Signori e signore, è ufficialmente arrivato: il periodo dell'anno in cui tutti dovremmo essere più buoni è qui che mi attende, non appena avrò finito questo articolo e potrò uscire dal Sacro Baule. Non è un vero Natale se non scrivi almeno un articolo a tema per l'edizione speciale di dicembre, o almeno così mi hanno fatto credere i più veterani della redazione, o chiunque abbia deciso di farmi riacquistare un po' di spirito natalizio, e quindi eccomi qua. Ci sono tanti argomenti di cui si potrebbe scrivere in questo periodo, a partire dall'attesissimo inizio delle vacanze, agli addobbi che riempiono persino la redazione – Jackson, quella renna che hai appiccicato sul coperchio del baule non ha il naso abbastanza rosso – per finire ovviamente anche col Ballo. Ma sono tutte cose di cui ho piene le orecchie, quindi cercherò di rendere questo articolo il più utile possibile parlando di… regali di Natale! Oh andiamo, non datemi subito della sporca materialista, senza nemmeno essere arrivati a metà articolo. Non mi sto riferendo a quegli orrendi ciondoli di puffole pigmee animate che vi rifilano per due falci nelle bancarelle di Hogsmeade, che potrebbero apprezzare a malapena quei fanatici del WWFFB, nè tanto meno agli oggetti di antiquariato babbano – grinzafichissimi alcuni – reperibili nei mercatini di Londra. Io voglio proporvi un modo per fare un bel regalo di Natale, a costo zero, regalando la vostra Magia. Cosa c'è dopo tutto di più prezioso di ciò che ci scorre nelle vene? Sin dal primo anno ci viene insegnato che un incantesimo non è solo uno sventolare di bacchetta seguito da una formula magica, ma qualcosa di molto più complesso. Un incantesimo è concentrazione, un obbiettivo da perseguire, un' immagine che si crea nella nostra mente e che se tutto va bene riusciremo a rendere reale. Vi rendete conto di ciò che siamo in grado di fare, mh? Per non parlare poi della storia che c'è dietro ogni incantesimo. Il professor Hames una volta ci ha lasciato in biblioteca per ore a rovistare tra libri di storia della magia, manuali di incantesimi e trasfigurazione, e chi più ne ha più ne metta, per capire quali sono state di volta in volta le necessità che hanno spinto i maghi ad inventare un incantesimo. Ho scoperto delle cose grinzafichissime, che non starò a spiegarvi ora, ma… vi è mai capitato di pensare a ciò che vi lega ad un incantesimo? Può essere la semplice affinità che avete con esso, così come un ricordo particolare della prima volta in cui l'avete imparato. Ogni incantesimo ha un suo perchè, e potreste persino arrivare ad associarne uno ad una persona a voi cara. Non vi è mai capitato? Beh, il Natale è una buona occasione per farlo, direi! Non credete che sia un regalo meno importante solo perchè non scucirete mezzo zellino dal vostro portafogli zannuto per farlo: è come se steste regalando un pezzettino di voi stessi, dopotutto. E non è una cosa da poco, nè da sottovalutare. Mi piacerebbe potervi fare qualche esempio e darvi qualche idea su come concretizzare questo regalo, dirvi di chiudervi nella prima aula in disuso che vi capita a tiro e castare un Levicorpus contro il vostro migliore amico per fargli capire che voi sarete sempre lì a sorreggerlo quando nè avrà bisogno, oppure di concedervi un pomeriggio davanti ad una bella tazza di tè, per raccontare ad un marmocchio a cui siete affezionati della prima volta in cui avete castato un Lumos, e dell'immane sforzo che avete fatto per far rimanere accesa quella semplice lucina sulla punta della vostra bacchetta, e altre cose del genere, ma poi che gusto ci sarebbe per voi? Questo regalo ha un senso solo se ci mettete del vostro, e nessuno potrà darvi qualche spunto o qualche idea a riguardo. Quello che uscirà fuori non sarà un doppione, non sarà riproducibile da nessun'altra strega o mago, e no, i destinatari del regalo non potranno riciclarlo, ci spiace per chi dovesse avere questa abitudine! Concedete la vostra magia e il vostro tempo alle persone a cui volete bene, e vedrete che non saranno solo loro a trarne beneficio. In realtà la cosa migliore sarebbe che riuscissimo per 365 giorni all'anno, e non solo in quelle poche settimane di festa, a lasciare che sia sempre la magia, in ogni sua forma, a spadroneggiare. Ivy nel suo editoriale ha ricordato cosa alimenta la magia, io in questo articolo voglio invitarvi a condividerla più spesso. Vi stupirete  di ciò che può portare questa condivisione e di ciò che scoprirete sugli altri, e su voi stessi, anche parlando o castando un semplice Lumos. Il più piccolo incantesimo a volte può fare la differenza, e non voglio che questo articolo venga saltato a piè pari da tutti i lettori al di sotto del terzo anno, che accampano scuse del tipo "Ehi, ma io non so castare ancora tutti gli incantesimi migliori!". Anche perchè spero che il messaggio che sto provando a lanciare sia chiaro: non esistono incantesimi più o meno grinzafichi di altri. Esistono incantesimi giusti, da usare al momento opportuno, ed esistono incantesimi che, per un motivo o per l'altro, diventano semplicemente "nostri", indipendentemente dall'anno che frequentiamo. Sono questi gli incantesimi che sarebbe bello condividere ogni tanto, perchè ci descrivono, e chissà, magari gli osservatori più attenti saranno finalmente felici di vedere oltre quel Nubilabus o quel Disilludo sotto i quali ci piace sguazzare. E che Salazar e tutti i suoi discendenti mi fulminino, ma questo sta diventando davvero un articolo Natalizio, e io devo attivare d'urgenza il Protocollo FSRN  – Ferma la Smith che Ruba il Natale – lasciatomi ovviamente dai Muldoon, perchè mi sa che è arrivato il momento di farmi coraggio e uscire dal baule. Ebbene sì, anche io ho qualche incantesimo da regalare in giro e qui il tempo stringe. Mi raccomando, signori, fate buon uso dei consigli che vi ho dato e date libero sfogo alla fantasia e alla Magia che vi appartengono. Buon Natale, scribacchini, e felice anno nuovo, Hogwarts!    

Catherine Smith. Caposcuola in skate, ostinata ad utilizzarlo anche durante le ronde finchè non le verrà esplicitamente vietato dal regolamento scolastico. Philip Noreal quando le ha regalato la sua prendiappunti, ha predetto che non l'avrebbe mai usata per fare i compiti: ora che è entrata in redazione e non usa altre piume all'infuori di quella, ha iniziato a pensare che l'ex-scribacchino abbia la Vista. O semplicemente che i Tassorosso riescano a farla franca più di quanto si dica in giro. Incantesimi è la sua materia preferita da sempre, ed è decisa a costruire il suo futuro sfruttando questa passione. I tratti tipici della londinese d.o.c. sono più evidenti intorno alle cinque del pomeriggio, quando ha necessariamente bisogno di far rifornimento di earl grey tea, ovunque sia, e qualsiasi cosa stia facendo. A serpeverde ha trovato nemici, alleati e amici, qualche buon esempio da seguire e la certezza che il Cappello non fosse ubriaco durante lo smistamento, perchè nonostante le voci di corridoio, lei non si vedrebbe in nessun'altra casata se non la sua.