By Anne Burton | dicembre 27, 2010 - 12:46 pm - Posted in Dicembre 2066

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Indovina il Mago

TEST: 

che tipo di regalo sei ?

1. Scopri che il/la ragazzo/a che ti piace ti ha invitato al Ballo dell'Agrifoglio solo perchè non ha potuto portare chi voleva. Tu:

a) Uno schiantesimo tra gli occhi va più che bene così avrà una scusa per farsi curare da chi voleva invitare al ballo.

b) L'importante è che si sappia che siete andati insieme.

c) Non ti importa. Insomma, è stato pur sempre un modo per farti conoscere meglio.

d) E' ormai il secondo anno che vai al ballo come seconda scelta. Ma si mangia comunque bene

 

2. Un/Una cacciatore/cacciatrice titolare della tua squadra di Quidditch si infortuna. Convinto/a di poter finalmente giocare vieni invece messo/a da parte per qualcun altro appena entrato in squadra. Tu:

a) Gli incidenti possono capitare anche ai sostituti in fondo. Soprattutto se si dà una mano al destino.

b) E' per il bene della squadra. Chi di dovere avrà sicuramente scelto il meglio per il gruppo.

c) Sei contento/a per il tuo compagno di reparto, tanto da incoraggiarlo senza secondi fini.

d) E' il terzo ruolo che cambi sperando di giocare almeno una partita. Ma forse il quarto è quello giusto..

 

3. Dopo un compito in classe a sorpresa scopri che, nonostante l'evidente perfezione, il docente ti ha assegnato una A al posto della E che meritavi. Tu:

a) Cosa?? E' una cosa inammissibile! Ti rovina la media e, cosa più importante, è un affronto personale alla tua persona, davanti a tutti, poi. Inizi quindi a sbraitare in goblinese antico strattonando anche il tuo povero ed ignaro vicino di banco.

b) Calma e sangue freddo. Cercando di passare inosservato/a pensi di poter arrivare al registro e, con la scusa di spifferare qualche nota alla Burton, provvedi a cambiare quel voto in una bella E.

c) Una A al posto di una E. Sicuramente il docente ha fatto un errore, ma solo per il tuo bene. E' chiaro che in questo modo vuole solo ed esclusivamente spronarti ad impegnarti di più, senza che ti adagi sugli allori già da dicembre. 

d) Non è di certo una novità. Insomma, lo scorso mese a Pozioni hai preso gli ultimi vermicoli putrefatti perchè non ce n'erano altri e hai rimediato una A-. Prendere una A perchè a metà compito hai scambiato la boccetta d'inchiostro coi Muldoon, ci può stare. Sono così simpatici come l'inchiostro che ti hanno rifilato in fondo.

 

4. A conclusione della colazione in Sala Grande, uno studente più grande ti posa sul piatto ciò che resta del suo muffin morsicato in più punti. Come reagisci?

a) Ma che schifo! Avrà contratto anche il Vaiolo di Drago, magari. Di sicuro un sermone dei tuoi non glielo leva nessuno. Non sono certo modi di comportarsi e poco importa se è uno studente più grande. Non ci si comporta così e basta ed è ora che qualcuno glielo faccia capire anche a muso duro

b) Osservi il pezzo di muffin per poi voltarti verso il primo studente più piccolo che vedi. Rivendere il dolce con la scusa che se non lo compra lo studente più grande sarà molto arrabbiato è la soluzione migliore, per te.

c) E' comunque un gesto carino da parte sua non voler buttar via il cibo. E poi è stato gentile a pensare a te piuttosto che..al cestino.

d) Meglio il muffin mezzo mangiato dallo studente più grande che un fazzoletto usato o la divisa da Quidditch dopo una partita di svariate ore.

SOLUZIONI

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Incantatore di metalli del 1300 che ha inventato il Boccino d'Oro

Risultati

MAGGIORANZA DI RISPOSTE A – REGALO ESPLOSIVO : E' arrivato il momento di venire allo scoperto o, meglio, di far esplodere il tuo potenziale all'esterno. Con l'invidiabile calma della Medicine (quella verde e argento) nello scoprire che non può lasciare il castello per il fine settimana, il tuo fare sicuramente fuori dagli schemi e diversamente pacato, almeno a tratti, ti conferisce il titolo di regalo ambivalente. O ti si ama alla follia o ti si relega in una teca protetta da tredicimilasettecentododici incantesimi difensivi. Ma tranquillo/a, puoi sempre dire che sei talmente prezioso/a da esistere in singola ed unica copia. Le altre le hai fatte esplodere tu.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE B – REGALO UTILE : Sei una persona che pensa sempre lucidamente prima di fare qualsiasi cosa. L'utile e lo sfruttare la situazione fanno parte del tuo corredo genetico, non solo natalizio. E se ti chiami Owen non puoi che ottenere un profilo come questo, ne siamo certi. Come il Serpeverde, infatti, non importa cosa tu possa trovare come regalo di Natale perchè se dovesse essere una sciarpa dai colori non consoni sapresti rifilarla a qualcuno ottenendo anche più di quello che è stato speso per regalartela. Sempre che il nuovo destinatario non la usi per strangolarti..e potrebbe capitare.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE C – REGALO BELLO : La cosa certa è che potrebbe anche andare a fuoco l'albero di Natale o bruciarsi il dolce perchè hai esagerato con il Flamora. Potresti anche ricevere quattro regali identici che, per inciso, non ti piacciono. Ma il sorriso sulle labbra non te lo leva nessuno e neppure quella diabetica predisposizione verso il mondo che ti fa vedere del bello anche in un soggetto come la Graveyard. Con tutta probabilità il tuo regalo di Natale è una Goldflower antistress che ti guarda e sorride bonaria. Il solo problema potrebbe essere che in mani sbagliate potrebbe diventare una bambolina voodoo. Ma non è il tuo caso.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE D – REGALO RICICLATO : Tu hai ben presente quella sensazione, fastidiosa se viene riconosciuta per quello che è, di sentirti un bottone di ricambio perchè quello originale si è perso. O una pozione rasserenante solo perchè la Bevanda della Pace è più costosa e difficile da trovare. O una cercatrice che, come la Whiter, non può trovare spazio nè al castello nè in una competizione internazionale tra scuole. Ti puoi raccontare tutte le trollate che vuoi arrivando a credere che non sia come sembra, ma in realtà quel vecchio servizio da tè autoscaldante che tutti relegano nell'ultimo ripiano del mobile in sala da pranzo, è il regalo che ti ritrovi costantemente sotto gli occhi ad ogni Natale, il tuo molliccioregalo personale. Tranquillizzati! Al mondo esiste anche di peggio: chi si illude di essere scelto per quello che è.

