Ecco il momento che tutti stavate aspettando, amanti degli sport e tifosi sfegatati: il campionato scolastico di Quidditch riapre le porte. Lo scorso anno l’interruzione a metà campionato, atta a preservare la nostra sicurezza, ha lasciato l’amaro in bocca a qualcuno ma sembra che stavolta niente e nessuno abbia disturbato il suo inizio. Il mese di ritardo nell’usuale tabella di marcia è stato dovuto all’assenza della corvonero Ashlyn Whiteheart al ritorno ad Hogwarts, per la quale i capitani delle quattro squadre hanno deciso di ritardare l’inizio degli allenamenti e di conseguenza quello del campionato. Così, il 5 dicembre alle 9.00 am, le squadre corvonero e serpeverde sono scese in campo, puntuali e pimpanti, con uno sfondo fatto di schiamazzi, cori da stadio e striscioni grazie ai quali i fan hanno reso meno gelida l’atmosfera tutta. E non mi riferisco al freddo. L a neve ha fortunatamente dato tregua a questa giornata e con essa la pioggia ed il gelo ma, purtroppo, anche il sole. A rendere lo scenario tipicamente scozzese pensa una bella coltre di fitta nebbia che si spalma sull’erbetta del campo ad inizio partita e sale via via su durante i seguenti minuti di gioco. Problemi tecnici che si possono segnalare? Non sono una sportiva né lo sarò mai però su qualcosa posso puntare di sicuro: la vista. E non la Vista che si studia a Divinazione e di cui è dotato il professor O'Reilly, no, mi riferisco alla visuale in gioco. Uno scribacchino affinché si definisca tale deve aguzzare la vista ed essere pronto ad appuntare qualsiasi cosa, per cui chi lo fa da un po’ di tempo è abituato a guardare ed ad appuntare. Ebbene, io quella mattina ho avuto serie difficoltà a seguire il gioco delle palle in campo ma anche dei giocatori (e mi scuso in anticipo per qualche passaggio/movimento dell'azione che non ho appuntato e non riporterò) quindi mi chiedo… se io avevo simili problemi ed ero una semplice spettatrice sugli spalti, chi giocava come faceva ad intercettare i passaggi lunghi, a tenere la distanza di sicurezza per evitare di incrociare i manici (che equivale al fischio di un fallo), a vedere quella piccola sfera dorata ed a notare i bolidi in arrivo? E’ per questo che i tifosi vicino parlavano proprio di dover privilegiare passaggi corti – meglio se mano a mano – e non sforzarsi a vedere ma a sentire. Papà dice che l’aria è il miglior propagatore di suoni ma anche di movimenti quindi imparando ad ascoltare quella, affinando l’udito per i movimenti dell’aria, si è in grado di fare una stima esatta della direzione da cui viene la fonte di rumore e delle sue dimensioni, oltre che della velocità con cui si avvicina. Sono calcoli, è aritmanzia, è fisica. Mi prenderete per matta ma quando vostro padre vi allenerà con una benda sugli occhi ed una spada in mano, capirete a cosa mi riferisco.

Tornando alla partita, le squadre schierano le seguenti formazioni al completo:

Formazione corvonero: Tarazed Conway, Allen Hollowdale, Kaeli Weavers, Jackson Harris, Deborah McFarland, Coraline Thofteen, Chelsea Cavendish (C)

Formazione serpeverde: Kirit Mavi, Hilary Darcy (C), Nick Watson, Katniss Grey, Thomas McScheind, Hugo Seaton, Eliza McCollough (Vc)

