By Alfred_Lewis | febbraio 7, 2008 - 2:26 pm - Posted in Febbraio 2064

Mi chiedo davvero da dove sia uscito tutto questo interesse riguardo a quello che ho nei pantaloni o a certe conoscenze che a detta della Pettegola non avrei o ai presunti peluche che terrei in dormitorio. Inutile ricordare l’ampio catalogo di ormai trite e ritrite battute sulle mie orecchie. Mezza scuola ha sviluppato una specie di ossessione per il sottoscritto? Elfi domestici compresi? Oh, già che siamo in tema. Gildy, so che le copie della Voce arrivano anche nelle cucine. Ti spiacerebbe così tanto non pedinarci? Quando dico che voglio stare da solo con la mia ragazza, quel da solo non prevede anche te. Come non prevede Parker, Harvarest, i Muldoon e non so chi altro. Potremmo decidere di far pagare il biglietto, almeno ci guadagnamo.
Chiusa questa piccola parentesi che non era il caso di inserire nell’editoriale o altrove, passiamo alla rubrica. Il raggiungimento di metà anno scolastico sembra aver sconvolto ancora di più le menti di certi esseri che vanno in giro per il castello fingendosi studenti. O insegnanti, in qualche caso. Ogni riferimento a sparizioni, serre e Von Mitternacht è assolutamente casuale.

 "Dopo aver saputo che in Sala Grande sono finite le brioche, durante la prima ora di lezione il signor T. Magnagogò ripete (a intervalli brevi per respirare) la parola "brioche", alzando la voce quando lo richiamo, chiedendogli cortesemente di smetterla perché la sola parola "brioche" mi provoca delle macchie gialle sulla faccia… Non che le mie macchie c’entrino con la disciplina della classe ma ecco… Dopotutto è piccolo, ha solo fame e non volevo si mettesse a piangere… avrei rischiato di piangere anch’io e… e… Richiedo la presenza della Preside in classe o di un insegnante o di un Prefetto o di un fantasma o di qualcuno, insomma… o una brioche per far felice il ragazzo e le nostre orecchie. Non che mi stiano a cuore più le mie orecchie dello studente, ma…"

 Blue Applebaum

Di solito in queste situazioni un calderone in testa risolve tutto. No, stavolta non suggerivo di far secca la Applebaum, parlavo di Thiago. Davvero, io non ce lo voglio nei Sotterranei così affamato. Fate una raccolta di tutte le brioche stantie, le torte di una settimana prima, le ossa che Roines seppellisce nell’orto di Greenbow e tutta la roba che esce dal naso di Gildy e piazzatele al posto di Thiago in Sala Grande. 

"Durante ogni comunicazione via Sonorus della Preside, il signor A. Becket cade per terra e si raggomitola in posizione fetale gridando "Oh no, ancora quelle voci!" "

 Nathan Powell

Signore, me lo fa un favore personale? Può rinchiudere Becket in qualche stipo della Sala Trofei? Capisco che fa polvere, ma almeno iniziamo a liberare un po’ la scuola da individui del genere. A levare la polvere ci pensa la Trott, si dice in giro che sarà presto di ramazza. Di nuovo.

"Rinvengo sul cancellino, vicino al registro e tra le fragorose risate della classe, una lucertola morta. Alla mia minaccia di punizione, il signor M. Holden dice che non è una lucertola, bensì una salamandra di fuoco."

 Lilibeth Basilisk

L’avevo detto o no che manco i Tassorosso sono più affidabili? Prof, se se lo sta chiedendo, sì, per una volta non stato stato io a darle dell’incompetente, ma uno della sua Casa. O forse voleva farle un regalo per S. Valentino. Pare che gli Schizzocosi dell’Amazzonia usino la pelle delle salamandre di fuoco come copricapo. Fossi in lei, chiederei conferma a Holden mentre lo costringe a pulire le sue gabbie per punizione.

"I signori A. Dalis e M. Typhoon si "esibiscono" a torso nudo nello spogliatoio femminile della squadra del Grifondoro. Se dovesse ripetersi tale comportamento, si "esibiranno" in Presidenza."

