…ma che bel castello, chi si salva non si sa!
Ed eccoci qui, un inizio ex abrupto perchè trovo ci stia molto bene. Ah già, mi andava di sfoggiare questo nuovo termine, semplicemente perchè l'altro giorno ero in biblioteca e ho alzato un po' troppo la voce, diciamo. Giuro che è tutto collegato eh; la Hawthorne mi ha dato per punizione un libro da leggere e recensire, e non sapete quante belle paroline si imparano! Oltre a questa simpatica filastrocca di stampo babbano che mi sono ritrovato a canticchiare per i corridoi, e che mi ha fatto venire l'idea di scrivere questo articolo. Prima di tutto, però, non vi ho fatto sapere i fatti miei così perchè mi andava di tenervi aggiornati sui miei progressi, ma per mettervi in guardia; la bibliotecaria è sempre più vecchia e stanca, e sta prendendo questa cara abitudine di mettere "in punizione" gli studenti che alzano troppo la voce nella sua biblioteca. Soprattutto da quando la sua aiutante è stata rapita da Alfred dopo il matrimonio. Dove la tieni, a proposito? E, comunque, se qualcuno provasse a scappare dalla terribile punizione, probabilmente andrebbe a spifferare il tutto al primo docente che le capita sotto tiro; sinceramente, preferisco leggermi un bel libro piuttosto che far perdere punti alla mia casata, per una volta che non siamo ancora del tutto fuori dai giochi. O dover venir ridicolizzato davanti al mondo, in certi casi. Tornando alla simpatica canzoncina che mi ha fatto venire l'ispirazione, provate a leggerne attentamente le parole. Non vi sembra che rispecchino profondamente la nostra realtà? Qui al castello, stranieri a parte, ogni anno il cappello parlante si trova a dover smistare un sacco di primini allegri e volenterosi che non vedono l'ora di iniziare. Iniziare a fare cosa, poi? Se qualcuno ha la risposta, me lo venga a dire, per favore. A farsi mettere in punizione, assoggettare dai bulli, passare le ore più belle della giornata a studiare i primi rudimenti… insomma, il mestiere del primino non è per nulla facile, ne sono certo. Piccoli, non preoccupatevi… sto scherzando! Cioè, nessuno passa davvero le ore migliori della giornata a studiare, davvero. Ad ogni modo, il cappello sa e assegna ognuno alla sua casata con criterio e giudizio e ha sempre ragione. Il punto è che, qui dentro, ormai è alla fine un'unica gabbia di matti. Di lagne che si autoglorificano, vantandosi della propria lealtà. Se non è una scuola unita questa! Ma, per tornare in tema, probabilmente qualcuno di voi ha notato qualcosa di strano in questi ultimi giorni. Dico ultimamente semplicemente perchè -pur essendo le stranezze all'ordine del giorno- in questi giorni si è raggiunto un alto tasso di stranezze. E non parlo di snasi imbizzarriti o Tassorosso massicci di dubbia credibilità, no. Cioè, quello è un altro paio di api frizzole.
