Così sapete che vi aspetta
Non è stato semplice! Lo so, non è professionale parlare degli inconvenienti dietro la realizzazione di un articolo, ma siccome voi altri non pensereste mai alle difficoltà che si possono nascondere dietro un articolo del giornale della scuola, ve le voglio piazzare in bella mostra. I vostri cervellini potrebbero avere un’illuminazione. Naturalmente non mi riferisco principalmente al nostro amato caporedattore, che mi ha infastidita mettendomi fretta sulla consegna… ma anche sì.
Ho dovuto presentare in segreteria una così vasta gamma di delibere, dichiarazioni e permessi firmati dai miei genitori che per poco mio padre non decideva di venirmi a prendere a scuola ed accompagnarmi di persona al Ministero. Potete ben immaginare quanto questa possibilità mi abbia spaventata. Presentarsi ad un’intervista accompagnata da paparino… meglio morta!
Una volta terminate le pratiche burocratiche si è preso a discutere su come fosse meglio farmi raggiungere il Ministero. “Non è possibile creare una Passaporta per una questione simile”, “Uno di noi dovrebbe eseguire una Smaterializzazione congiunta e portarcela”, “Ma sei pazzo! Vuoi per caso che l’Ordine del Sigillo di Fuoco faccia fuori uno di noi?”. Ok, io non ho assistito alle discussioni, ma scommetterei la bacchetta della Cristal che le cose sono andate così. Visto il tempo richiesto per questa decisione, sono stata tentata di farmela a piedi, ma per fortuna la Metropolvere scrupolosamente controllata ha cancellato questa possibilità.
In ultimo, ma non perché sia stato meno problematico, si è dovuto trovare un buco negli impegni del Ministro.
Alla fine, però, ce l’ho fatta e ora potete leggere – e guardate che il primo che mi dice che potevo risparmiarmi la fatica, perché non gliene frega niente, lo Schianto – l’intervista che ho realizzato.
Buongiorno, signor Ministro. Sono onorata che lei abbia accettato di rispondere alle domande di una studentessa e soprattutto che questa sia io.
E non quella imbrattapergamene della Trott, o Francis “ho il cervello d’oro, per questo i neuroni non trasmettono” Roines, o Elinor – forse sarebbe meglio fermarmi qui per rispetto verso Al – “le mie compagne mi maltrattano perché sto con il tizio dalle orecchie mutanti” Austen.
“Buongiorno a te. Non ho potuto dire di no quando la mia segretaria Agatha e la signorina Maithy si sono catapultate nel mio ufficio col tuo gufo. Hanno subito iniziato a dire che sei una ragazza dolce, zuccherosa e molto, molto tenera e che un mio rifiuto avrebbe compromesso la tua dolcezza. Hanno deciso loro data e tutto, ci tenevano molto. Infatti ti salutano e ti fanno i complimenti per l’intervista. Sono sicure che farai carriera.”
Stavo per chiedere al Ministro se fosse possibile emanare una qualche legge che vietasse loro di parlare di me in questi termini, ma ho preferito sorridere cordialmente, fingendomi lusingata, e morire dentro per il fastidio causatomi da una simile descrizione.
Davvero mi fanno i complimenti?
“Sì, continuano a ripetere che hai talento da vendere. Agatha ha persino l’articolo nella sua agenda e ogni tanto si mette a rileggerlo.”
Le cose sono due: o non hanno letto l’intervista per bene, oppure non l’hanno capita. Perché io non ho modificato magicamente il mio pezzo nella copia della Voce di febbraio che è stata inviata loro, figurarsi se posso fare cose simili.
In effetti sono stata bravissima. Per iniziare, potrebbe dirmi il suo nome completo? Naturalmente io lo conosco, ma non sono certa sia così per tutti i lettori della Voce degli Studenti.
“Mi chiamo semplicemente Malachia McFlurry. I secondi nomi li reputo inutili e per fortuna non ne ho.”
È un uomo fortunato! In effetti avere sei nomi per poi ridursi ad usare un diminutivo di quello della tua prozia di quarto grado che era già morta prima che tu venissi al mondo non ha molto senso.
Sarebbe così gentile da dirmi la sua età?
“Ho 53 anni, 54 a ottobre.”
Quale Casa ha frequentato durante i suoi anni a Hogwarts?
