Ciao Cedrick! Ora vai e insegna alla Comunità Magica come gli ideali talvolta sono i primi a fregarci. Nella quasi totale indifferenza, come però di certo avrete saputo, il sestino Serpeverde e scribacchino di questo giornalino scolastico, ha dovuto lasciare la Scuola da pochissimo tempo. Colpa di uno scherzo che non è stato considerato proprio come tale – direbbe qualcuno – o di un avventato gesto che non poteva di certo passare solo con una pacca sulla spalla e una punizione, per quanto esemplare. Da qualsiasi lato della questione ci si schieri, ad ogni modo, il risultato non cambia e per questa bravata abbiamo un altro ex studente che non ha raggiunto i M.A.G.O. prima di oltrepassare i cancelli di Hogwarts. Per nessun motivo una bella notizia, almeno su questo credo che concorderemo tutti.
Ma veniamo a noi o, meglio, a dove abbiamo lasciato il concorso indetto dalla Gringott e La Civetta dello Sport, pronti ad affrontare un altro entusiasmante – almeno per voi, io mi diverto con altro, sinceramente – giro di scontri che, come già fatto lo scorso mese, affronterò confrontando l'andamento dei signori maschietti con quello delle fanciulle guerriere. Come primo aspetto generale, tuttavia, non posso esimermi dal notare come le conversazioni sportive siano lievemente aumentate, al punto che ora come ora anche chi non ha mai nominato un solo giocatore professionista in vita sua, conosce perlomeno tre o quattro nomi di quidditchari e, d'accordo, saranno probabilmente gli stessi scelti per la propria FantaSquadra, ma è già qualcosa. Ricordassero allo stesso modo anche le date di Storia della Magia farebbero la felicità della professoressa Welkentosk, ma mi rendo conto che sto chiedendo troppo.
La classifica che ho trovato bellamente su La Civetta continuato a compilare di mia iniziativa nel modo più giudizioso e certosino possibile, mette in evidenza di certo un dato tra tutti: non esiste più una netta divisione tra chi comanda – almeno per il momento – e chi si ritrova già ad inseguire con un certo distacco, ma è vero invece che, come si dice in gergo tecnico, la classifica si sta allungando, a tutto vantaggio di minimi distacchi tra una FantaSquadra e l'altra. E' un gruppetto di quattro compagini, infatti, quello che, dopo quattro FantaGiornate, guida il concorso in questione con sei punti, a fronte di una serie di squadre destinate per il momento ad inseguire e lievemente più eterogenee quanto a punti racimolati, ma come il FantaQuiddich ha insegnato negli anni – ed io ho appreso buttando un occhio sui vecchi articoli di Noreal – ogni FantaGiornata è buona per rivoluzionare lo scenario. Vediamo quindi come sono andate le cose per maschietti e femminucce, dopo gli ultimi due giri di pluffe e boccini virtuali.


NNNN… WHAT?

Avviso esteso a tutta la popolazione – studentesca e non – di Hogwarts e non solo: stare, ripeto, stare a distanza di sicurezza da qualsiasi maschio del Regno Unito regolarmente iscritto al concorso indetto con l'intenzione di far guadagnare qualche galeone al fortunato vincitore. Almeno sino alla prossima FantaGiornata, infatti, vige il bollino rosso in seguito alla cocente – eufemismo – disfatta che gli ultimi due turni hanno portato con sé, facendo racimolare ai signori maschietti solo sei misere stelline (nonostante un sostanziale recupero nella quarta FantaGiornata) nel solito e CASUALISSIMO metter le mani avanti sul turno di riposo che alla terza giornata ha visto sotto Impedimenta i gemelli Hevenge. Che poi, il mio dovere di cronista mi obbliga a farlo presente: non sarebbe cambiato niente anche con Lancelot e Barristan in tutto il loro splendore, ad esempio, oltre a fare notare che durante il quarto turno è stata una squadra delle donzelle a riposare, dettagli.
Partendo dalla terza FantaGiornata e dalle note positive – che poi sono quelle che fanno vedere comunque il bicchiere di Burrobirra mezzo pieno – dovrei limitarmi a far presente chi, tra i giovani maghi del Regno Unito, ha guadagnato le famigerate stelle, ovvero Ruaidhri Kerney e Theodore Horan i quali, gareggiando da soli o in coppia con qualcuno, sono arrivati addirittura a… pareggiare. Sì, avete letto bene: se non fosse per l'esatto pareggio di punti tra i Super Kiwis di Horan ed il Pupo e la Secchiona di Kerney (in coppia con Aurora Halliwell) ci sarebbe stata solo la vittoria di Hugo Seaton ed i suoi Candy Warriors a salvare la faccia della parte maschile in gara per questo concorso.
Sconfitto senza possibilità di appello dalla mia carissima amica – da oggi un po' meno – Hortense Lanfrad, Robert McReady è scivolato infatti in fondo alla classifica e lì è rimasto anche dopo il quarto turno, seguito dallo stesso Kerney, schiacciato prima da un 490 a 250 che lascia abbastanza l'amaro in bocca e poi da Anne Burton, il che potrebbe anche esser peggio. Ma almeno tu sei fortissimo uguale, Rob, non dimenticarlo. Uguale destino di disfatta è quello che ha subito anche Tommy O'Flynn schiantato ripetutamente dal metaforico Lowul con cui Anne Burton sta cercando di farsi largo nel concorso e fregato all'ultimo anche nel corso dell'ultima FantaGiornata prima dell'asta concessa agli iscritti. Sconfitta che è arricata per man di Connor Olsen (sempre in coppia con Isobel Carrot) dopo che lo stesso Corvonero ha subito una batosta a vantaggio di Elyon Turner e Lily Morris, il diabolico duo che guida la classifica in coabitazione con altre tre compagini. Unica vittoria piena della terza giornata maschile, come detto, quella di Hugo Seaton cui – anzi – va riconosciuto il merito di aver arrestato la corsa di Nicole Silverstongue, sino a quel momento imbattuta e saldamente al primo posto.
Il tenore della quarta giornata in programma – come anticipato – ha in parte riequilibrato le cose, concedendo ai maschietti di sfiorare addirittura la vittoria, perdendo poi di misura per quattro a cinque, quanto a stelline guadagnate. Unici vincitori della giornata, sono stati infatti Theodore Horan che si tiene in questo modo saldamente ancorato al primo posto come unico rappresentante della parte maschile in gara, ed i gemelli Hevenge che – anche loro da adesso sulla mia lista nera – hanno battuto mio cugino Rob. Quanto al resto dei partecipanti, invece, o hanno perso o si sono scontrati tra di loro vanificando ogni possibilità di successo se non per la stellina guadagnata da Olsen grazie al far coppia con Isobel.


