By vocestudenti | gennaio 14, 2009 - 3:49 am - Posted in Gennaio 2065

Post Qualificazioni, Pre-Finali Europei di Quidditch: Slovenia 2065

EuropeoIl Mondo del Quidditch è quasi pronto ad annunciare i nomi delle sedici Nazioni che si affronteranno per la contesa del titolo europeo nella competizione che quest’anno si terrà in Slovenia.
Dopo il torneo di Qualificazione Preliminare, le migliori ventotto squadre che hanno partecipato al torneo di Qualificazione sono state sorteggiate e divise in quattro gironi: in questa seconda fase qualificativa, alcune tra le nazionali di tutt’Europa si misureranno per contendersi quei sedici posti tanto ambiti, fare i bagagli e partire per la Slovenia. Tanti bravi giocatori, tante grandi squadre ma anche tante ‘grandi piccole’ che non intendono lasciare il passo ai colossi europei del Quidditch.

Da citare le dichiarazioni di A. Grea, Battitore e Capitano dell’Andorra, il quale ha detto ai giornalisti dei maggiori mensili di Quidditch:

Siamo arrivati fin qui con non poco sforzo. Abbiamo già superato nazionali con un potenziale maggiore del nostro. Non intendiamo tornare a casa con un nulla di fatto!

o anche le parole pesanti di J. Innerson, Capitano e Battitore della Svezia:

Noi svedesi siamo come non mai pronti allo scontro: in campo sarà prima battaglia e poi partita.

e perché no anche la dichiarazione di H. Midel, Cacciatore, Capitano della Slovenia e giovanissimo talento del nostro Campionato:

Mi sento onorato a guidare la Slovenia in questi giochi europei. Faremo valere al massimo il fattore-casa, i nostri tifosi meritano questo ed altro.

Insomma, ci sono tutti i presupposti per vedere un più che brillante Quidditch.
Intanto, dalla Slovenia, il Comitato di Organizzazione ci ha fatto sapere che tutto è pronto ad ospitare l’evento: ben tre stadi da Quidditch, perfettamente a regola ed attrezzati, sono stati messi a disposizione delle squadre, nell’area del Maribor (una regione montuosa) facilmente occultabile ad occhi babbani indiscreti.  
Sorteggiati i quattro gironi per questa fase pre-finale.
Il girone A conta formazioni come quella dell’Italia, decisa a vincere; della Serbia, con un Dragutinovic assetato di Boccini; il Galles, che schiera Cacciatori del calibro di Bount e Homley. Nessuno sa cosa aspettarsi da formazioni come quella di Andorra, ma della stessa Corsica e ancora di Estonia e Croazia. Tutti si domandano se saranno squadre all’altezza della situazione!
Interessante anche il girone B, con una Norvegia che schiera un trio di Cacciatori (Aggen – Dorsin – Høas) che promette delle autentiche valanghe di goal; con l’Irlanda del Nord che ha una formazione da far tremare le gambe, senza debolezze evidenti e con tutti componenti esperti, forti e pronti; parte alla carica anche l’Erzegovina di Krkic, l’Olanda capitanata da Zedler, la Russia di Trokolovski e la Svezia che vanta una formazione di tutto rispetto ed Innerson, uno tra i più feroci Battitori del ranking mondiale! Non si sa cosa aspettarsi dalla Polonia, che però ha un punto fermo tra gli anelli: Jerzy Nowak.
Parte all’attacco del girone C la Danimarca, una delle squadre che può vantare un fantastico talento alla caccia del Boccino: Martin Grujensson. Gli scozzesi sperano che un Capitan McKie in ottima forma riuscirà a trascinare la squadra a dei buon risultati; la Slovenia padrone di casa è nelle mani di Midel e fa affidamento sul suo talento schiacciante come Cacciatore; poi la Transilvania, che cercherà di far brillare i due giovani talenti Mitea e Ghionea (20 e 18 anni) sperando di non fare la fine della “squadra cuscinetto“; punto interrogativo la Germania, forse meno stella fra le stelle, che si affiderà al Capitano Haas e al venticinquenne Cercatore Sandro Cortese direttamente dagli Heidelberg Harriers; i tifosi dell’EIRE si domandando se Finney e Blast (Capitano-Cacciatore e Portiere) basteranno per superare gli ostacoli posti dalle altre squadre e qualificarsi ai giochi europei; infine, una Lituania che con dei buon Cacciatori e la Zankauskas spera nella qualificazione.
Ed eccoci al girone D, forse quello che fra tutti è il più complesso e meno offre dei facili pronostici. Tutte le squadre di questo girone hanno dei validi argomenti e del buon Quidditch per infiammare ogni partita della fase pre-finale! Battitori pronti al massacro (Den Haag – Weiss) ed un Cercatore che non se lo fa ripetere due volte di prendere il Boccino (Kroizemberg) per la squadra del Lussemburgo; una formazione greca che ci tiene a fare bella figura, per mostrare al resto dell’Europa che anche da loro si gioca il buon Quidditch; grandi nomi arrivano tuonando direttamente dalla Spagna e Antonio Ferrer (Portiere-Capitano spagnolo) direttamente dai Logrono Lethifolds promette spettacolo; un Inghilterra quasi senza difetti e punti deboli vuole quel titolo dopo un Mondiale non troppo brillante e parte in quarta con una Angelina Coast (giovanissimo talento dei Cannoni di Chudley) in splendida forma; sempre in D si accoda la Francia, possibile candidata al titolo di Campione d’Europa, con una formazione davvero invidiabile, che il Capitano François Cèvert si dice fiero di guidare in questi giochi; Bulgaria, che avrebbe motivo di pretendere un posto nelle sedici che concorreranno agli Europei in Slovenia, spera nel centri di Mikhail Izminov ed il Capitano Irina Vyepalova, nonostante i suoi 30 anni, non si è dimostrata da meno dei più giovani e forse talentuosi Cercatori durante la fase di qualificazione; infine, la Macedonia di Goce Ciric, che potrà contare su una buona forma fisica ed un esperienza dei singoli abbastanza considerevole.
Sulla carta sono tutti splendidi match che coinvolgeranno le stelle di 28 nazioni europee nell’ultima corsa prima degli Europei di Quidditch Slovenia 2065.

GIRONE A

Andorra

Corsica

Serbia

Italia*

Galles

Croazia

Estonia

GIRONE B

Norvegia

Irlanda del Nord*

Erzegovina

Russia

Olanda

Svezia

Polonia

GIRONE C

Danimarca

Scozia

Slovenia

Transilvania

Germania

EIRE

Lituania

GIRONE D

Lussemburgo

Grecia

Spagna

Inghilterra

Francia

Bulgaria

Macedonia


*gia pronosticata come favorita del proprio girone

Nel mirino: Transilvania ed Andorra, considerate tra le due più svantaggiate nazionali che sono giunte a queste fasi pre-finali. Lottando durante le qualificazioni, hanno saputo sfruttare al meglio il loro potenziale, e i migliori giocatori che hanno schierato sono sempre riusciti a dire la loro.
Durante le qualificazioni la Transilvania ha battuto la Norvegia per 360 a 300, in un match durato circa due ore, passando subito in vantaggio con sei perle in rapida successione di Razvan Ghionea, che hanno lasciato impietrito Olaf Torsen (numero 1 della Norvegia); ha poi tenuto il match all’impeto dei nordici e, quando sembrava si fossero arresi ai trenta centri messi a segno da Aggen e compagni, in una rocambolesca cattura del Boccino, finita con una frattura di tre costole e quattro vertebre schiacciate, Iordan Mitea ha catturato la pallina dorata lasciando Venus Torsen con un nulla di fatto. Alcuni settimanali di Quidditch l’hanno definita “l’Impresa degli eredi-su-scopa di Dracula!“.
Anche l’Andorra ha avuto modo di sorprendere – come i tifosi sperano faccia anche adesso – prima della fase pre-finale. Intatti, tanto è bruciata alla Spagna una sconfitta per 690 a 600 in un match fortunato per la squadra di Alf Grea. Proprio grazie a lui è stata innescata una serie di eventi che hanno portato l’Andorra ad infilare ben sessantanove goal! Dopo la prima ora di gioco erano già sotto per 270 a 80; sul 390 a 100, Grea ha trovato il corridoio giusto per un ottimo Bolide ed ha subito colpito contro Antonio Ferrer (Capitano-Portiere della Spagna) da cortissima distanza, centrandolo con forza dritto sulla testa. Ferrer, disarcionato, ha riportato un violento trauma cranico. Immediatamente soccorso dai medimaghi di campo, ha lasciato gli anelli senza difesa per quasi quaranta minuti. Quaranta minuti di fuoco! Longebalai, Saomel e Latichas ogni volta che riprendevano la Pluffa, con azioni dalla dinamica sempre più veloce, bombardavano gli anelli spagnoli. Rotti gli schemi di gioco per tentare di coprire gli anelli, Jorquera, Helguera e Pastilla (trio di Cacciatori spagnolo) non hanno resistito all’attacco dei loro colleghi di ruolo avversari. Prima del rientro di Ferrer, si era già sul 590 a 450 per l’Andorra, ma Antonio Ferrer (costretto infatti ad uscire definitivamente dopo altri venti minuti di assalto) non era più lucido come prima e i Cacciatori della spagna spenti e demoralizzati hanno subito altri cento punti prima di una cattura del Boccino da parte di Maria Torres su un Jordie Melo, sfiancato dai Bolidi di Jorge Arroyo.

Sotto i riflettori: Qui invece troviamo Irlanda del Nord, Italia, Inghilterra e Francia. Quattro squadre dall’enorme potenziale e da una tattica di gioco oltre modo invidiabile.
Da ricordare i match a senso unico giocati in fase di qualificazione. I risultati più eclatanti sono stati: Irlanda del Nord vs Romania (non qualificata alle fasi pre-finali), finita con uno schiacciante 980 a 40 in cui Billy Fletcher ha messo a segno la bellezza di quattrocento punti e Samuel Roe ha buttato giù dalla scopa senza difficoltà il Cercatore rumeno per quattro volte prima che Thomas Athlone (Cercatore nordirlandese) ponesse fine al match; Italia vs Croazia (nuovamente nelle stesso girone, il girone A), finita per 300 a 0 in soli diciassette minuti di gioco: una bella sveglia per i croati, con sette centri in rapidissima successione (quattro minuti di gioco appena) di Caterina Bragagni e la cattura lesta e pulita di Michele Debernardi su Ivica Ivic, lasciata indietro di oltre dieci metri. Inghilterra vs Finlandia (non qualificata alle fasi pre-finali), in un match quasi fotocopia di quello che ha visto protagonista l’Italia: vittoria lampo degli inglesi per 180 a 0 con una cattura di Angelina Coast dopo appena sei minuti dal fischio d’inizio. Francia vs Svizzera (non qualificata alle fasi pre-finali), conclusasi sul 730 a 90 al termine di due ore circa di gioco e da un’impressionante successione di Bolidi messi a segno da Michel Le Tallec (ne verranno contati ben sedici a fine match), che ha sorpreso il pubblico buttando giù dalla scopa per tre volte il Cercatore finlandese, due volte il Portiere ed un suo avversario di ruolo.