 Loreen Wallace

Prof, perché non in Sala Grande? In Presidenza non li vedrebbe nessuno e loro hanno bisogno di attenzione, poverini. Potrei spezzare una lancia a favore di Typhoon, visto che è entrato nella Voce e di conseguenza non può essere tanto cretino. Per lui potrebbe essere l’influenza del gel alle code di Tritone che usa Jarvis sui capelli.

"Il signor F. Roines continua la rumorosa conversazione con il suo "amico invisibile". Alla mia richiesta di spiegazioni, sostiene che sta interloquendo con il suo Ego Mannaro."

Vergil Von Mitternacht

Adesso il rapporto tra Roines e il suo Io si è fatto più profondo, vedo. Sarà per questo che se ne va in giro come un barbone. Voglio confidarti un segreto, collega: portare la barba a diciassette anni non è un potere raro. E non sperare di farti spuntare la coda per impressionare qualcuno. Ci è riuscito persino Parker durante una partita a Scacchi Magici. Quindi, dacci un taglio

Se non fosse quasi normale assistere ad episodi del genere in una scuola di magia, avrei pensato che il reparto Casi Disperati del S. Mungo si fosse trasferito qui al castello. E devo dire che non sarebbe neanche una brutta idea. Certo, servirebbero fondi. Chi mai può essere così fortunato da ricevere un contributo di 150 Galeoni? Non certo l’Eco. Basta guardare come si è ridotto per comprare una magipressa. Fate prima a scrivere le pagine a mano e incollarle con la saliva.

Alfred Lewis

 

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By Loreen_Wallace | febbraio 3, 2008 - 10:07 am - Posted in Febbraio 2064

In trasferta dallo sgabuzzino cinque sbarra tre, due pareti dopo l’Aula di Difesa contro le Arti Oscure – indicazione segnaletica per fantasmi – o un corridoio e due porte e mezzo dopo l’aula suddetta – indicazione segnaletica per i corporei. E comunque la terza porta non è a metà per colpa nostra. Lì dentro si erano rinchiusi Relena O’Neil e qualche mollaccione del settimo e poi uno dei due – sospettiamo lei – ha detto "Adesso prendo la porta e me ne vado!". Ecco, è riuscita a portarsi via solo mezza porta, il resto è rimasto a penzolare dai cardini. Che cosa se ne faccia di una porta non lo sappiamo, ma a pranzo in Sala Grande aveva ancora delle schegge di legno tra i denti.

