è valsa la pena. Si, anche se alla fine ho optato per braccare le mie gentilissime vittime direttamente mentre mangiavano o facevano finta, visto il quantitativo di cibo ingurgitato che non soddisferebbe neanche un molare di Luys Thingread, tanto per intenderci.
Se ancora vi state chiedendo di cosa ho intenzione di parlare, però… non avete letto il titolo dell'articolo, mi sembra più che probabile. Passioni. Hobbies. Talenti personali o inclinazioni naturali, ognuno le può chiamare come vuole. Nel mio caso, a dire il vero, mi sono basato su ciò che ho potuto apprendere in giro, pescando il talento canoro di Amber Meng direttamente dalle spiate iscrizioni al gruppo di canto, Caleb Harris dall'improvvisata durante la festa di Halloween e – cambiando direttamente genere artistico – il dar di piuma di Alexadra Whiter con i suoi disegni. E' a loro che, infatti, ho rivolto alcune domande, per cercare di capire se ciò che hanno per le mani ora può essere o meno un preludio per ciò che saranno tra qualche anno. Non ci sono solo futuri assi del Quidditch da queste parti, oh! Ed è ora che tutti lo sappiano. La prima cosa che ho capito dalle risposte che mi hanno dato i tre (dopo aver passato dieci minuti a capire che stavo parlando con Alec Harris e non con suo fratello gemello) è che se Alexandra ha il dono della sintesi – oltre a quello del disegno – Amber al contrario ha steso un quantitativo di parole che basterebbe per entrambe, nonostante anche lei non sia proprio una chiacchierona. Quando ho chiesto loro da cosa nasca la passione per il canto o il disegno e chi debbano ringraziare, infatti, la Serpeverde ha tenuto a precisare di non volerne parlare, mentre la Corvonero si è lasciata andare ad un ringraziamento più ampio: "Ci sono tre persone a cui devo la "scoperta" della musica: Layla Took, Alexandra Wright e Gaea Broomstick. Durante la festa del WWFFB di due natali fa la Took mi sfidò ad improvvisare una canzone dinanzi a tutti, Double Trouble. La cantai e ciò colpì la Wright che mi iscrisse a tradimento alle selezioni del Gruppo Musicale. La Broomstick mi accettò con l'incantevole pianoforte di Niamh ed il resto lo sapete". Io non lo so, ma va bene lo stesso. Diverso il discorso per il maschietto di turno, lo spumeggiante secondino Grifondoro le cui hit sono sulla bocca di molti, ormai. Se I biscotti della mamma ha avuto la fama che sapete, però, lo si deve a… "lo zio Rufus. E' stato lui a farmi sentire i suoi cd (aggeggi babbani che girano velocissimi riproducendo la musica ndP) quando ero piccolo! Grinzafichissimi! E poi ho provato a farlo anche io e ci sono riuscito e mi è piaciuto tanto… e ancora mi piace eh! Conosci la Beatbox? Anche quella è fighissima! Vuoi sentire qualcosa?" Ho detto a Caleb che avremmo modo di farmi capire cosa sia la Beatbox – il cui nome mi fa paura – anche perchè avevo altro da chiedere e, credetemi, cercare di spostarmi da un tavolo all'altro su un vassoio da portata non è stata proprio una bella idea dopo che Catherine Smith mi ha quasi inforchettato una chiappa per sbaglio. Comunque… ho provato a capire insieme ai tre volenterosi talenti in bacchetta se queste loro peculiarità dipenda dal mago o strega che sono. Caleb si è dimostrato il più incerto, sarà per la giovane età, tanto da chiedere il mio aiuto per capire che mago sia. Sfortunatamente proprio in quel momento Leroi mi stava chiamando dalla Torre di Astronomia – ho un udito spiccato, si – e quindi mi sono dovuto sottrarre a questa richiesta di aiuto, ma per fortuna mia Amber è stata più risoluta nella sua risposta – "Saprei castare incantesimi anche se la mia voce fosse terribile da ascoltare… quindi no" – così come la settimina Serpeverde che la pensa però in modo diametralmente opposto visto che mi ha detto: "Nel mio caso probabilmente sì, il disegno mi ha aiutato ad essere la strega che sono. Ma sempre in relazione al motivo per cui amo il disegno". Sempre quel motivo che non ci è dato sapere, che anche la Whiter abbia qualche PROTOCOLLO DI SICUREZZA SETELODICOPOIDEVOUCCIDERTI? Mah. Hai mai pensato che il canto/disegno possa essere il tuo futuro? E' stata questa, invece, la terza domanda che ho posto loro, perchè di questi tempi uno deve anche badare alla concorrenza, capitemi. E se loro si dedicano a questo talento che hanno, io ho più possibilità di arrivare sino all'Ufficio Misteri, da grande. Se non altro, però, ho capito da dove hanno origine i testi delle canzoni del gemello Harris, vista la sua risposta… singolare. "Io voglio diventare un Rapper! E se non funziona farò lo spazzino delle stelle. Tu lo sai come si fa a diventare spazzino delle stelle? Arrivi sulla luna con la scopa, lì se ne fermano tante e lo spazzino deve spostarle per illuminarla nel modo giusto! Sai quando è mezza luna tipo? Cioè me l'ha detto lo zio Rufus, è una cosa vera!". Alexandra e Amber, invece, si sono rivelate sicuramente più decise nel separare quello che è un diletto – come lo chiama la Corvonero – dal futuro più concreto che hanno in mente per se stesse e che non dovrebbe incrociarsi con le arti di cui sono pratiche.
Se devo dirvi la verità, però, sono state le ultime due domande quelle che attendevo con più ansia proprio perchè ho cercato di capire come ci si sente ad avere una passione come la loro. Come vi sentireste, voi, a cantare o disegnare qualcosa per pura passione? Ecco. Io ho perso qualche anno di vita, ma solo perchè la sestina Corvonero sembrava esser caduta in uno stato simile a quello del quadro del terzo piano… quello che non ti guarda mai in faccia e vaga per mondi tutti suoi. Poi l'ho capito che stava cantando, anche se non a voce. E anche se mi ha detto solo che si sente "Meglio di quando non lo faccio". Si… ehm… grazie davvero per l'illuminazione. E per il commento che ha appena fatto Vega, anche se è meglio che non lo trascriva. "Mi sento.. in grado di fare tutto. Quando disegno sono in grado di fare tutto!" mi è piaciuta certamente di più la risposta di Alexandra, anche perchè mi ha trasmesso la voglia di cercar di capire se anche io ho un qualche talento nascosto. Oltre allo scrivere, ovviamente. Sono braverrimo come scribacchino, non lo credete anche voi? Quello che penso io, invece, è che Caleb con la sua risposta abbia racchiuso il senso di questo articolo: "E' come volare senza però usare la scopa! O assaggiare un biscotto della mamma appena sfornato! E le parole che dici si incollano nella testa delle persone e restano lì, in qualche modo. Quando parli e basta a volte non ti ascoltano o non capiscono, ma così è più semplice". Credo che non ci sia modo migliore per esprimere quello che era il mio intento con questo pezzo: far comprendere attraverso chi ha un simile talento, come sia possibile trasmettere se stessi anche senza l'uso di incantesimi – che sono comunque importanti quindi studiateli – ma solo attraverso quello che sappiano fare, nella nostra diversità. Non è un caso, quindi, che l'ultima domanda sia stata Quanto pensi di valere come talento? e forse neanche le risposte sarebbero potute essere diverse da quelle che ho ricevuto. "Non mi piace parlare di me" ha tenuto a precisare Amber prima di tornare alle sue faccende "e contrariamente a quanto credono i più, non tutti i Corvonero amano pavoneggiarsi. La mia voce è stata definita anche l'agonia di un Kneazle col mal di gola perchè troppo bassa e roca: c'è chi la apprezza e chi no, io me la devo tenere". Più o meno sulla stessa falsariga anche Alexandra che ha sottolineato come "dovete chiederlo a chi ha visto i miei disegni, non sono io a poterlo dire" il che si accosta anche alla risposta del Grifondoro frizzantino "Mamma dice che sono bravo! Anche Alec e Papà mi chiedono sempre di cantare… e poi c'è lo zio Rufus! E se lo dice lo zio Rufus io ci credo!". Fossi in Caleb aggiungerei anche qualche altro nome alla lista, considerando le richieste di bis che ha avuto alla fine della festa di Halloween. Voci accreditate mi suggeriscono anche che c'è un nuovo brano che svolazza per i corridoi il quale dice più o meno "La tua scopa è bruciata e la spilla s'è deformata. Al tuo orsetto serve una benda. La ricordella ora è una scodella!" La state canticchiando anche voi, non è forse vero?