By Anne Burton | - 10:47 am - Posted in Dicembre 2066

 

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Non so quanti di voi, cari lettori, conoscano la musica babbana e i suoi pilastri storici. Per chi di voi non ne fosse a conoscenza, l’articolo di questo mese è incentrato su Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart, meglio e molto più semplicemente conosciuto come Wolfgang Amadeus Mozart. Maestro della musica classica vissuto nel XVIII secolo, sin da piccolo ha dimostrato una predisposizione alla musica talmente elevata da essere ricordato tuttora come uno dei più grandi geni di sempre. Ma è proprio la sua genialità che fu la causa della sua rovina, sebbene le fonti storiche babbane affermino che la causa della sua morte sia stata la “febbre militare acuta” che, proprio nel ventunesimo secolo, ha infestato i suoli di Vienna. Solo recentemente, infatti, proprio nei territori viennesi, è stato ritrovato lo spartito di un brano inedito, chiamato “La Ballata della Medusa” in cui la calligrafia, sebbene si tratti unicamente di una serie di note accostate l’una all’altra, pare abbia un’evoluzione di “stile” vera e propria. Alcuni grafologi viennesi hanno interpretato i primi frammenti dello spartito come un prodotto insicuro, data l’incertezza della grafia con la quale sono stati scritti, riconoscendo poi nel susseguirsi degli spartiti una sicurezza che, andando avanti, si può ben associare alla crescita stessa del compositore sia a livello mentale che professionale. Si presume quindi che la ballata sia stata composta in più riprese durante la vita di Mozart. Accostando l’ultima parte dello spartito della Ballata a quello del Requiem, altra opera di Mozart, lasciata incompiuta e completata in seguito da Joseph Von Eybler, gli stessi grafologi hanno tratto la conclusione che la Ballata della Medusa sia stata conclusa appena prima della morte del genio della musica. Ma cos’ha di così particolare questa Ballata da essere maggiormente degna di nota rispetto alle altre composizioni dell’autore? Non solo il fatto che sia inedita, ovviamente, ma la sua popolarità  affiorata solo recentemente è dovuta al singolare effetto che il brano ha su chi ne ode le note. Thiride Slaight, famosa pianista contemporanea viennese di sangue mezzobabbano, è stata infatti contattata immediatamente dopo il ritrovamento degli spartiti per poterli, appunto, tradurre in musica ed eseguirli. Cosa che, comunque, la Slaight non è riuscita a portare a termine dato il lento immobilizzarsi delle proprie dita sui tasti del pianoforte, immobilità che, chiaramente, ha colpito non solo Thiride, ma anche tutti coloro che hanno udito la composizione

Dopo l’immediato allarme della musicista e dei presenti, e la conseguente analisi medica, s’è scoperto che i nervi ed i muscoli di tutti coloro che hanno ascoltato il brano, hanno intrapreso – per la durata della composizione – un rapido processo di deterioramento che, se solo il brano fosse continuato, avrebbe presto condotto gli ascoltatori e la stessa esecutrice ad una morte causata da graduale paralisi del sistema muscolare e di quello nervoso. Fortunatamente i danni causati dalla Ballata si sono rivelati momentanei, ma un dubbio atroce ha cominciato a pervadere le menti di storici esperti: e se la causa della morte di Mozart non fosse stata la febbre militare acuta, ma la stessa Ballata? E perché mai un genio come lo stesso Mozart ha avuto necessità di comporre una ballata così letale e soprattutto, come potrebbe aver fatto ad infondere un effetto simile alla sua musica? I presupposti per ipotizzare la prima delle precedenti domande formulate, effettivamente, ci sono tutti. Come precedentemente detto, i più validi grafologi viennesi hanno analizzato e confrontato gli spartiti del Requiem, quelli scritti da Mozart, a quelli della Ballata, arrivando alla conclusione che quest’ultima sia stata conclusa poco prima della morte dello stesso. Per quanto riguarda invece gli altri due quesiti, si presuppone un qualche incarico massonico con conseguente intervento, atto a “punire” i poco retti. Vi sono alcune fonti storiche, come ad esempio quelle dello studioso Adalbert Stainer, che ipotizzano la presenza di alcuni maghi oscuri infiltrati fra le fila massoniche del XVIII secolo, sebbene gli intenti di quest’ultime fossero del tutto benigni. Camuffando i propri interessi sotto un ideale di giustizia globale in modo da convincere lo stesso Mozart a creare la composizione in questione, i maghi oscuri infiltrati fra le fila massoniche avrebbero avuto campo libero in seguito allo scompiglio che la Ballata avrebbe generato. Ovviamente, anche queste sono solo semplici deduzioni degli esperti, rilasciate in un intervista presso un giornale locale viennese. Non si è ancora capito bene come il compositore ( o chi per lui ) sia riuscito ad infondere alla Ballata il suo temibile effetto, ma studiosi ed esperti del Ministero Austriaco stanno continuando ad indagare sulla questione, con la promessa di prossime notizie. Notizie che, qualora venissero rese pubbliche, mi impegnerò di riportare.

Ailie Wisemind

By vocestudenti | dicembre 26, 2010 - 8:20 pm - Posted in Dicembre 2066

In differita dallo spicchio di pavimento dorato sotto la pista del Ballo dell'Agrifoglio! Sì, siamo tornati qui poco dopo i festeggiamenti natalizi per dare una lucidata alla Coppa Triquidditch, che ovviamente abbiamo trovato quaggiù per sbaglio. Avremmo voluto riportarla subitissimo dalla Wallace o in Sala Trofei, ma sentivamo uno strano cigolio e abbiamo pensato che fosse meglio oliarla un po' prima di sistemarla nella teca. Solo che forse – un forse bello grosso – abbiamo esagerato con l'olio e sono due giorni che continua a sgusciarci tra le mani. Abbiamo scoperto da circa dieci minuti che quello non era olio, ma Essenza di Vermicoli Deluxe e questo vuol dire che il colore della coppa si è un po' stinto e scrost…

