By vocestudenti | ottobre 21, 2012 - 11:16 am - Posted in Ottobre 2068

Qui non siamo in diretta, né in direttissima, né in differita, né in trasferta. Nossignore. Oggi guardiamo al futuro e, poiché Siamo Responsabili, avvertiamo per tempo i nostri futuri clienti dei programmi che metteremo su per aiutarli. Sissignore, questo è il nostro ultimo anno e abbiamo deciso che lo useremo per aiutare… i Casi Umani! Attenzione, non parliamo solo dei Serpeverde, perché le altre casate non scherzano mica. Notate l'immagine in testa a scopo illustrativo, in cui ci siamo prestati ad una simulazione di Casi Umani, quello che si fa il guardaroba all black e osserva il mondo come se ce l'avesse personalmente con lui, e quello che si nasconde dietro una scala e osserva il mondo come se lo volesse mangiare. Attenzione, la simulazione è fatta da professionisti, non ripetetelo quando siete soli nelle vostre Sale Comuni.
Quindi, Casi Umani di Hogwarts. Vi prendono tutti in giro, vero? Che cattiveria, insomma. Noi, invece, vi vogliamo aiutare. I vostri guaritori personalizzati sono arrivati! Perciò diamo un'occhiata al PACU, Programma di Aiuto per i Casi Umani, previsto per novembre/dicembre.

Classe del secondo annointervento di tutoraggio speciale, orari da stabilire. Appena rientrati a Hogwarts dopo un primo anno di adattamento, si sono ritrovati a sguazzare tra i Kappa a lezione di Powell, e sono andati un filino male. La punizione è stata orripilante: lezioni di recupero con Sami Medicine. L'unico secondino che ha esultato è stato Emrys, con lui ci servirà un trattamento d'urto perché è un caso davvero davvero difficile. Onde evitare di lasciare i poveri pargoli sotto le grinfie dell'Ego Corvonero (PROTOCOLLO DI SICUREZZA EPC), nooooi saremo presenti ad ogni lezione di recupero, da soli se la nostra presenza è richiesta anche altrove, insieme quando sarà possibile per, lo sappiamo già, l'immensa gioia dei secondini e dello stesso Sami, che potrà contare su qualcuno che prenda in mano la situazione. Tanto per sicurezza, abbiamo piazzato su ogni secondino un minuscolo artefatto magico che ci permette di trovarli, nel caso Sami si dimentichi di dirci orario e luogo delle ripetizioni. Perciò, secondini, se sentite un strano prurito tra le narici, non abbiate paura, siamo noi che vi stiamo cercando per il nostro tutoraggio speciale!

Melanie Sheridanintervento di recupero ignifugo. Qualcuno ha appiccato, per sbaglio, s'intende, un fuocherello a lezione di Erbologia, e lo zio Sander si è arrabbiato molto, perché nelle serre non ci deve mai essere fumo – eppure Ginny Williams lo portava sempre, il fumo nelle serre. Il tutto pare sia partito da Melanie e noi siamo sicuri sia solo un accidentale ritorno di fiamma di bacchetta, ma in ogni caso la aiuteremo durante la sua punizione. Andremo con lei e lo zio Sander a strigliare, curare e nutrire i cavalli dei cavalieri ospiti del castello alle cinque di ogni mattina e alla fine delle lezioni, per assicurarci dell'entità del nostro eventuale intervento di recupero ignifugo su Melanie e raccogliere crini di cavallo e fare un nuovo plaid da regalare a Natale a nonno Warren.

Megan Rudeintervento di cura dell'insonnia. C'è stata baruffa nel dormitorio femminile di Tassorosso, qualche settimana fa. E abbiamo poi scoperto che era Megan che aveva organizzato un allenamento delle cheerleader, e ciò è cosa buona, ovviamente. La tifoseria Tassorosso deve essere sempre attiva, 25 ore su 24, e se a qualcuno viene ispirazione per tifare in piena notte, perché soffocare il suo estro? Peeeerò Azrael Mistral dice che non si fa e che Megan dovrebbe usare la sua insonnia per qualcosa di più costruttivo, come fare le ronde con lei. A novembre, perciò, Jericho sarà presente per affiancare anche lui le ronde notturne, in modo da assicurarsi con una serie di interventi e imboscate a sorpresa che la cura contro l'insonnia vada a buon fine.

Elsbeth Yurathintervento di prevenzione strepiti. Prefetti e Caposcuola continuano a soffocare l'estro creativo degli studenti, anche se secondo Jackie MacGregor urlare senza valido motivo nei corridoi della Torre Ovest non si può classificare sotto la voce 'prove singole per il gruppo musicale'. E' quello che ha fatto Elsbeth qualche pomeriggio fa, ma vogliamo precisare che un valido motivo c'era. Il protocollo di sicurezza EPC, insomma! Una Serpeverde che urla nella Torre Ovest segnala chiaramente di trovarsi in un'Eccessiva Presenza di Corvonero! Quindi Elsbeth ha seguito solo il nostro consiglio, ha urlato per distrarsi e poter scappare via a richiedere un'evocazione d'urgenza di trinciapolli. Però per accertarci che il fatto sia dovuto effettivamente ad un protocollo EPC, Sean la aiuterà per una settimana a pulire nella Sala Trofei, così da studiare il soggetto e avviare un intervento di prevenzione strepiti o complimentarsi con lei per aver terrorizzato la Torre Ovest.

E seee troveremo un po' di tempo, nel bimestre novembre/dicembre daremo un'occhiata anche alla classe del quarto anno, psicologicamente provata dalle punizioni della Welkentosk e di Powell. Insomma, Mius era in uno stato terribile e dobbiamo affrettarci a recuperarlo un minimo entro Halloween o si rifiuterà di entrare nel nostro costume da Runespoor.

CASI UMANI, CI SIAMO NOI AD AIUTARVI ORA!

Sean & Jericho Muldoon

By vocestudenti | ottobre 20, 2012 - 10:03 am - Posted in Ottobre 2068

Vita da assistente

di Elizabeth Scott

E' strano scrivere qualcosa per un giornale, io che non l'ho mai fatto perché avevo cose più importanti da fare, come studiare oppure, come in questo momento, correggere i compiti dei marmocchi ragazzi che non hanno ancora capito la vera essenza delle Rune e mi tediano con le loro parole piene d'inventive senza senso.
Comunque è un piacere scrivere per la Voce un articolo, ora che sono relativamente più libera. Di certo, la Voce è migliore dell'Eco. Non me ne vogliano i Corvonero, ma il cappello parlante vi sceglie in base all'intelligenza e alla saggezza, non a quanti gossip riuscite a trovare in un mese.
Vita d'assistente, si chiama, l'articolo. Vi siete mai chiesti come viva un'assistente, in questo caso io, all'interno del castello? Secondo me no, dopotutto voi ragazzi siete così pieni delle tante cose che dovete fare. Studiare, scrivere sui giornali, studiare, e poi giocare a Quidditch e ancora studiare. Studiare è assolutamente importante, mi avete capita? Ma la vita da assistente è assolutamente un inferno fantastica. Io ringrazio Rhys per l'opportunità che mi ha dato, ma quando gli si mette in testa non so cosa e comincia a dividere la cattedra dove dobbiamo insegnare in una stessa lezione e la divide con il gesso per tracciare i confini… comincio a sudare freddo. Oppure quando lo fa con l'ufficio. Sono sicura che molti – anzi, molte – studentesse tra quelle che mi stanno leggendo adoreranno Rhys. La signorina Whiteheart, in particolare, sembra particolarmente dispiaciuta quando sono io a tenere lezione invece che Immanuel. Insegnare ad Hogwarts è importante per il proprio bagaglio culturale, per confrontarsi con gli studenti, con altre persone ed altri professori, e non nego che è stata una bella notizia quando mi è arrivato quel gufo nel quale mi si comunicava che sarei tornata ad Hogwarts dopo tanti anni. Ed anche insegnare è bello, se escludiamo il fatto che devi correggere i compiti, che devi pensare a come non annoiare gli alunni, che quelli a volte cominciano a parlare senza rispetto, o si vestono come dei veri straccioni e allora devi redarguirli perché non ti va di osservare come i giovani d'oggi si rovinino tingendosi i capelli con quelle tinte babbane che li rovinano e basta, oppure… Comunque mi piace molto insegnare, davvero. E' bello provare ad infondere saggezza in quelle testoline che ti guardano piene di stupore o almeno spererei che fosse così e gli occhi che si illuminano quando hanno capito qualcosa cioè mai. La vita da assistente è carina, soprattutto quando non devi cucinare qualcosa di veloce in casa e invece hai la colazione, il pranzo e la cena già pronti in Sala Grande. Detto ciò, ragazzi, sono sicura che vi piacerebbe continuare a leggere quello che ho da scrivere ma il mio tempo è scaduto e io devo continuare a mettere qualche T a quelli che hanno preso la pergamena del compito come un modo per divertirsi e non come un modo per mostrare la propria intelligenza, sempre che ne siano provvisti.
Grazie alla signorina Lowenn e alla signorina Mayfair che mi hanno dato quest'opportunità di parlare della mia vita da assistente.