Philip Noreal

By Anne Burton | - 8:38 pm - Posted in Novembre 2068

Quando neanche l'ippica fa per loro

Buongiorno signorina Lowenn, è direttamente a lei che gradirei rivolgermi con codesta missiva con la somma speranza di poter riuscire nel mio intento. Non è mia abitudine intromettermi, né fa parte della mia persona essere indiscreta, ma davanti a certe cose non sono in grado di trattenermi e tenere a freno la mia mano nello scrivere ed argomentare quello che la sottoscritta pensa. La Voce degli Studenti, lo dice la stessa parola, dovrebbe avere orecchie anche per chi, fra gli studenti, ha una lamentela pubblica da fare, no? Ritengo che solo chi non ha niente di così interessante da dire e chi vuole poca considerazione altrui, si limiti a scrivere un messaggio in bacheca; per tal ragione preferirei di gran lunga avere la possibilità di inserire in qualche modo lo scritto qui di seguito in cui, da studentessa ed estranea purtroppo agli eventi, esprimo pubblicamente il mio dissenso sul comportamento dei partecipanti ad un avvenimento scolastico: il Torneo dei Cavalieri di Mornay.
Carissimi lettori della Voce degli Studenti… chiunque abbia intenzione di scrivere qualcosa al fine di pubblicarlo su una rivista – di qualsiasi importanza e fama sia – non può esimersi dal narrare cronologicamente ed incondizionatamente gli eventi anche – e soprattutto – quando si deve avanzare una critica pubblica in una direzione piuttosto che in un'altra. E' per questo che, prima di tutto, spiegherò gli eventi così come si sono svolti.
Giorno 10 di Ottobre, da parte del Capitano dei Cavalieri dell'Ordine magico di Mornay Uriens MacDorrow in nome e per conto di Tebaius Rothenberg, Cavaliere Generale Maggiore del suddetto Ordine, è stato indetto il Torneo dei Cavalieri, avvenimento in cui i partecipanti – studenti di Hogwarts che hanno compiuto i 14 anni di età o li compiranno nel corso dell'anno scolastico – sono chiamati a competere per vincere un premio in denaro – nello specifico, il premio ha un ammontare totale di 22 monete d'oro, 44 argento e 66 di rame – e premi extra per i primi classificati e per eventuali cavalieri più dotati quali: 1) restare un'intera estate nei confini di Mornay 2) un addestramento con il maestro d'armi della Guardia 3) la possibilità di incontrare di persona Sir Tebaius Rothenberg, Cavaliere Generale Maggiore. Inoltre sarà sempre Sir MacDorrow ad assegnare tre premi speciali (uno per ogni competizione) ad uno o più partecipanti di cui si denotino particolari attitudini. Il Torneo si svolgerà in tre competizioni – diverse le une dalle altre – ed al termine di ognuna di queste ci sarà un vincitore con la rispettiva vincita; delle quattordici persone che si sono proposte, in linea di massima tre avranno il premio in denaro e a tutti gli altri non mancherà la possibilità di avere premi extra.
Non sembra anche a voi un perfetto compromesso per tutti? Soprattutto avere ugualmente un'ottima occasione quale quella di poter avere un approccio diretto e personale all'interno della ristretta-ristrettissima casta dei Cavalieri di Mornay benché la minima età permessa (per un eventuale allenamento con i Cavalieri) non sia stata ancora raggiunta e si abbia sesso femminile?
Sì che lo è, fidatevi che lo è.
Difatti, citando questa sezione del regolamento dell'Ordine, le mie parole risultano altresì veritiere:

vengono accettati nella ferma volontaria maschi che abbiano compiuto il 18° anno di età e siano in buona salute

Alla luce di tutto ciò, la qui presente sottoscritta vorrebbe sottoporre a voi tutti lettori la seguente domanda: viste e considerate le limitazioni del rigoroso Ordine dei Cavalieri di Mornay, non dovrebbe essere un onore ed un orgoglio per i partecipanti poter gareggiare per avere anche uno solo dei tre premi extra in palio, visto che la ricchezza va e viene? La risposta sarebbe sì e dico sarebbe perché i partecipanti (non tutti, preciso) sono ingrati. Sì, ingrati, ingrati e superficiali! Non capiscono la grossa possibilità che hanno fra le mani, l'orgoglio di poter dire un giorno "io ho passato i tre mesi estivi con i Cavalieri di Mornay pur non avendo 18 anni" oppure ancora "sono stato scelto da un Comandante dei Cavalieri di Mornay per le mie doti", l'onore che crescerebbe in loro in caso di vittoria… ma d'altra parte non rendono onore neanche alla propria casata, come ci si potrebbe aspettare che pensino a renderlo ad altri…
Si dà, infatti, il caso che domenica 28 Ottobre ci sia stato il sorteggio – che sarà ripetuto di volta in volta fra una competizione e l'altra – per la prima prova (la Giostra) e che la sottoscritta vi ha assistito in primissima fila. Per l'occasione è stata allestita un'arena al limitare del Lago Nero con tanto di spalti, di tribune per i docenti e presidi vari; non potevano venir meno la tenda e le tribune per i Cavalieri ed infine l'arena centrale per il sorteggio. I partecipanti al torneo sono stati portati verso l'arena centrale e, senza intoppi – esclusi a) pantaloni al posto di una gonna in una divisa femminile a causa evidentemente di un'infantile imposizione b) sciocchi Vestis per proteggersi da un'innocua pioggerellina autunnale, tanto degni di un Cavaliere con i fiocchi rosa, forse fra i capelli – da lì hanno sorteggiato i numeri che hanno permesso di formare le sette coppie per gli incontri elencati qui di seguito:

BradenBilius Rothenberg (IV anno) vs Heert McNails (VI)
Alice Leary (V anno) vs Rosalie Kole (VI anno)
Leroi Gordon (IV anno) vs Sami Medicine (VI anno)
Alexander Connelly (IV anno) vs Iryde Nightmare (IV anno)
Miley Smith (V anno) vs Aryan Sander (III anno)
Katherine DeLaParker (IV anno) vs Andrew Blue (III anno)
Penelope Bennet (V anno) vs Septimius Sonn (IV anno)

Ma il momento più curioso – ed imbarazzante per la mia persona – è stato quello delle domande. Le uniche domande poste al signor MacDorrow sono state sulla pericolosità di un falco – brrrrr aiuto, paura, un aspirante cavaliere ha proprio una fobia per i falchi in genere – e sulla possibilità o meno di morire, con un eloquente sospiro di sollievo in seguito a risposta negativa come tenero sottofondo. Anche in questo caso una domanda necessaria in un torneo scolastico di estrema pericolosità, sì. Che poi, dimenticavo una delle migliori… la paura di essere squalificati perché si dà per scontato che lo sfidante sia superiore a te! Sì, proprio così, tutti gli aspiranti cavalieri – e perché no, anche i cavalieri – si pongono interrogativi del genere durante il loro percorso. Altro punto forte di queste domande che necessita di una narrazione accurata proviene da una proposta di scambio sfidanti e qui mi ricollego direttamente al discorso precedente sulla paura. Ma stiamo parlando di aspiranti Cavalieri o di Mollicci qualsiasi? L'apoteosi del ridicolo e dell'imbarazzante proviene ancora una volta dal Prefetto Grifondoro – sì, quello del Vestis, della possibilità di morire, dello sfidante più bravo, per intenderci – quando per l'ennesima volta pone al Comandante domande sulla sicurezza, sulle ferite, sull'altezza dei cavalli, accompagnando il tutto con un urletto iniziale davvero imbarazzante, per restare in tema. Il Prefetto Grifondoro in questa occasione ha dato precisa, limpida e cristallina dimostrazione di come egli NON rappresenta in alcun modo la casata dove risuonano forti e chiare codeste parole: È forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria, fan di quel luogo uno splendore.
E poi… la cruda verità, la schiacciante vera nuda e cruda verità, il momento peggiore della giornata; come indicatomi dal Comandante, non appena i partecipanti hanno rotto le righe, mi sono precipitata da loro per porre una semplice domanda: In tutta sincerità, cosa ti ha spinto a partecipare a questo torneo? E' semplicemente questione di denaro e voglia di avere qualcosa da fare in alternativa allo studio? Indovinate che risposte ho ottenuto oltre a chiare dimostrazioni di ineducazione da parte di studenti più grandi che dovrebbero dare l'esempio? Ancora una volta vince il primo premio iosonounmollicciomancato Heert McNails con la sua risposta "per far colpo su una Lady"; seguono i pareri della signorina DeLaParker "I cavalli. E non è una cosa brutta: hai visto come sono carini?! E visto che non posso cavalcarli se non sono iscritta, mi sono iscritta", la signorina Sander "Perchè avevo bisogno di una scusa che mi permettesse di potermi misurare con alcune persone della mia squadra di Quidditch" a parimerito con il sincero signorino Blue "Diciamo che non avevo nulla da fare e mi sono iscritto" mentre è fuori dalla classifica, ahimé, la signorina Bennett che non risponde né torta alla melassa né torta alla zucca preferendo, però, scaricare ogni responsabilità su una sua concasata. Mossa molto coraggiosa, da cavaliere proprio. Fuori da ogni classifica è la risposta del signorino Rothemberg che preferisco trattare separatamente. Da giornalista che è a conoscenza della situazione, come dire, personale del suddetto soggetto, direi che la sua risposta è più che scontata e sufficiente. Da facente parte della comunità, come egli stesso ha precisato, invece, mi sarei aspettata una risposta diversa da "semplicente devo tener alto il nome dei Rothenberg quale discendente diretto di Sir. Rothenberg. Credo sia una motivazione sufficiente per te che sei nella comunità!" proprio per la posizione privilegiata da lui occupata. Ed è l'essere una risposta scontata che mi lascia perplessa. Quel "semplicemente" minimizza repentinamente ed irrimediabilmente quel nome che si tiene tanto a tener alto; ritengo che lo spirito del signorino non sia proporzionale al/ai premio/i messo/i in palio poiché non è l'adempimento di un dovere che dovrebbe dirigere le nostre azioni, ma il nostro volere che dovrebbe aspirare alla nobiltà ed all'onore.
Volete un consiglio, cari partecipanti? Dalla mia bassezza di secondina che diventerà un Cavaliere, vi consiglio di leggere con attenzione le risposte che allego qui di seguito:
"Penso sia una questione di… onore, ecco. Di portare avanti il nome della casata Tassorosso anche in una competizione come questa. Io penso sempre ai miei compagni di casata, e so che farebbe loro piacere che ci provassi e che magari arrivassi ad un buon punto in classifica, nel torneo – anche se ci conto poco. Però, ecco, questo torneo sembra una cosa così seria e nobile che parlare di denaro o di noia è assolutamente riduttivo e, comunque, per conto mio, non l'ho fatto per nessuno dei due motivi, ecco. Credo. Cioé… ne sono certo"
"Mi sembrava una cosa nuova ed interessante da imparare. Tipo andare a cavallo e saper maneggiare una lancia o una spada. Cioè… sembra una roba forte"
"Quel che mi ha spinto a partecipare al torneo? L'opportunità di essere addestrata da un cavaliere non è poi così frequente, e se mi hanno dato la possibilità io la prendo al volo, considerata che la trovo una… diciamo un modo bellissimo di essere e di passare la propria vita. E poi, non è mai troppo tardi per dimostrare un po' di onore e di nobiltà, nonché qualcosa a sé stessi"
"Veramente, oltre ad un grande rispetto verso i Cavalieri di Mornay, ritengo che sia un'ottima opportunità per migliorare alcune capacità ed anche per cercare di riportare in auge una cultura che al giorno d'oggi dovrebbe essere maggiormente presa in considerazione."
Questi sono, rispettivamente, i pensieri del signorino Leroi Gordon, del signorino Septimius Sonn, della signorina Miley Smith ed infine della signorina Alice Leary. Ecco, per partecipare a questo torneo ed essere meritevoli di un'eventuale vittoria e/o di eventuali premi extra, dovreste pensare quantomeno sporadicamente alle parole dei vostri compagni e prenderne spunto in vista della prima competizione. Ricordate che quello che è messo in palio non è concesso a tutti e ad ogni anno; cercate di trarre il più possibile da questa esperienza, siate fieri di questa opportunità… non sprecatela!