Gli accorgimenti che si possono fare sono l’assenza in campo del Vice-Capitano corvonero Ashlyn Whiteheart la quale, evidentemente, non si è adeguatamente ripresa dall’incidente che l’ha costretta ad una riabilitazione non proprio di breve durata ed alla quale auguriamo di tornare presto in forma smagliante. Fra le fila dei corvonero i nuovi innesti sono Kaeli Weavers e Coraline Thofteen (nipote del docente di aritmanzia) e fra i serpeverde Thomas McScheind ed Hugo Seaton. E’ possibile riassumere in breve questa partita per settori? La risposta è sì. Molto brevemente – e dopo mi premurerò di approfondire ogni settore, naturalmente – il reparto cacciatori è stato poco emozionante, privo di colpi di scena e di patema d’animo proprio generale, tant’è che le mie parole sembrano fare da sottofondo a quei numeri a dimostrazione di quanto il gioco pluffa sia stato demotivante sotto ogni punto di vista, i cacciatori in questione non me ne vogliano. Il reparto battitori, invece, ha giocato di rimpalli e rimbalzi, una degna lotta al bolide più aggressivo al fine di conferirgli ulteriore incisività per ferire la cercatrice avversaria e poter influenzare la cattura del boccino e quindi la fine stessa della partita. Il reparto portieri vanta un portiere discreto da una parte ed un lucidanelli dall’altra; non è colpa di quest’ultimo, ovviamente, se la difesa della propria squadra gli ha impedito di mantenere gli anelli immacolati o se l’attacco della squadra avversaria ha lasciato a desiderare. Il reparto cercatori è riuscito a dare il meglio di sé dall’inizio, già da quando quel boccino sfarfallava dalle parti dei nostri spalti ed i bolidi diventavano sempre più minacciosi per la loro incolumità, anche se quello sprint finale della Cavendish è stato esilarante da osservare, senza mezzi termini. I meno interessati, a questo punto, potranno scorrere in basso fino alle pagelle ma il dovere di una scribacchina è narrare i fatti ed essendo un articolo di sport, sebbene non sia il mio mondo, non posso esimermi dall’utilizzo di un registro linguistico adatto all’occasione.

Reparto cacciatori:

La nebbia è stata la peggior nemica per il reparto cacciatori, specialmente alla contesa. Durante il picco ascendente del medesimo moto della sfera cremisi essa è scomparsa e ciò ha impedito ai giocatori di poterla non solo vedere ma di partire proprio nel momento giusto dell'inizio della sua discesa. In quell'accozzaglia di mantelli, scope e caschi non abbiamo visto le minuzie ed i particolari della prima azione in volo ma ciò che conta è stato che la McFarland ne sia uscita vittoriosa armata di pluffa sotto-braccio, passata al signorino Harris e ri-passata in un fare repentino e fulmineo alla McFarland che ha subito tentato il tiro. Peccato non aver dato la dovuta attenzione ai bolidi nei dintorni, il che ha provocato un tiro sporco probabilmente per la fretta di tirare senza essere ucciso da un bolide. Ma l'azione più entusiasmante, sebbene si sia trattata di pura e fedele difesa, è stata senza ombra di dubbio quella di placcaggio da parte della Thofteen (per questo eletta migliore in campo) su Katniss che le ha reso praticamente impossibile trovare il proprio compagno ed eseguire quel passaggio della pluffa in libertà.
In questi due momenti chiave della partita mi piace far notare come si sia rientrati in entrambe le opzioni che giustificano la stasi del portiere: incapacità degli avversari nel primo caso, eccellenza dei propri nel secondo.

Reparto battitori:

In prima istanza l'azione cardine del reparto, per quanto il mio modesto parere di profana possa interessare, è stata la prima che ha visti protagonisti la Darcy e Watson. La prima, indiscusso talento da molti anni ormai, ha assestato un colpo da vera maestra trasfigurando un bolide da cucciolo di Crup mansueto a mannaro in piena, dritto verso la cercatrice corvonero con un unico scopo: destabilizzarla.
Il secondo, invece, attua un'azione difensiva su un bolide inizialmente "scelto" e potenziato da Allen Hollowdale, al fare del quale segue un bel rimpallo in piena regola, perfetto in ogni punto, da parte del serpeverde.

Reparto cercatori:

Eliza e Chelsea, è stata una lotta entusiasmante fino alla fine, terminata con la cattura del boccino da parte della corvonero che ha ottenuto anche la migliore del proprio reparto, com'è giusto che fosse. Nella parte iniziale della partita il classico sfarfallio dorato del boccino è stato immediatamente intercettato dalla nostra torretta nei pressi dell'area serpeverde, lateralmente e molto – troppo – al confine con gli spalti stessi e con la fine dell'aria destinata al campo di quidditch. Boccino biricchino, si dice. Le due prestanti cercatrici hanno subito testato la bruciante accelerazione delle proprie scope ma a nulla vale se hai dei bolidi che ostacolano il tuo cammino. Il cammino in questione è quello della corvonero, la quale non può pensare di liberarsi con tanta facilità di un bolide spedito direttamente dal capitano serpeverde ed è costretta a tentare di eluderlo. L'elusione con quel suo movimento sinuoso riesce ed anche bene se si considera il livello della serpeverde, sebbene il bolide riesca comunque a prenderla di striscio compromettendo – da quel che ci si sarebbe potuti aspettare – le sorti dell'intera partita. La ripresa del capitano corvonero, però, è stata a dir poco eccezionale ed è riuscita non solo ad acquistare terreno sull'avversaria ma anche a slanciarsi definitivamente su quel boccino nella parte finale del suo movimento diabolico ed acciuffarlo senza colpo ferire. Paura esclusa per il terreno che, nell'ultima corsa in picchiata proprio nei pochi istanti prima della cattura, sembrava un ostacolo invalicabile, oltre che terribilmente doloroso.

