By Simon Darkem | dicembre 22, 2009 - 6:35 pm - Posted in Dicembre 2065

«Per gentile concessione dell’Accademia di Magia e Stregoneria di Hogwarts e dietro proposta del Ministero della Magia una delegazione dell’Associazione per la Salvaguardia dei Beni Magici Culturali risiederà al Castello [..] al fine di restaurare e studiare la tomba di Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore, situata nel parco in prossimità del lago nero.»

Cosi iniziava la Circolare che, all’inizio del mese scorso, è stata letta in ogni classe, interrompendo per qualche istante la monotona routine mattutina. E mentre ‘qualcuno’ ne approfittava per duplicare i miei appunti di Trasfigurazione, io ho subito colto la palla al balzo per ottenere abbastanza materiale per approfondire la vicenda, esponendovela nell’articolo che state leggendo. Gente strana quella dell’Associazione, molto riservata e, a detta di alcuni Studenti che hanno avuto l’opportunità di incontrare alcuni Membri, piuttosto sfuggente e scortese.

nome immagine Percival Blanshaire Direttore dell’Associazione per la Salvaguardia dei Beni Magici Culturali

In effetti quanti di voi hanno mai visto una sola persona facente parte di questa organizzazione durante i pasti o in giro per il castello? Ve lo dico io: nessuno. Da quando hanno montato quella bizzarra tenda bombata attorno alla tomba sono come spariti, segnalando la loro presenza solo con lampi di luce nel corso della notte e rumori piuttosto sinistri. Le voci attorno a tutto questo sono circolate per un mese intero al Castello, tant’è che si è persino arrivati a congeture come quella che afferma la presenza di un Negromante all’interno della delegazione al fine riportare in vita l’ex-Preside di Hogwarts, noto anche come il più grande Mago dell’era moderna. Beh, in un periodo del genere farebbe decisamente comodo ma nè McFlurry nè Nightingale mi sembrano cosi inclini a simili pratiche..anche perche da quel che ho letto in Biblioteca sarebbe completamente inutile animare un mucchio d’ossa in decomposizione. Sta di fatto che nessuno sembra averci pensato, almeno tra i primi anni, e intorno alla tenda si è creato un alone di paura e mistero, che di certo gli Insegnanti non si sono premurati di smentire. Fortunatamente, tramite il Professor McKalleart sono riuscito ad avere un colloquio con il Direttore dei lavori, Percival Blanshaire, un tipo piuttosto distinto, diverso da come me lo immaginavo.Certo, con il lavoro che fà..vi immaginate che spettacolo passare la vita a catalogare nuovi reperti vecchi di millenni? Personalmente lo troverei fantastico, nonostante Shepard continui a dirmi che è insens..no, cancella l’ultima. Cancella ho detto..oh, insomma..s’è di nuovo scaricato l’incantesimo,Percival Blanshaire, Direttore dell’Associazione per la Salvaguardia dei Beni Magici Culturalimannaggia. Non comprate mai le prendiappunti in saldo, sono una fregatura immane. Stavo dicendo, ho avuto il piacere di rivolgere alcune domande al Signor Blanshaire, che ha riso di gusto nell’apprendere le convizioni degli Studenti riguardo il loro lavoro.«Ragazzo, credevo che in questa scuola si insegnassero cose più approfondite di un Lumos..non si può risvegliare qualcuno dal sonno della morte, è una legge che si conosce dai tempi degli antichi egizi..»Che bolide di figura!!E’ una delle cinque leggi di Gamp, che conosco a memoria..cos’è che non si fà per la Voce?«…stiamo soltanto restaurando il sacello, studiandoci un pò sopra..non abbiamo nessuna intenzione di aprirlo, anzi..stiamo facendo tutto il possibile per rendere quest’operazione impossibile a chiunque, in futuro. L’incantesimo di difesa originale è stato danneggiato in passato, non si è ben capito per quale motivo..»ed ecco la vera chicca. «..tant’è che sul marmo è stata rinvenuta una piccola crepa, al di sotto della sporcizia, quasi invisibile se non per una piccola sezione venata d’oro..è maledetta, o meglio, è stata causata da una maledizione, più o meno cinquant’anni o sessant’anni fa, non lo sappiamo per certo.» E pensate che per scoprire tutto questo hanno dovuto studiare per quasi due mesi, osservando le diverse reazioni di alcuni controincantesimi durante un ciclo lunare completo, un metodo di studio mai utilizzato prima e di recente invenzione. Tutto si basa sul fatto che la luna, crescendo, porta con sè anche alcune tracce passate, legate a lei tramite alcuni sortilegi aritmantici e runici..chissà se riesco ad approfondirlo su ‘Cronache d’Egitto’, nel prossimo numero. Fortunatamente avremmo tutti questa possibilità durante la prossima metà dell’anno scolastico con delle visite alla tomba restaurata durante il corso di Storia della Magia, come mi ha confidato McKalleart a colazione. Lo adoro quel Docente, anche se forse è un pò ri..no, vabbè. Ora, miei cari e affezzionati lettori, vi lascio..credo di aver trovato il modo di far fermare questa dannata piuma, cosi non devo riscrivere tutto

 

«Evanesco.»