STU-STU-STUPECIUM!

Lo sapete anche meglio di me: la vittoria di una femmina su un maschio è di per sé un motivo per vedere delle streghe festeggiare come se avessero appena vinto la Coppa delle Case. Una vittoria schiacciante per otto stellette a tre come nella terza giornata, quindi, potete immaginare che effetto abbia sortito, nel perenne dualismo tra chi crede che lo sport sia precluso all'universo femminile e chi ha preso tutto questo come una personale sfida a dimostrare che tutto ciò non è assolutamente vero. Se da una parte si parlerà quindi di botta di cu…ore – vi sento, signori maschietti – dall'altra si reclama già qualche panchina di squadre professioniste, non temete.
Se si esclude la sconfitta di Nicole Silverstongue – lesta a rimediare durante il turno successivo riportandosi in testa alla classifica – in un incontro che avrebbe potuto lanciare in orbita l'ex Grifondoro, infatti, tutte le altre signorinelle in concorso non possono certo lamentarsi per i risultati ottenuti nel complesso, anzi. Se in due situazioni della terza giornata – la vittoria di Hortense almeno mio cugino no Lanfrad e Anne Burton – gli esiti non andrebbero neanche commentati per non schernire maggiormente il testosterone dei signori maschietti, mi concentrerò quindi sulle vittorie di Elyon Turner e Lily Morris partita dopo partita, prima ai danni di Connor Olsen ed Isobel Carrot che di certo – alla luce di questo dualismo che offro nei miei articoli – accetterà di buon grado la sconfitta maturata, se la stessa ha contribuito in qualche modo alla grandezza della comune causa femminile, e successivamente battendo anche la stessa Hortense che in questo modo è costretta a scendere un gradino più in basso nella competizione ma immagino che anche lei sia felice per il grande progetto globale di vendetta femminile. No, la verità è che non ho voglia di andare a chiedere  come possano prenderla i singoli partecipanti quindi fatevi bastare questa visione romantica e natalizia, dai. Anche perché, se un poco conosco i soggetti in questione, posso essere abbastanza certa su qualche percentuale di femminismo effettivamente presente. Quel che resterebbe da capire – oltre a cosa possa arrestare l'andamento delle due quintine Grifondoro Morris e Turner – è se davvero possa prevalere lo spirito di appartenenza femminile o la ferrea volontà di vincere singolarmente. Ed io non sarei così sicura di cosa possa avere più importanza, ve lo dico sinceramente.
Quando una giornata si prospetta positiva, poi, anche lo scontro tutto femminile che ha visto contrapposte Sidney O'Callaghan da una parte ed il duo Amanda Blackwood e Lily Jackson dall'altra, non può che concludersi con un pareggio che regala ad entrambe le FantaSquadre non solo una stellina ma, soprattutto, il primo punto in classifica che – coerentemente – hanno mantenuto anche dopo il quarto turno, giusto per non smentire il fatto che la classifica debba aprirsi con tre squadre femminili su quattro al comando e chiudersi ugualmente con tre femmine.
Certo, la prima FantAsta in programma adesso può essere di certo un valido aiuto per riequilibrare le cose o per far emergere il vero lato tattico dei FantAllenatori iscritti al concorso e di certo voi – io no, sai che mi importa in realtà – avrete modo di notare delle sostanziali differenze già dalla prossima FantaGiornata in cui a riposare saranno i Limerick Lowul attualmente in testa alla classifica. Staremo a vedere anche perché – che simpatica che sono – non possiamo fare altro se non chiedere consulto al professor O'Reilly o la sua assistente.

 

A che punto siamo, dunque? Dopo la quarta FantaGiornata le stelline accumulate dai signori maschietti si fermano ad un totale di sedici, laddove le figlie di Venere hanno messo freccia – come direbbero i Babbani – superandoli e piazzandosi a quota venti stelline, praticamente un piccolo firmamento in previsione delle festività natalizie. Ed in attesa che La Civetta dello Sport ci informi sull'esito dell'asta in programma durante la pausa natalizia.
Io, del resto, so già come andrà a finire, non dimenticatelo. E (non) buone vacanze a voi.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il sesto anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i mondi alternativi inventati da Valentine. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di soppesare le teste altrui per vedere se galleggerebbero più o meno di un tronco cavo. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per prendersela con Tommy… probabilmente solo per il gusto di farci pace subito dopo.