Dalla redazione della Voce degli Studenti è tutto,

Matthew Typhoon

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La “best 7“ vede un punto interrogativo fra gli anelli per un semplice motivo: due portieri sono stati troppo battuti, gli altri due troppo lasciati a congelarsi. I due possibili candidati al momento sono la Pinball di Tassorosso e Parker di Corvonero, ma è ancora tutto da vedere e non voglio dare giudizi affrettati.
Per quanto riguarda il reparto Battitori, al momento sono in prima posizione Connelly e Hargreaves. Gli altri due possibili candidati sono Jarvis e Typhoon. Ma non sono nella “best 7“. Perché no? Perché rispetto ai loro colleghi di ruolo hanno mostrato una minore – anche se di poco – continuità. Typhoon commettendo una negligenza difensiva e Jarvis lasciandosi anticipare ingenuamente da Dalis.
Continua la striscia positiva di Arthea Norvall, che conquista nuovamente un posto nei migliori. Mostra tutta la sua tecnica, tenacia ed abilità in campo e non fa sconti a nessuno. Altra possibile candidata è la James. Ma non è nella “best 7“. Perché no? Per semplice fatto che ancora ha un stile di gioco poco dinamico ed ancora non ha mostrato a tutti il suo vero potenziale. Aspetta la prima occasione per arrembare ad una posizione fra i migliori sette di Hogwarts, sicuramente.
I migliori Cacciatori di questa giornata sono stati la Glorbander, la Olsen e la O’Neil. Elenoire conferma nuovamente di sapere il fatto suo, e Joey Olsen sorprende tutti, meritandosi per la prima volta un posto fra i migliori. La O’Neil vi figura per due motivi: primo, insieme alla Trott è capocannoniere della Coppa del Quidditch, almeno per adesso, e secondo è stata la migliore delle Corvonero. Immediatamente a ridosso della “best 7“, però, ci sono proprio Tiffany e, poco più distante rispetto a lei, Heathcliff Gordon, che sta affinando la sua tecnica come Cacciatore, ma ne ha le potenzialità. E allora… perché no?! Be’, la Trott si è fatta soffiare la Pluffa da un esordiente di ruolo come la Dark e, pur mettendo a segno cinque goal, non ha brillato come sa fare. Gordon dal canto suo avrebbe avuto bisogno di una maggiore spinta dai suoi compagni di ruolo, visto che era in giornata nel match contro Tassorosso, e l’ha dimostrato quando le cose sono dipese da lui ed esclusivamente da lui.

campo

La prima “worst 7“ di quest’anno (come l’ultima di quello scorso) è tutta colorata di verde, eccetto Phoenix, che è stato abbastanza un disastro e si è meritato quel posto fra i peggiori. La McGregor è apparsa disorientata, scoordinata, imprecisa e terribilmente lenta nelle entrate. Fuori forma, peggio dello scorso anno! Medicine e Lewis hanno proprio sbagliato ad impostare il match. Alfred, da buon esordiente, commette degli orrori a dir poco grossolani. Stephen Medicine non ha ancora deciso quando proverà ad affermare la sua presenza in campo con una prestazione che potrà definirsi brillante. Tragiche le prestazioni sia di Ambrosia Adams che di Daniel Phoenix. Il Capitano Serpeverde non ha nemmeno la giustificazione che potrebbe sminuire le colpe del Grifondoro: lui, almeno, era al primo esordio. Movimenti sbagliati, tagli in campo inesistenti, inettitudine difensiva, nulla o quasi in fase d’attacco. La Dark, al contrario, pur partendo bene (magari anche un po’ fortunata), quando prende la Pluffa alla Trott sulla contesa, chiude le ali e si nasconde durante gran parte del match, dando apporto zero alla sua squadra. A coronare la sua prestazione, nelle ultime battute si fa abbattere da un Bolide.
Peggiore tra i peggiori, c’è Jemery Clover. Una prestazione così negativa non si era mai vista. Non riesce ad ingranare la marcia per poter evitare, anche solo per diminuire i danni, i Bolidi che gli lancia Hargreaves; vola malissimo, in più si tuffa dal suo manico di scopa. Peggio non si poteva!
Altri validi candidati ad un posto nella “worst 7“ sono, comunque: agli anelli Stars; come Battitore Roines, dato che Dalis non può essere preso per niente in considerazione, avendo condotto un bel match contro i Tassorosso; come Cacciatori Mayson e Darsel, che allo stesso modo della Adams, di Phoenix e della Dark, hanno mostrato un pessimo Quidditch; come Cercatrice dato che, da che mondo è mondo, l’inesperienza costa a tutti, la Mexes è stata letteralmente bruciata dalla Norvall e anche allegramente bersagliata da Typhoon.

 

Da qui è tutto,
Matthew Typhoon
(e grazie a Joshua Hunter per le opinioni espresse su gran parte dei Grifondoro).

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By vocestudenti | gennaio 13, 2009 - 11:38 pm - Posted in Gennaio 2065

Corvonero vs Serpeverde: 280 – 0
In campo otto contro sei. Tredici goal messi a segno e
ZERO passaggi

Come commentare un match del genere? Esistono parole per farlo? Esiste una terminologia che possa esprimere abbastanza correttamente il commento tecnico ad una partita giocata solo da una squadra? Ancora devo riuscire a capire cosa si è messa in testa la Adams quest’anno (a dire il vero, non me lo sono nemmeno mai chiesto!). D’altro canto, devo anche spiegarmi come abbiano fatto i Corvonero ad andare in goal ben tredici volte, con ben zero passaggi messi a segno. Ma io vorrei procedere ad analizzare meglio nel dettaglio lo scontro in sè per sè: da un lato una formazione testata e consolidata (se non fosse per l’inutile Parker fra gli anelli), dall’altro un esercito della salvezza capitanato dalla Adams. Le tre Cacciatrici di Corvonero hanno condotto un bel match. Certo, è vero che prendevano la palla, volavano in avanti, tiravano e segnavano… ma almeno hanno fatto 13 goal! I Cacciatori Serpeverde dormivano, la McGregor era stata drogata con un qualche potente narcotizzante prima della partita e O’Neil, Trott e Austen hanno avuto vita facile. Mi permetto di consigliare alle tre eroine del goal, però, di passarla ogni tanto quella Pluffa, di staccare le mani dalla sfera rossa e di servire una compagna di ruolo. Immagino che quello che importa è il risultato, e su questo non ci piove, ma vedere anche del buon Quidditch non disturberebbe di certo. Dei buoni centri messi a segno da tutte e tre le ragazze che hanno giocato, ciascuna per conto proprio, una buona partita. Infatti, la partita disputata era Serpeverde vs Corvonero più O’Neil, più Trott e più Austen, poichè non è chiaro se loro tre stessero in squadra insieme, oppure dovessero segnare negli stessi anelli per puro caso, dando sempre e comunque punti ai Corvonero! La Adams fa la sua porca figura, rendendosi finalmente invisibile in campo (almeno se nessuno la vede evita delle brutte figure) sostenuta da un Syd Mayson, che riesce quasi ad emulare alla perfezione il suo Capitano, se non fosse per un passaggio-a-nessuno-pallonetto-sulla-Austen, e da una Elisabeth Dark che (unica nota positiva) riesce a far sua la Pluffa sulla contesa, ma si fa abbattere a match quasi concluso. Penso sia tutto, sì. Serpeverde è scesa in campo con un handicap da tenere in considerazione: mentre i Corvonero avevano in campo tre Battitori, il Capitano Dirk Hargreaves, Francis Roines e Alfred Lewis, i verde-argento hanno schierato il solo Medicine. "È contro le regole" – direte in molti. In realtà sarebbe così, se non fosse che Alfred a metà partita ha deciso di prestare il servizio della sua mazza ai blu-bronzo. Spettacolare la coordinazione involontaria, la tecnica di colpo mai studiata prima, l’efficacia mai testata in allenamento del bellissimo colpo combinato (Dipplebeater Defence) che mette a segno insieme a Roines. Sono cinque anni che gioco a Quidditch e quasi dieci che lo seguo, e sono rimasto strabiliato da questo magnifico colpo non cercato, non voluto e mai provato, che però è stato messo a segno dai due Battitori. Peccato per la mira, perchè il Bolide ha schiantato la Dark. Per il resto, nulla o quasi da segnalare. Hargreaves fa il suo dovere con discreta facilità: colpisce i Bolidi e riesce a centrare Clover. Tutto sommato, è un Battitore! Bene in attacco il Corvonero, al suo esordio da Capitano. Non ha mostrato nulla di speciale, colpendo con facilità Bolide dopo Bolide quasi del tutto (se non completamente) lasciato solo. Medicine non è mai veramente entrato in partita, si potrebbe dire. Ci prova, ma secondo me sbaglia tecnica. Dovrebbe iniziare a fidarsi di più della potenzialità nascosta (ndR ???) che potrebbe avere, piuttosto che tentare di mettere le pezze in difesa, quando si sa che Clover, da ottimo incapace, si farà comunque colpire dai Bolidi. Battitore sprecato il giovane Stephen! E poi arriviamo alla parte che preferisco. Quella dove un genio di nome Jeremy Clover, 18 anni, Serpeverde sedicente ricco e purosangue, decide di dare il meglio di sè. Si fa ammazzare dai Bolidi, non si capisce quando, come e dove intende volare e alla fine corona la sua già magnifica prestazione da campione con un tuffo (sissignori, un TUFFO) dalla scopa mentre tenta di prendere un Boccino. Allora, io accetto tutto, non sono un tradizionalista-conservatore, se qualcuno vuole portare qualcosa di nuovo al Quidditch sono ben disposto ad osservare, apprendere e magari riprodurre nel modo migliore possibile… Sì, ma non questo! Come mettersi in ridicolo davanti ad un congruo numero di tifosi. Jeremy, ma che combini?! Era un campo da Quidditch, non una piscina per i tuffi! Va bene. Per Corvonero, invece, una più che rodata Krystal James per l’ennesima volta ci fa vedere quanto sia brava a volare (e questo talento è innegabile) ma praticamente nulla di speciale. Dritta alla metà senza ostacoli, brava a non lasciarsi sfuggire la sfera dorata. Corvonero: vittoria strafacile!

Marcatori:

  • R. O’Neil – Corvonero: 50 pt.
  • T. Trott – Corvonero: 50 pt.
  • E. Austen – Corvonero: 30 pt.