Controeditoriale

di Septimius Sonn

Vorrei premettere una cosa: sono stato scelto per scrivere il controeditoriale unicamente perché sono nuovo e volevano che se ne occupasse uno nuovo. Non perché sono un impiastro ed ho "presente quel particolare momento in cui ti trovi davanti ad una persona che fa uno strafalcione assurdo", visto che faccio parte di quel genere di persone. Me l'hanno chiesto prima che Margareth scrivesse il suo editoriale. Detto questo… il controeditoriale per definizione va contro l'editoriale. Margareth si è esposta dicendo che bisogna dire no. Io vi dico che talvolta dei sì ci vogliono, anzi sono più che necessari.
Quindi iniziamo a riflettere sui sì che è necessario dire a scuola senza pensarci o usare il cervello, perché ad usarlo non diremo mai di sì. Da che siete sbarcati ad Hogwarts, quante volte vi siete ritrovati a dover fare una lezione che vi spaventava, vi sembrava pericolosa o inadatta a noi giovani maghi che non avevamo ancora idea di cosa si stesse parlando? Per quanto mi riguarda, tantissime volte. Per prima cosa con la Graveyard, che ormai è andata via da un anno e passa, ma non si dimentica facilmente. Certo, con lei valeva la regola "potete rifiutarvi, ma dovete essere pronti a pagarne le conseguenze". Chi sarebbe stato così cretino da volerne pagare le conseguenze? Nessuno. Infatti tutti ingoiavano il magone e via nell'illusione di turno a farsi sbranare dalla creatura magica del caso o a veder dilaniati Ciccio o Tursillo, nostri carissimi amici. Allo stesso modo può anche starmi sui Boccini che debba dare al mio gatto una pozione che io abbia preparato per la prima volta, visto sono una schiappa patentata a Pozioni e rischio sempre di avvelenarlo. La conseguenza logica è che il mio gatto, Selvaggio, sparisce ogni mattina ed io devo alzarmi un'ora prima per andarlo a cercare, trovarlo e pietrificarlo per portarmelo a lezione. Tanto più quest'anno che alle sofferenze annunciate per la somministrazione di pozioni si aggiunge la presenza in aula dei carlini, che saranno anche tranquilli e coccolosi, ma restano comunque cani che amano rincorrere i gatti e di cui i gatti diffidano. Nonostante queste e molte altre cose del genere, i sì ai professori vanno detti. Anche se ogni briciolo di cervello che si trova dentro la nostra testa ci dice che non si fa. Si suppone che loro sappiano cosa sia meglio perché si impari.
Leggermente diversa è la questione sulle gaffe. Anche qui, qualche sì ci vuole, Margareth. Cioè, non nel tuo caso che sei dolce, simpatica e carina, ma in altri sì. Metti che un bullo random si ritrovi a fare una figuraccia davanti all'intera scuola. Che fai? Non lo prendi un pochetto in giro insieme a tutti gli altri? E' il karma che ci concede un'opportunità e bisogna cogliere l'occasione al volo. Oppure pensiamo a tutti quegli studenti più giovani, magari figli unici di qualche importante famiglia magica, che arrivano ad Hogwarts con la convinzione d'essere la strega o il mago, non è che sto parlando di Calypso, più importante di questo mondo. Per loro imparare a tenere a freno la lingua, la bacchetta o le arie che si danno pur essendo meno capaci di altri studenti è impresa pressoché impossibile. A meno che non gli capiti qualcosa che faccia loro abbassare la cresta. Una sana figuraccia in pubblico è cosa buona e giusta, se studiata a tavolino da chi voglia dar loro una lezione anche meglio.
Ultimo punto all'ordine dell'editoriale di Marge: il rapporto tra Eco del Corvo e Voce degli Studenti. Qui spero profondamente che esprimere il mio punto di vista sulla questione non voglia necessariamente dire vederla come Jackie MacGregor. Perché va bene dare un'altra interpretazione dei fatti, ma dar ragione all'Eco ce ne passa. Prima di tutto vorrei mettere il dito su un fatto importante: "gli albori dei due giornali". Messa come ha fatto la carissima caporedattrice dell'Eco sembra che i due giornali siano nati nello stesso periodo. Invece non si possono neppure lontanamente paragonare. Mi sono informato. La Voce ha una storia di quasi ottant'anni e l'Eco di una mezza dozzina. Non voglio dire che avere una storia e non avere un bel nulla possa fare la differenza, ma sino a sette anni fa Hogwarts aveva un giornale che rappresentava gli studenti in maniera eguale. Poi i Corvonero si sono alzati una mattina ed hanno deciso di mettere su un loro giornale. Non so chi abbia iniziato a punzecchiare chi, ma è certo che non è stata la Voce a creare la rottura nella scuola. Quindi se la MacGregor sarà così cortese da non continuare questa disputa, bè, non può che avere il mio apprezzamento. Non ci credo tanto, visto che secondo me andrebbe contro la natura stessa del loro giornale, oltre che della loro casata, che non fa altro che pungolare il prossimo in ogni numero se non addirittura ogni articolo. Senza offesa, eh!

By vocestudenti | ottobre 18, 2012 - 7:15 pm - Posted in Ottobre 2068

Ottobre di norma dovrebbe essere il mese di quelli come noi, o insomma quelli come me e altri pochi eletti studenti visto l'andazzo di Hogwarts che somiglia sempre più a un lichene Babbano. Avete già scelto il vostro costume di Halloween? Bene, perché muoio dalla voglia di contare tutte le bambole assassine e i ragazzi con la gonna che circoleranno questa volta. Dai che se siete più di dieci per categoria potrete addirittura superare il record di avvistamenti di quell'Halloween del 2066! Però, festicciola in programma a parte, non è che sia stato esattamente il mese delle streghe che mi aspettavo. Ok, i nostri baldi giovani hanno sperimentato l'ebbrezza di giocare in un castello di marmo spacciato da campo da Quidditch. Noioso. C'è stata qualche trollata in più compiuta dai ragazzi del secondo anno (tirare frecce durante una lezione? "quei tipi astuti e affatto babbei"? Grey, seriously?). Comunque noioso. E i cavalieri di Mornay sono arrivati fra noi! Però a nessuno importa.
Per fortuna che a rallegrarci ci pensi almeno la nostra bacheca scolastica, sempre rifugio di inestimabili tesori.

Un po' mi è spiaciuto per il cugino di Margareth – voglio dire, è già Corvonero, non è il caso di infierire sulle sue prestazioni sess quidditchistiche – anche se il sentimento di empatia è durato il tempo di tornare sul luogo del delitto a copiare il messaggio, quando l'ho trovato accompagnato da una risposta a tono che precisava il suo utilizzo di "piume" e non di "penne". Wayland, you know we love you as a linguist but, a volersi rintanare in biblioteca come tanto vi piace fare, questi sono i dati che vengono fuori:

penna [pén-na] s.f. Ognuna delle formazioni cornee che ricoprono il corpo dei volatili, composta da un asse centrale con l'estremità inferiore sottocutanea (calamo) e una parte libera (rachide) da cui si dipartono…

Vabè, ci siamo capiti. Forse è meglio se posi anche l'Omniocolo da birdwatching. Anche se trovo l'intera questione scaturita da un fake e quindi inutile da portare avanti. Cioè, io mi rifiuto di credere che esista davvero qualcuno che faccia "lingua" di cognome e che soprattutto questo qualcuno non sia imparentato con i Fehr.

Non so perché, o magari sì, ma ho la netta sensazione che Emrys Hansen diverrà ospite fisso della mia rubrica. La volta scorsa era semplicemente un nome tirato in ballo da altri, mentre in questo numero ho voluto citare parole che provenissero dal suo piccolo pugno indolenzito. E' un po' come il prezzemolo, ammettiamolo, il che dovrebbe metterci in allarme visto che lo si nota spesso in compagnia di Sami. Eccoli, li vedete? Intendo quel tipino laggiù che sta camminando davanti al Prefetto… no, quello è Justin Herres, io intendo quell'altro col collare. E non guardatemi in questo modo, il fatto che Emrys sia disposto ad accettare una pesca da una FEMMINA è un'evidente richiesta di aiuto. Non solo lo sfrutta, Medicine non lo nutre neanche abbastanza!
La misoginia di questo dodicenne continua a commuovermi, in ogni caso, e non sono necessariamente ironica. Infatti, se quasi tutti i maschi fossero come lui, Hogwarts tornerebbe a essere finanziata dallo stato e l'Eco non avrebbe di che scrivere, ma purtroppo dobbiamo accettare di non avere più studenti meritevoli di borse di studio visto che sono troppo impegnati a creare lo scandalo della settimana. Ho quindi il timore di sapere cosa ne sarà di Emrys una volta che la pubertà – non è un brutta parola, attenzione – avrà fatto il suo corso; però, data la situazione attuale, immagino che sarà una cosa lunga. Anche Peach deve pensarlo, altrimenti non gli avrebbe chiesto di fare merenda assieme.