 

Simon Darkem

 

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By Anne Burton | dicembre 20, 2009 - 12:13 am - Posted in Dicembre 2065

Jacques Fontaine: Il Natale di Toirot

Non sono uno di quelli che ama volare dietro pluffe e bolidi e, per quanto Phoebe White abbia provato a convincermi in tutti i modi possibili, non sono tra gli attivisti di nessuna delle associazioni presenti ad Hogwarts. Una cosa che mi riesce semplice, però, è passare il poco tempo libero che mi resta (e con i M.A.G.O in vista è veramente esiguo) a leggere un po’ di tutto: dalla narrativa ai giornali che dovrebbero tenerci informati, dalle vecchie storie di quando il nonno mi obbligava ad ascoltare i suoi aneddoti al genere che preferisco in assoluto: i gialli. A tal proposito, frugando nel mio vecchio ed ammaccato baule, ho trovato un libro che mi sembra adatto all’occasione visto che l’ambientazione è quella delle festività natalizie ed i fatti tinti di mistero che vi sono narrati contribuiscono senza dubbio a farne divorare le pagine seduti davanti ad una bella burrobirra calda ed un fuoco scoppiettante. Certo, se poi non avete ancora deciso cosa regalare a quella zia petulante che ogni anno vi propina uno di quei maglioni pungenti, direi che "Il Natale di Toirot" potrebbe essere una scelta più che valida per farla morire di paura una buona volta. Scritto attorno al 1980 dallo scrittore francese Jacques Fontaine (noto prevalentemente per aver dato fuoco alla propria abitazione convinto che fosse infestata da spiritelli che cancellavano i suoi scritti), il romanzo narra della repetina quanto misteriosa pazzia di Cedric Toirot, noto ed illustre mago della cittadina fantastica di Volvaine, nel centro della Francia. Il ritmo stesso delle vicende narrate, infatti, parte in sordina attraverso la descrizione della borgata adagiata sulla Loira per poi salire di intensità e sfumature nebulose non appena la vicenda sconfina nell’inspiegabile giallo. Quando Toirot, infatti, avido e deciso a preservare la tenuta di famiglia, consulta ed assume un noto mago esperto in aritmanzia di un certo livello (David Savoir), egli commissiona a Savoir la creazione di una rete di incantesimi difensivi statici tale da proteggere tutti i suoi possedimenti dalle intrusioni esterne. La mattina di Natale, però, il corpo senza vita dell’aritmantico viene trovato nella sala da pranzo della villa la vita di Toirot, la gola recisa di netto senza che nessuno, tranne lo stesso padrone di casa, possa essere responsabile del decesso. In una situazione del genere è chiaro che il baratro della pazzia si spalanca su Cedric . Solo, con un cadavere di cui ignora le cause del decesso ed un’ abitazione  blindata da incantesimi che, forse per qualche errore di calcolo delle valenze magiche necessarie, gli impediscono di mettere piede fuori casa senza che lo scudo difensivo funzioni al contrario ricacciandolo all’interno della villa, il protagonista trascorre giorni sempre più allo sbando arrivando a convincersi persino di aver ucciso sul serio l’uomo riverso sul pavimento nonostante la vittima stringa in mano un biglietto con scritto: "Lei ha capito come aumentare il Salvio Hexia" . Chi è la "lei" del biglietto? Chi ha tracciato quelle parole e perchè il pendolo della sala da pranzo non rintocca mai nè alle otto del mattino nè alle otto di sera? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che ci si pone scorrendo le righe di questo romanzo, desiderosi di arrivare al termine per svelare il mistero che si cela dietro l’esistenza di Cedric Toirot e le vicende che lo riguardano. Alcuni sostengono che questo romanzo di Fontaine, più degli altri scritti nella sua breve carriera, rispecchi la paura stessa dello scrittore degli ambienti chiusi e senza via di fuga, quel senso di claustrofobia evidenziato sapientemente nella descrizione degli attacchi di panico del protagonista che si ritrova addirittura a parlare con un cadavere pur di convincersi di non essere solo. Dirvi come va a finire il romanzo o chi è responsabile della morte di Savoir significherebbe svuotare il libro del fascino misterioso che si porta dietro oltre che privarvi della possibilità di una buona e stimolante lettura quando fuori diluvia ed il vicino di baldacchino russa tenendovi svegli. Nell’ipotesi di aver suscitato almeno un po’ la vostra curiosità posso rendere disponibile la mia copia del romanzo, la lascerò in biblioteca così che chi è interessato sa dove trovarla. Vorrei ringraziare anche Andrew Rowumber che si è occupato di questa rubrica fino ad ora stimolandomi a leggere dei libri che, in caso contrario, sarebbero rimasti a prendere polvere sugli scaffali. Spero di fare lo stesso con te che stai leggendo.