Boccino: K. James – Corvonero

Pagelle

Corvonero

J. Parker: voto – s.v. Mai chiamato in causa, non possiamo sapere cosa sa fare il ragazzo. Resta in attesa di ricevere qualche Pluffa interessante, ma nessuno lo fa contento. Nel limbo degli “ inutili “.
R. O’Neil: voto – 6,5. Abile stratega, non c’è che dire. Se invece di lasciare tutto sulla carta, ce lo facesse anche vedere, sarebbe meglio! Ma sta di fatto che le Cacciatrici Corvonero guidate in campo da lei hanno messo a segno 13 marcature e zero passaggi/assist. Sparatutto.
T. Trott: voto – 6,5. Come la O’Neil: prende la Pluffa, vola, tira e fa centro. Manco fosse un tiro al bersaglio. Qualche volta ci prova a fare di più, almeno nelle battute finali del match. Riesce a districarsi dalla presa di un Bolide e, tutta sola (dimenticata anche dalla McGregor), mette a segno una cinquina. Cecchino.
E. Austen: voto – 5. Penso che sarebbe stata meglio immobile fra gli anelli. Almeno non faceva danni. Anche lei come le sue compagne di ruolo dimentica cosa siano i passaggi, gli schemi ed il gioco di squadra. Si lascia superare da un – forse - pallonetto di Mayson, ma come la Trott e la O’Neil imbraccia la Pluffa e segna in degli anelli troppo larghi. Addo’ cojo cojo!
F. Roines: voto – 5,5. Voi mi dovete dire che ho fatto di male per meritarmi questo! Vederlo con una mazza fra le mani, in sella ad una scopa equivale circa ad una bestemmia con il botto! Ottima, però, la coordinazione con il suo… nuovo compagno di ruolo Lewis. Sedicente Battitore.
D. Hargreaves
[C]: voto – limite di X che tende ad infinito (+)!!! E se prendere i Bolidi e colpire un giocatore è un così grande merito (come se non fosse il mestiere di un Battitore)… in tal caso, Dirk: sei forte! Troppo magnifico, ma voglio essere cattivo e riciclare il commento che mi ha rifilato un fesso giornalista Tassorosso in bacheca l’anno scorso: “Typhoon, il miglior modo di dimostrare il proprio valore non è contro i Serpeverde “. Buona prestazione, almeno in attacco quando serve. Per il resto, come Capitano, doveva guidare un’ orda di scimmie dietro la stessa nocciolina (ndR spero si sia capita la metafora!) e non è riuscito nell’IMPRESA. Furbastro.
K. James: voto – 6,5. Anche questa volta non ci ha mostrato nulla di speciale, e nemmeno per colpa sua. I Serpeverde l’avevano praticamente dimenticata! Però è sempre pronta e reattiva. Non fallisce e porta a termine il suo dovere con un’invidiabile tecnica di volo battendo Clover di misura. Rapace.

Serpeverde

M. McGregor: voto – 2. Tesoro, ma che combini!? Guarda che gli anelli sono di là! No, non è tutta colpa sua e delle sue mani bucate, erano gli anelli! Le hanno fatto un dispetto e ad ogni tiro c’era qualcuno che li allargava alle sue spalle! Colabrodo.
A. Adams [C]: voto – 3,5. Giornata NO. Il Capitano Serpeverde va a singhiozzi. Per lei prestazione negativa su ogni fronte. Peccato non sia mai riuscita a vincere una delle zuffe attorno alla Pluffa! Anche lei avrebbe potuto prendere la palla, volare e tirare! Avrebbe segnato sicuramente, avrebbe segnato chiunque in questo match! Tanto è entrato di tutto. Sfortunata.
E. Dark: voto – 5. E se non fosse riuscita a beffare la Trott almeno sulla contesa, il 3 era di rito! Anche lei molto sfortunata.  A “ gioco “ non sarebbe messa male, ma non si poteva aspettare quel Bolide mandatole contro con la collaborazione di un suo compagno di squadra. Si fa fracassare le ossa dalla sfera metallica e buona notte! Abbattuta… in tutti i sensi!
S. Mayson: voto – 5. Per volare, sa volare! Magari sarebbe carino anche vederlo giocare, qualche volta. Ma così! Per cultura personale, eh! Simpatico il pallonetto… o quel passaggio a se stesso (non si è ancora capito) con il quale ha superato in un’occasione la Austen, che dormiva più di lui in quel caso. Per il resto si è occultato bene in campo. Semi-invisibile.
S. Medicine: voto – 5. Diciamoci la verità: almeno Stephen ci ha provato. Con ben pochi risultati, questo è vero, ma almeno ci ha provato! Però le cose sono due: o ha paura dei Bolidi (e qui farebbe già venir da ridere!) oppure ha paura di Dirk (e qui perdonatemi, ma muoio di schianto facendomela addosso dalle risate!). È troppo educato, ha giocato così perché gli dispiaceva giocare bene, questa è la verità. Non è incisivo, il suo gioco è poco convinto e concretizza ancora di meno. Ha il braccio buono, ma dovrebbe iniziare a giocare a Quidditch. Nel senso di… “ veramente “. Eterno esordiente!
A. Lewis: voto – 3. Terzo Battitore Corvonero in campo. Unica nota positiva, è quando in modo impeccabile si coordina con Roines e non volendo spara un Bolide davvero potente contro la Dark. Se vuole continuare a fare così, ovvero avvalersi della mazza degli avversari, deve affinare la mira. La Dark non può perforarsi un polmone ogni partita. Lui è il vero esordiente e chissà! Potrebbe stupire… ma anche no.
J. Clover
: voto – 1. Voto troppo alto, dite?! Secondo me sta bene così. A star dritti su una scopa son bravi tutti. Secondo me ha sbagliato carriera. Non solo si fa colpire da ogni attacco di Hargreaves, uscendone anche malamente contuso, ma inoltre ha anche una vaga idea di come si faccia il Cercatore. Vola nella direzione opposta al Boccino, quando la sfera dorata era ben visibile anche ai tifosi perché inseguita dalla James. Aggiusta la rotta e per regalarci un altro attimo di fiato sospeso (prima di scoppiare a ridergli in faccia!) si tuffa dalla scopa in un disperato tentativo di cattura. Stuntman.          

…e dalla redazione della Voce degli Studenti è tutto,
Matthew Typhoon

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By Stephen Medicine | gennaio 10, 2009 - 1:45 pm - Posted in Gennaio 2065
Passaggi segreti e Pozioni Trasformanti
 
Nella sala comune dei Serpeverde si è svolto un evento che mi ha incuriosito alquanto. Risale a quasi due mesi fa, ma le indagini per poter redigere questo pezzo hanno richiesto un bel po’ di tempo, quindi solo ora posso scrivervene.
Powell e la Camden si sono adoperati per scovare artefatti di dubbia origine e utilizzo in possesso dei miei concasata. Per la verità hanno frugato anche tra le mie cose, ma molto velocemente. Io sono troppo puffolosa per potermi credere capace di possedere roba di contrabbando. Anche se può aver aiutato anche il fatto che ho continuato ad urlare come un’ossessa sino a che non hanno smesso di mettere mano alla mia roba. Anche dopo che Powell mi ha Tacitata, ho continuato ad urlare e per quanto mute le mie urla non si possono ignorare facilmente. Il tutto pare sia stata un’idea della Wallace e spero vivamente che si sia svolto anche nelle altre tre sale comuni, perché diversamente sarebbe una grossa ingiustizia di trattamento. A parte questo, mettere Lela Camden a cercare materiale illegale è come rinchiudere Vincent Stars a Mielandia. Le si fa un piacere!
Naturalmente non è stato trovato nulla che facesse finire nel fango Serpeverde. Anche se sono convinta che qualcosa sarebbe stato considerato in maniera meno tollerante con un Capocasa che non fosse Powell, ma magari mi sbaglio, eh!
Si inizia con la montagna di magicondom trovati sotto i reggipetto della Collins, sino alla pelle di Girilacco in possesso di Medicine, passando per i fuochi d’artificio magici, o razzetti, insomma non ho capito bene che fossero, della Williams. Ora, questo non è l’articolo giusto per domandarsi che se ne faccia la Collins dei magicondom, visto che se ne va al Ballo dell’Agrifoglio con Harvarest, ma un’ idea rivoltante mi ha attraversato la mente per un attimo e pretendo che sia così anche per voi. Sui razzetti sono più informata. La ragazzina in questione dice che suo fratello gliel’ha fatti avere per attaccarli sotto il suo Flyate così da renderlo più veloce. Gioca a Quidditch, quindi non mi stupisce poi tanto che sia una potenziale suicida. Ha attirato la mia attenzione anche un affare Babbano che dava la scossa grazie ad una runa tracciata sopra. Io che seguo Babbanologia so che non si fa, ma l’idea di darlo a dei Babbani perché prendessero qualche scossetta e si scervellassero sul motivo per cui il loro elettrocoso facesse così, pur non essendo attaccato non ho mai ben capito dove si debbano attaccare gli aggeggi Babbani, ma non ha molta importanza al momento, era molto divertente. Il mio compagno che ha incantato l’affare Babbano se l’è scampata dicendo che non aveva intenzione di usarlo, ma che voleva solo vedere se era capace di eseguire un procedimento imparato a Rune. A quanto pare così si può fregare la legge. Figurarsi se non è possibile farlo con un’ispezione scolastica.
Però sto divagando. Non è su certe inezie che scrivo l’articolo. È per il ritrovamento di roba come la pelle di Girilacco, di pozioni dai colori non esattamente giusti per essere degli Sgonfiotti, o pozioni similmente innocue come dichiarato dai proprietari, e ancora di oggetti dall’aria poco rassicurante che causavano notevole apprensione nei proprietari mentre Powell era intento ad esaminarli.
Mi ci sono voluti due mesi di pomeriggi e finesettimana passati disillusa alla bene e meglio a pedinare della gente. Ora, però, ho un quadro chiaro dei diversi metodi usati per riuscire a procurarsi ciò che serve, se si è intenzionati a portare a scuola qualcosa di illegale.
Joseph Martin AtusJoseph Martin Atus, commerciante
“Gli ingredienti di Atus” è un negozietto alla periferia di Hogsmeade. L’interno è scuro e maleodorante a causa dei prodotti officinali disposti in un angolo del negozio. Quella in esposizione è tutta paccottiglia lecita. Un’indagine del Ministero non qualificherebbe mai la merce che si può trovare all’interno del negozio come Beni non Commerciabili. L’esercizio commerciale, però, ha una doppia vita. Se si conosce una certa parola d’ordine, il proprietario è pronto ad offrire tutto ciò che serve al cliente. La questione è che queste sono tutte voci, non si trova un testimone a pagarlo milioni di Galeoni. Ho sentito dire che il Ministero della Magia sta cercando di cogliere in flagrante il signor Joseph Martin Atus da parecchio tempo. A I Tre Manici di Scopa e a La Testa di Porco si trova spesso qualche abitante di Hogsmeade disposto a raccontare, divertito, delle innumerevoli retate degli Auror che si concludono ogni volta con un buco nell’acqua. La parola d’ordine pare si ottenga con molta difficoltà e che, una volta ottenuta, non permetta di parlare degli affari dietro la facciata per bene del negozio, perché è protetta da non so quale incantesimo. Solamente il proprietario la può rivelare, qualora un nuovo cliente si presenti con una serie di vecchi clienti in grado di garantire per lui.
Non vi stupirà sapere che alcuni studenti della nostra scuola sanno questa parola d’ordine. Vuoi perché accompagnando un proprio genitore a fare acquisti hanno avuto modo di diventare clienti, vuoi perché sono stati capaci di entrare nelle grazie di Atus, lo stato delle cose è questo. Io non ce l’ho fatta, evidentemente si capisce subito che sono buona e brava, oppure il signor Atus non è uno sprovveduto. Si è informato su chi fossi e ha scoperto che scrivo articoli per la scuola. Siccome io per partito preso non do molto credito all’intelligenza altrui, penso proprio che sia a causa del mio modo di fare puffoloso.
Una volta scoperto che questa era la fonte principale dei traffici illeciti di Hogwarts, rimaneva un mistero come si porta dentro il tutto. Al nostro rientro da Hogsmeade veniamo perquisiti, quindi non li si può acquistare e portarseli appresso come se nulla fosse nei finesettimana al villaggio. Il rischio di farsi beccare è troppo alto. La posta è controllata. È diventato impossibile far entrare qualcosa a scuola con i gufi senza venir scoperti. Ci doveva essere un qualche altro modo che non conoscevo e pedinando i nomi noti del mercato nero l’ho capito. Come già vi annuncia il sottotitolo: passaggi segreti, Pozioni Invecchianti, Pozioni Polisucco e chi più ne ha più ne metta, per passare inosservati nelle strade di Hogsmeade in un giorno in cui non è in programma una gita della scuola.
A quanto pare ad Hogwarts ci sono diversi passaggi segreti che portano alla vicina cittadina magica. Prof, se state leggendo: io non ne ho scoperto neppure uno perché a doverveli rivelare sarei una ragazza morta. Giuro! Ho solo capito che ci sono. Quindi posso solo immaginare che questi passaggi siano scavati nella terra, bassi, umidi e pieni di puzza di muffa da far rivoltare lo stomaco e pentirsi di essercisi avventurati. Anche perché sono parecchio lunghetti e fanno pensare che non abbiano mai fine!
Morale della favola: Hogwarts e Hogsmeade sono teatro di intemperanze giovanili che andrebbero limitate. Mi sento di scrivere che sia più importante evitare che la nuova generazione si impratichisca troppo sulle Arti Oscure, piuttosto che concentrare le proprie energie su una guerra intestina all’interno del corpo docente a colpi di decreti didattici, che a quanto pare non incuto il minimo timore in ragazzi con alla spalle una famiglia che li spinge verso certe inclinazioni non nuove nel mondo magico. Non sarebbe male che si parlasse di certe cose, invece di punire solamente.
La vostra investigatrice personale vi saluta e spera che le sue indagini abbiano stuzzicato il vostro cervellino semiatrofizzato per il poco uso. Come sempre, se così non è, sapete perfettamente che me ne frega meno di niente!
 