Ivy Hevenge

By vocestudenti | novembre 20, 2012 - 8:36 pm - Posted in Novembre 2068

In corrispondenza dall'isola di Mornay, 27 novembre, 12° giorno di leva.
Sì, sono qui, ed è buffo pensare che, in questo stesso momento, un gruppo di cavalieri sia invece di stanza a Hogwarts. Che dirvi, a quanto pare questo è l'anno dei cavalieri. La Triquidditch ci è andata male, ma magari giocando in casa e su campo diverso riusciremo a far meglio, eh? Be', visto che tramite la Voce posso leggere cosa combinate voi, tramite la Voce ricambio e vi racconto cosa succede qui.
Nel momento in cui arrivate a Mornay, dopo aver fatto domanda con due settimane di anticipo, vi riuniscono con i vostri compagni di leva e vi portano in camerata, dove venite pesati e misurati. Sì, misurati nel senso che avete capito. Viene misurata anche la bacchetta, quella magica, s'intende.
Del turno di metà novembre siamo in sei, come vedete nella foto. E' stata scattata il terzo giorno, quando eravamo ancora nella pia illusione di poterci tenere i nostri capelli. Per questioni di igiene, così ha detto il maggiore istruttore, i cadetti devono portare i capelli corti. Già. In ogni caso, vi presento in breve i miei compagni di barbiere ventura. A partire da destra, ci sono Marcel Dobois e Oliver Halford: Marcel è haitiano, non ha studiato da noi, è Magato a giugno anche lui e insieme a me è il più piccolo del gruppo; Oliver viene dal Lancashire e fino a quattro anni fa era nei Tassorosso, mentre ora lavora all'Ufficio del Trasporto Magico. Poi ci sono io, nel caso abbiate già dimenticato la mia faccia. Per rinfrescarvi la memoria seguite Phil a vedere il quadro nella Sala Trofei, ogni tanto. Subito alla mia destra c'è Galwayn Llywarch, gallese, tuttora lo chiamiamo Gale perchè nessuno ha ancora capito come si pronuncia. Lui era nei Grifondoro e fa la guardia carceraria ad Azkaban. Accanto a lui abbiamo Aiden Blake, figlio del Blake Auror, ex Grifondoro e diplomato all'accademia Tulange in Biomagia Zoologica. A chiudere David Callaway, anche lui ex Tassorosso, patrono giuridico; è il vecchio del gruppo, con trentasei anni e due figli. Come avrete dedotto, ci sono alcune istituzioni che rilasciano il permesso di allontanarsi per le dodici settimane di leva, Ministero, Azkaban, giornali e campi simili. Se si lavora al San Mungo bisogna dare un buon preavviso, perchè di guaritori c'è sempre bisogno. Le accademie non danno permessi, ma si può scegliere di fare la leva nei mesi estivi. E naturalmente bisogna prima aver compiuto i 18 anni, essere usciti da Hogwarts o similari e godere di buona salute, possibilmente anche mentale. Ciao, Joe Condor.
Adesso, radiocronaca di una giornata tipo.
Sveglia alle ore 6, tempo per doccia – se trovi le docce, perchè ai cadetti più anziani piace fare scherzi da camerata e spostare gli ambienti – e colazione – strisce di carne essiccata che assomigliano stranamente a pezzi di stivali scottati sulla griglia e latte di capra. La preparazione atletica generale, prevista nelle prime tre settimane, inizia con la corsa intorno alla caserma, che per farvi capire è circa la metà di Hogwarts. Ci si deve girare intorno due volte. Non vi tedierò con il resto degli esercizi, che in generale prevedono una trentina di ripetizioni l'uno oppure il limite del "ci si ferma appena la metà dei cadetti vomita". Sì, io ho vomitato per primo, all'inizio. Poi ci si può riposare, per così dire, ascoltando le lezioni teoriche che prevedono, nelle prime tre settimane, storia del cavalierato. Professoressa Welkentosk, chissà se le manco quanto lei manca a me. Poi il pranzo, che non vi descrivo, perchè preferisco non ricordare. Dopo una pausa si passa alla pratica con armi da esercitazione. Sono davvero curiose, spade, mazze, picche, asce, che sembrano di metallo e lo sono davvero. Con l'unica differenza che sono incantate per bloccarsi al contatto con la pelle umana. Il tiro con l'arco del primo giorno ha aperto un buco nella cotta di maglia del maggiore istruttore, ma è sempre meglio di un buco in testa. Ah, la cotta di maglia. Ricordate quell'articolo di Lawrence e Margareth in cui si diceva che si deve mettere in conto un cospicuo aumento di peso per entrare nei cavalieri? Be', si comincia da qui. O prendi peso o schiatti sotto la ferraglia. La cotta di maglia più lunga che si può indossare, oltre il ginocchio, pesa 12 kg. Un'armatura da parata, tanto per fare un paragone, ne pesa 36. In realtà durante i combattimenti reali si usano incantesimi che alleggeriscono il ferro, ma durante le esercitazioni niente da fare. Ti devi tenere il peso extra per rafforzare il corpo e prepararti ad essere più agile quando quel peso non ci sarà. Non fa una piega, vero?
E dopo l'addestramento all'armi, a metà pomeriggio si inizia la pratica di equitazione. E per mia fortuna era l'unica cosa che sapevo fare, dato l'allevamento di famiglia. Alla fine delle due ore di equitazione del primo giorno, gli aiutanti del sergente maggiore hanno trascinato in infermeria sia Marcel che Aiden; ci è voluto un quarto d'ora per staccare Galwayn dai finimenti del cavallo e un'altra mezz'ora a riprendere David, il cui cavallo l'aveva trascinato fin nelle cucine. Oliver e io siamo rimasti in sella, anche se… be', Oliver aveva solo la sella, senza più il cavallo sotto. Si cena alle 8 e si è liberi fino alle 11, quando si spengono le luci. Il primo giorno dormivamo tutti alle 8.20, con la faccia sul tavolo del refettorio.
Sia chiaro, non vi sto scoraggiando. E' bellissimo qui, lontano dalla propria ragazza a mangiare pezzi di stivali al forno che puntualmente vomiti durante le arrampicate d'esercitazione o, se ti va bene, nel pomeriggio quando cadi da cavallo. Meraviglioso. Ma, come dire, si deve provare. Se riesci a resistere, ne vale la pena. Per ora noi sei siamo ancora qui e personalmente, se sopravvivo fino a Natale, potrei anche scrivervi ancora. Dopo aver preso la prima licenza e rivisto la mia ragazza, ovviamente.
Per ora da Mornay è tutto, restituisco la piuma.