Nicholas Trevor

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By Anne Burton | dicembre 19, 2009 - 10:21 pm - Posted in Dicembre 2065

Come creare l’uomo più dolce del mondo

 

We wish you a Marry Christ…oops!
Vince potevi dirmelo che era arrivato il mio momento nel giornale, ed io ch’ero alle prese con terrine, farina e una bella canzoncina natalizia per allietare questi pochi giorni che mancano all’inizio delle vacanze! Bene, visto che ormai siamo con le mani in pasta (qui i lettori dovrebbero capire la battuta e ridere!), continuiamo a preparare qualcosa di adatto a queste feste luccicose e piene di zucchero, cannella ed ogni cosa è bella e leccornie varie!
Donnine di Hogwarts, lo so, molte di voi nella letterina a Babbo Natale hanno chiesto un bell’ometto, di quelli dolci dolci, bene ho la ricetta che fa per voi! E se volete possiamo farlo anche con la bocca staccabile, così quando inizia a parlare di Quidditch gliela si tira via zittendolo, oppure lo si può letteralmente mangiare!!!
Lo so che siete curiose di conoscere tali ometti, quindi mettiamoci subito all’opera ed andiamo ad elencare ciò che ci serve per creare l’uomo perfetto… L’Omino di Pan di zenzero!

Ingredienti per il Pan di zenzero:

400g di farina
100g di burro
100g di zucchero
un uovo
160ml di miele
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
un cucchiaio di cannella
un cucchiaino di zenzero macinato
4 chiodi di garofano tritati
un pizzico di noce moscata
un pizzico di sale

Ingredienti per la decorazione:

200g di zucchero a velo
1 albume
qualche goccia di limone

Preparazione:

Ora passiamo alla preparazione, che visti gl’ingredienti potrebbe sembrare complicata, invece è facile come finire chiusi nelle gabbie di Nonna CimiterA! Prendete una terrina e setacciate al suo interno la farina, il lievito e le spezie ( cannella, zenzero, fiori di garofano e noce moscata ).
A parte lavorate il burro, che avete lasciato leggermente ammorbidire, con lo zucchero, aggiungete l’uovo e lavorate, in seguito metteteci anche il miele. Dopo aver amalgamato bene, incorporate con la farina e le spezie che avete setacciato precedentemente; avvolgete l’impasto in della pellicola trasparente, o in un canovaccio di stoffa, lasciando riposare il pan di zenzero per una notte intera prima di utilizzarlo.
Dopo averlo fatto riposare, certo non hai livelli di determinati esempi che girano per il castello tipo zombie, stendete il pan di zenzero su di una superficie infarinata, ottenendo uno spessore di circa mezzo centimetro, quindi create la forma d’omino utilizzando le solite formine da dolci che potete trovare in ogni bottega alimentare; un consiglio per rendere il vostro albero più carino, praticate dei fori in cima al capo del vostro ometto prima d’infornarlo, così da potergli passare un nastro e appenderlo al vostro albero di Natale!
Trasferite il vostro esercito di omini su di una teglia unta e fateli cuocere in forno per circa dieci minuti; per avere il calore adatto nel vostro forno, accendete il fuoco mezz’ora prima d’infornare, mettendo su di un lato il legno poco prima di riporre all’interno del forno la teglia.
Una volta cotti lasciateli raffreddare su di una gratella.

Mentre aspettate che i vostri ometti si raffreddino, passate alla preparazione della glassa che ci servirà per decorare i nostri dolcini.
Prendete una terrina e mettete al suo interno l’albume, cominciando con una frusta a sbatterlo fino a montarlo; mentre fate questa operazione aggiungete un po’ alla volta lo zucchero a velo, in fine unite le gocce di limone. Se la glassa dovesse risultare troppo liquida continuate ad aggiungere lo zucchero; quindi coloratela usando i comuni coloranti alimentari che trovate in tutte le pasticcerie o botteghe alimentari e sbizzarritevi nel decorare i vostri omini di pan di zenzero!

Visto, non sono carini?!
Non parlano, sono dolci e se vi fanno arrabbiare li potete mangiare senza che nessuno si lamenti!
L’uomo ideale no?!