Sunny Sputinc
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By Loreen_Wallace | gennaio 9, 2009 - 8:27 pm - Posted in Gennaio 2065

In stra-ultra-mega diretta dal ripostiglio delle scope del secondo piano, in compagnia di nientepopodimeno che le sopracciglia di Edgar Eyebow! Cioè, non solo delle sue sopracciglia, anche di tutto il resto, dato che questa è un’intervista e le sopracciglia non parlano. A meno che vengano affatturate, sì. Uh! Ve l’abbiamo mai raccontato di quella volta in cui abbiamo accidentalmente Scambiato le sopracciglia del professor Manish Sabu con i baffi della signorina Jillian Heller? O forse era il contrario? No no, niente divagazioni, questo è un articolo serio. Pensate, noi che facciamo un’intervista, con tanto di intervistato! Durante queste vacanze ci siamo allenati ad intervistare tutte le cuffie da doccia che ci capitavano, perciò avvisiamo tutti gli studenti che se non ve le ritrovate è perché le abbiamo prese noi e ve le restituiremo assolutamente entro questa settimana. O almeno restituiremo quelle che non abbiamo perso nelle cucine. Ecco, le cuffie da doccia non sapevano parlare, quindi in realtà l’esperimento è durato poco. Così abbiamo cercato qualcuno che non tentasse di metterci in una gabbia al nostro minimo avvicinamento. Ed eccolo qui, il nostro bidello! Lui non ci mette in gabbia, perché gli siamo simpatici e anche perché non può usare la magia ed evocare una gabbia. Passiamo subito alle domande, vi racconteremo un’altra volta di quel giorno in cui Lachian ci ha regalato una trappola per volpi.

Edgar

Noi: Abbiamo immaginato che l’intera scuola volesse sapere tutto tuttissimo di te. Possiamo darti del tu? O preferisci un bicchiere di latte? Tazza di tè? Insalata di porri, cardi e code di Tritone? Le code di Tritone sarebbero bollite, quindi non rischi di prendere la Spruzzolosi. Potresti prendere il Vaiolo di Drago, il Morbillo Saltellante, la Varicella di Yeti, ma la Spruzzolosi proprio no. Ma mettiti comodo, fa come se fossi a casa tua! Emozionato? Impaurito? Irritato? Ehi, come fai a sollevare il naso come quello di un maiale? Uh! Se ci dici dove sederci, smettiamo di stare sui tuoi piedi, se questo ti fa sentire meglio.
Lui: Oh, ehm, c-ce-certo che p-potete! Ora come ora non… ehm… no, g-grazie. Mica per la Spruzzolosi. S-sono magonò, ma quella l’ho beccata – dite così voi giovincelli, eh? – io stesso e p-parecchie volte qu-ququando avevo la vostra età. E.. Mmmh… n-non che mi diate fastidio ma ecco, per esempio se sposto così il carrello delle pu-pulizie dovreste starci. Accomodatevi su… qu-questi due secchi. Ecco fatto. Io sto b-bene. Voi?

Noi: Stiamo ancora rivoltando i dormitori alla ricerca dell’orecchio sinistro di Jericho, l’avevamo applicato su un baule ma non ci ricordiamo quale o di chi. Per il resto stiamo benissimo! Ora. Partiamo da quando avevi la nostra età. L’hai avuta la nostra età, vero? Chissà com’eri buffo con quella barba! Ecco, sì, allora. Dove sei andato a scuola?
Lui: C-come vi ho detto p-poco fa p-parlando di Spruzzolosi, sì che l’ho avuta la vostra età! L-la b-babarba, avete ragione, ha fatto capolino p-piuttosto p-presto da queste parti, p-però anche se oggi n-non vedete più nulla quassù un t-tempo avevo i ca-capelli. Ca-capelli che sono andati via, e pro-probabilmente non torneranno mai… Avevo chiesto all’infermiera una cu-cura ma non… Dove ho studiato? A scuola, una s-scuola b-babbana con tanti ragazzi ba-babbani… U-una come tante, insomma. No-normale. P-per gente come m-me… Però avrei tanto, tanto voluto essere altrove. E s-se dico altrove d-dico… che m-mi sarebbe piaciuto venire qui. C-come i figli d-degli amici di famiglia di m-ma-mamma e p-papà.

Noi: Normale? Una scuola normale?! Ci dispiace un sacco! Però essere un Magonò non è poi così orribile. Certo, non puoi usare una bacchetta magica per sbucciarti una mela, non puoi trasfigurare un paio di conigli di passaggio in un paio di pantofole pelose – a proposito, vorremmo far sapere a Clovis O’Gilead e Simon Darkem che quei cosi pelosi che vi abbiamo fatto trovare in redazione sono i nostri regali di benvenuto. Invece di usare i soliti conigli, abbiamo preso due grosse e grasse tarantole e ci abbiamo fatto due paia di guanti. Non sono fantastici? – le pozioni non ti verrebbero bene, ma potresti sempre bere quelle altrui eccetera eccetera. Però, consolati, meglio Magonò che tifoso delle Vespe. Non sei tifoso delle Vespe, vero? Ah no, non è questa la domanda. Essendo un Magonò, uscito da scuola ti sei dovuto cercare un lavoro babbano? Che hai fatto?
Lui: N-no che n-non è orribile! C-cioè… un po’, m-ma solo un po’, f-f-frustrante, m-ma ci f-fai l’abitudine. Ho letto t-tutto quello che p-potevo sui maghi, ho f-fatto tutte le domande che potevo ai fi-figli degli amici di f-famiglia di m-mamma e p-papà, anche a loro, eh, però… le Vespe? N-no, non… hehe, m-mi sento molto infantile a dirlo ma… sono così co-contento di essere qui che ho smesso d-di tifare per le squadre p-professioniste di Qu-qu-quidditch p-per dedicarmi anima e soprattutto co-corpo al Quidditch scolastico. D-dico corpo p-perché voi n-non avete idea di c-cosa lasciate sulle tribune d-della tifoseria. T-tocca pulire a me, m-ma lo faccio più che v-volentieri! C-credo di aver divagato, f-forse… p-però l’avevate chiesto. Ehm… sì, l-lavoro babbano. Ho p-provato a fare il c-centralinista, n-non so nemmeno s-se sapete cos’è… A volte m-mi domando cosa sapete voi del nostro mo-mondo. Beh il mio co-consiglio è t-tenetevene alla larga! C-cambiai, e tentai c-col Judo. Uno s-sport. Poco magico. V-volete vedere due mosse? Però ho p-paura di c-co-colpire le scope, m-meglio, se vi va, in g-giardino più tardi. Avevo, e ho anche ora, la p-passione della musica c-classica. F-feci un co-corso accelerato p-per flautisti, m-mi presero in un locale e… finita anche qu-quella carriera. S-successivamente tramite qualche… p-pa-paparolina di m-mamma e p-papà mi p-presero al M-ministero della Magia. E s-se Malachia l-legge questo g-giornale g-gli faccio pure i miei v-vivi sa-saluti! M-mi svincolai così, t-tra un cestino da svuotare e l’altro, e dei v-vetri da pu-pulire, d-dal mondo b-babbano.

ScopeIndovinello: qual è Gina?

Noi: Certo che lo sappiamo cos’è un centrofonista! Non è uno di quei posti dove si riunisce la gente che alza troppo il gomito col Whisky Incendiario e poi parla di questo con altra gente che alza troppo il gomito col Whisky Incendiario? Una volta lo zio Adalbert ci ha parlato di un posto simile, lui si è divertito tantissimo perché… Uh, no, divaghiamo. Davvero ci farai vedere due mosse? E si colpisce la gente? E possiamo dirti noi chi colpire? No no, aspetta. Non sono queste le domande. Sì ecco, andiamo avanti. Com’è che sei arrivato a Hogwarts? Ti sei addormentato sull’Espresso e ti sei ritrovato qui per caso? A noi una volta è successo, però avevamo sbagliato periodo, era il 13 agosto. O ti hanno proprio proprio assunto? Pensi che il Vicecapo ti abbia assunto perché vuole tentare di rubarti i capelli?
Lui: C-come? D-devo ringraziare il s-simpaticissimo… s-si può dire? Docente di…ehm… oh, n-non ricordo più! Qu-quello di S-serpeverde, g-giovane, con l’aria d-da… no, qu-questo non si può dire di certo. Ah, il d-docente di Difesa Powell, mi è v-venuto! C-ci siamo incontrati al P-Pa-Paiolo Magico in estate e s-siccome ero senza posto f-fisso, tra una pa-parola e l’altra… m-mi ha assunto per questo p-posto. Oh, ogni vo-volta che lo incrocio gli fa-faccio un me-mezzo inchino, m-ma credo che lui abbia problemi di v-vista, v-visto che sembra sempre n-non vedermi… V-vicecapo c-chi è? D-di vice co-conosco s-solo McBryant e… Oh! P-parlate di lui? N-no, c-cioè, ha d-dei co-così così b-bei capelli! N-non avrebbe c-certo bisogno d-dei miei tre p-peli s-solitari!