UH! Ma dovevamo parlare del Ballo di quest'anno! Perchè, ormai lo sapete, è tradizione che siamo noi a raccontarvi qualcosina del Ballo dell'Agrifoglio. E ci teniamo a precisare che non è vero che inventiamo tutto, è solo che veniamo a sapere cose che nella confusione non si sono notate e ve le riportiamo, per esercitarci a diventare dei bravi esploratori. O anche dei boicottatori suicidi, come ci ha gentilmente suggerito Anne – nonpossiamochiamarlapernome – Burton, quando le abbiamo chiesto perchè la professoressa Rousier si era imbronciata alla nostra battuta "Si fidi, quel libro la farà morire dalle risate!".
nome immagine Dunque. Per prima cosa siamo andati un po' in giro a controllare le decorazioni, e per fortuna abbiamo indicato all'ex Caporedattore Lewis – baciamo le mani – che lo spicchio di pavimento che aveva trasfigurato aveva un buco nel mezzo, esattamente dove eravamo finiti noi, e per un attimo ci è parso quasi di capire qualcosa come "Finalmente vi ho bloccati, teppistelli", ma ci siamo certo sbagliati. Dopo esserci accertati che il buco fosse coperto da una pergamena del gruppo musicale ridipinta, così da non rovinare l'effetto strabillioso del pavimento, ci siamo appostati accanto alle doppie porte per sovrintendere al lavoro di copertura delle professoresse Helfman e Balmoral, che sono state tanto gentili da aggiungere stoffa e pizzi ai vestiti delle ragazze – puah! – che entravano. Insomma, mica tutti hanno le tasche piene di galeoni. E Keysee Spencer e Hysteria Van Halen, poverine, non ne avevano abbastanza per comprarsi dei vestiti interi. E' stato un gesto molto umano quello delle prof, non capiamo proprio perchè quelle due abbiano iniziato a strepitare in quel modo. O forse era per le nostre aggiunte? Ehi, ci hanno detto che i corni di Erumpent dietro la nuca erano l'ultima moda natalizia, che colpa ne abbiamo noi? Forse dovevamo metterne di finti, certo, ma non sono mica esplosi. Cioè, uno sì, ma è stato un botto davvero molto piccolo.
Finita l'accoglienza alle porte, era nostro dovere pensare anche al resto degli studenti, specialmente i più grandi che non rivedremo mai più. Abbiamo cercato di regalare dei ricordi che non dimenticheranno mai e in cambio ci siamo beccati due Fatture Urticanti, che in realtà sono state riflesse per puro caso su Anthony Kingston, che si è immolato spontaneamente per noi. Che eroe! Dicevamo? Uh, i settimini! Avevamo fatto una grinzafichissima composizione con i pasticcini e abbiamo voluto mostrarla per prime a Joey Olsen e Alexsandra Wolf; la scritta più grande diceva "Miss you" e, credeteci, ci è voluto tutto il nostro impegno per convincere Payatt Bromley e Luys Thingread e disegnarci l'uno la Miss e l'altro lo You. Continuavano a chiederci a cosa ci servivano, ma non volevamo rovinare la sorpresa. L'incantesimo di mutazione delle lettere però l'abbiamo fatto tutto da soli, perchè diventassero "Dissero i tuoi denti" per Joey e "Disse qualche tuo accompagnatore" per Alexsandra. Ma come, non era divertente? A noi i denti sono ricresciuti un sacco di volte, che sarà mai! E poi la Wolf un accompagnatore lo poteva trovare. L'abbiamo trovato pure noi due, cioè Sean e Jericho. La Wolf ce l'avrà una sorella, una cugina, una lontra domestica, no? Più coppia di così!
Siamo pure andati a festeggiare con Rosalie Goldflower e Vincent Stars per la vittoria come Mr Agri e Miss Foglia e gli abbiamo versato addosso quella specie di ponch verde che era in una caraffa sul buffet. O forse non era sul buffet, ma il nostro nonno adottivo, il professor Warren, ci ha assicurato che non era velenoso. Cioè, quando gli abbiamo chiesto "Nonno, quella roba verde si può mangiare?", lui ha risposto "No, la risposta numero 3 era Distillato Sviante, dovreste stare più attenti, voi tre", e noi l'abbiamo preso per un sì. Poi abbiamo sentito una serie di brutte cose sulla loro vittoria, Rebby MacMillan ha gridato che dovevano vincere lei e Haven Collins (ma non sono una coppia! Insomma, non sono neanche sorelle!), e Seth Lucky ha detto che Vincent si era fatto la Graveyard e abbonato ai trofei. Non siamo sicuri di aver capito bene, però. Forse ha detto che ha vinto un abbonamento al cimitero dei trofei che sta al terzo piano, nel bagno dei maschi? O ha fatto un trofeo che doveva essere della Graveyard e poi è volato dalla torre di Astronomia finendo nel Lago Nero? No, mica può essere così, non ha nominato proprio l'astronomia. Glielo chiederemo in classe durante la prossima lezione di Incantesimi. Anche Sebastian Waleystock ha detto una serie di cose che la mamma non vuole che ripetiamo, ed è per questo che invece siamo andati a dirle al Vicecapo Strawberry, al professor Spellman, al professor McKalleart… che ha cominciato ad annaspare, ma forse era per via di quelle noccioline caramellate che gli abbiamo messo nel bicchiere. A meno che la roba sulle noccioline non fosse ancora quell'Essenza di Vermicoli Deluxe.
E lo sapevate che ci sono stati un sacco di dopo festa privati? Se non lo sapevate, SAPEVATELO! Noi lo sapevamo, e non ci sembrava educato sceglierne solo uno, così siamo passati un po' da tutte, e tutti ci hanno fatto lo stesso scherzo, fingendosi sorpresi di vederci, e qualcuno addirittura ha simulato una reazione isterica. Siamo passati nella Sala Comune Grifondoro, in quella Tassorosso, nella Torre Corvonero – puah! – e nei sotterranei dei Serpeverde, nella serra numero due, in infermeria, nel reparto di Storia della Magia della biblioteca, in tutte le carrozze parcheggiate nel parco, fra le statue di ghiaccio davanti al portone d'ingres… Oooh! Stavamo quasi dimenticando la nostra gara di ghiaccioli! Ci piacerebbe restare qui chiusi sotto il palco, ma dobbiamo proprio andare a vedere se c'è qualche cavità libera nella nostra statua, così possiamo metterci la Coppa Triquidditch. Una volta ricoperta di frullato offerto dal professor Rootword e congelato il tutto, non si rovinerà più, non è geniale?

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon

By Anne Burton | - 12:04 pm - Posted in Dicembre 2066

La Scuola di Magia e Stregoneria di Durmstrang ha ospitato l'annuale triangolare di Quidditch che ha visto prevalere la squadra capitanata da Gregor Darsel. Per tutti quelli che non si interessano solo di sport, come promesso, ho cercato di conoscere meglio la Scuola che ha ospitato la delegazione inglese e quella francese, comprese le storie che ci hanno sempre raccontato in merito. Per quest'analisi critica sono stata affiancata da Juliet Lucky, quella che la maggior parte di voi conosce ormai come la paratutto o Luckystrike, la stessa Tassorosso che cerca inutilmente di scardinare alcune mie convinzioni sin dal primo anno passato in questo castello. Abbiamo cercato di portare avanti un confronto comparato dei pro e contro di Hogwarts e Durmstrang tra verità, fantasia e opinioni personali.