Sapete, visto che qualcuno potrebbe pensare che io dica le cose così a caso, vi racconterò cosa mi è successo, sicuramente solo uno dei tanti episodi che ognuno vede e magari non si fa più molto caso a certe cose. Hanno ragione a dire che siamo una generazione parecchio strana. L'altro giorno comunque me ne stavo tranquillo nei sotterranei, in sala comune a mangiucchiare qualcosa in santa pace mentre cercavo di trovare l'utilità al ciondolo che ci ha consegnato la Perringhton. CI vogliono riempire di regalini tanto carini, contando anche il ciondolo a forma di Troll regalatoci gentilmente da Powell. Cioè, no, a forma di T, ma la t sta per Troll quindi è la stessa cosa! Quello della Perringhton ha una mezzaluna, ma non è importante; non ho ancora trovato l'utilità, quindi non divaghiamo. Me ne stavo dunque in santa pace fino a quando qualcosa non ha deciso di turbarla. E che gramo; urla disumane e rumori davvero poco incoraggianti, ve lo dico io. Sembrava di avere un leggerissimo Troll di montagna al piano di sopra. Incuriosito -devo ammettere che un po' di paura ce l'avevo,eh- ho deciso di andare ad indagare, e l'ho fatto tutto solo perchè non mi andava di mettere in pericolo altri compagni. Vabbè, poi non ho trovato nessuno che mi accompagnasse. Dicevo, stavo indagando ed ero molto vicino a scoprire la verità… se non fosse per il fatto che, al pianerottolo del piano terra, stavo per venir travolto da qualcosa di forma indefinita. Credevo di sognare, e vi assicuro che vi sarebbe piaciuto essere al mio posto perchè ciò che ho visto… cioè, una cioccorana gigante! Gigante, vi dico! Bolide, intendo proprio gigante, nel vero senso della parola. Ho capito che era una cioccorana semplicemente per il fatto che avesse ancora la carta attaccata su ciò che rimaneva della testa, con parti mancanti a causa di morsi sparsi del suo feroce cavaliere affamato. Si, perchè non è finita qui. La cioccorana, oltre ad essere gigante, era anche cavalcata da uno studente piuttosto grande. Magari è stata engorgiata appositamente, si potrebbe proporre come nuovo sport scolastico. Per quanto riguarda lo studente, comunque, so che molti di voi saranno curiosi. Mi dispiace deludervi, però, nel dire che non l'ho visto molto bene, in quel secondo di tempo. Prima di tutto perchè stava urlando e si teneva sul suo nobile destriero per intervento di chissà quale Felix e boccini vari. Secondo perchè.. oh andiamo, non credo ci sia bisogno di specificare. Mi sono visto questa cioccorana gigante arrivarmi addosso; chiunque si sarebbe concentrato su quella. E chi se ne importa di chi la guidava, almeno in quel momento; poi però la curiosità è stata parecchia, lo ammetto. Quindi il torero per caso rimane ignoto, almeno a me. Se qualcuno poi l'ha visto in giro, fatemelo sapere che voglio chiedergli di rifarlo o di spiegarmi come si fa. Ah già, una cosa è certa; era un ragazzo, bello grosso anche. Una ragazza non sarebbe certo in grado di cavalcare una cioccorana… è una cosa troppo grinzafica e potrebbero spezzarsi un'unghia o qualcosa del genere; non sia mai. So solo che stava andando verso il ponte sospeso, da quanto ho potuto vedere. Tuttavia, essendo quest'ultimo ancora tutto intero, non credo che ci sia mai arrivato. L'avranno fermato prima, probabilmente, anche perchè non ho sentito di studenti mortalmente feriti o cose simili; al limite un giretto dalla Drybottle e passa tutto. Una meta parecchio gettonata, ora che ci penso, e non solo dalla nostra Caporedattrice. Speriamo che quest'anno vada meglio e non si ripetano certe scene. Come zuffe e duelli -si possono definire tali?- dove il massimo degli incanti possibili era un Furnunculus o un Densaugeo, tanto per capirci. O accampamenti ai piedi della bacheca, perchè qualcuno si era preoccupato di mettere qualche strana fattura incollante e attiramarmocchi.
Al termine, ci terrei a dire che le mie conclusioni non sono infondate ma che davvero è un castello pieno di matti, e "chi si salva non si sa". Capito, bambini? Siete finiti in una gabbia di matti, già, ribadisco il concetto. Ora potete scegliere se continuare su questa via oppure no ma, soprattutto, come farlo. Per esempio, cavalcare una cioccorana è una cosa carina sino a quando non cadi, ma quelli sono fatti tuoi. E anche offrire parti della cioccorana agli altri è una cosa veramente carina. Tenere la vostra cioccorana troppo tempo davanti alle bacheche, invece, non è per nulla carino. Si potrebbe squagliare. E questo non è affatto un bene; chi vuole intendere intenda. Detto ciò, non vi annoio oltre… auguro a tutti quanti un buon anno scolastico, pieno di cioccorane. Se l'anno continua come è iniziato, ne vedremo delle belle. Il testo della canzone ha proprio ragione, in fondo, no?
Jeremy Claythorne