“Appartenevo a Corvonero, ovviamente. L’ho sempre detto che i Corvonero sono quelli adatti a governare e a mandare avanti la baracca. I Grifondoro vanno bene come Auror, i Tassorosso come impiegati e inventori e i Serpeverde… Be’, i Serpeverde sono come il prezzemolo, sono ovunque.”
Visto? Io l’ho scritto che stanno occupando il Ministero della Magia. Si sono anche inventati questa storia che loro sono adatti a governare… ma fatemi il piacere! Voglio vedere cosa governano se gli piazzo un bell’Incantesimo di Memoria dritto sul lobo frontale per fargli credere di essere una locusta troppo cresciuta! Tsk… governare, loro… ma fatemi il piacere!
Per fortuna almeno noi non possiamo essere omologati. Ci si è trovato bene?
“Intendi dire a Corvonero?”
Sì, intendo a Corvonero.
“Come si potrebbe star male in una Casata come quella? Insomma, la fondatrice non fu altri che Cosetta Corvonero!”
Io avevo qualche possibile risposta alla sua domanda retorica, ma vista la mia nota puffolosità, mi sono tappata la bocca anche questa volta. Senza fargli notare, ad esempio, che se ti capita di finire in dormitorio con la O’Neil qualche possibilità di star male c’è eccome.
Quali aspirazioni aveva durante la sua adolescenza?
“Be’, prima pensavo di entrare nel Ministero e diventare capo di qualche ufficio. Nessuno mi interessava, volevo solamente diventare importante in qualche modo. Poi, grazie al mio carisma e ai collaboratori perfetti che mi si sono affiancati, sono riuscito a far carriera e sono arrivato ad occupare questa poltrona.”
Dopo tale risposta io mi sono convinta che quest’uomo avrebbe dovuto esser Smistato in un’altra Casa. Siamo proprio sicuri sicuri che quel Cappello funzioni come dovrebbe?
“La tua aspirazione è quella di fare la giornalista, vero? Agatha sta già cercando un posto libero al Profeta per te.”
La succursale giornalistica del Ministero non mi interessa come posto di lavoro, io sono destinata al Settimanale delle Streghe.
Sì, che pensiero gentile da parte della sua segretaria. Quali M.A.G.O. ha conseguito al termine dei suoi studi a Hogwarts?
“Allora… lasciami pensare… Trasfigurazione, Pozioni, Difesa, Incantesimi, Storia della Magia, Erbologia, Aritmanzia, Rune e nient’altro. Avrei voluto fare anche Astronomia, ma la professoressa era invidiosa della mia intelligenza e mi dava voti bassi per ripicca. Ma ormai è morta. Pace all’anima sua. Amen.”
Alla faccia! Questo, quanto a secchionaggine, sembra il figlio geneticamente impossibile della White e della James.
Quali di questi le sono stati utili nella sua carriera politica?
“In pratica tutti e nessuno. Lasciami spiegare. Tutti sono importanti perché ti danno una cultura generale e ti fanno sembrare pronto a tutto agli occhi della gente. Ma se non hai il carisma non puoi fare nulla. Quello è BASILARE! Senza carisma la gente non ti prende in considerazione, non ti ascolta e di conseguenza non ti vota! Hai carisma tu? Il carisma è importante anche per i giornalisti, sai?”
Forse non ha notato che a sedici anni di età sto intervistando il Ministro della Magia.
Non vorrei essere presuntuosa. Diciamo che mi difendo bene. Qual è stata la sua prima occupazione? Immagino che non sia diventato ministro a diciassette anni.
“La mia prima occupazione…? Be’, sono stato assunto al Ministero come semplice dipendente. Mi occupavo un po’ di tutto, in base alle esigenze. Sai, durante l’estate prima dei M.A.G.O. avevo fatto uno stage al Ministero per iniziare a prendere confidenza col posto. Poi sono diventato quel che sono col passare degli anni e col sudore della fronte. In senso metaforico, ovvio. Per caso vorresti diventare la segretaria di Maithy per quest’estate? È da tempo che ne cerca una, ma non ne trova. Sono sicuro che lavorereste bene assieme. Lei ti adora di già!”
Certo che mi adora! Come si può non adorarmi? Il problema è che sono io a non adorare lei e a non trovare interessante lavorare al Ministero. Per fortuna avevo una scusa. Sia ringraziato il fascino di Leo.
Che peccato che io abbia già fatto domanda per l’ufficio del signor Wassal.
“Ah, sei dal signor Wassal. Peccato, con Maithy saresti stata più utile e avresti imparato molto di più. Poi avresti collaborato anche con Agatha. Sono sicuro che ci rimarrà male pure lei a sentire la risposta.”