Veni, Vidi, Vici… Hogwarts

stemma Hogwarts

Dato che tutto è stato chiesto dalla socia capa che, una volta tanto, non voleva sembrare di parte, vi tocca leggiucchiarvi questa roba e, a dirla tutta, non è mica giusto che l' "antitesi" (mi dicono che si chiama così) sia scritta dalla Burton; oh Bolide, credo che i miei sforzi saranno inutili. Andiamo quindi al dunque, cioè Durmstrang: la grande scuola tedesca, imponente e maestosa. Io ci sono stata e posso dirvi che appena entrati c'è un bellissimo, elegantissimo e altrettanto banalissimo ingresso con delle scalinate, toh, come da noi! Però è vero che la scuola è oscura, a quanto pare non amano le torce e, sapete, non è una cosa buona. Esempio per rendere meglio l'idea e fare un bel confronto tra le due scuole: Syd Mason che da un po' porta gli occhiali, ma per anni è stato il bello di casa Serpeverde (posto conteso con Medicine), in quella scuola e con quell'oscurità sarebbe diventato qualcosa di simile a una talpa. A questo punto suppongo di aver convinto tutte, e soprattutto la Heyannir, di una cosa: Hogwarts aiuta i ragazzi a tenersi belli. E escludendo Peev non c'è dubbio che a Hogwarts le ragazze siano più fortunate (no, non è una presa in giro a me stessa). Altro punto: a Durmstrang studiano le Arti Oscure. Noi la difesa da questo genere di magia. Praticamente a lezione loro si uccidono a vicenda, mentre da noi al massimo si tentano suicidi, Burton e Olsen ne sanno qualcosa. Per non parlare poi del Quidditch: sono forti, sono violenti, belli e… Hogwarts ha vinto il torneo triangolare a casa loro, ho detto tutto. Quanto al campo… ma Merlino come si fa a giocare in un campo come quello? Praticamente le loro riserve sono dei bei, alti, grossi, candidi e freddi pupazzi di neve. E poi, abbiamo idea del loro corpo docente? Un mezzo serpente che insegna loro come Docente di Arti Oscure, oooh quanto è nobile l'oscurissima arte del cambiar pelle come ogni rettile che si rispetti. A parte questo: ci si lamentava del pony Centauro perché poco umano, almeno a Lysander si poteva pettinare la coda. Voci di corridoio dicono che da quelle parti, tra i ragazzi, vadano di moda tatuaggi segreti sull'addome e sì, va bene, quelli sono effettivamente veri. Ma non competono con gli occhiali di Condor, le furono orecchie di Lewis ed il Grifondoro FASCINOSO (qualcuno mi ucciderà per questo). Per finire in maniera decente, dovendo trovare aggettivi adatti per l'una e l'altra scuola abbiamo il fragoroso, noioso, grosso, e pericoloso di Durmstrang a paragone con il gioioso, fascinoso di Hogwarts; persino gli "oso" qui da noi sembrano meravigliosi, volendo dire, migliori.

 

 

Alea iacta est… Durmstrang ovest

durmstrang

Da un punto di vista estetico Durmstrang è sicuramente più piccola raccolta di Hogwarts, anche se l'immenso parco ed i confini non definibili con certezza ripagano con una sicurezza nettamente maggiore, fosse solo per il fatto che prima di giungere all'ingresso del castello o ci si perde o si muore congelati. Una volta all'interno, poi, non si possono certo ignorare le torce che mutano di intensità al passare dei Vigilanti (Prefetti e Caposcuola vengono chiamati così) o la grande fontana posta all'ingresso, quella che, dopo il passaggio della sottoscritta, è ora chiamata confidenzialmente come Gavettone Joly. Gli inquilini del castello, oscuri per antonomasia, peccano in ironia e humor, ma basta aver presente Raou Blaga per delineare il portamento fiero (a tratti persino imperiale), il fisico atletico e l'assenza di maschere buoniste. Interessati alle Arti Oscure e pratici di Maledizioni, sono praticamente l'ideale se si necessita di un alleato pronto a tutto e questo non solo nel caso dei ragazzi. A Durmstrang, infatti, ci sono anche ragazze degne di nota, come la Ek, e se lo sostengo io che ho un'avversione verso il genere umano, vale doppio. Se Hogwarts ha comunque vinto il torneo (ma Peev ha fregato tutti quanto a numero di gol), il gruppo fuori dal terreno di gioco si è visto maggiormente tra le fila dei durmstranghiani, insieme alla comunità di intenti. Il campo da Quidditch è… particolare, sono d'accordo con Juliet, ma in un contesto del genere il tifo rimbomba sicuramente di più e se anche maledicono i Bolidi come si crede, è solo per rendere gli incontri più avvincenti, tanto, male che vada, possono seppellire i corpi direttamente sul posto. A Durmstrang si insegnano materie come Maledizioni e Anatemi Oscuri, da noi Cura delle Creature Magiche e Babbanologia, devo forse aggiungere qualcosa per far pendere la punta della bacchetta verso una delle due scuole? Non solo, ma se anche hanno un Vicepreside dalle dubbie capacità psichiche, si intende di Arti Oscure e può preparare al meglio rispetto ad un Vicepreside che è l'ultimo ad alzarsi dal tavolo ai pasti. In una parola: a Durmstrang si conoscono tutti i lati oscuri e si impara a servirsene mentre ad Hogwarts il massimo dell'esaltazione è sopravvivere ad una lezione della Graveyard o ad un risveglio con Milo Welsh che espone le sue considerazioni. Dovendo scegliere a mia volta degli aggettivi per questa Scuola direi quindi che è maestosa, imperiosa e misteriosa al contrario di Hogwarts che può aspirare ad un vittoriosa, noiosa e tifosa. Niente di troppo fascinoso, praticamente.

 

 

Alla fine di questo articolo a quattro mani siamo giunte, quindi, ad una serie di conclusioni tra cui spicca il fatto che sì, Law, hai ricevuto un souvenir finto, ma soprattutto, non importa che si pratichi o meno della Magia Oscura, l'essenziale è non essere mangiaranocchie, date retta a noi.

Anne Burton & Juliet Lucky

By Alcy | dicembre 23, 2010 - 4:46 pm - Posted in Dicembre 2066

Quando? Ultimo fine settimana a Hogsmeade prima delle vacanze di Natale. L'obiettivo? Acquistare i regali di Natale per quei quattro Troll con cui condivido il dormitorio. Ecco perché, incastrato nella folla di gente diretta da Zonko, Mielandia e Scrivenshaft per gli acquisti dell'ultimo secondo, seguivo la massa sperando di riuscire a comprare tutto entro l'orario di rientro al castello.
Quando finalmente sono giunto davanti all'ultimo dei tre negozi citati, non ho però fatto in tempo ad aprire la porta che una cosa spaventosa mi ha fatto fuggire. Sarò codardo io, o forse solo prudente, ma vedere la nostra caporedattrice correrti incontro con la bacchetta sguainata, gli occhi fuori dalle orbite (la sua espressione nella foto dell'Editoriale del numero di novembre non è niente a confronto) e una faccia che significa solo: "McReady! Sei in ritardo con la consegna dell'articolo! Se non consegni entro ieri ti faccio spuntare delle corna talmente lunghe da far invidia ad un Graphorn"… personalmente mi ha fatto riconsiderare l'idea di recarmi da Scrivenshaft per ripiegare verso la porta del primo locale a tiro. Mi dispiace, John: per te niente regali quest'anno. Fatti dare qualche Ape Frizzola da Martin.