Reparto portieri:

Tarazed Conway e Kirit Mavi, i protagonisti del reparto. Come migliore è stato valutato il serpeverde ma, ad onor del vero, non è possibile dare tale aggettivazione a chi non si è allontanato dalla propria posizione statica in aria fra gli anelli metallici per cui ad esclusione… quantomeno Kirit ha fatto le sue parate, qualcuna l’ha mancata, ma per il resto è stato attento ed accorto al proprio dovere. Non poteva essere diversamente. Il destino di molti portieri, come le testimonianze di vecchi articoli della Voce degli Studenti dimostrano, è quello di “lucidare” gli anelli e questo è stato proprio il caso di Tarazed. Sono due le possibilità per le quali un portiere ha questo destino. La prima è che i propri compagni sono talmente bravi in difesa da riuscire ad impedire il tiro, acciuffando in anticipo la sfera cremisi. La seconda è che gli avversari in attacco sono talmente dormienti da non riuscire a fare il loro dovere. In questa partita, come già detto, sono successe entrambe le cose.

Risultato? Corvonero 170 – 0 Serpeverde

Pagelle:

Tarazed Conway: ND Non si disperi signorino Conway, arriverà anche il suo momento in cui non dovrà più lucidare gli anelli, glielo garantisco.
Allen Hollowdale: 7.5 Sempre reattivo e pronto a recuperare ogni qualsivoglia bolide capiti a tiro; la prossima volta più intraprendenza.
Kaeli Weavers: ND La nebbia mi ha impedito di seguire adeguatamente il suo gioco, mi spiace.
Jackson Harris: 6 Non è suo dovere fare miracoli e su questo siamo d'accordo; ottima l'intesa iniziale con la McFarland.
Deborah McFarland: 6.5 Una vista aguzza, la parsimonia corvonero e l'attenzione dei particolari le ha garantito di intercettare la pluffa inizialmente nel migliore dei modi; peccato per tutto il resto.
Coraline Thofteen: 8.5 Nonostante la sua giovane età, il pressing finale sull'avversaria ha fatto sì che i suoi anelli fossero illibati. E' un incentivo per crescere e fare di meglio.
Chelsea Cavendish: 8.5 Una ripresa strabiliante la sua; non si è lasciata scoraggiare dal bolide, dall'altezza e neanche dal vuoto.

Kirit Mavi: 7.5 Non si è dato per vinto e nonostante i due gol subiti è stato un valido muro per la sua squadra.
Hilary Darcy: 7.5 L'essere capitano ha dei diritti e dei doveri; lei ha fatto il suo e tanto basta. Il suo essere offensiva è stato premiato sebbene non si finisca mai di imparare.
Nick Watson: 8 La difesa è fondamentale tanto quanto l'attacco e lui ha dimostrato di esserne perfettamente conscio. Complimenti.
Katniss Grey: 5.5 Si deve attenzionare più ciò che circonda e caratterizza influenzando ogni movimento e quindi il gioco.
Thomas McScheind: 5 Le manca lo spirito di iniziativa, oltre che quello propositivo ma non perda mai la speranza.
Hugo Seaton: 6 Il minimo sindacabile è stato fatto; l'impegno darà i suoi frutti.
Eliza McCollough: 8 Partita regolare, pulita; più bramosia di vittoria, mancava solo quella a quello slancio finale.

Ivy Hevenge. Settimina grifondoro, 17 anni ma non le piace che le venga ricordato. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisca; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Segue 9 corsi, è stata presidentessa del Probe, presidentessa del Club del Libro e socia del WWFFB scolastico. Adesso ha deciso di concentrarsi solo sui MAGO ed in un articolo ha giurato solennemente di onorare il suo ruolo di Caporedattrice. I due fratelli gemelli Barristan e Lancelot , rispetto a lei, sono il perfetto esempio del famoso "yin e yang" e non perdono occasione per ricordarglielo.