Mya Owen

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By Anne Burton | dicembre 9, 2009 - 1:29 am - Posted in Dicembre 2065

A volte succede. Aspetti con trepidazione che arrivi una determinata data, nella tua testa immagini già ogni singola ora di quel giorno tanto da far quasi il conto alla rovescia con lo sguardo che si perde fuori dalla finestra di un corridoio qualsiasi, spaziando oltre il Lago Nero verso ciò che non vedi l’ora che arrivi. Sia che tu sia uno studente del terzo anno, sia che intravedi ormai il capolinea del tuo stare ad Hogwarts, infatti, attendi il week end, quello che a chiedere in giro ti sentirai quasi certamente rispondere in un unico modo: “Hogsmeade”, una sola parola che ha come sottofondo immagini di dolci, stradine innevate ed evasione dalle solite quattro mura, richiami che  solleticano il palato così come le suole delle scarpe.
Quest’anno il primo finesettimana al villaggio sembrava proprio non arrivare più ed ora che è ormai alle spalle la sensazione che si lascia dietro è  quella di essere volato via anonimo, sepolto sotto la coltre di una neve che non ha ammantato niente, ma che è stata sostituita dal grigiore dell’ala protettiva di auror in perlustrazione per le strade, dal clima rigido ed attento imposto da avvenimenti di cui tutti siamo a conoscenza e che hanno segnato la libertà di ciascuno da quest’estate in poi.
Hogsmeade, sosterrà qualcuno, è sempre la stessa: dopo che ci sei stato un paio di volte conosci quasi ogni angolo o viuzza che niente può più sorprenderti, neppure la presenza di maghi che si aggirano seguendo i gruppetti di studenti in modo da essere pronti ad intervenire anche solo per uno starnuto un po’ più accentuato del dovuto.
I maghi di una certa età raccontano invece che spesso le cose si percepiscono al meglio quando vengono a mancare poiché è nel momento in cui ci viene sottratta la consapevolezza di qualcosa di certo che si iniziano ad apprezzare le sfumature ed i dettagli che si son sempre dati per scontati.
A tal proposito non so quanti di voi possono averci fatto caso, ma accanto a Mielandia esiste una bottega di scrigni preziosi, quelli che racchiudono i geni pronti a sfilacciare i nostri desideri non appena immaginiamo le cose più grandiose e disparate; quest’anno, dopo decenni di attività svolta in sordina, la bottega è rimasta chiusa perché il proprietario, Tom, era sfortunatamente a St Paul’s il giorno in cui i triangoli rossi sono stati lanciati in cielo.
Niente neve e niente Tom quest’anno, ma più sicurezza per le strade, una cupola protettiva per avvolgerci tutti, la stessa che ha reso i docenti più fiscali e rigidi con gli orari facendo si che persino Eyebrow fosse più balbuziente nel controllare che nessuno sfuggisse al suo controllo.
Un’aria pesante data dalle circostanze che ha avuto comunque i suoi momenti di puro svago come sempre, compresi chili di dolci introdotti al castello e caccabombe ad infestare i corridoi i giorni seguenti. C’è chi è passato per Stratchy&Sons a rifarsi il guardaroba e chi, come il sottoscritto, si è perso nei meandri di Scrivenshaft solo per trovare la penna e l’inchiostro giusti per quest’articolo, il tutto perché nel piccolo della vita quotidiana di ognuno ci vien detto di reagire e di sperare anche solo credendo che presto la bottega di Tom farà risplendere ancora le proprie vetrine o che arriverà il giorno in cui non dovremmo più far caso agli auror che ci seguono a distanza, perché non ci sarà motivo che ne renda necessaria la presenza.
 Ho sempre pensato, sensazione confermata dallo sguardo pieno di aspettative dei terzini che ho incrociato durante quei due giorni, che la magia che si respira in quel determinato villaggio di Inghilterra non si possa ritrovare altrove, non con la stessa intensità che riescono a darti piume di zucchero filato, api frizzole o anche solo gli ultimi ritrovati di Zonko. Forse è per questo che, archiviato il primo week end ad Hogsmeade, mi sento di essere comunque fiducioso sulla capacità di risollevarsi, quella che non viene dalle decisioni ministeriali, ma dalle persone, iniziando da una ragazzina con lo sguardo fuori dalla finestra che aspetta il prossimo finesettimana  per un sacchetto di cioccorane.

