Chiariamo subito un concetto base: questa serie di articoli che ci accompagneranno sino alla fine dell'anno non è pensata ne voluta per chi sa cos'è una sloth grip roll o si ricorda tutte le formazioni della Lega Britannica degli ultimi venti anni. Voi siete malati e dovete solo farvi vedere da un bravo medimago che vi indichi la via della disintossicazione, credetemi. Che poi è un'altra ragione per girare alla larga da queste righe visto che avreste solo da dare dei consigli ovvi come il fatto che Joe Condor è un pettegolo e Benedikt Bitterlich uno che si fa di troppe tisane. Ma veniamo a noi ignoranti in materia, infine. Quante volte vi siete sentiti dare del "cosa ne vuoi sapere" nel bel mezzo di un discorso che magari riguardava altro che non fosse il divino Quidditch? Quante prese in giro perchè per un errore veniale avete dato della cacciatrice a Krystal James rischiando di farle venire un collasso nervoso? Bene. Da oggi potrete evitare tutto questo o perlomeno reagire con stile ogni volta che qualcuno cerca di mettervi in imbarazzo sfruttando il vostro mancato interesse per quello che continuano a chiamare sport. Sia chiaro, però, poichè questa guida alla sopravvivenza all'interno del pianeta Quidditch vi viene offerta da chi era, è e continuerà ad essere l'AntiQuidditch non aspettatevi chissà che sortilegi oscuri per acquisire metodi efficaci a comprendere meccanismi di gioco, ruoli, schemi o altro. Lo sappiamo benissimo che in realtà neanche chi pratica il Quidditch ne capisce granchè basta vedere un 310 a 130 a caso. Ma ora liberiamo i bolidi, come potreste dire tutte le volte che dovete iniziare un discorso con un quidditcharo: avrete la sua attenzione incondizionata, credetemi.
Per iniziare al meglio questo vademecum -per i Corvonero che leggono: vuol dire "guida"- del Quidditch ho pensato che, poichè più o meno tutti abbiamo le pluffe piene, ci facciamo girare i bolidi e non siamo qui a lucidar gli anelli, si può tralasciare la parte che riguarda gli aggeggi che vengono utilizzati durante una partita e puntare direttamente a quelli che sono i diversi ruoli in campo, così finalmente la finiremo di chiederci perchè qualcuno rincorre l'aria mentre altri stanno fermi, tanto per dirne una. Proprio per questo motivo il primo ruolo che ho deciso di analizzare è quello del Portiere, padrone indiscusso degli anelli, così vorrebbe la tradizione. Lo ammetto, solo per voi -e per una punizione del professor Becchino- ho fatto una piccola ricerca nella Stanza dei Trofei -quella con tante coppe, ma va?- alla ricerca di qualche nome da potervi suggerire per tutte le volte in cui volete impressionare un Camuflone -un bipede maschile, suvvia- addentrandovi nel viaggio senza ritorno della sua mente mono o al massimo bi-tematica.
Al giorno d'oggi, se vi prendete la briga di osservare le varie pagelle dei giornali sportivi -e fatelo voi perchè io non ci penso proprio- si può notare come i portieri si alternito tra s.v. (che non vuol dire senza voglia, malgrado esponenti come Stephen Bail) o voti immensi che rasentano l' s.c. (salva chiappe). Tutto ciò che sta nel mezzo di questi estremi non viene calcolato spesso per i lucida anelli -segnatevela: potrebbe essere un modo carino per approcciarsi a Christine crucca Berry o Juliet bombarda Lucky- come se non sia possibile, per questo ruolo, avere una prestazione appena sufficiente o solo discretamente buona. Ma non entrate mai nel merito nella questione! Il trucco sta nel lasciare che l'interlocutore si sbilanci -unico caso in cui i maschi dimostrano una spiccata parlantina- ed annuire, del resto se anche Mark Harvarest è stato un portiere saltuario per Grifondoro, voi sarete degli intenditori di Quidditch in un Fulmen. Il portiere è il giocatore di Quidditch deputato a difendere gli anelli, ma attenzione! Non in senso letterale, quindi evitate di fare gli splendidi raccogliendo tutti gli anelli che trovate in dormitorio per porli sotto la sua custodia. A meno che non siate bravi a rigirare l'omelette e far passare la cosa come ironia, scarsa almeno quanto Thomas Tacchi tra gli anelli Serpeverde. Un minuto