Scatto alla Testa di porcoBottiglie di Incendiario dalla strana custodia

Voltato com'ero verso la strada, non mi sono reso conto di aprire la porta della Testa di Porco finché non ne ho riconosciuto il caratteristico aroma di puzza di capre. Con la Burton alle calcagna e la prospettiva di una qualche fattura di incoraggiamento, non ho potuto che fare un passo avanti ed entrare nel locale.
Gli avventori mi hanno squadrato da capo a piedi, come se non vedessero studenti di Hogwarts da tempo. Altri invece non mi hanno rivolto l'attenzione, troppo presi a fumare cose strane e a bere… beh, sinceramente questa non me l'aspettavo! Merlino vuole che avessi con me la fida macchina, perché ho il sospetto che senza il supporto visivo di una prova concreta, non mi avreste creduto. Quando l'ho raccontato in redazione infatti si sono messi tutti a ridere. Tranne i Muldoon che hanno giurato di crederci e si sono messi a confabulare qualcosa sul "regalo perfetto per le prossime nozze del capo-baciamo-le-mani-Lewis", ma loro non fanno testo. Poi, dopo aver messo in mano a tutti una copia delle foto, ho raccontato loro la spiegazione del barista, e mi hanno creduto. Il Whisky incendiario è, secondo lui, buono solo se servito alla corretta temperatura. Pare che mettere la bottiglia all'interno dei corpi imbalsamati dei roditori permetta al Whisky di conservare la perfetta temperatura e di incendiare a dovere le gole. 
Forse alcuni simpatizzanti del W.W.F.B.B. rabbrividiscono all'idea, gli amanti del buon bere (come il nostro caro prof di Volo) invece saranno invogliati a visitare il tetro locale di Hogsmeade, altri invece rimpiangono gli articoli così carini, natalizi, sbrilluccicosi di quei miei colleghi che seguono solitamente la rubrica di Cucina. Beh, per quest'anno scordateveli. Stars tra Durmstrang e l'essere l'assistente di Pozioni ha il suo bel da fare. La Webber si è arrabbiata con la redazione perché non facciamo pubblicità a quel postaccio tutto trini e merletti in cui lavora e non ci manda più le sue ricette. Vuoi per farmi perdonare il ritardo con cui ogni tanto finisco gli articoli sportivi, vuoi perché sono stato costretto dalla Burton, vuoi perché è Natale e dicono che siamo tutti più buoni, eccovi qui questo articolo di cucina, senza ingredienti, dosi, procedimenti e via dicendo. La cosa più importante da ricordare è di imbalsamare un roditore (non è obbligatorio uno scoiattolo) e di ficcargli dentro in qualche modo una bottiglia di Incendiario.
Concludo con un appunto per tutti gli schizzinosi che hanno storto il naso nel vedere questo Incendiario Peloso. Beh, era proprio ottimo Oltre Ogni Previsione!

Robert McReady

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By Anne Burton | dicembre 21, 2010 - 11:48 pm - Posted in Dicembre 2066

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Eccomi qui, sono Steve MacMillan! Forse qualcuno mi conosce già o magari no, ma l'importante è che tutti conoscete la Voce, cosa ovvia visto se mi state leggendo. L'ultimo fine settimana di novembre, quando ci è stato concesso di andare a Hogsmeade, ho deciso di dare sfogo alla mia curiosità. Mi sono sempre chiesto quali novità o  tradizioni ci siano a Hogsmeade nel periodo delle feste natalizie e ora che mi sono documentato posso finalmente rendervi partecipi. Non sto parlando di decorazioni magiche e insegne illuminate, ma di vere e proprie attività ed attrazioni che caratterizzano il villaggio magico in questa particolare parte dell'anno. Il mio fedele amico Luys tempo fa mi ha parlato di una particolare gara sportiva, se così la si può definire, ma io non riuscivo a crederci, così ho fatto qualche ricerca prima di scoprire che esiste sul serio. I fratelli Skitper, maghi che risiedono a Hogsmeade, hanno ideato questa gara diventata ormai famosa all'interno della piccola comunità magica: la gara di velocità per vermicoli. In base alle regole stabilite dagli ideatori, su un tracciato di media lunghezza, alcuni vermicoli dovranno cercare di arrivare al traguardo il più in fretta possibile, senza fermarsi davanti agli ostacoli, come la lattuga. Al momento Jason Skitper possiede il vermicolo che ha fatto il miglior tempo: un'ora, quarantasette minuti, tredici secondi e quattro decimi. Dovrò però mettere in allerta Jason, la Graveyard potrebbe partecipare e soffiargli il titolo. Il vermicolo che vince la gara, ad ogni modo, ottiene come premio una scorta di lattuga a vita, mentre il possessore del vermicolo viene incoronato "Re del natale vermicoloso". Io spero che questa competizione possa raggiungere livelli più ampi e, visto che me ne intendo molto, suppongo che si possa essere ottimisti in tal senso. 
Un altro evento degno di nota è poi il Festival del biscotto. Gli ultimi due giorni di  dicembre, High Street è letteralmente invasa da venditori di biscotti di ogni forma, colore e gusto. E quando dico gusto, non intendo semplicemente biscottini al cioccolato o allo zenzero, sia chiaro, ma vi invito a provare il biscotto al broccolo e alla carota, poi però fatemi sapere perchè io, nonostante tutto, non mi fido. All'interno del Festival è nota, così come mi ha detto la signora Amelia Kentrin, la caccia al biscotto. In pratica i bambini del villaggio devono cercare lo scrigno contenente una confezione enorme di biscotti. Detto così potrebbe sembrare la cosa più semplice del mondo, ma mi hanno assicurato che questo cofanetto ha sempre degli incantesimi di difesa a proteggerlo, per questo i più piccoli possono essere aiutati dai maghi adulti. Esiste un baby campione in carica anche qui, Freddie "Bombolone" Marx, vincitore insieme al padre Josh "Bombolonone" Marx, delle ultime due edizioni della gara. L'ultimo giorno dell'anno, la sera, è tradizione riunirsi tutti nel noto locale "I tre manici di scopa". Il gruppo de I Bubotuberi è stato ingaggiato per una serata in allegria tra amici e familiari. Il proprietario mi ha regalato un pacchetto di gelatine se avessi fatto un po' di pubblicità, quindi…Tavoli su prenotazione, cena a prezzo conveniente, bevande e dolce compresi. Affrettatevi! Ah sì, quasi dimenticavo. Il tre gennaio, come sempre, c'è una marcia di dieci chilometri per stare tutti insieme e fare conoscenza. L'iniziativa è di Millicent Karlit e si chiama "Un chilometro d'amicizia", anche se il nome fa pensare che la distanza sia inferiore a ciò che è in realtà.
In qualsiasi modo stiate trascorrendo questi giorni spero che siano delle felici vacanze. Se vorrete mandarmi dei gufi per farmi sapere chi ha partecipato ad una di queste iniziative del villaggio magico più bello d'Inghilterra, sapete dove trovarmi e se non lo sapete trovatemi, così posso dirvi dove trovarmi!