Nicholas Trevor

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By Anne Burton | dicembre 7, 2009 - 12:34 am - Posted in Dicembre 2065

Il Natale è alle porte, Babbo Natale è pronto per salire sulla sua slitta e consegnare i regali ai “bimbi buoni”, infatti, lista in tasca, fra poco sorvolerà i cieli delle nostre città lasciando regali a tutti coloro che durante l’anno sono stati buoni e pazienti! Ma…secondo voi, nella lunga lista che avrà preparato, troveremo qualche nome familiare?! Per dirla con parole semplici, chi dei nostri amati compagni di scuola potrebbe essere finito a pieno merito su quell’ elenco tanto importante?!Io mi sono fatta una possibile idea…e se c’azzecco pretendo che il Pony Professor Lysander mi promuova ai G.U.F.O. con una bella E scintillante!

Una lista dei bimbi buoni che intasano i corridoi di Hogwarts? Oh che cosa carina, Perry, mi sa che ti do una mano nella stesura dell’elenco; lo so, andiamo in stampa domani e quindi non avrai tempo di accorgerti del mio intervento..sorpresa!! consideralo come un regalo di Natale da parte mia: ti evito una figurina da cioccorana con chi legge la Voce, visto che brava?

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La prima della lista potrebbe essere la mia adorata concasata, nonché vice capitano della squadra di Quidditch di Tassorosso, Elenoire Glorbander, chi non conosce la dolce settimina dall’incomprensibile inglese francesizzato, quella che sprizza euforia ed ottimismo da tutti i pori?! Perché dovrebbe stare nella lista dei buoni?! Prima di tutto perché è una Tassorosso è si sa che noi siamo i più buoni e caritatevoli troll fra tutte le quattro casate e poi perché è sempre disponibile con tutti, dolce, gentile e pronta ad aiutare chiunque sia in difficoltà insomma…una buona DOC!

Glorbander..intende quella che parla in una maniera incomprensibile e si è fatta un mese di punizione dietro lo sguardo in cagnesco della Silver? Andiamo, ci sarà sicuramente qualcuno di meglio di una francese che nomina la James trecento volte al minuto!! Vediamo un po’… Jarvis? No, meglio di no, troppo incline a manifestare affetto a modo suo agli avversari nel dopo gara. Si potrebbe pensare di fare il nome di Greywood..va bene, questo era più un pesce d’Aprile che una proposta seria, però se si facesse una classifica sui giocattoli da richiedere la vincerebbe di sicuro, vale lo stesso?

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Scorrendo la lista di Babbo Natale potremmo anche scorgere il nome del Prefetto di Grifondoro Heathcliff Gordonlui, così simpatico e sorridente…il tipico ragazzo che riesce a metterti il buonumore!

Perché dovrebbe stare nella lista dei buoni?! Perché non entri a Grifondoro se non sei buono di spirito,          tranne alcuni elementi vedi Typhoon, se non aiuti il prossimo e molti altri pregi che durante tutti questi anni le grifolagne i Grifondoro ci hanno sempre ripetuto fino alla nausea. E poi, devi essere davvero buono per sopportare una come la Silver.

Perry, sicura di aver scritto quest’articolo da sobria? Secondo te uno che trasfigura i boxer altrui in un paio di mutande rosse con le pecorelle bianche può ritenersi buono? Bisognoso di un incontro con la Stanford per dei consigli modaioli si, ma quanto a bontà ho i miei dubbi. Certo rispetto alla Dalis vincerebbe a man bassa, però direi che Typhoon si avvicina sicuramente di più al soggetto che cerchi: ha lasciato vivere la Freearm dopo lo show in Sala Grande, almeno un premio bisognerà farglielo avere prima che si levi di torno lasci Hogwarts.

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Continuando a far scorrere il dito lungo la lunga lista  ci potremmo imbattere anche in qualche Serpeverde, ebbene si…anche loro posso essere buoni! Ecco  infatti che spunta il nome dello zerbino Prefetto Devon Laury… Perché dovrebbe stare nella lista dei buoni?! Perché è una Serpe atipica, perché chiede “permesso” se deve passare, non come una giornalista a caso della Voce che invece ti prende a spallate grugnendo come un Troll di montagna! Perché compie bene il suo lavoro da Prefetto, perché sa essere gentile quando serve e tanti altri pregi che non sto qui ad elencare, dopotutto è Babbo Natale che deve sapere perché è in quella lista mica io!

Traduzione: vediamo se almeno così riesco a farmi notare da Laury Finalmente parole ragionevoli e condivisibili: cosa ci fa l’attuale prefetto tra i Serpeverde. Difficile dirlo, forse si allena a fare il bamboccio delle più grandi, chissà. Nell’ attesa di svelare l’arcano, però, credo che la Silver meriti sicuramente di più; non deve essere facile avere a che fare ogni giorno con primini allo sbando reprimendo l’istinto naturale di avadizzarli, senza contare che essere la nipote non riconosciuta della Graveyard non deve essere semplice, no?

