Maol Christmas

E' curioso come chi parli di Ingo Brillae e fratellanza che sono il vero senso delle festività [cit] sia a capo di un giornale che riempie le proprie pagine spalando escrementi di drago sul prossimo, che siano essi scribacchini della Voce o meno. La coerenza, che bella cosa. Per gli ignoranti (che non è un'offesa, ignorare le cose per la sottoscritta è deleterio ma c'è chi ama ignorare la buona educazione e le buone norme di comportamento, c'è poco da offendere, lo fanno da soli) la definizione del termine "coerenza" è, cito testualmente: conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico.
Quindi, o si scrive ciò che si sa essere giusto per ottenere consensi tralasciando che si debba trasformare in agire pratico o, mia cara collega, non tieni adeguatamente le redini di quello che – mi spiace dirlo e non pensavo che l'avrei mai detto – è un giornale di gente ineducata e frivola.
Ho sempre stimato i corvonero ed alcuni di loro sanno quanto li stimi e continuerò a stimarli ma questo non è più un giornale di soggetti "svegli e pronti di mente, ragione e sapienza qui trovan linguaggio" come, ohibò, mi fa piacere citare (e magari rammentarvi) essere le caratteristiche della vostra casata come il Cappello Parlante ripete ogni 1 settembre dal 993 dc ed a cui, magari, non garantite la dovuta attenzione quel giorno perché troppo indaffarati a commentare le vostre doppie punte o quanto si sia scheggiato lo smalto delle unghie… no, qui non è più l'Eco del corvo ma l'Eco dell'ignorante. Non offendete i corvonero, per favore, quella è una casata di tutto rispetto. E non mettete in mezzo il vostro essere eccentrici per cercare futili giustificazioni. C'è differenza fra essere eccentrici ed essere spregevoli. Eccentrico [Def: agg. e s. m. (f. -a) Riferito a persona o agli atti e al comportamento di una persona, bizzarro, stravagante, che si allontana dai modi comuni] ; Spregevole [Def: agg. (pl. -li) Che merita disprezzo].
Sono sempre stata sostenitrice della convivenza e coesistenza di due giornali scolastici – e lo 

 

 

sono tuttora – però il rispetto deve essere alla base di tutto; alla base di ogni soggetto pensante (altresì detto specie Homo sapiens, uomo sapiente), alla base del rapporto interpersonale e di quello con gli abitanti del posto in cui si vive ma soprattutto dinnanzi al lavoro di un’altra dozzina di persone di cui sono stata orgogliosamente messa a capo e che è mio dovere preservare in ogni modo possibile. In questi mesi ed in questi anni in generale (scrivo per la Voce degli Studenti da ben quattro anni, non sono proprio l’ultima arrivata) non mi sono mai permessa di aprir bocca o di dar libero sfogo alla piuma nei vostri confronti neanche dinnanzi a palesi ingiustizie, sempre perché mi ritengo superiore a queste sciocche ed insulse diatribe, però adesso il limite è stato più che superato e non di certo dalla sottoscritta. Le malelingue – perché ci saranno, ne sono perfettamente conscia – attribuiranno questo mio sfogo al fastidio per la vostra pagina 8 ma vi do la mia parola di cavaliere che non è così, anzi, vi confermo pubblicamente che con lui vado anche al Ballo quindi problema risolto, potete anche risparmiarvi supposizioni, voci di corridoio e bisbigli. Il mio fastidio e, ammetto, la mia amarezza derivano dal vostro dover (e a questo punto credo anche voler) alimentare a tutti i costi il malcontento comune anziché provare a moderare le piume biforcute e le pergamene scavate dalla foga di uno scribacchino che non frappone le dovute e necessarie barriere fra il proprio ego ed il foglio.
Il Natale, che sarebbe dovuto essere il soggetto di questo editoriale, non è solo il Ballo dell’Agrifoglio, vischio, Pudding, rosso e verde, albero, addobbi , cibo, regali, essere buoni e vacanze. E’ lo spirito alla base, è la compartecipazione e condivisione di un momento unico, è solidarietà e famiglia: è magia. Per quale ragione è magia, mi chiederete. Maghi e streghe famose attribuiscono la potenza della magia al legame di sangue e di cuore, come gli eventi dello scorso anno ci hanno confermato su più fronti; è nel momento di riunione e condivisione, del pranzo e della cena natalizia, dei canti stonati di famiglia, dello scambio dei regali, della neve in giardino, della gioia che scaturisce da ogni abbraccio… è proprio in quel momento che la potenza della nostra magia è massima. Ha un nuovo fuoco che la anima ed è il focolare domestico. MA. Ma Hogwarts è la nostra casa per quasi un anno intero e gli studenti che la popolano la nostra famiglia quindi quando si parla di famiglia si fa riferimento anche a tutti loro, no? Se Natale è solidarietà e famiglia e tutto ciò fa solo del bene alla nostra magia vale davvero la pena metterci gli uni contro gli altri, creare dissapori, malcontento ed amarezza quando lo scopo primario della scuola è elevare la nostra magia al meglio delle nostre possibilità? Vi lascio riflettere. Al momento non resta che augurare Buon Natale e felice anno nuovo a tutti, affezionati lettori.

 

  

   


Controeditoriale,
pagina 2

Vita da Caposcuola, pagina 2

P in condotta di J. Parker, pagina 3

Accio desiderio, pagina 4

Hogwarts

Un incantesimo sotto l'albero
di C. Smith, pagina 5

Utopia colpisce Hogwarts
di O. Henderson, pagina 6

Per una foglia di Agrimonia
di V. Price, pagina 7

Merlock Holmes e un dormitorio in marrone
di C. Thofteen & C. White
, pagina 8


 

 

CRONACA

Come ti Trasfiguro l'Accademia
di C. Marmaduke, pagina 9

Questione di sicurezza
di E. O'Riordan, pagina 10

Il Gryndilocks apre i battenti
di O. Henderson, pagina 11

 

Sport

Corvonero vs Serpeverde
di I. Hevenge, pagina 12

Non dire Fanta…
di M. McReady, pagina 13

La Redazione
Caporedattore: Ivy Hevenge.
Vice Caporedattore
: Merida McReady
Articolisti:  O. Henderson, I. Hevenge, C. Marmaduke, E. McCollough, M. McReady, E. O'Riordan, J. Parker, V. Price, C. Smith, C. Thofteen, C. White.
Inviati speciali: Eusine Van Houten.
Fotografia: Eoghan Donegal.
Impaginazione: Hilary Darcy.