Noi: Aaaah, ti ha assunto il professor Powell! Stai tranquillo, sembra non vedere mai neanche noi. Però ci sente benissimo, infatti quando lo incrociamo nei corridoi lo salutiamo una decina di volte finchè non ci urla «Vi ho sentito, non sono mica sordo!». Visto?  Bisogna solo alzare un po’ la voce e scandire le parole. A proposito di voce! Quando si è sparsa la voce che pulivi il castello con il mocio, abbiamo pensato che la cosa facesse un po’ impressione. Cioè, non proprio come sentire Eugene Reynolds cantare sotto la doccia, ma più o meno. Abbiamo pensato che fosse un modo per combattere contro Lachian; insomma, lui puliva con la bava e tu con il mocio. Poi abbiamo capito come stavano le cose. Charlotte Midlee ci ha detto che non è troppo simpatico scrivere moccio sul giornale scolastico, quindi noi non lo scriveremo, perché sicuramente tutti capiranno cosa ha prodotto la nostra confusione. E dunque. Tu pulisci col mocio – attenzione, lettori, non è quella parola che non dobbiamo scrivere anche se l’abbiamo già scritta – e una serie di altre cose interessantissime. Stai tranquillo, te le restituiremo quando avremo finito i nostri studi. Il fatto è che la tua scopa di saggina ci è caduta accidentalmente nella riserva di scope da Quidditch; perciò forse, ma un forse bello grande, qualche giocatore si ritroverà a spiccare un balzo in aria senza scopa. In ogni caso, niente panico! A noi è successo un sacco di volte e, come vedete, siamo perfettamente normali! Dicevamo. Come ti trovi a non usare la magia?
Lui: Io pu-pulisco co-con il mocio, e s-sì… Oh, c-che avete detto? Avete a-avvistato Gina? La mia adorata s-scopa! L-la cerco da d-d-da giorni, c-credevo fossero stati qu-quei c-cosi p-poco spiritosi, gli elfi che il V-vicepreside m-mi ha messo al fianco pe-per lavorare… S-se l’avete v-vista voi allora ecco, s-sareste co-così gentili d-da d-da riportarmela? M-magari a v-voi basta un incantesimo di… urgh… ap-appello! Ecco co-come mi trovo s-senza magia. S-senza una s-scopa!

Noi: Ma certo che te la riportiamo! Basterà assistere a qualche allenamento, aspettare che qualcuno si ritrovi faccia a terra nel fango e capiremo qual è la tua Gina! Su su, un’ultima domanda. A parte pulire dove gli Elfi Domestici non vogliono pulire, controllare i corridoi, aiutarci a scendere dal lampadario della Sala d’Ingresso, quali altri sono i tuoi compiti? E, in generale, cosa ne pensi di questo lavoro a continuo contatto con noi studenti? Ti siamo simpatici? Vorresti insaccarci e gettarci nel lago? Ci andresti a prendere una decina di sacchetti di Gomme Bollenti da Mielandia?
Lui: A-allora l-lo sapete anche v-voi che qu-quegli elfi n-non si co-comportano affatto b-bene! V-voi r-ragazzetti siete p-proprio degli studenti a modo, m-mica co-come quegli antipatici fi-figli di amici di fa-famiglia di m-mamma e p-papà! P-pa-pavoneggiatori! S-secondo me il V-vicepreside ha to-torto. E-esagera, alle vo-volte, n-non credete? M-ma n-nn credo che vo-voglia s-sentire qu-queste pa-aprole da pa-parte di un nuovo assunto, p-per per cui che ne direste di prendere una bella go-gomma bolla bollente offerta da m-me? No-non è proprio Mielandia, è la m-mia tasca, m-ma… Eh?

Sentito? SENTITO? Stiamo studenti a modo, noi! Perciò ci prendiamo una gomma e, quando non ci va più, non la appiccichiamo sotto le sedie dei professori come fanno tutti. Noi siamo educati e l’appiccichiamo sopra le sedie, così i professori hanno qualcosa da masticare se si annoiano durante le lezioni. Edgar, ora ci fai vedere quelle mosse di Jumanji?

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon

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By vocestudenti | gennaio 5, 2009 - 6:33 pm - Posted in Gennaio 2065

Avete presenti le cerimonie in cui due innamorati si giurano eterno amore? Chi, tra tutte le studentesse di Hogwarts, non sogna l’eterno amore coronato da un abito bianco? Più o meno il sogno di tutte le donne, Babbane e streghe, e come tale anche il sogno di Getrude Spliners: studentessa mediocre che nel febbraio del 2010 riesce ad avere un posto di lavoro nella filiale spagnola di una casa Erbologica del nord Irlanda. È proprio qui, alla periferia di Madrid, che conosce l’uomo perfetto: Rober Guerrad. La data del "magico" evento è presto fissata: una dichiarazione d’amore con tanto di serenata è la chiave del sì di Getrude.
È il 7 maggio del 2010, la sala consigliare del Ministero spagnolo è illuminata e areata per combattere il caldo che inizia ad essere quasi insopportabile. Il profumo dei fiori d’arancio si spande nell’aria, mentre gli invitati siedono, con largo anticipo, aspettando le dodici. 
SposaSono le dodici e quindici minuti, quando la sposa, splendente, corre le ultime rampe di scale, nel ritardo che si confà ad ogni donna in quella data. Il sorriso, invidiabile, scema di fronte al cerimoniere, che abbassa lo sguardo. Le iridi della ragazza vanno in cerca di uno sposo che non c’è. Nessuno fa in tempo a bloccare la Spliners per consolarla. Crack. Altrove, sparita per sempre.
Passano un paio di mesi da quella data e Guerrad è a fare la bella vita, su una nave Babbana a largo delle Canarie. Una giornata di sole, una tranquilla crociera in compagnia della nuova compagna, che da poco lo ha lasciato solo su un ponte. Al suo ritorno, appena quindici minuti dopo, il corpo di Rober appare senza vita, scomposto sulla sdraio, l’anulare della mano sinistra reciso, ai suoi occhi con un coltello. Non poteva sapere Denise Munoz che non era stato un coltello. I Guaritori del Maria Velasquez, l’ospedale magico di Barcellona, dove la nave ha fatto porto, hanno svolto un controllo sul cadavere, dopo esplicita richiesta della famiglia del mago: ucciso dall’Anatema Che Uccide, dopo un Cruciatus, di cui secondo loro portava evidenti segni. L’anulare era stato reciso da una maledizione sconosciuta in Inghilterra, ma molto in voga durante la guerra civile tra i maghi baschi.
La storia dello spagnolo cade in breve nel dimenticatoio, e nessuno si interessa ad un dettaglio che aveva invece colpito Denise: un insolito odore di arance.
Un altro mese, in cui la Munoz si consola con un nuovo amore: un tedesco, Swartz Muchezaire. Una vacanza in alta montagna, sulle Alpi svizzere. Nuovamente un compagno mago, quasi fosse "perseguitata" da questa caratteristica di attirare maghi. È una mattina tranquilla, quando lei esce per fare spese, rientrando quindici minuti più tardi. Il corpo di Swartz viene da lei rinvenuto nell’identica posizione del precedente compagno. Ancora il dolceamaro odore delle arance fa da compagno e inquadra la scena. Una persecuzione. Ne è convinta. La stampa locale se ne occupa di nuovo, con maggiore interesse.
È la mattina di Natale, sempre anno 2010. La Munoz festeggia sola le feste. Attende la mezzanotte, forse per salutare Babbo Natale quando questi arriva. Un gufo giunge all’ufficio Auror di Madrid: è la denuncia dell’omicidio di Denise Munoz. All’arrivo nella stanza, agli occhi di due poveri malcapitati si staglia, seduta su una poltrona, in abito da sposa, Getrude Spliners: un riso folle le inebria il volto, così come chiazze di sangue screziano l’abito, mentre la bacchetta è stretta nella sua mano. Disarmarla è semplice, e inquietante è il suono della sua mano che subisce l’incanto. Il suono indica che quella mano è ormai defunta da nove ore. Il cadavere di Denise è accanto a lei, a terra. Uccisa come i suoi precedenti compagni, mentre un profumo di arancio inebria i due Auror. Una dichiarazione dell’assassina indica la sua volontà. La sposa scarlatta diventa un caso per qualche tempo poi, in breve, un trafiletto laterale. Le immagini del funerale delle due donne sono pubblicate unicamente dal Toreador, la testata spagnola seguita dalla capitale.
Tutto finito?
È il 7 maggio 2025, quindici anni dopo la data del matrimonio di Getrude. Maximilian Bouvier è trovato ucciso nel suo letto dalla più terribile delle Maledizioni Senza Perdono, l’indice reciso. Quali sono le congiunzioni? Nessuna, se si esclude il fatto che si trattava del testimone dello sposo che, un paio di giorni prima, aveva ricordato, durante una rimpatriata tra amici, quanto fosse stato divertente "ridere alle spalle di quella stupida irlandese".

Marlene McGregor

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By Lottie | - 3:35 pm - Posted in Gennaio 2065

La preside di Hogwarts che da ragazzina voleva fare il cavaliere

Tremo, quando finalmente trovo il coraggio di bussare alla porta della presidenza. Non ho fatto niente di male, sia chiaro, ma tremo comunque, perché come fai a non andare in presidenza senza tremare? In questi anni mi sono convinta che la porta della presidenza, ovviamente massiccia e imponente, sia stata incantata dai fondatori di Hogwarts per fare in modo che lo studente, arrivando davanti a questa, tremi: se così non fosse, probabilmente non sarebbe più la presidenza, sarebbe semplicemente un ufficio scolastico, un ufficio grigio e polveroso come tanti altri.
Fortunatamente all’ interno non ci sono più i fondatori di Hogwarts e nemmeno i loro presunti incantesimi medievali; da quest’ anno, in seguito allo spostamento di Hermione Granger al Wizengamot, preside è diventata l’ ex professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure, Loreen Wallace. Sicuramente ricordata dagli studenti più grandi per le sue coinvolgenti e (forse un po’ troppo) movimentate lezioni, anche chi non è stato direttamente suo alunno sicuramente conosce questo o quell’ aneddoto sulla sua vita: celebre, ad esempio, è la storia romantica del suo matrimonio con un vampiro, Lucian.
Seduta su una delle due sedie davanti alla sua scrivania, la signora Wallace mi sta aspettando con un sorriso. Ha poggiato la bacchetta magica sul tavolo e indossa una tunica bianca, il Jarvey Bart dorme ai suoi piedi: la situazione è così tranquilla, ma soprattutto naturale, che quasi mi dimentico di essere in presidenza, ricevuta dalla preside, e alle prese con un articolo per La Voce degli studenti. Se mi fosse rimasto ancora qualche dubbio relativo al carattere assolutamente informale dell’ incontro, poi, dopo l’ offerta dei Cioccalderoni con cui si apre la nostra chiacchierata, non posso fare a meno di rilassarmi così tanto da prenderne uno.