 

Infine se guardiamo attentamente questa famosa lista potremmo scorgere anche il nome del diligente Michael Cerfield, Corvonero per scelta…del Cappello!

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Perché dovrebbe stare nella lista dei buoni?!

 

Perché è uno studente modello, ottimi voti, educato, intelligente…insomma tutto quello che un docente ha sempre desiderato per Natale, tranne CimiterA. Infatti suppongo che lei sotto l’albero voglia trovare tanti bei vermicoli e studenti da poter torturare…ma questa è un’altra storia!

Dovevo arrivare alla fine della lista per capire il criterio con cui sono stati scelti i nomi proposti: anonimi. No, perché se parliamo di Cerfield c’è poco da aggiungere in effetti anche se..andare in giro a spaventare una povera primina immagino lo sposti di diritto nella lista dei brutti cattivoni. A questo punto mi sa che resta solo il piccolo Trott: con la sorella che si ritrova speriamo solo che riceva in dono un bel Silencio, almeno scongiuriamo il pericolo di un bis da parlantina esagerata, basta già Welsh per quel poco che ho sentito in Sala Grande.

 

 La lista dei possibili “buoni” di Hogwarts potrebbe continuare all’infinito, ma non voglio mica rubare il mestiere al babbo con la giubba rossa, spero solo che in questa lista ci sia anche il mio nome sbrilluccicoso e soprattutto che mi porti in dono quel pupazzetto tanto dolce e carino…ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale!. Buon Natale a tutti e…siate buoni!!!

In conclusione di questo articolo vorrei chiedere scusa per le trollate scritte, quelle di Lucy ovviamente, ma si sa lei è così illusa piena di sogni e buoni propositi che non bisogna fargliene una colpa, occorre solo lasciarla rinchiusa nel baule quando Clovis e Simon si decideranno a liberarlo. Per quanto mi riguarda, visto che la lista dei buoni a quanto pare è fin troppo affollata, mi dovrò sacrificare ed occupare un posticino in quella dei cattivi, chissà che non trovi compagnia.

 

 

Lucy Perry & Anne Burton

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By Anne Burton | dicembre 2, 2009 - 1:16 am - Posted in Dicembre 2065

 

A Natale siamo quasi tutti più buoni

 

Mi son sempre chiesta perchè si debbano inventare trollate del genere "devi essere buono, è Natale" cercando di costringere le persone a diventare portatrici sane di generosità e giusti propositi; basta guardarsi attorno, infatti, per capire che, ad Hogwarts come altrove, non va affatto in questo modo. E se non ci credete controllate ciò che vi circonda e mi darete ragione, ci scommetto i galeoni che sto per intascare. Vi sembra forse che la Fleetwood abbia addobbato il porro per renderlo più natalizio? O la Graveyard si sia censurata dallo spaventare i più sensibili con le sue lezioni? Scommetto che persino il vicepreside non si sottrarrà dall’abbuffata natalizia per far si che le leccornie bastino per tutti. Un altro detto babbano afferma che "Natale quando arriva, arriva" , la sola cosa che posso dire è che  lo stesso accade per le note e non sono certo più smielate per adattarsi al periodo. E’ solo per riflesso a quanto riportato in questa rubrica, quindi, se non sarò buona come vorrebbe la tradizione e poi ci siete già tutti voi che, son sicura, farete anche la mia parte.

1. Durante la lezione di Astronomia E. Silvert continua a sostenere che se le galassie sono degli enormi contenitori di stelle anche lui vuole avere le proprie. A sostegno di simili idiozie lo studente cerca anche di porgermi un barattolo vuoto affinchè lo aiuti nell’impresa.

Zachary Blackthorne

Se avessi un animo buono penserei che il marmocchio primino in questione volesse solo fare un regalo di Natale alla Helfman omaggiandola di un nuovo contenitore per riporre tutto lo zucchero che riversa su chi è obbligato a seguire le sue lezioni. Non essendo però io di indole buonista credo che in realtà il barattolo fosse pieno di aria, la stessa che occupa la testa di Silvert probabilmente,  sempre che il ragazzino non stia ancora volteggiando per la galassia scelta per lui da Blacktorne. In questo ultimo caso consiglio di devolvere il contenuto alla Mexes, dopotutto, vuoto per vuoto..

2. La signorina G.Williams interrompe continuamente la lezione sul numero d’oro asserendo che la mia spiegazione sia errata poichè l’unico numero d’oro che conosce è quello che ha indicato sulla propria divisa da quidditch. Continuando di questo passo il solo numero di cui dovrà interessarsi sarà quello dei giorni di punizione con la sottoscritta.