Robert McReady

By vocestudenti | - 5:57 pm - Posted in Novembre 2068

In trasferta dalla Torre di Astronomia, appesi in moto perpetuo nel planetario tra Mercurio e Marte! Lo sapete che la riproduzione di Mercurio che abbiamo qui a scuola ha un doppio fondo? Se non lo sapevate, SAPEVATELO! Noi l'abbiamo scoperto all'inizio dell'anno, lì nascoste ci sono scorte di tintura rossa per capelli, e questo spiega perché tutti quelli che insegnano Astronomia quest'anno sono pel di carota, come la professoressa Perringhton e lo zio Philibert. Abbiamo dato solo un'occhiatina, non temete! E poichè quest'anno Siamo Responsabili, abbiamo approfittato per controllare la composizione della tintura, aggiungendo una spruzzatina di pesto di Horklump che fa bene al cuoio capelluto, così dice nonna Luna Lovegood. L'uuuunico effetto collaterale è, come dire, che il rosso viene meno rosso. Viene più qualcosa tipo… uhm, tipo rosa.

Maaaa ciancio alle bande! Anche per questo numero vi proponiamo un altro dei nostri interessanterrimi sondaggioni. Dopo aver parlato delle new entry di quest'anno tra gli studenti, ci siamo fiondati dall'altra parte della Linea dell'Età e abbiamo pedinato inseguito molto discretamente i nonni di Hogwarts! Abbiamo fatto anche a loro un paio di domande flash, anche se le abbiamo ripetute due o tre volte per assicurarci che avessero sentito. E dunque abbiamo chiesto com'era Hogwarts quando la frequentavano loro e, per farceli sentire più vicini a noialtri, se ai loro tempi d'oro hanno mai partecipato a club, squadre di Quidditch, o seee per caso qualcuno aveva scritto per la Voce e così via.
Poiché siamo tanto rispettosi, siamo partiti dal più vecchio che abbiamo, e cioè nonno sir Reginald Weetmore, insegnante di Trasfigurazione. Possiamo dirvi che lui ci sente benissimo, per ora, però gli abbiamo ripetuto lo stesso le domande perché ci siamo distratti a guardargli il naso e non eravamo sicuri di aver fatto le domande giuste. Secondo nonno sir Weetmore, Hogwarts è sempre uguale ma cambiano i personaggi che ci girano. "Per esempio come custode c'era Gazza, un ometto untuoso e spelacchiato che aveva una relazione con un gatto o qualcosa di simile. Ti scovava sempre, ma i metodi di punizione sono gli stessi del carissimo Lachian, o meglio, quello che vorrebbero fare agli studenti discoli." E' seguito un rapido consulto gemellare, perché non eravamo sicuri di aver capito la faccenda del gatto. Il vecchio custode faceva relazioni scritte sul suo gatto? Gli studenti che puniva avevano compiti extra riguardanti strane razze di gatti mannari? Il padre di Lachian, in realtà, era un gatto mannaro? Nel caso vi terremo informati, ovviamente! All'inizio è stato un po' strano parlare a tu per tu, cioè a voi per tu, con nonno sir Weetmore, perché continuava a rivolgersi a un qualche lord alle nostre spalle e solo alla seconda domanda abbiamo capito che ce l'aveva proprio con noi. Siamo lord! Scriveremo subito a nonno Warren per dirglielo, perché è il nostro nonno adottivo e se noi siamo lord, è lord anche lui. Ecco, riguardo la seconda domanda, nonno sir Weetmore ha fatto davvero un sacco di cose a scuola. "Ho partecipato molte volte al Club di Incantesimi e Duello sin da quando ho imparato a lanciare il primo Scutum. E poi c'erano anche gli Scacchi o le Gobbiglie. Per non parlare del Club di Trasfigurazione anche se partecipavamo solo io e chi l'aveva fondato. Ora credo sia estinto. Mi spiace molto. Per tre anni, dai G.U.F.O. in poi, sono stato battitore di Quidditch nella Casata di Grifondoro. Non per niente le mie ginocchia sono leggermente sporgenti, miei lords." E qui gli abbiamo fissato le ginocchia, perché noi siamo lord e quindi lo possiamo fare. Anzi, d'ora in poi se vi diciamo di farci vedere le ginocchia, voi dovete obbedire, mi raccomando. Per esempio Jericho sarebbe interessato a vedere le ginocchia di Nicodekefongue.