Loreen

D: Generalmente si sa cosa provano gli studenti davanti alla preside, però forse nessuno s’è mai chiesto cosa prova la preside davanti agli studenti: può illuminarci lei?
R: Dipende dall`occasione, immagino. In generale, so di dovermi armare di pazienza e spirito di comprensione. Con tutti quanti, nessuno escluso, sebbene forse qualcuno la pensi diversamente. Tuttavia, può capitare che alcuni comportamenti mi lascino delusa. Cerco sempre di difendere i diritti dei ragazzi in questa scuola e non è piacevole notare che la fiducia accordata non sempre viene meritata. Non è semplicemente questione di disciplina. Gli adulti fanno spesso l`errore di partire prevenuti nei confronti di voi studenti. Io mi sforzo di non farlo. Eppure, in certi casi, alcuni soggetti dimostrano di non interessarsi a questo sforzo. Naturalmente capita anche il contrario, per fortuna mia e del resto del corpo insegnanti.

D: Credo di poterla ringraziare anche a nome dei miei compagni per la fiducia che lei ripone in noi, signora Wallace, e personalmente ne sono onorata. Anche per questo, sono certa che molti vorrebbero sapere cosa ne pensa di William McBryant e dei recenti sviluppi nella situazione scolastica.
R: Personalmente, reputo William un mago in gamba. Un po` obsoleto, spero non me ne voglia, ma è inutile negarlo. Ha molto a cuore le regole sulle disciplina e pensa che io, al contrario, sia troppo permissiva con voi studenti. So di essere da troppo poco tempo a capo di questa scuola, ma ritengo di saper ragionare con la mia testa e di non volere assolutamente che a Hogwarts regni l`anarchia. Diciamo che le nostre opinioni circa la libertà degli studenti sono piuttosto discordanti. Anche a lezione pretendevo attenzione, ma non avrei apprezzato avere nella mia classe una fila di mummie. I giovani maghi e streghe hanno bisogno di mobilità, sia fisica che mentale, e noi siamo tenuti a farli crescere in sicurezza, non a tenerli rinchiusi con ostilità. Riguardo alla situazione scolastica… Be`, se parla dei decreti, si sono attenuati dopo un recente incontro con il Ministro. La presenza dell`ispettore Sheridan, invece, credo fosse necessaria. I genitori vogliono essere tranquillizzati sulla validità degli insegnanti, credo sia in loro diritto.

D: Immagino che questa risposta sarà d’ aiuto a molti. Tornando all’ intervista vera e propria, un’ altra cosa che molti, specialmente molte, di noi si chiedono è come sia l’ aver sposato un vampiro. Io l’ ho sempre trovata una cosa molto romantica, se posso permettermi: insomma, fra lei che insegnava Difesa e lui che era un vampiro, questa è la dimostrazione che l’ amore può tutto!
R: Anche se sono sempre stata molto impulsiva, le confesso che all`epoca ci riflettei molto. Da sola, e anche insieme a Lucian. Non voglio sconvolgere la sua idea romantica dell`amore, per carità di Merlino. Però, vede, a volte l`amore non basta. Non eravamo due ragazzini quando ci siamo sposati. Io avevo trentaquattro anni e lui… Oh, qualcuno in più! Probabilmente mi sono decisa a fare questo passo proprio per via del mio lavoro. Conoscevo tutti i rischi ed ero pronta a correrli, come lo sono tuttora. Ci è voluto tempo per adattarsi l`uno all`altra. Ma non mi sono mai pentita della mia scelta. E il fatto che mi abbia portato due creature così belle, non può che confermarmi che non è stato un errore.

D: Pur non essendo l’ idea romantica dell’ amore è… è così romantico, ecco! Veramente, complimenti! Detto questo, fin dal primo anno ci si chiede sempre cosa faccia la preside tutto il giorno, oltre a riprendere gli studenti che si mettono nei pasticci, certo.
R: Mi occupo dell`amministrazione interna, le riunioni con i docenti, la corrispondenza con genitori e tutori che chiedono spesso notizie del rendimento dei figli, l`organizzazione di eventi in cui sono coinvolte le scuole straniere. Ma passo anche dalle cucine, circa un paio di volte al mese, per controllare le condizioni degli Elfi. E dalle parti del lago nero e della foresta, per sapere se c`è qualche problema tra i Maridi e i Centauri. L`ex Preside Granger aveva molto a cuore le altre razze e, come può immaginare, anch`io le ritengo nostre pari. Il resto del tempo è dedicato ai più piccoli, sia ai miei che a tutti gli altri. Gli studenti, in una parola. Non ho molto tempo per i Crucioverba, ahimè, ma conservo i vostri per quando ne avrò.

Presidenza La Presidenza

D: Capisco. E com`è riuscita a conciliare la sua carriera impegnativa con la maternità? Insomma, Hogwarts la ritiene adatta ai suoi figli? Sono tanto carini, fra parentesi, ma… Sì, dicevo: le manca insegnare? E il suo lavoro precedente? Ha più tempo per i bambini?
R: Anche questo non è stato facile. I bambini si trovano bene qui al castello, forse anche troppo. È diventato per loro un enorme parco giochi. Sono più le volte che un collega o il signor Eyebrow o il signor Greenbow o persino Lachian me li riportano qui scalcianti, che non quelle in cui riesco a farli mangiare seduti. Una volta sono venuti quassù persino i signorini Muldoon a riportarmeli. Sono diventati molto veloci, naturalmente avranno preso dal padre. È una fortuna per me poter contare sui membri adulti della scuola, quando Lucian è via. Nonostante questo, quando svolgo lavoro burocratico riesco a tenerli con me. A volte si convincono di dover restare attaccati alla coda di Bart – ndC: il Jarvey – e lo fanno per ore, povera bestiola. Altre volte, invece, sentono il bisogno di stare dietro alla tunica della mamma e non vogliono neanche saperne di dormire, se non resto con loro. Per fortuna, in quanto Sanguemisto, si sono abituati a dormire di notte. Più o meno. In merito al lavoro… Sì, mi manca insegnare, e anche molto. Ma anche qui ho dovuto fare una scelta. Riguardo al mio precedente lavoro, prima di ricevere questo incarico di Preside ho avuto un paio di proposte di tornare all`Ufficio Diplomatico. È stato un bel periodo, ma ho rifiutato. Al momento Hogwarts è la mia casa.

Avrei dovuto chiudere qui l’ intervista, considerato il cipiglio minaccioso con cui avevano cominciato a guardarmi i ritratti degli antichi presidi. Mi pare perfino d’ aver sentito bisbigliare uno di come fosse indecoroso che una signorina rimanesse fuori dal dormitorio ad importunare la preside fino a così tardi. Ovviamente, dopo tutta la gentilezza della signora Wallace, io non volevo essere indecorosa e mi sono affrettata a salutare, ma soprattutto a ringraziare, per l’ intervista che mi era stata concessa. Tuttavia, uscendo, non mi sono potuta trattenere dal fare alla preside un’ ultima domanda, giusto per scoprire come si fa a finire in una vita tanto particolare.

D: Scusi, se vuole questo non lo scrivo, ma… Ma alla mia età se l` aspettava, che avrebbe avuto una vita così… così?
R: Aspettarmelo? Oh, assolutamente no! Pensavo che i miei genitori avrebbero dovuto pagare per trovarmi un marito e che sarei entrata nei Cavalieri di Mornay. Ho scoperto dopo che, nonostante l`evoluzione, continuano ad accettare solo uomini.

Charlotte Midlee

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By Stephen Medicine | - 1:19 am - Posted in Gennaio 2065
I due incontri del mese scorso dei campionati di Quidditch di Beauxbatons e Durmstrang si sono svolti nella stessa domenica e a meno di un’ora l’uno dall’altro. Ho pensato seriamente di non riuscire a vederli entrambi. Per mia fortuna la partita del campionato scolastico francese è stata molto veloce ed oggi posso scrivere di entrambe senza essermi perso un’azione.
 
Anges des Pyrenees vs Cygnes de la Bourgogne 190-10
 
Formazioni
Anges des Pyrenees: K. Bonnet (P), J. Carré (B), S. Aubert (B), R. LONGEBALAI (Cc), C. Picard (Cc), B. Morel (Cc), H. Dupuis (Ce).
Cygnes de la Bourgogne: M. D’AMBOISE (P), B. Lemaire (B), J. Gauthier (B), J. LaGlasse (Cc), C. Marchand (Cc), M.S. Joly (Cc), D. Marin (Ce).
 
JC Jacques Carré,
Battitore Anges des Pyrenees
È stata una partita breve quella svoltasi in Francia la settimana prima dell’inizio delle vacanze natalizie. A caratterizzarla è stato proprio questo.
La Dupuis ha recuperato il Boccino dopo neppure venti minuti di gioco. Purtroppo per lei non è stata una mossa molto saggia. Questo perché Carré è riuscito a mettere fuori gioco la d’Amboise all’ottavo minuto di gara con un Bolide che ha colpito la mano sinistra della ragazza e il manico della scopa a cui la mano era stretta. Il capitano dei Cigni non ha abbandonato il campo, ma da allora è stata vita facile per Longebalai e compagni. Nel breve lasso di tempo tra l’infortunio del portiere avversario e la presa del Boccino, i Cacciatori degli Angeli sono riusciti a mettere a segno ben quattro Pluffe. Mentre sino ad allora gli anelli sono rimasti inviolati. Si può quindi presupporre con facilità che se la partita fosse durata un po’ più di tempo il loro vantaggio si sarebbe incrementato ulteriormente.
Tre goal per Longebalai, che in una partita ben più complicata ne ha messi a segno quindici, e uno per il suo vice. Morel non va a segno neppure in questa partita. Un cross del capitano all’undicesimo minuto di gioco le dà l’opportunità di segnare, ma d’Amboise approfitta di un attimo d’incertezza e la Pluffa finisce nelle sue mani, nonostante le pessime condizioni della sua presa sulla scopa e della scopa stessa. Il reparto Cacciatori dei Cigni è meno incisivo. L’unico elemento di un qualche interesse, come è facile immaginare, vista la sua presenza qui da noi negli incontri per la Coppa Triquidditch, è la LaGlasse. Lei da sola, però, non può molto contro gli avversari. Riesce ad infilare un solo goal. Ogni altra volta che si è avvicinata agli anelli ci hanno pensato i Battitori avversari a fermarla, oppure la Bonnet ha mostrato la stoffa che già ha messo in campo nella scorsa partita. Gli altri due Cacciatori non impegnano neppure il reparto Battitori. Bastano Longebalai e Picard a soffiar loro la palla non appena questi tentano un passaggio.
Lemaire, Gauthier e Aubert colpiscono diversi Bolidi, mettendone a segno alcuni e riuscendo ad indirizzare i restanti, dando qualche problema ai loro obiettivi, ma messi vicini a Carré sembrano nullità. Un gran gioco per il Battitore degli Angeli. Ha una notevole potenza, ma ancor più spettacolare è la sua tecnica. Alcune palle metalliche sembrano guidate da una bacchetta per come eseguono effetti impensabili.
 