Ora. Il giorno di S. Valentino è stato denso di fatti assolutamente terribili. Cartoncini rosa incantati schizzavano da ogni parte, dentro e fuori le aule, le Sale Comuni, la biblioteca, la Sala Grande, i bagni, le serre, la Sala Trofei, l’ufficio del custode. Noi non eravamo lì in punizione, l’abbiamo sentito da Antony Dalis, che l’ha detto ad Holly Haliwell, che l’ha detto ad Elly Glorbander che l’ha detto al suo specchio, senza sapere che non era uno specchio ma una Parete a Specchio dietro cui avevamo piazzato delle Orecchie Oblunghe. Credeteci, ci vogliono un po’ di manovre per piazzare delle Orecchie Oblunghe nel dormitorio delle femmine, specialmente perché noi non ci possiamo andare e dobbiamo barattare l’aiuto di Wikky con alcune scatole di Torrone Sanguinolento. Lui aveva detto che le avrebbe usate a fin di bene e noi abbiamo pensato che le avrebbe fatte ingoiare tutte insieme al Von Mitternacht brutto senza neanche levare le scatole. Ma evidentemente qualcuna è avanzata e alcuni pezzi di torrone sono accidentalmente caduti sul tavolo di Corvonero in Sala Grande. Non è davvero colpa nostra se quelli lì li hanno pure mangiati. Ma non stavamo parlando di questo, no? UH! Sì, san Valeriano. No, san Valentino. Perché non sant’ Ermenegildo non l’abbiamo mai capito. E il figlio del professor Strawberry si chiama Michael, non Valentino. Questa qui è proprio una gran vaccata – scusando il termine, non ce l’abbiamo con le vacche né con Ambrosia Adams. Lo sanno tutti che gli uomini non possono avere figli, solo le donne possono. Perché solo le donne sanno coltivare le piantine di Zucca Nana sotto cui si trovano i bambini. Quindi, non essendo Strawberry una donna – anche se sotto il collo ha due cose tipo quelle della Wallace, che è per forza una donna, perché ha trovato i suoi due gemelli sotto le Zucche – non può portare nessuno sotto la pancia. Proprio no.
È una festa inquietante, comunque. Tranne per chi prende in prestito le scatole di cioccolatini quando le coppie sono occupate ad ispezionarsi le cavità orali. Il commercio di cioccolatini non è illegale, chiedete pure a Zoe Davis che ci procura i clienti – ma forse questo non dovevamo dirlo. E comunque ci sta fregando, l’abbiamo capito che si tiene una quota di cioccolatini per spalmarseli in faccia prima di andare a dormire. Chiederemo la consulenza di Syd Mayson, lui sicuramente non ha bisogno di creme abbronzanti a base di cioccolato.
La cosa più spaventosa sono state le dichiarazioni urlate in mezzo alla folla di studenti. Rygar Connelly ha urlato qualcosa che poteva essere interpretato come "Dirk, ti amo da impazzire" o come "Jericho Muldoon, piantala di rovistare nel mio baule", ma sarà sicuramente la prima perché noi non andiamo a rovistare nei bauli della gente. La nostra è solo una rapida ispezione a scopo di sondaggio. Ugualmente non abbiamo capito bene se Mattew Typhoon ha urlato che Krystal James ha dei denti orribili o se ha detto qualcosa tipo "Sean Muldoon, non rinchiudermi mai più in redazione o ti spacco in testa la mia mazza". Come se passassimo il tempo a rinchiudere gente in redazione. Insomma, in corridoio stava passando il professor Spellman, non potevamo mica permettere che scoprisse l’entrata e così l’abbiamo momentaneamente sigillata. Poi ci è venuta fame, Alcyone Webber ci ha detto che gli elfi stavano sfornando i biscotti e noi siamo scesi nelle cucine con lei. Ci è passato di mente di togliere l’Incantesimo di Blocco alla redazione, ma non è stato un gran danno. Ci siamo tornati solo tre ore dopo, per tutti gli Ippogrifi.
Neanche il Caporedattore Lewis – baciamo le mani – ci ha considerati, ma noi sappiamo che lui ha tante cose da fare. Lo abbiamo ritrovato nel passaggio segreto dietro la statua di Ulric il Nauseabondo e sembrava davvero davvero occupato, anche se si limitava a stare appiccicato ad Elinor Austen e noi non sapevamo che "riflettere sul prossimo articolo" significava stare appiccicati a lei. In genere noi usiamo i bagni del secondo piano per riflettere, ma ad ognuno il suo. L’unica che ci ha dato un minimo retta è stata Menley Earnshaw. Dice che i nostri articoli la fanno ridere e così ci è sembrato brutto tenerci le foto che le avevamo visto cadere dal libro di Incantesimi. Gliele abbiamo rimesse dentro le pagine senza dire niente. Ci stiamo chiedendo chi sia quel bestione dai capelli rossi che appariva in ogni singola foto – in alcune anche a petto nudo, ma non le abbiamo mica guardate. Non bene, insomma. E non abbiamo guardato bene neanche le foto che sono cadute dal libro di Trasfigurazione di Tiffany Trott, anche se ci sembra fossero foto in movimento del professor Powell riprese da lontano, tipo con uno dei telescopi della torre di Astronomia. In una c’era anche la faccia del professor Reed che spuntava da un bordo laterale, ma abbiamo già detto che non le abbiamo guardate bene. Ah, doveva essere di pomeriggio, perché l’orologio della stanza di Powell segnava le quattro e tredici minuti.

Insomma. Che sant’ Ermenegildo sia con voi – anche se noi non vorremmo mai essere con uno che si chiama Ermenegildo – e se vi avanza della cioccolata potete depositarla nel nostro ufficio temporaneo – aula Incantesimi, ultimo banco – o passarla all’elfo che ci fa andare di straforo ad Hogsmeade Irly.

 KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon

 

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