Maaaa procediamo! Con un piccolo balzo lungo la Linea dell'Età, passiamo ad una generazione un filino successiva, i rappresentanti dei sessanta. Nonno Eustace Fletcher ci ha tenuto a ripetere che i gemelli sono portati per la Divinazione – infatti gli Harris sono bravissimi nello scoprire dove finiscono tutti gli zuccotti che si perdono nella Sala Comune Grifondoro – e che secondo Tuguria Turguy, una studiosa della Vista del secolo scorso, per solleticare l'Occhio Interiore serve una stretta di mano tra gemelli. Nonno Fletcher ci ha anche detto di provare a tenerci per mano, ma l'unico solletico che abbiamo sentito era una conseguenza del pesto di Horklump che abbiamo fatto per la tintura della professoressa Perringhton. Nonno Fletcher dice che ai suoi tempi a Hogwarts c'era meno maleducazione, ecco. "Sia chiaro, gli studenti con me sono sempre stati educati e gentili, ma basta leggere i messaggi che vengono appesi nella bacheca generale: per le ciglia dell'Occhio di Cassandra Vablatsky, mai vista una simile sfilza di provocazioni! Per non parlare delle frecciatine negli articoli – sì, parlo anche della vostra Voce degli Studenti, lo sapete che qualcuno potrebbe rimanerci male? – o nella sezione di Gossip o di Posta dell'Eco del Corvo! Ai miei tempi si aveva una concezione molto diversa del "rispetto" da tenere verso i compagni o i professori." Lo sappiamo che la gente ci resta male, ma è per questo che ci siamo offerti di aiutare i Casi Umani. A proposito, secondini, non abbiamo ancora finito con voi! In compenso il prurito tra le narici dovrebbe esservi passato, e se non è passato… ehm… Dove eravamo rimasti? Ah sì, l'Hogwarts di nonno Fletcher! Be', lui ci ha detto che i Tassorosso avevano la personalità a spicchi, i Grifondoro mangiavano pavoni, i Corvonero abitavano fuori dal castello e i Serpeverde dormivano sul formaggio a fette. O qualcosa del genere, può darsi che non abbiamo capito benissimo. E anche nonno Fletcher ha fatto tante cose a scuola. Club di Sparaschiocco, Collezionisti di figurine delle Cioccorane, Scacchi Magici, anche se diceva di essere poco portato, Gobbiglie. "Non mi hanno mai preso nella squadra di Quidditch e dopo i primi due tentativi devo dire che mi è andata bene così. Ero un ragazzo pieno di interessi, ma anche… ehm… incostante. All'epoca Byron aveva aperto un club chiamato "Muggles Rights" e ovviamente mi intrufolai anche in quello, ma lasciai perdere dopo un solo mese. L'unica passione che mi ha accompagnato in maniera costante da quando l'ho scoperta è stata la Divinazione e… aaaah, il Prottes Club! Come dimenticarci del Prottes Club? Fu fondato quando i figli di Harry Protte giunsero ad Hogwarts e…" Siamo riusciti a bloccarlo chiedendogli cortesemente di ripetere "Kestrels spaccano" ad una maginchiglia, per questioni giornalistiche, e lui ha detto… Thestrals spaccano. A questo punto siamo fuggiti stati chiamati urgentemente da Mius che voleva allenarsi per il torneo dei cavalieri, sì.
Ma dopo siamo andati a cercare anche il nonno professor Byron Cavendish, per fargli le stesse domande. Innanzitutto possiamo darvi una buona notizia: se non avete tempo di spedire lettere a Babbo Natale, andate pure da nonno Cavendish che vi fa un "ohohohoh" perfettissimo e chiedete pure a lui tutto quello che volete. Una fampadina rotta, un tubo di sciappamento, un tranciabarba… ha tante cose interessanterrime nell'aula! Anche secondo lui Hogwarts è sempre uguale, cambiano i maghi e le streghe, ma il resto è sempre splendido. Però ai suoi tempi c'era più rigore, ha detto, e non perché la scuola risparmiava sui fuochi di riscaldamento. "Ai miei tempi era più forte lo spirito di casata ed i grifondoro erano… arroganti alle volte, ma coraggiosi e intransigenti delle regole; i serpeverde erano molto più discreti e sicuramente c'era meno bullismo; anche i corvonero! La loro mente era molto più brillante di quanto lo sia quella degli attuali corvonero, con questo non voglio dire che i nuovi corvoneri non siano intelligenti, ma non penso abbiano le stesse doti dei loro avi. Sono svegli, intelligenti, ma non brillanti e lo dimostrano le clessidre nella sala d'ingresso, del resto! So che scrivono anche un giornalino scolastico, non ne sapevo nulla! Ai miei tempi non credo ci fosse… o forse non ne sapevo nulla io." AHA', Corvonero del presente, Stay Brillant! La volete una fampadina? Quelle che funzionano brillano davvero, ve lo assicuriamo!
Uhm, ci è dispiaciuto sapere che nonno Cavendish avrebbe voluto scrivere per la Voce, ma all'epoca a dirigerlo c'era un Serpeverde che non gli stava tanto simpatico e quando quello uscì da Hogwarts, nonno Byron ormai era un fattucchiere ordinario e doveva pensare a studiare. "Avevo fondato verso il termine del terzo anno un club a favore dei diritti dei babbani, il MUGGLE RIGHTS e mi ero anche fatto aiutare con volantini e spilline, penso che il professor Fletcher ancora lo ricordi, c'era anche lui, sapete? A quel tempo c'era ancora qualcuno che cercava di emulare le gesta di Voldemort ed entrare in contrasto con l'ormai assodato POTTERS CLUB che era un fan club ancora molto in voga, devo dire. Non so chi l'abbia fondato sinceramente, ma so che era molto molto vecchio e infatti si spense ancor prima del mio settimo anno. L'interesse verso un vecchio eroe era argomento di studio quindi la voglia di emularlo o interessarsi anche nel tempo libero non interessava più." Ma… ma… allora i fan club sui singoli esistono! Nonno Cavendish ci ha dato davvero una bella notizia, così possiamo fare a Hogwarts quel regalone immenso che avevamo in mente. Un MULDOON CLUB che resisterà anche dopo la nostra dipartita a giugno – "Ma dipartita non vuol dire anche…?" "Sì, Jerry, tocca ferro", "Ehi, Seanny, come ferro va bene la Coppa delle Case?" , "Sì, reggimi la Coppa del Quidditch che vado a prendere l'altra dal nascondiglio segreto nell'ufficio di nonno Octavius". Abbiamo chiesto anche a nonno Cavendish di ripetere "Kestrels spaccano" a una maginchiglia, rigorosamente per questioni giornalistiche, e lui ha detto… Kanestrals spaccano. E, uhm, be', tappandosi un orecchio e strizzando gli occhi, sembrava quasi che l'avesse detto giusto, dai.
UH! Sì, abbiamo perso zio Octavius Oven tra i fumi dell'aula di Pozioni, ma non importa, abbiamo ancora taaaanto tempo da passare insieme fino a giugno. Prima di lasciare Hogwarts, vi faremo sapere con certa certezza quanti peli ci sono nei suoi baffi, sissignore! E smettetela di chiederci di indagare sui baffi di nonna Graveyard, non è mica educato. E poi non vogliamo farla arrabbiare, o non ci porterà regali a Natale. E voi, nonni di Hogwarts, avete già pensato al nostro regalo per Natale, veeeero?

KESTRELS SPACCANO!
MITEA, BECCATI QUESTO!

Sean & Jericho Muldoon

By vocestudenti | novembre 17, 2012 - 11:30 pm - Posted in Novembre 2068

Ci avete provato, lo so. Volevate farvi desiderare. E fino a due settimane fa la bacheca era incontaminata da bolidate. Capirete che presa dalla disperazione ma anche no di non trovare messaggi adatti a questa rubrica abbia dovuto mandare i Muldoon in avanscoperta presso gli anfratti del nemico. Ma non direi che mi sia spiaciuto delegare il lavoro sporco ad altri, visto che sono tornati, sani e salvi, con addirittura un paio di calzini di Milo Welsh… In che senso erano collant da uomo? Oh. Ohh. Ragazzi, vi sono vicina con lo spirito. Ma, no, non penso di sentirmi ancora sufficientemente in colpa.