I migliori in campo
  • Portiere: Myrande d’Amboise. Per le parate spettacolari effettuate prima dell’infortunio e per la tempra mostrata nel rimanere in campo nonostante l’immaginabile dolore.
  • Cacciatore: Romain Longebalai. Per il maggior numero di goal segnati e per il gioco trascinante che riesce a spronare i compagni a dare il meglio di sé.
  • Battitore: Jacques Carré. Per aver decretato con il suo gioco le sorti della partita.
  • Cercatore: Hélène Dupuis. Per il Boccino recuperato.
Classifica Campionato
410
Anges des Pyrenees
240
Vifs de la Normandie
10
Cygnes de la Bourgogne
Classifica Marcatori
18
R. Longebalai (Anges des Pyrenees)
8
C. Picard (Anges des Pyrenees)
3
A. Lions (Vifs de la Normandie)
3
M. Lions (Vifs de la Normandie)
3
I. SouafleDeVent (Vifs de la Normandie)
1
Jenevieve LaGlasse (Cygnes de la Bourgogne)
 
Sterne von Feuer vs Adler von Wind 50-220
 
Formazioni
Sterne von Feuer: T. VONAHNEN (P), I. Teller (B), W. Lem (B), D. Zapolska (Cc), C. Gabor (Cc), Z. Miciński (Cc), L. Kapuściński (Ce)
Adler von Wind: T. Ek (P), D. Gaarder (B), O. Koski (B), S. Agnarsson (Cc), V. Voldstrand (Cc), A. Paikkala (Cc), R. SIGTHORSSON (Ce)
 
JCDag Gaarder,
Battitore Adler von Wind
VonAhnen non ha avuto molta fortuna nel sorteggio per il calendario del campionato. Nei primi due incontri la sua squadra ha dovuto vedersela con quelle che sulla carta sono le più forti. Le Stelle ne vengono fuori con un punteggio desolante, se consideriamo che con due partite giocate sono sopra di soli dieci punti rispetto alla squadra dei giovanissimi e inesperti Draghi, che per giunta ne hanno giocato solamente una. L’animo che regna nel loro spogliatoio non deve essere dei più allegri.
Resyeg Sigthorsson è riuscita a mettere su una squadra senza anelli deboli. Questa è una situazione che non avevo ancora visto nei due campionati che sto seguendo per voi. Non intendo che sono tutti dei campioni senza pari, ma che nessun membro della squadra commette errori grossolani e ognuno di essi è molto abile nel proprio ruolo.
Gli anelli di Ek subiscono meno assalti, ma il portiere delle Aquile non sfigura davanti a VonAhnen, che è risultato essere il miglior portiere della scorsa stagione quidditchistica di Durmstrang.
Agnarsson e Voldstrand sono due conferme, ma Paikkala è una piacevole novità. Non è ai livelli dei due compagni di squadra, ma è di poco inferiore. Alla Sigthorsson a quanto pare piace il gioco a zona. Agnarsson se ne sta nelle retrovie e recupera palla. Paikkala, più piccola, veloce e agile, porta la Pluffa in prossimità d’area e Voldstrand segna. Dei sette goal delle Aquile, infatti, sei sono da attribuirsi a Voldstrand, mentre solo uno è della piccola Paikkala. Sull’altro versante del campo di gioco Zapolska e Gabor riescono a portare a termine alcuni dei complessi schemi di VonAhnen, che predilige il gioco sulle fasce e con tiri da dentro l’area.
Il gioco del reparto Battitori delle Stelle è incentrato sulla caccia al colpo gobbo, che non gli riesce, contro la Sigthorsson. Visto il bersaglio unico di Teller e Lem, immagino non stupisca sapere che risulta molto più interessante e fantasioso il gioco degli altri due Battitori. I loro Bolidi infatti sono indirizzati dove il gioco è in fermento.
Kapuściński ovviamente ci prova e anche in maniera egregia, ma ha come avversaria di reparto una giocatrice che è ben sopra il suo livello di gioco. Per quanto stanca e provata dal continuo schivare, il capitano delle Aquile riesce a stringere tra le proprie mani il Boccino dopo cinquantacinque minuti di gioco.
 
I migliori in campo
  • Portiere: Thorild VonAhnen. Per le numerose parate e per il suo modo di gestire la squadra, che lo fa uscire con onore da scontri complessi.
  • Cacciatore: Siegfrid Agnarsson. Per l’incredibile gioco di recupero Pluffe che non gli permette di comparire nella classifica marcatori, ma a cui vogliamo dare la giusta gratificazione.
  • Battitore: Dag Gaarder. Per il suo Bolide più simile ad un Graphorn che ad una palla, Bolide che è riuscito a colpire Zapolska e Gabor di seguito, senza che nessuno dei due riuscisse a schivarlo.
  • Cercatore: Resyeg Sigthorsson. Per l’ormai immancabile Boccino recuperato. La sua presenza continua ad essere una certezza di buon gioco.  
Classifica Campionato
320
Schlangenrot
220
Adler von Wind
200
Bärengewaltsame
90
Sterne von Feuer
80
Drachen von Durmstrang
Classifica Marcatori
9
E. Snitchenko (Schlangenrot)
8
I. Herzen (Schlangenrot)
7
V. Peev (Drachen von Durmstrang)
7
D. Zapolska (Sterne von Feuer)
6
V. Voldstrand (Adler von Wind)
2
J. Dahl (Bärengewaltsame)
2
C. Gabor (Sterne von Feuer)
2
M. Zeeman (Bärengewaltsame)
1
D. Nikolin (Drachen von Durmstrang)
1
A. Paikkala (Adler von Wind)
1
H. Richter (Bärengewaltsame)
Come sempre il vostro giornalista sportivo dall’estero vi saluta e si augura di potervi raccontare del buon Quidditch il prossimo mese.

Stephen Medicine

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By Alfred_Lewis | gennaio 3, 2009 - 6:19 pm - Posted in Gennaio 2065

I Babbani come ci vedono?

Pare ci siano stati tempi in cui sposare una strega, soprattutto se in maniera inconsapevole, era considerato da un Babbano poco meno di una disgrazia. C’è da dire che si parla di roba medievale, quando le streghe venivano bruciate a vista (o almeno si tentava di) e tutti coloro che vi erano legati finivano comunque male. Di conseguenza, ritrovarsene una come consorte non era proprio una buona garanzia di lunga vita. Oggi come oggi, i matrimoni misti sono molto diffusi, che il componente magico sia lui o lei. Ci sono Babbani che accettano consapevolmente l’unione, altri che lo scoprono in seguito ma che riescono ad adattarsi, altri che vengono rinchiusi in case per matti perché lo shock della scoperta è stato troppo grande. Mi spiace per voi, non ho trovato rappresentanti dell’ultima probabilità, quanto delle altre due. A dirla proprio tutta, mi è bastato un rapido sondaggio nella mia redazione per beccarne già due. Ho approfittato delle vacanze natalizie per incontrarli entrambi.
Il primo incontro è avvenuto coerentemente in un piccolo bar Babbano, a Londra, cosa che non ha propriamente giovato alle mie tasche, dato che ho dovuto pagare la colazione sia all’intervistato che a sua figlia. Inutile che vi anticipi, lo scambio di battute è stato registrato pari pari dalla mia Prendiappunti.

 Lewis: Nome completo?
Webber Senior: Jason Webber.

 Lewis: Nome di sua moglie?
Webber Sr: Aileen Segeleon.

 Lewis: Nome ed età dei vostri figli?
Webber Sr: Abbiamo solamente Alcyone, che ha sedici anni.

 Lewis: È fortunata ad essere figlia unica, glielo dico io. Vuole spiegare ai miei lettori quale lavoro fa tra i Babbani?
Webber Sr: In realtà avremmo tanto voluto darle dei fratellini… Comunque faccio il giardiniere, ma intendi che devo spiegare il lavoro? Perché, in questo caso, diciamo che mi occupo di fiori e piante, di curarli e di sistemare i giardini. Ma non di piante magiche, si intende. Per questo sono stato contento di mandare Alcyone alla vostra scuola, perché così potremo ampliare il lavoro dell’azienda e lei sarà la nostra esperta di piante magiche.

WebberJason Webber

 Lewis: Ecco, mi sa che ha fatto bene a spiegarlo. Che resti tra me, lei e tutti quelli che leggeranno. Non si sa mai, nella nostra scuola la materia grigia inizia a scarseggiare e non è detto che sappiano cos’è un giardiniere. Ora passiamo all’argomento principale. Sua moglie è una strega, giusto? Come l’ha conosciuta?
Webber Sr: Eccome se è un strega! Be’, l’ho conosciuta quando avevo circa tre anni. A dir la verità, siamo sempre stati vicini di casa.

  Lewis: Guarda il caso. Ah, sua figlia mi suggerisce di dire che è una cosa molto dolce. E quindi ha notato col tempo che in lei c’era qualcosa di strano? Nella sua futura moglie, non in Alcyone.
Webber Sr: No, niente di tutto ciò. Io non mi sono affatto accorto con il tempo che Aileen fosse una strega. Eppure qualche segno strano c’era, eh. Quando giocavamo a nascondino lei vinceva sempre, era introvabile. E poi era troppo in gamba per essere una semplice ragazza. Alcy, tesoro, non fare quella faccia arrabbiata. Intendo dire che era abile in molte cose e mi sono sempre sentito inferiore a lei, insomma le riusciva sempre tutto e io non sapevo perché. Comunque mi ha spiegato che lei non usava volontariamente la magia, nemmeno quella volta che ha fatto scoppiare da lontano tutti i palloncini pieni d’acqua che stavo portando dentro un secchio per un gioco estivo. Tra l’altro io di lei non avrei mai sospettato. Comunque sto divagando, credo, la mia piccola qui sta alzando gli occhi al cielo. Diciamo che me ne sono accorto d’improvviso, più o meno quando ha compiuto i diciassette anni e, tornata a casa da scuola, poteva finalmente allenarsi con la magia anche in casa. Diciamo che s’è dimenticata di chiudere la finestra, e no, non la stavo spiando, non fate quelle facce, su!

 Lewis: Be’ certo, nessun Babbano penserebbe mai direttamente alla magia. Perciò stia tranquillo, non è stato idiota lei. È un complimento, eh. E quando ha spiato dalla finestra… cioè, quando per puro caso ha guardato dalla sua finestra e ha visto che usava la magia, come ha reagito?
Webber Sr: Ehm… diciamo che sono rimasto a bocca aperta come un pesce lesso. All’inizio pensavo fosse un trucco, come quelli di alcuni Babbani che si fingono maghi e fanno giochi di prestigio con le carte. Solo che quando ha cominciato a trasformare una lampada da tavolo rosa in un piccolo fenicottero ho cominciato a sporgermi dalla finestra per vedere meglio e lei mi ha visto ed è successo un pandemonio.

 Lewis: Già, quello non era un trucco. Se non è troppo imbarazzante, anche se Alcyone sta facendo cenno di sì, mi racconta in breve questo pandemonio?
Webber Sr: Mi ha lanciato contro qualche "fattura", penso, perché all’improvviso davanti alla sua finestra c’era solamente tanta nebbia. Così io sono corso verso casa sua e ho bussato alla porta di casa finché sua zia non è venuta ad aprirmi. Oh, Muriel non ha mai amato mio padre, quindi ha colto l’occasione di vedermi davanti alla porta per urlarmi addosso tutto quello che il vecchio le faceva al giardino. Io cercavo di svicolare, perché volevo andare su in camera da Aileen per capire, ma spostare la prozia Muriel è difficilissimo. Più o meno come spostare mia figlia davanti una fetta di torta alla menta. Così alla fine è comparsa giù mia moglie, che ancora non era mia moglie, anzi non era ancora successo "niente" tra di noi… Be’, mi ha preso per un braccio e mi ha trascinato verso una gelateria dove ha cercato di intontirmi, dicendomi che io avevo sbattuto la testa da qualche parte.