Queency Fleetwood

Bisogna ammettere che la Rospa la docente di Aritmanzia sa essere proprio di memoria corta quando vuole, già. Come si fa a rimproverare le persone per una evidente dimenticanza quando lei stessa ci ha fatto vedere numeri da circo nel passare attraverso diverse cattedre prima di arrivare fino a quella che occupa al momento? Quanto alla Williams..si può forse darle torto considerando chi si ritrova come compagni di squadra? Un numero d’oro ed invocazioni a Salazar sono tutto ciò che le resta.

3. La signorina E.Dalis durante la preparazione dell’Elisir dell’Euforia tenta di castare un Tarantallegra sulla coetanea e compagna di corso L.Perry. Interrogata in merito la Grifondoro si giustifica asserendo che il suo era un modo come un altro per calarsi nel contesto della pozione da preparare. Che io ricordi non ho mai autorizzato una cosa del genere, o almeno credo.

Wulfrich Warren

Più che per calarsi nell’atmosfera della preparazione la Dalis ha preso ispirazione dai due neuroni ballerini che si ritrova, credete a me; è la sola cosa che possa giustificare la scelta dell’incantesimo da castare sulla Perry. Lo sanno tutti che i lampi rossi di uno Stupeficium sarebbero stati più azzeccati per la pozione.. oltre che per il benessere della classe. Sulla memoria di Warren non metto bocca: è convinto che Butler sia VonMitternacht e con questo ho detto tutto.

4. Interrogato sul programma degli anni precedenti alla domanda su esempi di Feraverto l’alunno G.Darsel risponde asserendo che il fallimento maggiore l’ha ottenuta provando a trasfigurare il coetaneo  H.Gordon in un fermacarte. Ci sarebbe da capire se è più offensivo l’accostamento del signor Gordon alla stregua di un animale o la lacuna dimostrata dal sestino; nel dubbio decido di trattenere lo studente al termine della lezione.

Julius Spellman

Mi stupisco di Darsel, sul serio. Voglio dire, non dovrebbe bastargli avere in squadra soprammobili come la Darcy e la Goldflower per volerne aggiungere altri? Senza contare che appare evidente come una trasfigurazione simile sarebbe andata sicuramente meglio se solo si fosse guardato attorno con più attenzione: Parker avrebbe dato sicuramente più soddisfazioni..e non si sarebbe neanche lamentato.

5. La signorina S.Peterson, frequentante il settimo anno, continua a delimitare con il catalizzatore lo spazio attorno alla propria persona. Alla mia richiesta di spiegazioni si giustifica sostenendo che solo un Cave Inimicum può tenere lontano l’alito di M.Strawberry, a suo avviso più pericoloso di quello di un Nundu. Per aiutarla a superare la cosa passerà le prossime lezioni  accanto al caposcuola Tassorosso.

Benson Butler

Non che la Peterson abbia tutti i torti eh! Chiunque trascorra più di due minuti accanto a Strawberry jr si domanda perchè non si decida a prepararsi una pozione per l’alito pesante se proprio non vuole lasciare avanzi per gli elfi ! La sola cosa che si può contestare alla Peterson è  invece l’incantesimo scelto visto che con un Muffliato avrebbe fatto un regalo gradito a tutta la scuola: liberarci dai suoi sproloqui. Avrei però una domanda: se il posto accanto al Tassorosso è occupato, quello vicino al docente è ancora disponibile?

La rubrica potrebbe anche concludersi qui, ma Natale si avvicina quindi, dall’alto della mia bontà, ho deciso di farvi un regalo. Mi è costato fatica e corruzione  giorni di ricerca, ma alla fine ce l’ho fatta e posso dire finalmente: tana per il signor Lewis!!!

Durante la lezione pratica sull’utilizzo del  Patronus come messaggero il signor A.Lewis decide di affidare come risposta al proprio nibbio: “Porco bolide”. Visto che la domanda posta non riguardava niente che potesse avere a che fare con il quidditch immagino che la frase suddetta fosse riferita alla sottoscritta e sia quindi punibile delle amorevoli cure da dedicare ai vermicoli che allevo.

Anassibya C. Graveyard

Immagino sia un caso che proprio questa nota sia stata nascosta usata per sistemare la gamba ballerina di uno dei tavoli in redazione. Quello che invece non capisco è come la Vegliarda possa aver frainteso una cosa che appare più che ovvia: con quelle parole Lewis non stava certo inveendo contro la docente, cercava solo di convinere il proprio patronus a prendere il suo posto in squadra e non gli si può neanche dare torto.. tanto, presenza inconsistente per presenza inconsistente..