Steve MacMillan

By Anne Burton | - 10:41 pm - Posted in Dicembre 2066

Eccoci qui, un nuovo anno è quasi giunto al termine, e speriamo che questi ultimi giorni non portino troppi danni. Infatti, è da un paio di settimane che la neve cade incessantemente, accompagnata da un vento non indifferente. Voglio dire, a quasi tutti piace la neve, ma così non possiamo neanche uscire a godercela senza incappare nel rischio di volare via o diventare vittime degli scherzi dei Muldoon, quei due sono veramente pestiferi se ci si mettono. Questa, quindi, non è una bufera molto pacifica o, almeno, non per la nostra amata Hogsmeade negli ultimi giorni. Nei giorni a ridosso di Natale, infatti, la neve è arrivata ai cinquanta centimetri di altezza, quanto basta per bloccare le porte o portare i tetti delle case allo stremo (i babbani sarebbero stati spacciati, praticamente). La Stamberga Strillante ha perso un altro pezzo di tetto, che fortunatamente non ha colpito in testa nessun visitatore anche se in realtà è solo perchè in questi giorni non c'è nessuno che abbia il buonsenso di andarsene troppo in giro, specialmente in luoghi instabili come il noto edificio citato. I negozianti, dal canto loro, si sono ritrovati o chiusi dentro il proprio negozio o direttamente fuori, qualcuno anche senza catalizzatore e non so davvero cosa sia peggio visto che in entrambi i casi, ovviamente, non c'è stato nemmeno uno straccio di cliente. E pensare che questo dovrebbe essere il periodo d'oro per i negozianti, con tutti gli acquisti per le feste… Poveretti! Di conseguenza, anche i ritardatari nel comprare regali si sono ritrovati con in mano nient'altro che neve. 

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La stessa sorte dei negozianti è capitata ai gestori dei locali, che però sono riusciti almeno a spargere la voce di non avvicinarsi a Hogsmeade fino a quando le condizioni climatiche non fossero migliorate o perlomeno non a piedi o con una scopa. Il consiglio è stato successivamente allargato anche alla materializzazione, compresi i maghi esperti che in altre circostanze non avrebbero avuto problemi, tutto questo proprio per l'alto rischio di spaccarsi lasciando indietro dei pezzi. Il signor McHoney, a quanto dicono le voci, è ancora chiuso dentro Mielandia oltre ad essersi preso uno spavento di quelli belli forti quando, sul tardi, si è ritrovato il noto commerciante di calderoni Edmund Wonders comparirgli a pochi centimetri di distanza. L'urlo che ha cacciato ha svegliato tutto il villaggio, pare. Fortunatamente, dato che gli abitanti di Hogsmeade formano una comunità davvero ben organizzata, hanno preso la pluffa al balzo, appena finita la bufera, per uscire dalle loro abitazioni e riunirsi tutti insieme all'ufficio postale, dove centinaia di gufi erano arrivati durante la tormenta. Messaggi di comprensione, alcuni rincuoranti o semplicemente ordinazioni di alcuni clienti; tutte le lettere sono state ben esaminate e i gufi sono stati rimandati ai legittimi proprietari o comunque a coloro che li avevano spediti, con risposte di ringraziamento o con la merce richiesta, finchè non è rimasto un solo gufo all'interno dell'ufficio. Nel frattempo, per risolvere il problema della neve, è stata chiamata una squadra del Ministero specializzata in "Danni causati da agenti atmosferici" che ha dato una mano di aiuto ai residenti pronti e con le bacchette puntate per liberare in breve le strade. Alla fine, insomma, tutto si è risolto in bene, la neve è continuata a scendere solo per abbellire il villaggio ed il danno è stato risolto da un eccellente lavoro di squadra. Nei giorni immediatamente successivi tutti i negozi sono rimasti chiusi per concedere ai gestori un meritato riposo trascorrendo le feste nella tranquillità del Natale.

Margareth Lowenn

By Anne Burton | - 9:40 pm - Posted in Dicembre 2066

 Quando l'Incendiario ti mette le ali

Non è un segreto per nessuno che il Quidditch non sia proprio una delle mie passioni e di certo le geniali menti di Hogwarts avranno evocato mille e più ragioni per spiegarsi cosa ci potesse fare quella asociale della Burton a seguire una partita, soprattutto se si parla di Grifondoro contro Corvonero. Si chiama saper fiutare la notizia, ma non credo che possiate capire cosa significhi quindi non provo neppure a spiegarvelo. Il punto è che durante quell'incontro si è verificato un episodio che non si vede di frequente da queste parti, tra l'altro il solo che i bronzo blu sembrano voler ricordare, forse perchè il risultato pesa abbastanza da dover essere annegato nell'Incendiario. In realtà il protagonista del siparietto, volendo comico, è proprio l'alcol o, meglio, il docente incaricato di arbitrare l'incontro il quale, ubriaco a livelli mai visti, è finito nel modo che tutti sappiamo. Proprio per questo motivo e visto che ormai si è instaurato un certo feeling, ho chiesto al professor Caurus Cvitanovicz di scambiare quattro chiacchiere non solo su quanto è successo. L'ho incontrato poco prima di una lezione ai marmocchi del primo anno e malgrado il tempo a disposizione sia stato poco, è stata una chiacchierata… un mettere insieme due parole… un tour alcolico… è stato interessante, ecco.

Anne: Professor Civita… Cvitan… Professore e basta. Arbitrare la partita Grifondoro-Corvonero non è il massimo dell'allegria, lo so. E' per questo che ha… come dire… cercato di alzare il gomito il brio dell'incontro?

Caurus: No! No! Assolutamente no, cioè… Mi capisce, no? Insomma… non volevo mica fare una… è che faceva freddo e il mio cappotto di lana non tiene più caldo come tredici anni fa! Inoltre ho… ho problemi di digestione, ecco. Per me arbitrare è un piacere! Ma che dico un piacere! Un o-n-o-r-e! Mi dispiace terribilmente aver dato… come dire… un'immagine di me che… non mi si addice, ecco.

Anne: Guardi, a me sarebbe piaciuta anche l'altra ipotesi, mi creda. Ad ogni modo, i Muldoon mi hanno detto che i suoi colleghi sono stati comprensivi nei suoi confronti. Ha promesso loro qualche Incendiario invecchiato, per caso?

