Durante una delle lezioni di Astronomia della professoressa Perringhton -quella che ha voluto la chioma della Mystes per una sera- stanca di tenere o il naso in su per osservare il raro passaggio della cometa di Malaclaw -o era Machholz, non ricordo- o gli occhi verso il basso per sondare l'abito cristallino di un minerale dagli influssi magici quanto un polpettone davanti a Rowena Abyss, mi son ritrovata a pormi una domanda: qual è il senso più importante per un mago? Sarà forse la vista -non quella che ostentano Alice o Vinnica- senza cui al limite si finisce ad insegnare Incantesimi ad Hogwarts? O forse l'olfatto che fa avere fiuto, salvo poi finire come colui che ancora oggi si fa fatica a nominare senza guardarsi alle spalle? Però a ben pensarci potrebbe essere l'udito sopraffino quello che conta maggiormente ed in quel caso Alfred Lewis -sempre onorato- ci ha fregati tutti. E se invece fosse il tatto senza cui non si potrebbe aver neppure sensazione di un catalizzatore? Chi potrebbe più dar torto alle palpatine che Ginny Williams rifila in giro? Per cercare di sciogliere questo dubbio e capire se mi convien di più allenare l'udito degli scribacchini cui urlo dietro o la loro vista abituandoli all'oscurità del santo baule, mi sono prestata a fare qualche domanda per i corridoi, tra studenti, assistenti -o presunti tali- e docenti, ricavando se non altro una considerazione di fondo: Hogwarts sta andando sempre più a rotoli, peggio di quelli di stoffa che servirebbero a Dupret per rifarsi il guardaroba.

"La vista sicuramente, come bolide faresti a vedere la posizione di un ipotetico avversario altrimenti? Sbaglio?" Stringato il commento di un secondino che ho sorpreso per i corridoi -Dorian Volcom mi dicono si chiami così- il quale, tenero cucciolo partito convinto per poi dubitare della sua stessa affermazione, credo si sia meravigliato più perchè non gli ho chiesto nessuna cioccorana o zellino che per la domanda in sè, a dire il vero. Stesso discorso per il Prefetto Serpeverde Albert Vandenberg e la Tassorosso Amethyst Grey secondo cui "Il senso più importante per un mago? La vista, ovviamente! L'osservazione, l'analisi… senza questa come si potrebbe conoscere qualcosa e capirla?" La vista, quindi, pare essere il senso più gettonato dalle preferenze degli studenti e non solo dai marmocchi, ma anche da qualcuno di un po' più cresciutello, come Alexandra Whiter, sestina Serpeverde che mi ha squadrato per un paio di minuti prima di rispondere, lasciandomi credere per un momento che qualcuno l'avesse tramutata finalmente in ciò che merita: una statuina. "Il senso più importante?" mi ha detto, infatti "Per un mago tutti i sensi sono importanti, ma penso che quello di cui proprio non si può fare a meno sia la vista, ecco. Cioè, senza vedere non ci si può difendere ne contrattaccare, non si può tenere sotto controllo l'avversario e capire appieno la situazione in cui ci si trova e agire di conseguenza. La vista, sì". Popolo di Hogwarts, sei avvisato: basta rinchiudere questi soggetti nel ripostiglio delle scope per aver la meglio su di loro, tanto saranno impegnati a pensare come si casta un Lumos più che riflettere su come trarsi d'impaccio. Stessa casata ma con qualche anno in meno, il pensiero di un'altrettanto imbambolata Lindsay Dangerblood si scosta appena da quello della Whiter preferendo in realtà la doppia via del bisenso o doppio senso o quello che è. "Metterei la vista e l'udito entrambi al primo posto, poichè secondo me sono elementi fondamentali sia nella buona sorte che nelle avversità per un mago. La vista ci permette di individuare le azioni e i modi di fare di un ostacolo che si può presentare davanti a noi in varie situazioni. L'udito per me è anche molto importante; per esempio se mi trovassi di notte al buio nella Foresta Proibita con poca visibilità, l'udito mi aiuterebbe a capire se sono da sola o se ci sono altri maghi o creature intorno a me. Penso che l'udito sia un ottimo alleato della vista perchè ci aiuta a distinguere se siamo in pericolo o meno a differenza degli altri sensi. Dai… Se ti trovassi un Troll davanti cosa fai, lo annusi e lo lecchi? Non credo, almeno io non lo farei mai. Sono convinta che il gusto e l'olfatto non siano cosi fondamentali, per un mago e una strega sono cose secondarie" . Quando ho riaperto gli occhi la primina era già andata via, ma ringrazio la prendiappunti che ha diligentemente riportato ogni parola durante il mio sonnellino anche perchè io non vado certo ad annusare e leccare i Troll, quella è una prerogativa di Garros visto che tra simili ci si riconosce ad olfatto. Udito e vista sono nelle preferenze anche di Alexandra Wright, terzina non siamo più ultimi Tassorosso, la quale usa più o meno le stesse argomentazioni della Dangerblood. "Mmmh… credo, la vista?! Oppure no, sì, la vista e l'udito! Riguardo la vista, beh senza non puoi vedere dove puntare la bacchetta o dove sia l'avversario, e per l'udito, non sai che incantesimo possa castare l'avversario, già credo siano questi due!" E' inutile che Luys continui a ripetermi che sono ancora piccole e non conoscono i non verbali o il Disilludo, io certe cose non le concepisco proprio, ma sono disponibile per una dimostrazione pratica, sia chiaro, e sempre per l'amore per la didattica, come direbbe l'assistente di Erbologia. Mi è sembrato strano, in effetti, che nessuno abbia nominato l'olfatto come uno dei sensi più importanti quando in campo pozionistico e non solo è tremendamente importante per avere delle avvisaglie. Allo stesso modo il tatto: freddo e caldo, forma e materiale sono tutti elementi che non vanno sottovalutati, anzi. Mi hanno raccontato che Alfred una volta ha tenuto una lezione del seminario di Trasfigurazione proprio sull'importanza di -passandomi il gioco di parole- vedere anche senza guardare e la stessa trasfigurazione sensoriale -basta che non vi alleniate con Rosalie Goldflower- fa capire come in realtà sia difficile attribuire un'importanza maggiore ad un senso piuttosto che ad un altro. In definitiva, se vi interessa come la penso o per racchiudere il senso di quest'articolo in una dichiarazione, vi lascio con le parole della professoressa Speedman: "Carina, dipende dalle persone.. E comunque anche se non è considerato normalmente un senso, per me quello più importante è l'istinto!  La vista può essere soggiogata, basta un disilludo. L'udito pure, ci vuole poco. Così anche per il tatto e l' olfatto… e in caso di combattimento il gusto serve a poco, ma l'istinto ti può salvare la vita".

Anne non carina Burton