Il destinatario ha lo stesso sangue e lo stesso cognome dell'omonima ex studentessa di Tassorosso, Joey Olsen, solo che il fratello pare aver preferito lasciarle passioni quali quella per le scope, i bagnini babbani e persino per i Platani Picchiatori. Quindi, ehm, cosa ci fai a Corvonero se non ti piace lo sport? No perché ormai è qualche anno che alla Cerimonia dello Smistamento mi stupisce sentire il Cappello blaterare di ingegno, amore per la conoscenza e quanto altro, quando per descrivere le nuove generazioni ci starebbe meglio un motivetto del tipo: "e se al tuo stomaco piace ricevere una bolidata / quella di Cosetta Corvonero è la tua Casata. / Oh, con quanto sentimento / indirizzi il gomito verso l'altrui mento". Meno male che la Hongrie è ancora una degna seguace della sua fondatrice.
In ogni caso, vorrei che mi si spiegasse il significato nascosto di questo messaggio. Lei non intende solo economicamente.
Aiuto, cosa avrà voluto dire? Penso che non guarderò mai più una mazza da Battitore allo stesso modo – chissà in quali oscuri mondi è passata… -, anche se immagino che Jennifer si riferisse alla gioia che soltanto il Quidditch o la Broomula1 di un certo livello sanno dare.
Il poter vivere di sport, respirare l'odore dell'erba impregnata di rugiada, mangiarsi quegli ultimi centimetri che ti separano dal Boccino, rifarsi gli occhi dinnanzi alla standing O. che ti hanno dedicato i tifosi. Essere chiamato fuoriclasse, modello, eroe.
In poche parole, braccia rubate all'Erbologia. Alla fine è di questo che si tratta, in certi casi. Molti. Anche troppi.

Se Lawrence Owen si trovasse ancora al mio posto sono sicura che adesso starebbe gioendo per il ritrovamento di questa enorme perla rosa; ma – non me ne voglia lui e quel che è rimasto del suo seguito – io ne avrei fatto volentieri a meno. E' che i miei occhi al momento stanno bruciando, e non è soltanto colpa del tipo di inchiostro che la Heyannir è solita utilizzare. Vinnica, siamo contenti di rileggerti in bacheca, ma magari la prossima volta risparmiaci queste profondissime riflessioni su ciò che stanno facendo i docenti sotto la doccia.
Ad ogni modo, neppure io ho mai incontrato creature rare come appunto i nasi in kilt, Golden Snidget o maghi che hanno il cervello non solo come ornamento, ma non mi sembra il caso di farne un affare di stato.

Ebbene, la cavalleria è ufficialmente approdata a Hogwarts. E' ammirevole, in qualche modo, e mi domando se dipenda dalla velata invasione di Mornay in questo castello o dai corsi di bon ton tenuti da Sir Weetmore. Ora, dopo essermi accertata che entrambi i messaggi sono stati concepiti per il raggiungimento di un fine comune, ci tenevo a informarvi che a volte la collaborazione dà i suoi frutti e che di sera la torre ovest non è sorvegliata dalle 23.15 alle 23.25 salvo il lunedì. Così, giusto per amor di cronaca.
Che poi è bello soffermarsi anche sulle differenze di questi messaggi, dovuti a una divergenza di carattere ravvisabile anche nelle due Casate di – più o meno – appartenenza: Laury va subito dritto al sodo, kaboom; Thingread è per il bombardamento più soft, se così possiamo definirlo. Personalmente, e mi spiace perché in fondo mi fa sentire una traditrice, preferisco i modi di Luys che almeno ci risparmierebbero qualche lutto e il perbenismo a seguire. Del tipo, se Kevin Mordey schiattasse, state sicuri che saremmo pieni di dodicenni distrutti dal dolore che affermerebbero di come farsi buttare giù dalle scale da lui abbia risolto i loro problemi di scoliosi.
E in tutto ciò, forse è il caso di domandarsi cosa abbia spinto questi due giovani maghi a ricorrere alle minacce. Melwasul! Che ti hanno fatto quelli dell'Ego? Ti hanno forse costretta a recitare passionalmente le loro poesie di fronte a tutta la Sala Grande?
La pagheranno cara.

Crup this school!
Crup this world!
Crup it all!

E magari ascolti pure i Dark Potions. Whoa. Tu sì che sei uno grinzafico.
Parliamoci chiaro, ragazzi: quando io facevo l'alternativa voi avevate ancora il moccio al naso.

Harriet Mayfair

By Anne Burton | novembre 15, 2012 - 5:07 pm - Posted in Novembre 2068

Eccomi qui, dopo le prime tre giornate del Campionato di Lega che logicamente si sono riversate anche sul concorso indetto dalla Gringott in collaborazione con La Civetta dello Sport. Eccomi quindi a commentare come sono andati i primi scontri tra le FantaSquadre in gara e come si presenta la classifica generale dopo le prime tre giornate. Avevamo lasciato gli allenatori di belle speranze pronti e agguerriti in previsione di un inizio con il botto – questo dicevano – e un buon incentivo a stuzzicare il Gramo affinchè colpisca questo o quel giocatore delle compagini avversarie. Sarà per questo che per i corridoi si vocifera che i recenti infortuni di Mitea e Grujensson  - oltre al fresco fresco KO della Peacock – dipendano in realtà da strani rituali oscuri di FantAllenatori disposti a tutto. Dopo le prime tre giornate del concorso, ad ogni modo, la classifica che si è venuta a delineare è la seguente:

FantaQuidditch 2068-2069

1
Birmingham Boars
W. Lowenn 6 pt.
1
Prides Peacocks
 A. Burton e R. McReady 6 pt.
3
Backward Billywigs
G. Darsel  4 pt.
3
M.C.F.
S. Medicine 4 pt.
3
RaccoSkein
K. De La Parker e H. McNails 4 pt.
3
Rebels Roars
B. McTroy 4 pt
3
Nundus of Newham
M. Sonn 4 pt.
3
Mad Leprechauns
I. O'John 4 pt.
9
Mornay Madness
B. Rothenberg
2 pt.
9
SilverStorms
N. Silverstongue 2 pt.
9
Dragon Draft
V. Stars 2 pt.
12
Human Cases
E. Donegal, K. Dunning e H. Lanfrad 0 pt.
12
Secret Transform
A. Connelly 0 pt.
12
L.O.L. L. Lamb 0 pt.