 

E se qualcuno spera che l’arrivo del nuovo anno o il clima zuccheroso che si respira qui in redazione possano mettere fine alle mie ricerche o rendermi più comprensiva..risparmiatevi pure la richiesta e accontentatevi delle abbuffate natalizie. Solo un consiglio: se volete ingozzarvi tenetevi alla larga da tre soggetti: gli Strawberry..e Gregor Darsel.

Anne Burton

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By Anne Burton | - 12:22 am - Posted in Dicembre 2065
Se sentite un colpo gelido al collo forse gli Spiriti della Morte sono venuti a farvi visita, o forse siete stati colpiti da una grossa palla di neve!



Popolo di Hogwarts!
Sembrava ieri vedere molti di voi sdraiati sulle spiagge assolate a bere Bloody Baron con tanto di ombrellino, attenti a non scottarvi; ma oggi l’enorme albero in sala grande e tutti i rametti di vischio che appaiono all’improvviso proprio quando passa il/la tizio/a che vi piace ci fanno capire che il Natale è alle porte!
Eh si, siamo già alle soglie di una delle feste più amata da maghi e babbani, c’è chi inizia a scrivere le letterine a Babbo Natale, chi già da Settembre prepara le liste dei regali e chi, come me, pensa che mancano solo sei mesi agl’esami!
Ma torniamo a noi, è l’ultima settimana di Natale e non sapete cosa regalare?! Avete comprato già tutti i regali ma vi siete dimenticati della vecchia zia che puzza di naftalina?! Bene, quest’articolo gente, fa a caso vostro…si, perché approfitterò di questo numero per indicarvi qualche piccola idea regalo, per chi come la sottoscritta ha un forte interesse nell’arte divinatoria.
Quindi controllate gli zellini nella saccoccia e prendete appunti!

                                                                                                                                                                                            

Descrizione: La rivista “D” (Flufties&Tormin Editors) l’ha recensito come uno dei migliori libri di divinazione runica per principianti, che sia mai stato pubblicato in questi ultimi anni. Sto parlando di “Runemal”, scritto dal famoso divinatore Simius Proteel, che in questo libro ci descrive la storia, le origini e l’interpretazione per cominciare a divinare tramite le rune; questo libro è stato tradotto in 36 lingue e mira ad essere uno dei più venduti. In vista del Natale il libro uscirà in un edizione limitata, composta da libro e sacchetto di rune.

Prezzo:  2 Galeoni
Per chi: Per tutti coloro che sono propensi alle Rune e interessati alla Divinazione, perfetto per chi in Rune Antiche ha T!

 
 

Descrizione: Si sa, il Natale è una di quelle feste che si vorrebbero passare con le persone a cui vogliamo bene, soprattutto quel tipetto X che ci piace tanto e che ci sorride pure. Siete in una situazione simile o avete un amico/a nelle stesse condizioni?! Bene il regalo perfetto è la Candela di Cupido; questa candela è usata unicamente per fare i riti di piromanzia che come base l’Amore e tutto quello che ci può aiutare a capire se quella e o non la persona giusta per noi! La si può trovare nei colori, rosso, bianco e rosa oppure unita al libricino con su tutti i riti da poter fare.

Prezzo: 11 Falci e 15 Zellini
Per chi: Per quelle ragazze che non hanno il coraggio di dichiararsi, ma che potrebbero farlo se i riti danno esito positivo!

                                                                                
Descrizione: Uno dei regali che non può mancare sotto l’albero di un vero amante della Divinazione, i Tarocchi! Perchè tutti abbiamo avuto o abbiamo tuttora il desiderio di poter leggere nelle carte cosa ci riserva il futuro, perché la cartomanzia è una parte della Divinazione, che insieme alla Caffeomanzia è una delle arti divinatorie più usate nel mondo. Potete sbizzarrirvi, ci sono carte di tutti i tipi, quelle raffiguranti i maghi e le streghe famosi, quelle con i giocatori di Quidditch o quelle tradizionali. Io ad esempio vi consiglierei i Tarocchi di Madame Sophie, sono i più venduti nel mondo.

Prezzo: da un minimo di 5 Falci a un massimo di 10 Galeoni
Per chi:
Per le vecchie zie zitellone che sperano ancora le carte mostrino loro un bel ometto, per le sorelle rompi boccini e per tutti coloro che credono nei Tarocchi.

Spero tanto queste tre tipologie di regali vi abbiano aiutato a capire cosa poter regalare e a chi, se fossi in voi a una certa Lucy Perry regalerei il libro di Rune, non sia mai che riuscirò finalmente a capirci qualcosa di più!
Amici, anche per questo numero il mio spazio è terminato.

Auguro a tutti voi un felice Natale e un meraviglioso inizio d’Anno!
Arrivederci al ’66!

 
Lucy Perry
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