Nel leggere InterFairiamo di settembre non avete sentito anche voi una gelida ventata sul collo, come se mancasse qualcosa? Sì, lo so, me ne rammarico. La verità è che questa rubrica – no, anzi, l'intera bacheca di Hogwarts non è niente senza i messaggi affissi dai primini. Per un po' avevo temuto che la tradizione di appostarsi di fronte alla bacheca si fosse perduta per sempre, e invece no, rieccola, più forte che mai! E tanto per cambiare, i nuovi studenti stanno cercando di coalizzarsi per dimostrare a noialtri che anche loro hanno un cuore, ma soprattutto una bacchetta e un equipaggiamento di incantesimi quali Lumos, Alohomora e – tenetevi forte – Arefacio. So cool.
No, non sto dicendo che non possano organizzarsi in tutti i club che vogliono, è solo che mi fa quasi sorridere questa smania di fare gruppo visto che quando si saranno scollati di dosso l'etichetta da matricola cominceranno a detestarsi a vicenda fino al settimo anno; antipatia che comincia già a delinearsi data la creazione di non uno ma ben due comitati primino-friendly che cercano di comprarsi seguaci spacciando Cioccorane.

Partiamo dal primo, indubbiamente di stampo Corvonero. Indubbiamente perché si propone come gruppo di studio e non fa altro che ripetere la parola "brillante", discutibile intercalare del fu Michael Cerfield che era appunto Corvonero. Ho idea che a Madama Hawthorn saranno brillati gli occhi allo scoprire che la sua biblioteca avrebbe ospitato questo gruppo di potenziamento. Non lo nascondo, avrei tanto voluto esserci per assistere alla scena, ma io sssono sssolo una ssschifosa Capossscuola di Ssserpeverde, nesssuno mi vuole, sssigh. Lachian, a proposito, le ho mai chiesto se ha figli? No perché noto delle somiglianze.

Tuttavia è il secondo gruppo, che da oggi chiameremo C.P.C.P. perché si chiama C.P.C.P., ad ottenere la menzione d'onore di "Genio che si Commenta da Solo" del mese. O meglio, io qualche commento me la sono comunque sentita di aggiungerlo, perché quello che avete scritto, ragazzi, è veramente assurdo:

… a meno che, naturalmente, non vi siano sempre dietro Sami e il suo malavitoso giro di ragazzini.

Harriet Mayfair

By Anne Burton | - 6:48 pm - Posted in Ottobre 2068

Non mi è stato chiesto di scrivere un trafiletto per uno dei giornali scolastici come l'anno scorso. E queste righe non dipendono neanche da quel docente di Cura delle Creature Magiche che vi ritrovate e che io ho la sfortuna di conoscere da troppi anni ormai. Ho chiesto io alla redazione di poter inserire queste righe e l'ho fatto per mettervi in guardia, avete letto bene. Ad Hogwarts vi insegnano ad imparare incantesimi e riconoscere creature più o meno oscure. Vi insegnano a preparare pozioni e sfruttare la Trasfigurazione, oltre che a convivere con il mondo babbano che ci circonda. Eppure quanti tra voi penserebbero alla magia oscura ed al subdolo, trovandosi all'interno di un parco? Non importa che lo si chiami Euclides Park – come è denominato in realtà – o Horror Park, come è conosciuto dai più.  Non si è mai pronti abbastanza ad affrontare l'oscuro e le situazioni pericolose, date retta ad un mago dalla brillantezza discutibile – non ho simili pretese, soprattutto in questo caso – ma che ne ha viste abbastanza da cercare di sfruttare la sete di comunicazione che grazie a Godric si mantiene tra le pareti di Hogwarts, per spronarvi a tener sempre gli occhi aperti. Partiamo quindi da Glenridding, una cittadina inglese nella regione dei laghi. E partiamo da un anniversario come un altro, quello dell'apertura al pubblico – babbano e non – dello stesso parco, senza dubbio singolare nella sua conformazione e progettazione. Alte siepi circondano le varie aree del parco, immaginatevelo così, donandogli un aspetto del tutto simile ad un labirinto tempestato di sculture animate tetre ed orripilanti, niente che abbia a che vedere con uno stomaco delicato, per intenderci. Come vi sentireste se tutto questo, però, prendesse vita sul serio, non solo nella vostra immaginazione? Se davvero una Manticora scolpita nella pietra arpionasse una fanciulla, sbranandola? O se mani che sbucano dal terreno sotto quella che pensate sia solo l'illusione di un mago che non ha bisogno di bacchetta, afferrassero le vostre caviglie trascinandovi nel sottosuolo? Chiedetevelo, ragazzi, perchè è quello che è successo a Glenridding. Chiedetevelo perchè dieci uomini, cinque donne ed un bambino hanno perso la vita sotto questa furia incontrollata. E non sono stati esclusivamente Giganti, Arpie o la lotta tra un Drago ed un Basilisco a generare tutto questo, no. L'oscuro viene dagli uomini, suona come un'ovvietà, non è vero? E l'oscuro in questo caso arriva da una donna che – i vostri genitori spero vi abbiano avvertito – campeggia sui bandi ministeriali appesi in ogni angolo del mondo magico. Si chiama Diana Eedera e se il suo nome non vi giunge nuovo è perchè si tratta di un'affiliata al Sigillo di Fuoco che ha già avuto a che fare con la giustizia. E' ricercata, per evitare ogni fraintendimento. E non solo per quanto capitato a me, la vostra assistente di Difesa Contro le Arti Oscure – Erzsebeth Dalloway – la dipendente part-time del comitato di scuse ai babbani del Ministero della Magia, Zoe Traves e tutti gli altri presenti quella sera. La stessa sigillara è infatti ricercata anche in seguito all'aggressione avvenuta a Nocturn Alley ai danni della neodiplomata Anne Burton dopo essere stata riconosciuta dalla stessa ragazza e da almeno un altro testimone di quanto accaduto. Ricoverata al San Mungo per una settimana, l'ex studentessa di Hogwarts è stata dimessa qualche giorno fa dopo l'intervento di guaritori che hanno dovuto approntare un controrituale nel tentativo di salvare la mano destra della ragazza a seguito di un incantesimo oscuro in grado di congelare il sangue nei vasi fino alla perdita di funzionalità della parte colpita.  Tenete gli occhi aperti, dunque. E non sottovalutate niente di quello che può accadervi attorno nella consapevolezza, in ogni caso, che tutto il Ministero – e non solo – si sta prodigando per la nostra sicurezza.

Eugene Thofteen

By Anne Burton | - 2:29 pm - Posted in Ottobre 2068

Non c'è tre senza quattro, credo sia proprio il caso di rivedere il detto babbano e correggerlo in questo modo. Si, perchè se qualcuno di voi ha perso il conto, vi ricordo che questa è la quarta edizione in cui la Gringott ha deciso di coinvolgere la nostra scuola in un concorso che premia i più bravi – e anche fortunati – FantAllenatori in cespuglio farfallino. Prima di vedere quali sono i maghi e le streghe di belle speranze che si sono iscritti al concorso, però, è mio dovere ricordare che quest'anno sono state introdotte delle sostanziali novità all'interno del regolamento. E visto che ci sono vorrei anche far presente che per amore del giornale non mi sono iscritto neanche quest'anno perchè ho paura io sono quello che deve riportare le notizie senza farsi coinvolgere, ecco. Spendere dieci galeoni con la speranza di vincerne cento ha animato anche quest'anno i volantini sparsi per Hogwarts, ma anche in diverse strade dei borghi magici del Mondo Magico e sulle pagine della Civetta dello Sport cointestataria del concorso stesso. La novità sostanziale rispetto alle precedenti edizioni del FantaQuidditch, però, deve essere ricercata nell'introduzione di un  FantaQuiz che permette di incrementare il gruzzolo di soldini a disposizione per le diverse FantAste. Citando direttamente quanto scritto sui manifesti "Prima di ogni giornata (fino all'ottava compresa), verranno pubblicate sulla Civetta dello Sport delle domande relative alle partite del campionato di Lega. Se risponderai correttamente ad una o più domande, potrai vincere fino a 7 fantaGaleoni per giornata da spendere nella successiva FantAsta" Insomma, si tratta di un incentivo niente male per tenere viva l'attenzione non solo dei novelli – si fa per dire – FantAllenatori, ma anche di tutti i curiosi che vogliono dimostrare di non essere da meno pur non partecipando al concorso in atto. Ma veniamo ora al nocciolo dell'articolo: ecco a voi le FantaSquadre di quest'anno!