Se la prima giornata del FantaQuidditch non ha decretato sonori distacchi tra le squadre che si sono affrontate tra di loro – se non per le vittorie dei Prides Peacocks e dei Rebels Roars per 450 a 210 rispettivamente contro SilverStorms e Mad Leprechauns –  essa ha sancito invece i Mornay Madness di Billy Rothenberg come la FantaSquadra che ha raggiunto per prima il punteggio più alto – equiparato in seguito da altre squadre – con i 490 punti segnati nel tabellino finale dello scontro con i sempiterni Dragon Draft di Vincent Stars, gli stessi che al momento si sono staccati finalmente dal fondo alla classifica insieme a Nicole Silverstongue lasciando nel baratro solo Lila Lamb. A quanto pare certe abitudini per ora sembrano proprio dure a morire anche con il nuovo regolamento, ma sono sicuro che la Serpeverde ha di certo una spiegazione plausibile per il suo avvio di FantaCampionato. L'ultimo posto in classifica, tuttavia, è condiviso anche da altre due  FantaSquadra novelle di concorso e per qualcuno anche di soggiorno ad Hogwarts. Se Alexander Connelly, infatti, sta ancora cercando di capire quale trasformazione segreta sia insita nel nome della sua squadra, i Casi Umani Grifondoro – e non lo si prenda come un insulto a tutta la casata, perchè io ho tanti amici a Grifondoro, vero Gwen? – hanno avuto anche loro qualche problemino di avvio, uscendo sconfitti sia dalla partita contro i Billywigs di Gregor Darsel – non più stabile in cima alla classifica per mio sommissimo dispiacere certo – sia da quella contro Wayland Lowenn, anche lui a punteggio pieno dopo le prime giornate così come il duo non più solo scolastico di Anne Burton e Robert McReady. A ridosso della vetta della classifica ci sono poi i semprenoti M.C.F. (Medicine Campione di FantaQuidditch, sarà questo che vuol dire la sigla?) e la rivelazione – almeno per il momento – della FantaSquadra mista dei RaccoSkein di Katherine De La Parker e Heert McNails autori di un testa a testa epico contro la pazzia di Mornay – l'ha detto Billy, mica io – in cui al cavalier Grifondoro non è bastata neppure la cattura del boccino per spuntarla. Dopo un buon avvio iniziale nello scontro con i Lepricani di Ian O'John e la sconfitta rimediata proprio contro i suoi ex concasati, recupera  il passo Bianca McTroy (uscita vincente dallo scontro con l'ex assistente di Incantesimi), mentre il secondino Serpeverde si è rifatto ai danni della Lamb nella seconda FantaGiornata castigando anche il cavaliere Grifondoro che sta tanto simpatico ad Ivy con un 470 a 330. Vittorie di misura della seconda giornata sono state invece quelle dei Nundus of Newham di Mius Sonn ai danni della squadra dell'assistente di Pozioni così come quella dello stesso Stephen Medicine nei confronti di Alexander Connelly, bruciato da un 490 a 430 finale. Di certo più ricco di emozioni e di pluffe andate a segno è stata invece la terza tornata di incontri in cui, oltre ai match di cui vi ho già dato nota in altre parti di questo articolo, si è avuto lo scontro diretto tra il team di Wayland contro quello dell'ex Serpeverde Medicine. Come avrete potuto capire dalla classifica, il Corvonero ha avuto la meglio anche se solo di settanta punti a differenza dei RaccoSkein – ad esempio – che hanno subito una vera batosta a vantaggio di Mius che immagino abbia tenuto a far presente la cosa a Katherine DeLaParker visto che ormai tra lance, bolidi e pluffe non sanno più cosa tirarsi dietro… circa. Insomma, se il clima è già infuocato dalla terza giornata, posso solo immaginare come si evolveranno le vicende dei nostri FantAllenatori dispersi nella terra del Quidditch. Dal canto mio ho promesso solennemente di non sostenere più i Casi Umani – quelli sportivi, perlomeno – visto che sono stato INGIUSTAMENTE accusato di essere un portamortimer… non so se avete capito cosa intendo. 


Nome: Mad Leprechauns
Coach: I. O'John
Casata: Serpeverde
Formazione:

R. Streitmorge
I. Fehr e K. Flower
P. McMarley, J. Peterson e R. Traveler
E. Dark

Capitano: R. Traveler
Punteggio attuale: 4 pt.
Risultato maggiore: 470
Risultato minore: 210
fG a disposizione: 0
Phil dixit:Con un portiere come Streitmorge che si mantiene sulla sufficienza e un reparto cacciatori che per il momento stenta a decollare sul serio, la differenza all'interno della FantaSquadra del secondino Serpeverde sembra farla proprio una sua ex concasata. Sono le prestazioni di Elisabeth Dark che oscillano attorno al sette in pagella, infatti, a garantire un minimo di sopravvivenza ai Lepricani, laddove l'inserimento di Fehr tra i battitori cerca di tenere a galla un reparto in cui la Flower non è ancora sbocciata.


Nome: Prides Peacocks
Coach: A. Burton & R. McReady
Casata: Serpeverde
Formazione:

K. Theobald
 I. Fehr e D. Marea
S. Agnarsson, J. Bount e T. Homley
L. Peacock

Capitano: L. Peacock
Punteggio attuale: 6 pt.
Risultato maggiore: 490
Risultato minore: 430
fG a disposizione: 11
Phil dixit:La sufficienza – anche se rosicata in alcuni casi – viene raggiunta in ogni reparto con qualche guizzo un po' più consistente per quanto riguarda la cercatrice che, almeno prima dell'infortunio, si attestava attorno al sette in pagella o poco meno. Se poi non l'avete ancora notato, vi invito ad osservare come quattro giocatori su sette di Pavoni e Billywigs sono i.den.ti.ci. Che sia solo un caso? No, dopo la similitudine di nomi della scorsa edizione del concorso direi proprio di no. Fatevi una vita, ragazzi, davvero.


Nome: Backward Billywigs
Coach: G. Darsel
Casata: Grifondoro
Formazione:

 K. Theobald
 I. Fehr e D. Marea
 T. Homley, R. Traveler e T.Williams
 A. Tumbledorf

Capitano: T. Williams
Punteggio attuale: 4 pt.
Risultato maggiore: 410
Risultato minore: 320
fG a disposizione: 6
Phil dixit: Con unTumbledorf apparentemente in ripresa rispetto alle prime due giornate di Campionato, come per i rivali pavoneggianti, anche nel caso della squadra di Darsel i diversi reparti levitano attorno alla sufficienza, senza grandi entusiasmi. Curiosa la presenza nella compagine darseliana di ben tre capitani di squadre di Lega (Homley, Traveler e Williams)… che la formazione dell'ex assistente di Incantesimi abbia bisogno di più di una sola guida per andare avanti? Beh, per ora sembra funzionare, nel caso.

 

Insomma, cari lettori, come avete potuto capire anche voi la sfida è iniziata a pieno ritmo e ho già avuto qualche riscontro da parte di FantAllenatori volenterosi nel mandarmi il disegno del proprio gagliardetto. Spero che gli altri non vogliano essere da meno anche perchè – sia chiaro – io quest'anno ho i G.U.F.O. e non posso mettermi certo a rincorrere ognuno di loro per far pubblicità alla squadra che hanno allestito. Chi vuole vedere il proprio FantaTeam su queste pagine dovrà mettere mano ad inchiostro e pergamena, ecco. E proprio in tema di pubblicità… c'è anche chi non si è fermato al solo gagliardetto, oh no. I Pavoni Orgogliosi, infatti, ci hanno tenuto a mandarmi anche questo affarino che vedete nella foto qui accanto. Insomma, orgogliosi di nome e di fatto, a quanto pare. Ma visto che ho trovato il gadget – era un gadget, vero? – una trovata simpatica per colorare con un po' di tifo una roba di sport che molti catalogano come noiosa a prescindere – cattivi – se volete mandarmi altri pupazzetti o ritrovati simili io non mi offendo eh! Anzi, il mio fratellino sarà molto contento e risparmio sui regali. Ehm… vi aspetto per le prossime FantaGiornate. In bocca al Gramo, Allenatori.

Philip bacibà Noreal