L’editoriale
di Anne Burton
È con il sorriso sulle labbra che faccio i più sentiti auguri a tutti quanti voi, soprattutto a quelli che hanno perso anche solo uno zellino puntandolo su un mio pernottamento all'estero ben più lungo di quanto non sia stato. Allo stesso modo è con un invito a fare silenzio che mi rivolgo non solo agli sconfitti, ghiaccioli o mangiaranocchie che siano, ma anche ai vincitori della Coppa TriQuidditch osannati, ora, dalla stessa folla che ha sputato loro addosso prima della partenza. Come il signor Becket, battutore (inteso come divulgatore di pseudo battute) ha creduto di interpretare, infatti, mi tengo il mio ruolo di vittima sacrificale e, come tale, ci tengo a non salire sulla Nimbus dei vincitori, troppo ipocrita e comodo, sebbene non corra neanche il rischio di esservi issata per due striscioni e qualche scambio di opinioni con la Joly o Blaga sulla bravura o meno della squadra di Hogwarts. Faccio rientro dalle fredde lande di Durmstrang portandovi testimonianza di come le francesi non amino i bagni fuori stagione ed i durmstranghiani si dilettino sul serio con le arti oscure. Gli inglesi? Giocano discretamente a Quidditch, si distinguono per velocità e voracità durante i pasti, amano stare a parlare per ore davanti ad una Maledizione Senza Perdono e festeggiano una vittoria proprio mentre un membro della loro delegazione viene aggredito in pubblico. Tuttavia giocano divinamente a Quidditch e, come detto, le vittime sacrificali servono per essere mandate in avanscoperta, soprattutto se non in grado di rispettare l'etichetta di gemellaggi del genere. Silenzio e aprite gli occhi, dunque, perchè spesso il cattivo delle favole ha solo una morale diversa dal buono della situazione che però la sbandiera ai quattro venti. Avrei potuto scrivere di altri particolari sicuramente più positivi e rasserenanti, di come il freddo mi abbia fatto credere più volte di perdere naso ed orecchie, che nessuno batte la cucina di Hogwarts o di come perdersi a Durmstrang non sia come sbagliare corridoio in questo castello. Per non parlare di tutti gli aspetti che dovrebbero puntare un Lumos Maxima verso l'epicità dell'impresa compiuta. Lascio l'onore ad altri preferendo concentrarmi sul fioretto per iniziare al meglio il nuovo anno: prometto solennemente di smettere di ridere leggendo l'Ego del Corvo. Almeno fino al prossimo numero.
Indice degli articoli
Speciale
Cronaca Estera
La Ballata della Medusa
di A. Wisemind
Hogstrang vs Durmwarts
di A. Burton & J. Lucky
Il Torneo Fingal
di R. McReady
Da Hogsmeade
Festività natalizie a Hogsmeade
di S. MacMillan
Lavoro di squadra
di M. Lowenn
Poste in amore
di M. Welsh
A Hogwarts
Tempus Fugit
di P. Noreal
Natale è alle porte!
di M. Lowenn
E ora siamo in Ballo!
di S. & J. Muldoon
Quidditch & co.
B1: 20 secondi di troppo
di P. Noreal
B1: G.T. D.Whitehorn
di P. Noreal
Corvonero vs Grifondoro
di R. McReady
Serpeverde vs Tassorosso
di V. Stars
Intervista ai vincitori
di R. McReady
Due chiacchiere con:
Cultura Tell me
La ricetta Astrologia
in condotta Svago
Il muro di cinta
La Redazione
Caporedattore: Anne Burton.
Vicecapo: Vincent Stars.
Articolisti: F. Airanhart, P. Bromley, A. Burton, D.Dacbon, G. Darsel, J. Davidson, M. Lowenn, S.MacMillan, I. Milford, R. McReady, D. Medicine, S. & J. Muldoon, P. Noreal, L. Perry, B. Quills, V. Stars, M.Welsh, A. Wisemind, L. Wright.
Impaginazione: Glory Landers, Adrian Barker.
Fotografia: Lucas Barrett, Harriet Mayfair.
Vignette: Devon Laury.