FantaQuidditch 2068-2069

1
Backward Billywigs
G. Darsel
2
Human Cases
E. Donegal, K. Dunning e H. Lanfrad
3
Secret Transform
A. Connelly
4
Birmingham Boars
W. Lowenn
5
SilverStorms
N. Silverstongue
6
Prides Peacocks
A. Burton e R. McReady
7
Nundus of Newham
M. Sonn
8
Mad Leprechauns
I. O'John
9
M.C.F.
S. Medicine
10
Rebels Roars
B. McTroy
11
Mornay Madness
B. Rothenberg
12
Dragon Draft
V. Stars
13
RaccoSkein
K. De La Parker e H. McNails
14
L.O.L. L. Lamb

Come si può notare dallo schema che riassume tutti i partecipanti della quarta edizione della competizione, però, la prima cosa che balza sicuramente agli occhi è la scarsa presenza dei figli di Cosetta e Tosca tra le file dei FantAllenatori, probabilmente perchè a Corvonero e Tassorosso si predilige il Quidditch giocato o forse perchè si ha proprio poca voglia di mettersi in gioco. Se i canarini sono rappresentati dal solo Alexander Connelly con la sua squadra che – almeno dal nome – promette grandi sorprese, i discendenti di Cosetta candidano i novelli Wayland Lowenn e Katherine De La Parker a rappresentare l'acume di casata. A tal proposito, poi, sarei curioso di conoscere le ragioni che ci sono dietro l'assegnazione di un nome come quello dei RaccoSkein all'unica FantaSquadra a casata mista presente in elenco, ma avrò modo e tempo di affrontare anche quest'aspetto del FantaQuidditch direttamente con Katherine e Heert McNails, suo compagno di avventura. Forti del consenso ricevuto nella passata edizione, anche quest'anno le porte del concorso sono state aperte sia agli studenti di Hogwarts che a partecipanti esterni tra cui spiccano di certo i nomi dei navigati Gregor Darsel e Vincent Stars per quanto riguarda la casata di Grifondoro ed Anne Burton e Stephen Medicine sul lato Serpeverde. Se l'assistente di Pozioni ed il futuro guaritore del San Mungo, però, tengono fede al nome della propria squadra, gli altri due partecipanti dell'ipotetico quartetto hanno avuto almeno la decenza di non utilizzare nomi simili come in passato. Quest'anno hanno optato direttamente per avere quasi la stessa formazione, giustamente, con il benestare di Robert McReady che affianca l'ex Caporedattrice de La Voce nella gestione della FantaSquadra. Stesso nome – e si spera una posizione di classifica migliore – anche per Nicole Silverstongue la cui richiesta di un criterio di valutazione che premiasse di più il gioco di pluffa è stata in qualche modo accolta dagli organizzatori del concorso. Così come al contrario, stupisce la presenza di Lila Lamb, soprattutto dopo le sue neanche tanto velate accuse sulla buona fede del concorso dell'anno scorso. Per rimanere in tema di pluffa, però, sono proprio i cacciatori di professione o scolastici, quelli che si sono fatti avanti proponendo le loro idee per il FantaCampionato alle porte. Mius Sonn e Braden Billy Rothenberg si affiancano infatti alla cacciatrice degli Arrows Bianca McTroy che ha deciso di provare anche quest'anno l'ebrezza di poter "manipolare" alcuni colleghi della Lega di Quidditch. A completare il quadretto dei FantAllenatori c'è infine Ian O'John,  il rappresentante dell'anno maledetto, come ormai molti individuano i secondini che si aggirano per il castello; se poi la FantaSquadra in questione si chiama addirittura Lepricani Pazzi… ho detto tutto. O quasi tutto, a dire il vero. Ultimi ma in cima alle mie preferenze ci sono infatti i Casi Umani – di nome e di fatto – rappresentati da tre primini coraggiosi almeno quanto vuole la tradizione Grifondoro. Ecco quindi Eoghan Donegal, Kerry Dunning e Hortense Lanfrad, ovvero colui che non conosce la magia, colei che ha portato le medaglie al Torneo di Gobbiglie e colei che ha una sorella a coprirle le spalle (ma solo per puntar meglio a sua volta)… come non si può fare il tifo per loro? Che poi, certo, i più acuti tra voi avranno già notato che le squadre in gara per un momento hanno rischiato di fermarsi a  tredici – tranquilli, non è accaduto, non si parlava di posti a tavola e soprattutto non c'era Mortimer Gray di mezzo – anche se, per darvi un'idea di come quest'anno il budget a disposizione dei FantAllenatori abbia limitato di molto la fantasia, vi basti sapere che ben dieci squadre su quattrordici presentano Dragos Marea come battitore, seguito a ruota nelle preferenze da un altro Campione Tre Maghi – Ismail Fehr – e da Kirsten Flower. Anche quest'anno, infine, le ex glorie della scuola hanno avuto un posto di rilievo nelle intenzioni di quasi tutti i partecipanti. Relena O'Neil, Elizabeth Dark, Krystal James, Joey Olsen, Andreij BecketHailey Roines, Elenoire Glorbander e la stessa Bianca McTroy sono infatti stati scelte da alcune squadre che ripongono in loro molte aspettative, neanche a dirlo. Insomma, i FantAllenatori sono pronti, le squadre allestite e, a dire il vero, nel momento in cui consegno questo articolo si è anche svolta la prima FantaGiornata. Mi perdonerete però se, visto che Halloween arriva solo una volta l'anno, rinvio tutto al numero di Novembre anche perchè se non mi muovo a indossare il mio costume da Gregor Darsel (almeno così Ailie mi si filerà?) rischio che Wiamer non mi porti con sè in Sala Grande e poi l'articolo con Harriet chi lo scrive? 

Philip Noreal

 

 

 

By Leroi Gordon | - 12:00 am - Posted in Ottobre 2068

corvo

Quindi, eccoci qui, un nuovo Halloween sta per arrivare. Avete già deciso il costume? Io, ora come ora, non ho ancora deciso se vestirmi o meno e da cosa. Ad Halloween c'è comunque un po' di tutto: banshee, lupi mannari, strane creature in via di estinzione con un cartello che dice che sono sotto la tutela del W.W.F.F.B a completamento del travestimento, c'è chi si veste da se stesso (perché lui da solo fa spavento), c'è chi si veste  da carciofo carnivoro e simili e c'è chi si rinchiude in Sala Comune piangendo come un Crup abbandonato e ingozzandosi di Api Frizzole perché non può presentarsi in Sala Grande senza un travestimento decente. Io avevo una mezza idea di provarmi a travestire da Tentacula Velenosa, oppure anche da Fagiolo Corridore, ma così avrei potuto sembrare un broccolo, in tutti i sensi, per cui ho iniziato ad optare per una svariata varietà di altri travestimenti, tra cui un quadro parlante e semovente – per quello mi basta farmi prestare una cornice vuota dal custode – puffola pigmea , armatura – non so se a quelle dei corridoi farebbe piacere che ci entri dentro, però – da pudding di Natale (ma sarei andato fuori tema) e infine da uomo invisibile – non comparendo affatto alla festa e rimanendo in Sala Comune a mugolare come un Crup di cui sopra per superare la tristezza e le pene d'amore che mi attanagliano! Forse la cosa delle pene d'amore non l'avrei dovuta dire.

Ebbene, rimuginando a lungo sulla questione costume, mi sono chiesto: ma perché sottoporci ogni anno a questa tortura? Perché ogni anno, il 31 ottobre, è Halloween? Beh, facendo ricerche un po' qua, un po' là – e con "un po' qua, un po' là" intendo la biblioteca – ho trovato un interessante libro che ha fatto proprio al caso mio. Si intitola: "Le origini delle feste, da Halloween fino a Pasqua e suggerimenti pratici per superarle al meglio e facendo bella figura". 

nome immagineNella sezione "Halloween", si scoprono numerose leggende sulla nascita di questa festa. La prima riporta di un mago bruttissimo, nato il 31 ottobre, che sembrava una specie di mostro ma era di grande simpatia e molto socievole. Portava sempre una maschera, perché si vergognava del suo aspetto, ma aveva un sacco di amici e questi, il giorno del suo compleanno, gli chiesero di vederlo in volto. Il tizio non voleva, ma alla fine – sapete come sono fatti gli amici, soprattutto quelli scassaboccini, vero? – lo fece e quelli che erano con lui non poterono trattenere dei moti di disgusto e di spavento. L'uomo, mortificato, si rimise la maschera e si rinchiuse in casa, con l'intenzione di non volerne più uscire, anche se gli amici – avendo compreso di averlo offeso, ebbeh – cercavano di tirargli su il morale. Alla fine decisero, per il suo compleanno successivo, di fargli una sorpresa: quando l'uomo infine uscì, trovò tutti i suoi amici travestiti da esseri mostruosi, tutti brutti e/o sfigurati e/o con delle facce ridicole, così l'uomo poté togliersi la maschera e passare una giornata in libertà! Questa potrebbe essere una bella storia sulla forza dell'amicizia, ma sappiamo – storicamente – che la realtà è molto più cruda. 