di silenzio per il topo tale scempio di casata. Credo fondamentalmente che il ruolo del portiere sia sottovalutato, in effetti, anche perchè si è sempre portati a ricordare chi segna, chi conquista il boccino o chi costringe la Olsen ad una dentiera precoce e questo non è giusto. Per essere dei portieri bravi e capaci, segnatevi anche questa perla, occorre avere testa -più è grande più è possibile intercettare qualche pluffa vagante- ma anche braccia estensibili o chiappe reattive, ragion per cui evitate quindi di ipotizzare un futuro da portiere a chi ha le braccine corte -non in senso di avarizia- o un fondoschiena che è l'opposto di quello della Welkentosk. Professoressa, lo dico solo per far capire al micro cervello femminile, non se la prenda. Qualcuno dice che per avere delle possibilità in questo ruolo -e sperare magari di raggiungere i livelli di Justin Parker noto come The Wall- è necessario avere anche un bel colpo di reni… e credo di aver creato un piccolo guaio in proposito. Ho fatto un po' di domande in giro per sapere che s'intende effettivamente con questi termini e, sapete come siam fatti noi Serpeverde, suvvia. Ecco, se qualcuno dovesse piazzarvi davanti a voi, portieri, chiedendovi se può vendervi un rene dietro discreto compenso… spiegate che con colpo di reni spesso si sottolinea il movimento che occorre fare per coprire due anelli distanti tra loro. Perchè inizio a credere che non mi abbiano compreso proprio, proprio bene, ecco. Curiosando tra le scartoffie -tanto per far passare il tempo della punizione- ho scoperto che anche giornaliste -nell'accezione bronzo blu del termine- come Elinor buon anniversario Austen e Alexsandra voglio stare a scuola Wolf hanno ricoperto questo ruolo all'interno della squadra Corvonero, per la serie: come cercare di prendere una notizia al volo. Di Marlene McGregor, invece, lo sapevo anche io che di Quidditch non me ne intendo, ma di brave giornaliste si. A voi non manca il suo Ufficio Misteri su La Voce, a proposito? E sapevate che anche due terzi dell'ex Trio Grifondoro sono stati dei portieri prima di diventare cacciatori? Già, Vincent Stars ed Heathcliff Gordon -unico elemento decente del terzetto- hanno provato a difendere gli anelli senza che nessuno abbia mai fatto notare loro come sarebbe stato meglio legare il loro compare Darsel ad uno degli anelli avversari. Sapete quante pluffe in più sarebbero state indirizzate verso il portiere dell'altra squadra? Per concludere questo primo squarcio -letteralmente- su quella strana creatura oscura che è il Quidditch, quindi, ricordando che al momento ai portieri titolari già elencati vanno aggiunte Sylvia Whiteheart e Penelope Bennet, vi lascio alcuni detti che possono impressionare -non sempre in bene- chi vi sta ascoltando:
- Hai proprio la parlantina di una Lucky : non fraintendete, significa che si ribatte sempre a tutto, non che Juliet sia una che parla troppo quindi evitate di dirlo direttamente alla settimina Tassorosso.
- Sei utile quanto una Berry tra gli anelli: frase utilizzabile con il doppio senso di "sei lì senza far niente" o "se non arriva un crucco non ti si piglia nessuno".
- Hai la bravura di un Bail tra gli anelli: insulto di terza specie, considerato alla stregua di una maledizione senza perdono non tanto per il significato di incapacità, quanto per essere paragonati a Stephen Bail.
- Sei impressionante come una Whiteheart a Quidditch: fate attenzione. Vuol dire che siete costantemente paragonati a
Parkerqualcun altro ed immancabilmente perdete il confronto per impossibilità di essere meglio del meglio.
Bene, sono più che sicura che già dopo questa prima lezione del Quidditch per Troll sarete tutti in grado di giostrarvi meglio tra i discorsi che i vostri coetanei si ostinano a fare da mattina a sera. Se poi dovesse esserci qualche piccolo problema di comunicazione nonostante tutto… fate come me: inventatevi qualche compito di Difesa che in realtà non è mai stato assegnato. Presi com'erano dal sistemare tutte le figurine delle diverse squadre di Lega penseranno di averlo scordato. E voi ve li leverete di torno.
Anne Burton