Caurus: Ringrazio il Corpo Docente per la fiducia. Non tutti mi avrebbero dato una seconda possibilità. E l'Incendiario invecchiato lo tengo per le grandi occasioni. Sale subito alla testa e ti distoglie la mente dai problemi. Ma che ne puoi sapere tu, dei veri problemi della vita. Hai solo diciassette anni! Senza offesa, eh. 

Anne: Ne avrei sedic… diciassette, certo. Sono maggiorenne, lo sanno tutti. Tralasciando questa parentesi incresciosa, quindi, mi dica. Cosa è per lei insegnare l'arte del Volo a ragazzini di undici anni? Un modo per guadagnarsi da vivere senza troppe rogne o più riuscire a trasmettere una passione?

Caurus: A momenti mi commuovevo quando le signorine Wallen e Lanfrad (due Serpeverde, sia chiaro nda) si sono librate in aria per prime senza schiantarsi. Per me è una sensazione bellissima quando gli studenti apprendono i miei insegnamenti, tipo… Ha presente un bicchiere di Gelovodka nel caldo sahariano? Beeellissima. Poi, vabbè, il problema economico alla base c'è sempre, ma non sono cose che ti riguardano.

Anne: Se c'è un problema economico basta chiedere, professore. Una soluzione vantaggiosa per me la si trova sempre. Si sa poco di lei e quello che si conosce è spesso contradditorio. Se dovesse scegliere una sola parola per descriversi quale sceglierebbe?

Caurus: *BUUURP!* Scusi, diceva?

Anne: Dicevo che avrei scelto anche io lo stesso termine, sì. L'Eco del Corvo, quella sottospecie di giornale lì, ha fatto della sottile ironia sulla sua capacità di giudizio da brillo cosa che loro non hanno neanche da sobri. Vuole rispondere in qualche modo a quanti la pensano così?

Caurus: Oh, sono ragazzi! Capiranno con chi hanno a che fare col tempo! (un tono gioviale che mi è parso abbastanza pauroso) Ora… posso chiederle una cosa a lei, signorina – ehm – Bronton, Brutton? Ma io e lei non ci siamo visti da qualche parte?

Anne: Mi ha promesso un po' di quell'incendiario, professore. Ma vanno bene anche quattro chiacchiere alla Testa di Porco, ci mancherebbe.

L'imminenza della lezione ha determinato la fine dell'intervista prima che potessi sapere qualcosa di più sul docente di Volo di cui si conosce e si giudica solo questa abitudine, come se tutti non ne avessimo una. Voglio dire, la Graveyard colleziona vermicoli e Rootword lascia i banchi appiccicaticci di frappè, ma nessuno ha mai puntato contro di loro le bacchette. Almeno Cvitanovicz mi ha fatto apprezzare il Quidditch per una sera.

Anne Burton

By vocestudenti | - 8:12 pm - Posted in Dicembre 2066

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Nel bel mezzo della stagione natalizia, il Teatro Magico di Londra non poteva mancare di presentare il suo cartellone di spettacoli. La compagnia Nimue che, senza nulla togliere ad altri nomi celebri come gli Avalon e i Morghen, si è sempre distinta per le sue tecniche di rimescolamento di mondo magico e babbano, anche quest'anno presenta una sorta di favola urbana.
Nella piece "Home is far far away" tutto inizia nelle praterie del Dorset, dove due cuccioli di Porlock hanno il compito di custodire i cavalli alati della loro famiglia di maghi. Le giornate scorrono tranquille per queste pacifiche creature ricoperte di pelliccia, fino a quando un gruppo di bracconieri, con la complicità della notte, penetra nella proprietà dei maghi e carica tutti i loro cavalli su un vecchio Nottetempo, anch'esso rubato. I due Porlock, allertati dai nitriti dei cavalli, scoprono il furto in atto. Il più cocciuto dei due convince il fratello a seguire i ladri, per cogliere l'occasione adatta per liberare i cavalli. Finiscono per rinchiudersi nel bagagliaio del Nottetempo e, dopo una notte e un giorno di sballottamenti, si ritrovano a capitombolare giù per una riva del Tamigi, in piena Londra babbana, invasa dagli addobbi e dalle musiche natalizie. L'allevamento di cavalli alati sembra perduto (forse, non vi dirò certo il finale, piuttosto andate a vederlo come ho fatto io!), ma ora il problema principale dei due Porlock è un altro: come tornare a casa?
Le azioni più rocambolesche avvengono proprio tra le strade colme di babbani della nostra capitale, dove i due poveri Porlock sono inseguiti dal guardiano di  uno zoo, membri incapaci dell'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, un gruppo di Goblin convinti che i due siano un'avanguardia dei Porlock venuti a Londra per comprare quotazioni della Gringott e una strega cieca, l'unica che sembra venire in soccorso delle due povere creature, perchè, non potendole vedere, le ha scambiate per due orsi scappati dal circo dove lei lavora. Nel finale, però, la maggior parte delle apparenze verrà ribaltata, con la scoperta di un soccorritore improbabile. E forse i due Porlock troveranno risposta all'unica domanda che pongono durante tutto lo spettacolo: "Dov'è casa?".
Il registra, Tony De Palma, ha compilato un sacco di scartoffie burocratiche per avere sul palco due veri Porlock, che ovviamente sono stati trattati in modo dignitoso in rispetto alle leggi sull'uso di animali magici nel teatro. Una grossa difficoltà l'ha incontrata invece una delle attrici principali, Bethany McCallum, che interpreta la strega cieca: ha dovuto assumere tre pozioni diverse per tutta la durata delle prove, per riuscire a tenere a bada la sua allergia al pelo di Porlock. Alla fine si è così affezionata ai due piccoli Porlock da stipulare un'adozione a distanza, che inizierà dal prossimo mese, non appena i due torneranno nel Dorset.
 