Un'altra ipotetica origine di Halloween, forse più seria, è che i maghi e le streghe volevano, almeno per un giorno, esprimere i loro poteri magici in libertà senza paura di essere perseguitati o peggio. Così, per evitare che i babbani li riconoscessero come loro simili, solo molto più magici, si travestivano da creature improbabili e forzutissime. I babbabi reagiscono in modo molto diverso davanti ad un mostro e di fronte ad un essere umano. In pratica, credendo di avere a che fare con creature demoniache o angeliche, o anche semplicemente delle bestie orrende e esseri di cui non potevano spiegare l'esistenza, i babbani non si avvicinavano a questi ritrovi pieni di gente dall'aria paurosa, che si riunivano in occasione di Halloween. In seguito i babbani, credendo che tali creature – che in effetti erano soltanto i maghi travestiti – non avrebbero fatto loro del male se si fossero confuse a loro nell'aspetto, iniziarono a travestirsi a loro volta in quel particolare giorno. Così, durante il 31 ottobre, sia i maghi che i babbani possono festeggiare insieme, ed è forse l'unico giorno dell'anno in cui le differenze sembrano sparire, utopicamente parlando.

Un'altra leggenda ancora racconta invece che Halloween nacque quando una vera ondata di esseri demoniaci – in tempi molto antichi – invase la terra. A quel tempo i maghi e le streghe erano molto ben voluti tra i babbani, che anzi li consideravano una specie di creature divine. Maghi e sciamani di questa era remota non sapevano ancora come battere questi esseri malvagi – la magia era evidentemente ancora molto primitiva – e così decisero che dovevano convincerli a ritornare da dove erano venuti. Tuttavia li avrebbero divorati se si fossero presentati a loro in veste di esseri umani. Così decisero di travestirsi da loro simili e, con l'inganno, li fecero mangiare tantissimo, li ubriacarono per bene e in seguito, mentre quelli erano profondamente addormentati, li gettarono negli abissi da cui erano usciti. L'uso di travestirsi è rimasto, così come preparare ogni sorta di dolcetto e vivanda che possa soddisfare appieno un essere infernale affamato di carne umana. Così, a quanto pare, questa cosa del travestirsi sembra attingere sempre da qualche motivazione molto pratica; l'istinto di difesa, per esempio, o un certo senso di comunità. Direi che i travestimenti eseguono decisamente bene il loro scopo, ovvero quello di tenere alla larga chiunque sia indesiderato, facendo sentire a proprio agio chi invece normalmente non lo sarebbe. Anche i mostri hanno il diritto di divertirsi, ogni tanto! Sì, anche la Welkentosk. O la Dalloway. Ma loro sono mostri intesi solo in senso metaforico, eh! Non mi fraintendete. 

Quindi, in conclusione: vestirsi da esseri mostruosi e fare baldoria è una cosa sana e giusta, lo hanno fatto dall'alba dei tempi e quindi, perché non darci dentro anche noi? Con un po' di Whisky Incendiario, magari.

Leroi Gordon

By vocestudenti | ottobre 12, 2012 - 8:19 pm - Posted in Ottobre 2068

In direttissima dall'ultima fila di banchi dell'aula di Incantesimi durante una strambissima lezione di Will Harrenhal! Ci siamo messi dietro per non togliere la visuale a quelli del primo anno, dato che siamo semplicemente in Ricognizione Pacifica a Scopo di Sondaggio, anche se a breve applicheremo il Protocollo di Sicurezza OAC, Occhio Al Cappello, perchè pensiamo che gli accessori di Harrenhal siano vagamente sospetti. Abbiamo passato tutto l'orario di colazione, qualche giorno fa, a frugarci dentro, ed è stata un'operazione difficile, specialmente perchè sotto c'era la testa dell'assistente. Signor Harrenhal, se ci fosse nostro padre qui, direbbe che deve Mettere La Testa A Posto, proprio come ha detto a noi!

Maaa vi dicevamo della Ricognizione Pacifica a Scopo di Sondaggio. Dopo aver passato un'oretta a fissare piume che levitavano in aria, o che cercavano di farlo – e i tentativi falliti non c'entravano assolutamente con quelle gomme bolle bollenti che gravitavano in aria e che noi non abbiamo mai preso in prestito dalle tasche di Septimius per rimetterle per sbaglio, masticate, nelle tasche di Hilary Darcy – ci siamo fatti largo nella mischia di pargoli per individuarne quattro in particolare e fare agli stessi due domande flash, ovvero di descriverci in massimo dieci parole i loro fratelli/sorelle maggiori e di dirci quale protettore avrebbero scelto tra gli studenti, nel caso il loro fratellone/sorellona non fosse stato sufficiente. Perchè proprio i fratelli maggiori? Vi siete chiesti il perchè del titolo dell'articolo? Se non ve lo siete chiesti, chiedestivetelo! Noi ci teniamo tanto alla famiglia, perciò lo scopo del Sondaggio era proprio questo: la generazione successiva. Successiva a quale? Successiva alla precedente, che domande, i nuovi entrati di quest'anno. Fratellini e sorelline di Hogwarts, venite allo scoperto! E se avanza qualche cugino, lo facciamo entrare comunque, c'è da mangiare cioccalderoni per tutti, offre lo zio Sander!
Cominciamo dalla casata di Tassorosso, perchè Jericho è il più grande tra noi, di ben tredici secondi. Il mini parente gialloneroso che abbiamo fermato in corridoio è Sunshine McHoney, sorellina di Jake che è entrato di recente nella grande famiglia della Voce. La piccola raggio di sole avrebbe voluto più di dieci parole da usare, ma siamo comunque riusciti a farci un'idea vaga di quanto voglia bene al fratello "egocentrico, pallone gonfiato, stupido, idiota, anche se vogliono dire la stessa cosa ma voi scrivetele! psicopatico, maniaco dei capelli, decelebrato, forse tenero, pigro, rompiboccini a tempo perso e… l'ho già detto che è un idiota, veeeero?" Il testimonial dell'amore fraterno! Anche noi ogni tanto ci diciamo che siamo egocentrici e che sembra che nel mondo vediamo solo noi stessi, ma proprio perchè ce lo diciamo a vicenda guardandoci in faccia, in effetti in quel dato momento noi vediamo solo noi stessi! Riguardo il protettore, Sunshine ha mostrato un certo ribrezzo a stare sotto l'ascella di Jake, e ha detto che se proprio avesse bisogno di un protettore, sceglierebbe "Roxanney, ossia la quasi-sfortunata-fidanzata di mio fratello, almeno potrei supportarla psicologicamente evitandole il magimanicomio!". A questo punto abbiamo chiesto ad una compagna d'anno di Sunshine, Dianna Huges, sorellastra di Alexandra Wright, se i McHoney abbiano tutte le ricordelle al posto giusto, ma così, giusto a scopo di Sondaggio. Siamo sicuri che anche l'altra primina Tassorosso, Katherine, sorella di Natthan Cruiser, sia rimasta perplessa. Un protettore del secondo anno, per giunta femmina e alto un metro e una pluffa? Boh!

E stramberie per stramberie, vediamo chi abbiamo beccato per Corvonero. Ashlyn Whiteheart, sorellina di Sylvia, che scrive per quel giornale/pergamena/altro là. La mini cuorebianco è stata di talmente poche parole che ci è venuto il dubbio che le abbiano detto che non deve rivolgerci la parola, forse dopo aver saputo del Protocollo di Sicurezza EPC, Eccessiva Presenza di Corvonero, e il Protocollo di Sicurezza EPCEbis, Eccessiva Presenza di Corvonero dell'Eco, dato che ora molti Corvonero hanno visto la luce e non scrivono per quel giornale/pergamena/altro là. O questo è quello che dice Harriet – PROTOCOLLO DI SICUREZZA ALFIERE IN D3! Insomma, Ashlyn ha deciso di usare solo sei delle dieci parole che aveva a disposizione per descrivere la sorella, "allegra, simpatica, biondina urlante numero uno", e stavamo per dirle che poteva dirne altre cinque, abbuonandole numero uno come una sola parola, quando Jackie MacGregor ci ha detto della prossima riunione del WWFFB e quindi ci siamo distratti. Mentre scappava via, Ashlyn ci ha detto che come protettrice sceglierebbe Katherine, supponiamo Katherine DeLaParker, anche se quando l'abbiamo raccontato a Braden Rothenberg, più tardi, si è retto la pancia per le risate. Siamo sicuri di aver intravisto un altro volto che ci ricordava qualcuno nella mischia del primo anno, e doveva essere quello di Sophia Hargreaves, sorella di Dirk, battitore dei Bats (TSK). Lo stesso Brodo ci ha indicato suo fratello o sua sorella, insomma qualcosa che stava tentando di scivolare giù per il corrimano delle scale, proprio mentre cambiavano, e che abbiamo presto perso di vista.