 Lewis: Sa, credo sia una tattica delle streghe far credere ai futuri mariti Babbani che non sta succedendo niente di strano. Sarà perché le donne sono più intelligenti. Comunque, alla fine vi siete sposati. Non la preoccupava questa leggera "differenza"? Il fatto che lei potesse usare la magia e quindi potenzialmente essere più brava in molte cose o che sarebbe successa la stessa cosa ai futuri figli?
Webber Sr: Sinceramente no, lei non mi ha mai fatto pesare questa "differenza". Cioè, certamente ho avuto un sacco di dubbi, ma sono sempre stato sicuro, e lo sono tuttora, che Aileen fosse la donna della mia vita e questo ha smosso ogni singolo timore. Il problema più che altro è stato convincere i miei genitori e la sua famiglia, ah!

 Lewis: Non me lo dica, per i miei è stato lo stesso. Solo una cosa e sì, prometto che le offro davvero da bere. Un episodio bizzarro dell’infanzia di Alcyone che veda sua figlia come protagonista?
Webber Sr: Uhhh, vediamo. Oh sì, c’è stata una volta che si è presa una sgridata infinita dalla nonna strega perché ha portato per gioco degli Horklump nel giardino dei miei, provocando quindi l’ennesimo litigio fra mio padre e la prozia Muriel. Alcyone è stata messa in punizione e l’hanno costretta ad andare a trovare la prozia Susan per accompagnarla ad una gara di zucche. Arrivata sul posto, l’unica cosa che interessava veramente ad Alcyone era la gara di torte di zucca presente nello stand attiguo al loro. Quindi, vuoi per la noia, vuoi per lo stress, all’improvviso le cinque zucche più vicine alla giuria hanno cominciato ad ingrossarsi e a diventare grandi come delle automobili, finché non sono esplose riempiendo di polpa di zucca tutta la serra, la zia, e la faccia di Alcyone.
 Lewis: Una gara di zucche, interessante. Si poteva scommettere? No, meglio non saperlo. Possiamo terminare qui, ma spero che sua figlia non voglia ordinare qualcosa di più caro di mezza sterlina.

 Speranza vana, ma immagino che sborsare soldi rientri nei rischi del giornalismo. Magari vi è già chiaro, magari qualcuno ha ricevuto un cervello nuovo per Natale (gira voce che al Ministero stiano provando a produrli dal nulla); in ogni caso, per chiarezza, quella che avete letto era un’intervista al padre di Alcyone Webber, membro della Voce e curatrice della rubrica di cucina. Questo era per l’appunto l’esempio di un uomo che, pur avendo scoperto da tempo la reale natura della moglie, ha accettato il "rischio" di un’unione un po’ particolare. Devo dire che è stato talmente schietto che quasi quasi mi ha fatto interessare a piante e giardinaggio. Quasi, ora non esageriamo.
Il secondo incontro è stato più semplice da organizzare, in realtà è stato sufficiente aspettare il pranzo di Natale e sorprendere l’intervistato mentre spazzolava il budino rimanente.

 Lewis Junior: Le farò giusto qualche domanda, ma devo avere la sua attenzione. Nome completo?
Lewis Senior: Non puoi darmi del lei e pretendere che la prenda sul serio, Fred.

 Lewis Jr: Okay, si fanpluffi il lei. Ora fai conto che sia per amore di completezza e rispondi. Nome?
Lewis Sr: D’accordo, facciamo come dici tu, campione. Winston Lewis.

 Lewis Jr: Adesso capisco da dove viene la mia abitudine di dare nomignoli a tutti. Il nome di tua moglie?
Lewis Sr: Amelia Glory Ward. Tua nonna è piuttosto tradizionalista.

 Lewis Jr: Non lo dire a me. Nomi ed età dei vostri figli?
Lewis Sr: Mildred Candace, sette anni, e Alfred Con…

 Lewis Jr: Baaaasta! Lo so bene qual è il mio nome e quanti anni ho, ora non esagerare.
Lewis Sr: È per amore di completezza, no?

 Lewis Jr: Sì, certo, molto spiritoso. Vuoi spiegare ai miei lettori quale lavoro fai tra i Babbani?
Lewis Sr: Tartasso la gente facendo in modo di esasperarla così tanto da rispondere alle mie domande, pur di liberarsi di me. Un po’ come te, con la differenza che tu lo fai per il giornale, e io per la Corte Criminale. In altre parole, sono un avvocato.

LewisWinston Lewis

Lewis Jr: Già, tutti i parenti di mamma dicono che sono la tua copia sputata, per questo. Come hai conosciuto tua moglie, nonché mia madre? Me l’avete raccontato fino alla nausea, stavolta sono io a chiederti di ripeterlo.
Lewis Sr: Chi esagera ora? Te ne avremmo parlato di sfuggita un paio di volte al massimo. Due o tre. Tre o quattro. Ho capito, ho capito. Mi concentro sulla domanda. Il nostro primo incontro è stato, come dire, accidentale. Nel senso più stretto del termine. L’ho quasi investita con la macchina, giù a Londra. Ero appena ripartito dall’angolo di Chancery Lane, e lei è sbucata all’improvviso nel bel mezzo della strada, oltre il semaforo. Sono riuscito ad inchiodare e non l’ho presa per un soffio. Ho sbattuto la testa sul volante, ma per tua madre ne è valsa la pena. Mi ha invitato a cena per farsi perdonare. Naturalmente ho capito in seguito cosa era successo di preciso, e cioè che era davvero apparsa dal nulla. Smaterializzata, si dice così?

 Lewis Jr: Proprio così. Diciamo pure che aveva sbagliato destinazione. Sapevi di sposare una strega o l’hai scoperto dopo?
Lewis Sr: Diciamo che, dopo un po’ che ci frequentavamo, ho notato che qualcosa non tornava. Si cambiava d’abito troppo in fretta, tanto per dirne una. Non è naturale per una donna. Avevo l’impressione che alcuni oggetti nel suo appartamento si spostassero non appena voltavo le spalle. Mi ha sempre insospettito il fatto che non volesse mostrarmi foto della sua famiglia. E così un giorno ho iniziato a farle domande. Tecnicamente ho scoperto che era una strega prima del matrimonio. Il giorno prima, durante le prove. Tua madre non ha retto più e me l’ha urlato da una parte all’altra della chiesa. Ci è voluto un po’ per convincere il prete che stava scherzando. A dirla tutta, anch’io credevo stesse scherzando. Il nervosismo, sai com’è. Poi, quando siamo rimasti soli, ha trasformato una sedia in un cucciolo di panda sotto i miei occhi. Qualsiasi giudice avrebbe creduto ad una prova del genere.

 Lewis Jr: Questa dell’urlo in chiesa non la sapevo. E quando lei ti ha trasfigurato il panda sotto gli occhi, dimostrando di possedere la magia, qual è stata la tua reazione?
Lewis Sr: Credo di essere rimasto a fissare il panda per un bel po’, almeno finchè lei non mi ha chiesto se volevo sedermi. Il fatto è che quel panda era l’unica sedia disponibile al momento, perciò c’è stato un attimo di disagio. L’ho rassicurata dicendo che andava tutto bene. E poi sono svenuto.

Lewis Jr: Me l’immagino, sai? Quando ti sei ripreso, però, non l’hai presa così male, no?
Lewis Sr: Non così male, no. Nel senso che non mi sono tirato indietro. Le avevo chiesto di sposarmi, e questa particolare scoperta non mi ha fatto cambiare idea. Ci ha messo un po’ per spiegarmi certe bizzarrie del vostro mondo, ma a quel punto avevo bisogno di sapere.

 Lewis Jr: E non ti ha messo a disagio questa differenza tra te e lei? Il fatto che lei potesse fare magie e tu no, o la consapevolezza che i futuri figli sarebbero stati quasi certamente come lei?
Lewis Sr: Mmh, all’inizio c’era il dubbio che potessi non essere alla sua altezza. Tuo nonno non contribuiva di certo a farlo passare. Ma alla fine io e tua madre siamo arrivati ad una conclusione: l’importante era che la situazione stesse bene a noi. In quanto a te e Mildred, lo sai che sono fiero che abbiate ereditato la magia. Ma la passione per gli scacchi l’hai presa da me, magia o non magia.

 Lewis Jr: E non solo quella, credimi. Ultima domanda. Un episodio bizzarro della mia infanzia?
Lewis Sr: Parlando di scacchi, mi viene in mente una delle tue prime magie. Avevi sette anni, e stavi assistendo ad una partita tra me e mia sorella, tua zia. Ci siamo distratti solo un momento e, quando io ho guardato di nuovo verso la scacchiera, ho visto tutti i pezzi bianchi, i miei, nelle caselle della zia Milly. Pensavo che avessi girato la scacchiera per farmi vincere. Poi ho sollevato lo sguardo e ho scoperto che non era affatto così, perchè non c’era un solo pezzo nero. Allora tu hai gridato: «Guarda, papà! I pezzi sono diventati tutti bianchi!». Ed in effetti c’erano una trentina di pezzi tutti bianchi. A quel punto tua zia è svenuta.

 Lewis Jr: Su una cosa avevi ragione, però. Mi sa che stavo tentando di invertire il colore dei pezzi proprio per farti vincere. Direi che basta così…
Lewis Sr: Ma ora che ci penso, c’è stata anche quella volta in cui zia Milly doveva cambiarti il pannolino. Questa è divertente, mentre lei toglieva…
Lewis Jr: Papà! Questa ce la teniamo per noi, okay?

 Sarebbe un insulto alla vostra intelligenza specificarvi di chi si tratta. Perciò ve lo specifico, è mio padre. Ed è anche il secondo caso di cui sopra, ovvero qualcuno che ha scoperto solo dopo di aver sposato una strega ma, nonostante un paio di svenimenti, ha deciso di farsene una ragione, perché quella era la donna che intendeva sposare e tanti saluti. Personalmente, non ho mai creduto né credo tuttora che un padre Babbano sia da meno di un padre mago e, scambiando un paio di pareri con Alcyone, non lo crede neanche lei. Sapete, non è la magia a fare davvero la differenza. Considerando che ci sono così tanti maghi dalla spiccata abilità che hanno saputo solo procurarsi un biglietto di sola andata per Azkaban, maghi mediocri che però riescono a trovare lavoro persino in istituzioni importanti come Hogwarts, e maghi adolescenti che sono capaci solo di menar bacchetta e non sanno neanche allacciarsi manualmente le scarpe, io preferisco di gran lunga avere in famiglia qualcuno privo di magia, che ha scelto la strada più difficile e non ha mai, ripeto mai, piagnucolato di aver bisogno della magia per vivere la sua vita.

Alfred Lewis

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