Spero per lui che con queste parole non intendesse dire che Leo è meno importante di quella là! Inoltre, con il suo accenno ad “Agatha” non ha fatto altro che aumentare la mia convinzione a non voler fare da segretaria alla Helfman.
Mi spiace, davvero. Le dica da parte mia che sono lusingata per l’offerta, ma che non potrei mai venir meno ad un impegno preso. Ha dovuto seguire qualche corso post-Hogwarts, quando ha mosso questi primi passi in quel mondo?
“No, in pratica no. Era già una scuola lavorare qui dentro. Ero a contatto con persone con molta più esperienza di me e da loro prendevo esempio. Sai com’è… impara l’arte e mettila da parte.”
Come vive i continui attacchi dei giornali alla sua persona, a causa del ruolo che riveste?
“I giornali sono tutti diretti da persone che parlano, parlano e poi non sanno fare nulla se c’è bisogno. Continuo a dire che è facile commentare quando si è fuori. Difficile è invece operare al meglio. Ma in fondo, i voti che ho preso alle ultime elezioni parlano chiaro. Il popolo è dalla mia parte. Inoltre non si può sempre andare d’accordo con tutti, non trovi?”
Io non vorrei fare l’Augurey – a chi cerco di darla a bere? Lo voglio fare eccome – ma per come se la sta passando il mondo magico, io non darei per scontato che quei voti siano ancora suoi e non mi affezionerei troppo alla poltrona.
Che genere di qualità e talenti dovrebbe avere, secondo lei, una ragazza o un ragazzo che voglia seguire le sue orme?
“Come già detto, deve essere preparato a lavorare molto, ad impegnarsi e deve avere molto, molto carisma!”
Questa cosa del carisma sta tornando spesso. La prossima volta che non so una cippa ad Incantesimi, a Spellman cerco di rifilargli carisma. Vediamo se evito una carismatica T.
Quanto conta, al giorno d’oggi, avere le giuste conoscenze e provenire dalla famiglia giusta?
“Purtroppo sono ancora molto importanti. Se hai le giuste conoscenze è più facile avere un posto come dipendente di uno dei più importanti. Sei sicura di non voler lavorare per Maithy? Faresti carriera, davvero. Non sai quanti e quante vorrebbero quel posto!”
A questo punto non sono riuscita a trattenermi dal sollevare gli occhi al cielo esasperata. Però ho nascosto la cosa in maniera scherzosa.
Non continui a tentarmi! La voglia di dire sì è già forte di suo, ma non sarebbe corretto. Non vuole traviare una giovane studentessa e portarla a comportarsi in maniera scorretta, vero?
“Ma non ti devi preoccupare, eh. Non ho problemi a mandare qualcun altro al tuo posto da Wassal! Ho già vari nomi da controllare per quest’estate. Se vuoi il posto sotto Maithy, è tuo. Per una giovane promessa questo e altro!”
Le farò avere la mia domanda al più presto, signore.
Ho dovuto assecondarlo, a quanto pare non voleva perdere l’occasione di avere una come me nelle vicinanze. Sono però sicura che il mio gufo stranamente si perderà e che la mia domanda non giungerà mai all’ufficio del Ministro. Che disdetta!
Dove si vede tra qualche anno? Lei è al vertice della nostra società, ha ancora delle aspirazioni?
“Be’, la mia aspirazione è quella di continuare a sedere dietro questa scrivania per più anni possibili. Quando questo sogno finirà, ci penserò. Ho già abbastanza pensieri e preoccupazioni per il presente. Il futuro sarà, sono sicuro, carico di sorprese, buone o cattive che siano. Meglio buone, possibilmente.”
Questa era l’ultima domanda. La ringrazio tantissimo per la sua cortesia. Ora la lascio tornare ai suoi affari.
“Grazie mille a te. Attendo una copia del giornalino qui sulla scrivania non appena uscirà! Ciao.”
Questo è il nostro Ministro della Magia. Vi stupirà sapere che non l’ho trovato malaccio. Certo, è un ex Corvonero, però è testardo, ambizioso, sicuro di sé: tutte qualità degne di nota. Io continuo a non trovare interessante la carriera politica, quindi la strada descritta da quest’uomo non è la mia. Però magari tra di voi ci sarà qualcuno in grado di seguirne le orme. Anche se, da quel che vedo io in giro, non mi pare proprio.
Sunny Sputinc