I Grifondoro, come i Tassorosso, sono un po' più chiacchieroni e si divertono anche a fare gli acrostate… acroteri… acrostitici, sì! Hortense Lanfrad, infatti, sorellina di Giselle, ci ha descritto la sorella così: "GI! Come geniale. I! Come intelligente. Cioè, altrimenti non le faces-… farebbero insegnare Pozioni a quelli del secondo anno, no? Poi, ESSE! Di seria. E lo è anche troppo, secondo me. E! Come efficiente – pure se fa rima con defic- hihihi ELLE! Di… ehm, londinese? Ancora ELLE. Come… leader, ma certo! Perché è brava come Prefetto. E di Eccezionale, proprio come il voto. ELLE! … no, di nuovo, mi rifiuto. Passiamo alla A come associale; con due esse, sì, perché lo è troppissimo e questo non va bene. ENNE di… nottambula? EFFE! Come furba! ERRE! … in che senso basta così?" Nel senso che abbiamo perso il conto, anche contando su quattro mani e abbiamo perso il segno dopo la terza elle. O la quarta? Insomma, a noi le crostate piacciono un sacco! Riguardo al protettore, la piccola ortensia spera di non averne bisogno, ma dice che i Grifondoro l'hanno accolta benissimo, ovviamente, ed è sicura di poter contare su Luys, specialmente come pattumiera per tutte le verdure che gli lascia nel piatto, Elle McDronick, e Margareth – PROTOCOLLO DI SICUREZZA TUTTO A BABORDO! In realtà ad Elle devono piacere tanto i bambini, perchè non solo bada al fratello neopriminio, Daniel, protegge Hortense e si impegna a convincere Eoghan Donegal che non deve mangiare solo patatine fritte, sacrificandosi a mangiarle lei al suo posto.

L'ultima testa di primino è stata facile da individuare, nonostante una massa di ricci neri che stava quasi per farci sfuggire quelle piccole orecchie a sventola. Mildred Lewis, sorellina di Alfred – baciamo le mani al nuovo Maestro Trasfiguratore! – prosegue la tradizione Serpeverde. Alla nostra prima domanda, riguardo il descriverci il fratello con dieci parole, ci ha squadrato con sospetto e ci ha chiesto perchè volevamo una descrizione di Alfred. Ha aggiunto che lei sa dove si trova ma non ce l'avrebbe mai detto, che comunque può testimoniare che è stata sempre con lui durante il misfatto e che suo fratello non farebbe mai una cosa del genere, o se la farebbe, non si farebbe prendere con le mani nel sacco. Abbiamo riflettuto un po' sulla sua risposta e abbiamo deciso che come descrizione di Alfred ci poteva bastare, qualunque cosa volesse dire. Ovviamente un protettore non le serve perchè "Alfie dice che se mi fanno qualcosa glielo devo dire subito e poi dovete vedervela con lui che è grande e grosso. E se lui non può venire io vado in biblioteca da Elly e le faccio tutti i nomi di quelli che escono oltre il Coprifuoco, e lei va a dirli ai Capocasa. ECCO. Ora datemi la vostra Prendiappunti, la voglio, la voglio, LA VOGLIOOO!". E mentre Merida McReady, cugina Tassorosso di Robert, ci faceva il favore di trascinare via la dolce Mildred, noi ci siamo commossi un attimo alla vista di altri gemelli, i Rostow, Andrew e Carter, fratellini di Daphne Rostow, e li abbiamo invitati a unirsi alla tifoseria Tassorosso. Abbiamo invece evitato accuratamente Eleanor Garros, sorella di Rupert – un galeone ogni volta che mi nominate prrrr – Garros, nel caso volesse un galeone anche lei. E non possiamo mica spendere tutta la paghetta di nonno Warren!

Alla fine li abbiamo lasciati andare tutti, e ci siamo tenuti il fratellino di Leroi Gordon, Sebastian, perchè anche se non gemelli sono un Tassorosso e un Grifondoro, proprio come noi, e la cosa ci ha commosso quasi quanto il proliferare di gemelli come cespugli di puffagiolo! Ovviamente il Sondaggio è servito anche per un rapida Stregaccoglienza a questi piccoli parenti, perciò vi ricordiamo che per qualsiasi questione parentale noi siamo disponibili, tavolo Tassorosso lunedì e mercoledì, tavolo Grifondoro martedì e giovedì, tavolo Serpeverde venerdì, tavolo Corvonero sabato e sotto il tavolo delle autorità la domenica. Veniteci a trovare, c'è posto per tutti, e ad ognuno uno starsino gratis!

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon
 

By Leroi Gordon | - 1:45 pm - Posted in Ottobre 2068

stamberga_strillante

Come forse saprete, da ormai quasi quattro anni la Stamberga Strillante, uno dei luoghi più infestati della Gran Bretagna, è aperta al pubblico e efficacemente illustrata dalla guida, tale Tarquin Dewey Hudley, ex ministeriale della divisione spiriti al ministero della magia e ora narratore di storie di fantasmi per gli affascinati visitatori della catapecchia villa. La felicità iniziale per un'impresa di successo, tuttavia, è andata scemando, visto che i visitatori hanno iniziato via via a diminuire. Il particolarissimo monumento al terrore del Regno Unito si è trovato in una bonaccia così consistente che T. D. Hudley ha temuto per il suo stipendio. Chiaramente – stando ad indiscrezioni – visto che la guida della Stamberga è sempre stata un po' schiva con i vivi, diciamo. Si sa, quando una cosa è nuova, suscita interesse all'inizio ma poi è inevitabile che l'attenzione verso di essa cali, se non si riesce in qualche modo a ridestarla. Beh, si può dire invece che la Stamberga Strillante ci sia riuscita di nuovo, facendo parlare di sé, secondo il modo che le è sempre stato più congeniale: in negativo. Che vi aspettavate? Questo articolo non sarebbe figurato in Cronaca, altrimenti! 

Ma procediamo con ordine. Il sindaco, in accordo con il gestore effettivo di questo piccolo business turistico, ha deciso di attirare un po' di visitatori con un'iniziativa particolare: una mostra speciale in occasione di Halloween. In pratica, hanno allestito tutta la casa con mobili, oggetti e quadri a tema macabro, per ricreare un'atmosfera ancora più spaventosa, visto che muri scrostati, cigolii e scricchiolii dopo un po' non fanno più così tanta impressione. Tutti, all'inizio, hanno pensato che le poltrone servissero a dare ristoro alle loro stanche gambe… Invece no! Alcune poltrone tiravano improvvisamente fuori i denti, da varie parti, come sullo schienale o, più spesso, dalla seduta, mordendo i poderosi… fondoschiena – si può dire? -dei curiosi o degli intenditori d'arte che avevano deciso – imprudentemente, direi io – di sedervi sopra. Altre si muovevano, altre ancora emettevano suoni lugubri e raccapriccianti. I mobili d'arredamento sembravano inoltre decidere in autonomia chi andava loro a genio e chi no. Pur essendo scomodo non potersi sedere, l'iniziativa ha attirato un consistente numero di maghi e streghe che volevano vedere questi rari pezzi di mobilio provenienti da tutta Europa ( pare ci fosse, nel bel mezzo, anche qualche mobile direttamente dalla Transilvania! ). Se non che, il 13 ottobre, si è verificato un incidente, con interventi di ministero annessi e connessi. 

poltronaMa che cosa ha determinato l'intervento dell'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche e la divisione per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani? Beh, un divano. Un divano apparentemente normale e forse l'unico a non avere un aspetto tetro come gli altri, anche se provvisto di un cartello che recitava chiaramente "Attenzione: non toccare!" senza tuttavia specificare per quale motivo. Pareva innocuo e aveva un aspetto usato e consunto, tanto da sembrare quasi familiare. Certo alla signora M. Klyde, una tutto sommato arzilla signora di quasi novant'anni, deve essere sembrato molto confortevole visto che, nonostante la paura che potesse riservare brutte sorprese come gli altri, vi si è seduta sopra senza tanti complimenti, ignorando bellamente il messaggio posto lì davanti. Forse avrebbe fatto bene a tener conto di quel monito, invece, visto che il divano… non ci crederete mai… se l'è mangiata. Proprio così. Si è piegato su se stesso e la signora Klyde è sparita di fronte agli occhi dei suoi familiari che costernati si sono precipitati immediatamente dal signor Hudley. Costui ha chiamato il ministero ed eccoci qui, a parlare di una nonna inghiottita da un divano! Che dire, la mostra si è presto riempita di membri del ministero di vario genere e tipo. Tuttavia, l'incresciosa situazione si è risolta in poco tempo, visto che con alcuni abili incantesimi – e si dice anche un bel po' di colpi di badile – un Auror è riuscito a far sputare fuori la signora dal mobile infido, dopo che per alcune ore tutti gli altri maghi ci avevano provato senza molto successo. 