Julie Davidson

By Anne Burton | - 4:08 pm - Posted in Dicembre 2066

Questione di Charisma

Malgrado il freddo polare e le condizioni climatiche avverse che hanno caratterizzato la seconda gara della B1 scolastica, il vento e la neve sono stati solo un contorno visto che durante il gt, credetemi, è successo davvero di tutto sin dalla partenza. Stretto nel mio bel mantello e con la sciarpa di Tassorosso tirata fin sopra il naso non ho quasi fatto in tempo a concentrarmi sulla gara che Mayson era già davanti a tutti, tallonato dalla Stevens e, in terza posizione, da un Cerfield in assetto da combattimento. Che non si trattasse di una gara tranquilla e prudente, in realtà, lo si è capito già dal primo giro quando una scatenata quanto imprudente Ginny McScheind ha deciso che dopo la nomea di  ever second attribuita a Medicine, fosse il caso di ribattezzare Oxter McTroy come il forever six di quest'anno. Il Tassorosso, partito male non proprio al meglio, è stato infatti travolto dalla Grifondoro condizionando in questo modo sia la sua gara (coda della saggina danneggiata) sia quella della terzina la cui punta della scopa si è staccata del tutto. A rendere il gt ancora più entusiasmante, sempre durante i primi giri, ci ha poi pensato il trio al comando della gara non appena i due Top Driver di Serpeverde e Tassorosso si sono ostacolati a vicenda permettendo ad uno scaltro Cerfield di sorpassare entrambi. Cosetta, però, doveva essere una strega a modo che non amava vincere facile, visto che il suo discendente, ora alla guida del team bronzo-blu, ha scippato per un momento il ruolo di Trottola umana al concasato creando una spirale di neve degna dei giramenti di bolide della Professoressa Fleetwood, per chi se la ricorda. Come se non bastasse la tormenta di neve (sia naturale che artificiale), il congelamento dei neuroni ha coinvolto, infine, diversi piloti con le conseguenze più disparate sia lungo il circuito che nelle immediate vicinanze. Mentre la Stevens ha compromesso la sua gara al quarto giro nel tentativo di sorpassare, inutilmente, un  agguerrito Mayson (sacrificando il costato nell'urto con il settimino), Sylvia WhiteHeart, per non essere da meno, ha pensato bene di abbracciare l'anello numero quattro nella prima parte della gara con tanti ringraziamenti da parte della sua spalla la testa era già compromessa di suo. Con Tassorosso e Corvonero KO, Grifondoro e Serpeverde hanno colto la pluffa al balzo per avvantaggiarsi degli incidenti di percorso altrui. Deve essere proprio per questo motivo che la Bersek prima e Thomas McScheind successivamente, hanno provato a portarsi in dormitorio parti del circuito come la torcia del via, anche se forse il loro è stato solo un tentativo di sviare l'attenzione dal pattinaggio acrobatico e sincronizzato a bordo anelli di Payatt, la Leary e la Hongrie. Il colpo di scena di una gara per niente noiosa arriva però al ventesimo giro, proprio agli sgoccioli, quando un ritrovato Kingsbadger ammutolisce sia i piloti che che gli spettatori : Michael Cerfield viene penalizzato di venti secondi per guida eccessivamente pericolosa in occasione del vorticare avventato su se stesso realizzato al secondo giro. I corvi sugli spalti serrano le ali, i grifi si lagnano fino a quando non capiscono bene di cosa si tratti, le serpi mettono in funzione la lingua biforcuta ed i tassi… Ringrazio Alberic ed i suoi schemi per avermi spiegato che alla fine si doveva aspettare la conclusione della gara per sperare di capirci qualcosa.

Durante tutto il gt, comunque, dopo aver sorpassato Mayson e la Stevens, il sestino Corvonero ha raccimolato un bel po' di vantaggio ritrovandosi ben distanziato all'inizio dell'ultimo giro, caratterizzato nel complesso da adrenalina pura ed alcuni importanti cambi di fronte. Christine Berry, in costante ascesa durante tutta la gara, si è così trovata a lottare sin dai primi anelli con un veloce Top Driver Serpeverde, illudendo i suoi sostenitori di un probabile sorpasso già dal primo anello, quando il verde e argento ha clamorosamente tirato dritto. Se l'errore di Mayson non ricompensa la sestina Grifondoro lo stesso non si può dire dello scaltro Oscar Trott che riesce nell'intento di pressare la Stevens al punto da indurla in errore e far evanescere il quarto posto davanti agli occhi della sestina. Nelle retrovie, invece, tra i due litiganti WhiteHeart e Mcscheind è la Heyannir a trarne beneficio superando entrambi nel primo settore del circuito, anche se la parte centrale, vissuta con la frenesia di chi sa che la fine è vicina, comporta un ulteriore ribaltamento delle posizioni tra la Corvonero e la Tassorosso (dopo uno scontro del tutto accidentale) mentre il Prefetto Tassorosso, McTroy, cerca in tutti i modi di passare la concasata a Top Driver Stevens. Non voglio sapere cosa si siano poi detti negli spogliatoi a fine gara, in effetti. Così, se Ginny Mcscheind riesce a tenere a bada la solita e funerea Mayfair, però, il Lumos Maxima del gt lo regala sicuramente Christine Berry con un sorpasso di tutto rispetto su Mayson. Praticamente appaiati sin dal nono anello, i due danno vita ad un testa a testa che si conclude con un sorpasso sulla destra di Mayson dopo che il settimino è andato largo al tredicesimo anello. L'ultimo settore del ventunesimo giro determina in questo modo una lotta senza quartiere tra la Top Driver Grifondoro ed il muro dei venti secondi inflitti ad un irrecuperabile Cerfield, troppo distante per essere acciuffato materialmente. Subito dietro un arrembante Trott dà prova della determinazione e velocità cui ci ha abituato sin dallo scorso anno, tenacia dimostrata anche dalla Heyannir e la WhiteHeart, brave entrambe. La torcia del via vede infine il sorpasso di Trott su un Mayson poco preciso nel finale di gara così come Vinnica si impossessa di nuovo del suo settimo e amato posto. Tutto questo avviene però mentre Cerfield, a bordo anelli, inizia a contare sulle dita delle mani e dei piedi. «Ventiquattro», lo urla quasi verso gli spalti ricevendo qualche insulto anche dai sostenitori rosso-oro. E' sempre l'ex docente di Volo Kingsbadger, ad ogni modo, a risolvere l'enigma in un silenzio di graveyardiana ispirazione: con un vantaggio di due secondi e venticinque centesimi la vittoria resta sulla saggina del Top Driver Corvonero nel boato di gioia che si propaga fino alla Torre Nord anche per il terzo posto agguantato nel finale. Se Serpeverde e Tassorosso si prendono i rimasugli, un applauso sentito va certamente a Christine Berry, la sola a far levitare le sorti Grifondoro.

 

IL GENIO DEL G.T.

Christine Berry : mai doma dall'inizio alla fine della gara 

IL TROLL DEL G.T.

Michael Cerfield : nonostante la gara ha messo da solo in pericolo la vittoria 

Classifica Coppa Greenleaf
Syd Mayson
Serpeverde
16pt.
Christine Berry
Grifondoro
16pt.
Michael Cerfield
Corvonero
15pt.
Meredith Stevens
Tassorosso
13pt.
Oscar Trott
Corvonero
13pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
4pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
3pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
3pt.
Sylvia WhiteHeart
Corvonero
2pt.
10°
Amaranta Owl
Grifondoro
1pt.
11°
Joey Bersek
Grifondoro
0pt.
11°
Alice Leary
Serpeverde
0pt.
11°
Ginny McScheind
Grifondoro
0pt.
11°
Thomas McScheind
Serpeverde
0pt.
11°
Payatt Bromley
Tassorosso
0pt.
11°
Jennifer Hongrie
Corvonero
0pt.

 

Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Corvonero
30pt.
Tassorosso
20pt.
Serpeverde
19pt.
Grifondoro
17pt.

 

Philip Noreal