«Gli Auror hanno fatto davvero un magnifico lavoro, hanno tirato fuori mia madre in un batter d'occhio! Prima che arrivassero, iniziavamo già a disperarci.», ha dichiarato L. Ladogan, figlio della signora Klyde. Il funzionamento del divano non è ancora chiarissimo, ma quello che è certo è che la signora si è ricongiunta ai suoi familiari, un po' confusa e smarrita. È stata portata al San Mungo per accertamenti, ma sembra non abbia subito nessuna significativa conseguenza. Ancora rimane da chiedersi chi avesse mai avuto il fegato di tenere in casa un oggetto del genere – come i molti altri presenti del resto – e molti sospettano che si tratti di un qualche mago oscuro o di un qualche discendente di una famiglia poco raccomandabile. Qualcuno ha provato a chiedere spiegazioni al signor Hudley, ma lui ha svicolato le domande ed ha semplicemente dichiarato, stizzosamente: «Non intendo dare spiegazioni in merito. Un donatore anonimo mi ha chiesto se mi poteva andare bene per la Stamberga, mi ha avvisato che poteva avere uno spiacevole inconveniente e mi ha raccomandato di non farci sedere nessuno sopra, questo è quanto!». La nostra guida turistica è stata già interrogata in merito da alcuni membri del ministero, ma visto che le conseguenze, per quanto spiacevoli, sono state blande, non hanno ritenuto che servissero altri provvedimenti oltre il sequestro del divano. Il giorno dopo la notizia, il museo è stato preso d'assalto da una marea di gente, di cui la metà se n'è andata appena è venuta a conoscenza del fatto che il divano incriminato era stato confiscato. Quindi, se possiamo giungere ad una conclusione, sarebbe: non sedetevi su divani sospetti. O anche leggete gli ammonimenti, dipende dai punti di vista. 

Buon divano Halloween a tutti! 

Leroi Gordon

By Lawrence | ottobre 5, 2012 - 11:24 am - Posted in Ottobre 2068

Harriet Mayfair è stata molto chiara quando mi ha fatto sedere a questa scrivania con in mano una piuma e di fronte una pergamena completamente bianca: scrivi qualcosa d'interessante. E' stata molto chiara, cioè… ha parlato con un tono di voce abbastanza alto da essere udibile a tutti i presenti in Redazione, quindi per sentire l'ho sentita. Cosa volesse dire bene bene non lo so, ma tra vedere e non vedere, visto che non è una chiacchierona (a quanto ho capito) ho preso quelle parole come Legge. Al massimo me le farò spiegare dai Muldoon, sono loro a tenere tutto sotto controllo e a conoscere le regole de La Voce degli Studenti (sempre a quanto ho capito), oltre a star attenti che ad Harriet Mayfair non capiti nulla di brutto. Significa che la conoscono molto bene, quindi sono abbastanza sicuro che sanno risolvere ogni mio dubbio! Comunque, per non disturbare, cosa che trovo scortese e che mamma e papà mi han detto di evitare di fare, soprattutto verso quei ragazzi e ragazze che si adoperano per l'informazione all'interno della scuola, ho deciso di fare un tentativo da solo. Così mi son chiesto: cosa è interessante?

La risposta mi è giunta in volo, posso dire. Anche abbastanza letteralmente, dato che Philip mi ha sfiorato il cappello mentre mi superava con una certa velocità e un urlo, non so bene come, finendo all'interno del Sacro Baule. Avete capito cosa c'è di interessante in quanto ho scritto? Come ha fatto Philip a volare e a finire all'interno del Sacro Baule, in compagnia di altri? Il Sacro Baule non è così grande, eh! Nemmeno io che son piccolo ci dovrei stare, a vederlo da fuori. Mia mamma e mio papà non credono ancora che io ci son rimasto dentro per un'oretta intera senza problemi! La risposta è però facile, vero? Tutto è possibile (o quasi) con la Magia, certo, quella che Harriet Mayfair ha utilizzato per aiutare Philip a raggiungere la destinazione! E che destinazione! No, perchè io ho trovato molto interessante visitare l'interno del Sacro Baule. E' grandissimo! Ed è anche pieno di fogli e pergamene dei Muldoon con sopra schemini strani (che si muovono!) per preparare l'evacuazione della Redazione in caso di attacco da parte di draghi, snasi, tartarughe e anche Corvonero. Ma non voglio annoiarvi con cose che già sapete e che non sono proprio interessanti. Va bene, ho capito che per i figli di Maghi alcune Magie sono normali e noiose ma io sono figlio di Gente Normale, i Non Maghi insomma, e quindi tutto quel che vedo ad Hogwarts lo trovo strano… magico!

Come ho già scritto, ad ogni modo, non significa che tutto è possibile, come ha spiegato Giselle l'altro giorno, di ritorno da una lezione al II anno. Come si fa a creare una pozione senz'acqua? continuava a ripetere tra uno sbuffo e l'altro, insieme a dei simpatici aggettivi verso i cervelli dei secondini. Pare ovvio che mi sono limitato ad un religioso silenzio, senza nemmeno osare guardare la Serpeverde in faccia. No, anche perchè continuano a dirmi che i figli di Salazar sono dei casi umani! E poi come reagiscono i casi umani se non dai loro ragione? Mordono? Urlano? Usano la bacchetta? E come? Io nemmeno so quali incantesimi esistono, figurarsi. Preferisco non scoprirlo e continuare a stare nel mio angolino (o nel Sacro Baule, è uguale) e annuire quando devo annuire, dire di no quando devo dire di no. Harriet Mayfair e Giselle Lanfrad non bisogna contraddirle, questa cosa l'ho già capita. Sono pure le due Autorità dei casi umani, quindi un po' li rappresentano, no? Sono l'esempio di come i Serpeverde dovrebbero essere. Quindi sono tanto casi umani, giusto? Il ragionamento mi pare lineare o, per dirla come si parla qui, a prova di Corvonero! Ma per fortuna imparo abbastanza in fretta. Anche perchè la Prefetto ha poi continuato ad elencare stranezze sui poveri secondini. E ti pare possibile utilizzare un Transfiguro su un Kappa? Oppure svuotargli il cappello con un Wingardium Leviosa? Sono proprio dei Troll, quei secondini! Adesso devono prendere ripetizioni anche da Sami in Trasfigurazione e Incantesimi. Se diventi così e fai diventare così mia sorella, vi darò io ripetizioni. Ti pare possibile arrivare così al secondo anno? Al che non sapevo cosa rispondere. Da un lato volevo dire che se la punizione ce l'hanno… sì, è possibile. Dall'altro il mio intuito mi suggeriva di dire che no, non era possibile, per far felice il caso umano che avevo di fronte. Anche perchè non ho idea di cosa sia un Transfiguro o un Kappa. Anche se so cos'è un cappello, ce l'ho quasi sempre in testa! Ho deciso di alzarmi e con una qualche scusa di ritirarmi all'interno del Sacro Baule di mia spontanea volontà. Ovviamente mi sono scusato perchè me ne stavo andando, l'educazione prima di tutto, ripetono sempre mamma e papà!

Per rimanere in tema di stranezze, avete poi notato come sono maleducati alcuni quadri? Okay, è interessante come questi si muovono e parlano però… perchè non sempre rispondono? Alcuni sono proprio scortesi e non conoscono le buone maniere! L'altro giorno le scale han cambiato direzione all'ultimo secondo (anche questo è magico e strano!) e mi son perso. Ho chiesto aiuto ad una signora che stava bevendo il thè e questa… mi ha guardato e poi ha ripreso a bere senza nemmeno ricambiare il mio saluto gentile. E' stata scortese, si capisce! Anche Kajetan sarebbe stato più educato, e il che è tutto dire per il mio compagno di classe. Un vero caso umano anche lui, se avevate dei dubbi in merito. Vi pare normale lanciare dei sassi sul tavolo in biblioteca e poi cercare di colpire gli altri? Può essere interessante anche questo, così come il fatto che parli al plurale. Ma tutto ciò è bello fin quando non sei tu a venir colpito dal sassolino! Boh, ci son rimasto anche un po' male. Così come non capisco perchè il IV anno non è stato educato con la Professoressa Welkentosk. I Maghi devono essere scortesi? E' strano e interessante, no? Hanno fatto uno scherzo alla prof e poi sono stati omertosi. Avete capito che han fatto, no? Bene, perchè non credo sia interessante spiegarvelo e… devo scrivere cose interessanti o Harriet Mayfair poi non mi insegna più a fare le fotografie che si muovono. Però la professoressa era abbastanza arrabbiata, ha obbligato i quartini a pulire tuuuuutto il suo studio. E, da quel che m'ha detto Kerry (la Dunning), lo studio della Welkentosk è grande, se no non riesce ad entrarci e starci dentro. Non ho ben capito il perchè, però… non ho voluto dirglielo, se no avrei tolto ogni dubbio sulla mia ignoranza, invece così almeno ha il dubbio che ho capito.

Ricapitolando, cosa c'è di interessante ad Hogwarts? Tante cose. Ci sono dei Casi Umani che girano senza problemi e, anzi, a volte ricoprono ruoli importanti nella gerarchia scolastica, ci sono scale che si muovono, c'è la maleducazione, ci sono bauli giganti. Il cibo poi compare e scompare magicamente dal tavolo in un batter d'occhio (sì, lo so che noi abbiamo Luys Thingread), una Piovra Gigante abita le profondità del Lago Nero ed Elle McDronick ci gioca spesso insieme, quando vuole divertirsi ad acchiapparello, lo sport preferito consiste nel volare su una scopa e tirarsi delle palle pesanti e giganti addosso. Se non è essere strani, questo. Eppure da quel che ho capito non sono solo i Casi Umani a giocarci. Sono senza parole e, forse, per questo motivo è meglio che smetta di scrivere. Harriet Mayfair sarà di ritorno tra poco dalla stanza buia. E forse è meglio che non mi veda mentre scrivo che ho provato a rinchiudere il suo Patronus in un'ampolla quando vagava per Hogwarts. Ma era strano e magico quel pesce volante nell'aria tutto argenteo durante la pausa pranzo!

Interessante, no?

Eoghan Donegal

 

By Leroi Gordon | ottobre 3, 2012 - 12:33 am - Posted in Ottobre 2068

Ragazzi, l'aria di Halloween è proprio inebriante. Si riconosce subito, poi, per quel profumo di autunno, di torte inquietanti e di candele che bruciano in lanterne di zucca – zucche ovunque! – galleggianti e ghignanti illuminate da quella bella calda luce arancione. E poi pipistrelli vivi appesi, o che svolazzano allegri per i corridoi, festoni colorati, foglie secche… e soprattutto un sacco di roba da mangiare!

A questo proposito, ho parlato poco prima con alcuni Elfi domestici per avere un assaggio – non solo in senso metaforico – delle superbe ricette che hanno in serbo per noi in occasione del grande banchetto di Halloween e sono rimasto colpito soprattutto dalla luculliana scelta di dolci e dolcetti vari. D'altra parte, sarà presto il 31 ottobre! I dolci sono un obbligo. Anzi, sono convinto che tutti gli studenti debbano mangiare soltanto dolci, pranzo e cena, visto che la prossima festa in cui sembrerà che sia sbarcata Mielandia sul tavolo della Sala Grande sarà Natale ed è ancora così lontano. Che tristezza. Comunque, dicevamo, mi è stato riferito – e ancora servizievolmente mi confermano – che non mancheranno i soliti e invitanti arrosti, ma in più ci saranno zuppe alla zucca, pasticci di vario genere e tipo, per non dimenticare crespelle, scodelle di punch con raggelanti mani di gelatina che vi galleggiano dentro e infine un'infinita varietà di dessert: mele caramellate, cheesecake alla zucca – ancora! -  torte al cioccolato, simpatici pasticcini a forma di cappello da strega, biscotti al burro a forma di dita e frittelle dolci. Il punch sarà rigorosamente analcolico. Io ho provato a convincere gli elfi a correggerlo con, tipo, del Whisky Incendiario, dicendo loro che se non l'avessero fatto gli avrei regalato dei caldi maglioni di lana per Natale, ma non mi hanno dato retta. Mi hanno sorriso e offerto dei biscotti. Il fatto che non se la siano presa mi fa intendere che forse non sono stato poi così convincente, nella mia minaccia. Però io so che da questo articolo vi aspettate di più di una lista di piatti appetitosi… voi volete la ricetta di Halloween per quest'anno! Anzi, visto che l'Eco ne propone già una, noi ne proponiamo due! Perché adoriamo alzare il tiro. E perché, visto che siamo qui in cucina in mezzo agli Elfi – io e la mia fedele prendiappunti – non posso fare a meno di riportare con obiettività giornalistica quello che stanno vedendo i miei occhi di Tassorosso. 

Frittelle di zucca

frittelleQuindi, veniamo alle ricette: la prima che vi propongo sono le frittelle dolci di zucca, che stanno sfrigolando nell'olio proprio davanti a me. Allora, prima di tutto gli ingredienti. Servono:

  • -  polpa di zucca (500 g);
  • -  3 uova ;
  • -  zucchero (160 g); 
  • -  scorza d'arancia – ricavata da due bucce del dolce agrume; 
  • -  lievito (8 g); 
  • -  farina (250 gr); 
  • - …e una padella di olio di semi bollente;

Le quantità non sono propriamente precise; quelle che stanno usando qui potrebbero sfamare un esercito. O una scuola intera… ehi, è vero, siamo in una scuola! Beh, se volete farle per voi – e per gli amici e per un ristretto numero di concasati – le quantità che ho scritto nella lista dovrebbero bastare… ma come si preparano? Un elfo, qui, sta avvolgendo la zucca nella magistagnola e la sta mettendo nel forno. Volevo provare a capire quanto è caldo infilandoci una mano dentro, ma me l'hanno impedito. E io ho impedito che un elfo facesse la prova al posto mio. Alle volte sono irritanti per quanto sono servizievoli. Comunque, è caldo abbastanza perché dopo quasi un'ora la zucca sia morbida e lessa. Io direi sui duecento gradi o giù di lì, a occhio e croce… ad ogni modo, la zucca cotta viene praticamente spappolata – non descrivo la procedura, è stata piuttosto… truculenta, ecco. Gli elfi domestici sanno essere magicamente forzutissimi alle volte – e al pastone vengono aggiunte le uova, lo zucchero e la buccia d'arancia. Il composto viene mescolato per bene, tanto da risultare una specie di crema giallognola – sembra senape, a questo punto… non tanto invitante, insomma -  e poi vi viene aggiunto il lievito e la farina. Non riuscirete mai ad immaginare il setaccio enorme che stanno utilizzando per la procedura! Una cosa incredibile. Bene, ora una decina di elfi domestici sta riempiendo altrettanti sac-à-poche (quella roba che viene usata per le guarnizioni di panna e glassa, avete presente?) e stanno facendo cadere palline di pasta nell'olio bollente… Che profumo. Inizio ad avere un certo appetito. 

Ah, gli elfi si sono aiutati con un coltello per tirare giù la pasta, perché ha una consistenza collosa. Mentre le frittelle cuociono in olio abbondante si gonfiano adorabilmente e assumono una consistenza dorata. Tocco finale: una spolverata con lo zucchero a velo. È quasi commovente tutto ciò. Devo impedirmi di piangere mangiando un'altra frittella… 

Mele caramellate 

mele caramellateEd ora è il turno della seconda ricetta: le mele caramellate. Beh, la scelta è quasi obbligata, ecco. Voglio dire, quando dici mela dici strega. Credo. La cosa che rende questa ricetta un po' particolare è l'uso del termometro per caramello, per capire quando raggiunge la temperatura giusta. Io penso che comunque non serva comprarlo, basta chiederlo in prestito a qualche elfo domestico. O anche al professore di pozioni, magari ne ha uno simile per capire se una pozione raggiunge una certa temperatura… consiglierei di chiedere a Vincent Stars che mi pare sia molto comprensivo – ed esperto, dicono – riguardo le imprese gastronomiche. Però accertatevi che non ci siano rimasugli di qualche pozione sopra, sarebbe una cosa spiacevole trovarsi a mangiare tranquillamente una mela caramellata e poi trovarsi coperti di pustole! 

Gli ingredienti: 

  • -  mele – ovviamente – di qualsiasi tonalità, tanto potete sempre aggiustare il colore con il colorante che volete, o con un bel Convercoloris per chi l'avesse già studiato
  • -  acqua (100 ml)
  • -  miele (50 g)
  • -  zucchero (taaaanto, mezzo chilo) 
  • -  cannella 
  • -  chiodi di garofano
  • -  vanillina

Gli elfi mi hanno più volte chiesto di fare attenzione: a quanto pare il caramello, sebbene così dolce, è anche molto pericoloso quando cuoce… e sia, veniamo alla preparazione! Intanto le mele vanno lavate. Gli elfi, per velocizzarsi con le operazioni le hanno messe tutte in una specie di catino pieno d'acqua, tanto che mi era venuta la tentazione di iniziare un torneo estemporaneo di "pesca la mela", ma le tiravano fuori per asciugarle tanto velocemente che nemmeno un boccino è così rapido. Così, pulite, le mele sono pronte per essere infilzate – oh, Merlino, questo verbo è così aggressivo – con uno spiedino. A parte si prepara il caramello. Per voi bastano 100 ml, ma gli elfi ne hanno preparato molto, molto di più… credo che potrei sbranare il tavolo se non mi danno da mangiare una di queste mele dopo aver assistito a questa prova di cucina. Nell'acqua tiepida si versa lo zucchero, e il miele. Si deve sciogliere tutto, e verrà fuori un composto di consistenza appiccicaticcia e trasparente. Si controlla la temperatura e quando è arrivata alla portentosa quota di 100 gradi si aggiunge il colorante – che può essere verde, blu, rosso, arancione, nero, viola, quello che volete, basta che sia colorato – la cannella e i chiodi di garofano. Si lascia lì, a cuocere nel suo brodo, finché non arriva a 150 gradi, poi si tolgono i chiodi di garofano e infine, inclinando la casseruola, si ricoprono le mele di un leggero strato di gustosa e collosa sostanza colorata… Vi ho fatto venire fame, eh? Mi sono fatto venire fame da solo, per cui resterò a sbavare davanti ad una di queste mele caramellate finché non si freddano, così poi me la potrò gustare in santa pace. 

Bene, dalle cucine di Hogwarts e dagli elfi no, no, grazie, non mi servono alt… me ne potreste fare un pacchetto, così li porto ai miei compagni di casata e alla redazione? questo è tutto. 

A presto per nuove e succulente ricette! 

Leroi Gordon