Non è per caso nè certo per pigrizia che i miei titoli più recenti contengono un Lumos. Perchè c'è troppo buio intorno, troppe cose che avvengono nell'oscurità rendendo estremamente complicato ritrovare i fili che muovono tutto. A volte, però, la luce arriva e non solo in senso metaforico. E credo che, quando questo accade, è bene che sia risaputo. Non per crogiolarci nella convinzione un po' ingenua e allo stesso tempo un po' reale che c'è comunque qualcosa di buono là fuori, ma per ricordarci che ogni tanto qualche vittoria la otteniamo, piccola o grande che sia. Abituarci ad affrontare qualsiasi cosa è giusto, in via ipotetica, anche se all'atto pratico ne ho sentiti parecchi di borbottii sconvolti dopo la discutibile idea del professor Marston e dell'assistente Ambjornsen. D'altronde ognuno affronta i periodi bui a modo suo, sebbene capita di perdere di vista l'obiettivo e cammuffare scherzi da scolaretti con grandi lezioni di vita, e sono certa che Ivy sarà d'accordo con me in merito.
Insomma, una buona notizia ogni tanto non ci distrae come farebbe l'agitarsi convulso sugli spalti di fanciulle grifondoro a caso, agitarsi che personalmente a me farebbe canalizzare solo un Fulmen in direttissima Phil, mi fai sembrare sempre cattiva. No, dicevo, una buona notizia ogni tanto ci serve. Per sapere che c'è un come affrontare questi eventi. Non sempre prestabilito, a volte magari persino casuale, ma c'è. E nel caso della scomparsa di Lydia Lamorak, un come è stato trovato. Vi fornisco il solito riassunto per chi si sta perdendo dietro tutte queste notizie, o peggio, non le sta seguendo proprio. Lydia Lamorak, 25 anni, ex Corvonero, è la nipote di Llwyn Lamorak, proprietaria dell'omonimo allevamento di Ippogrifi nel Pembrokeshire, in Galles. Probabilmente chi segue Cura non avrà trovato nuovo questo nome, di solito è da lì che vengono gli Ippogrifi che vedete a lezione. Lydia è scomparsa la mattina del 2 dicembre, insieme a due ippogrifi dell'allevamento, in seguito ritrovati smembrati. La sua scomparsa, oltre a provocare scompiglio tra gli animali e, ovviamente, tra i suoi parenti, ha anche sollevato un certo polverone. La bacchetta è stata immediatamente puntata contro il Giglio Nero. La famiglia si dice sicura, a causa di intimidazioni passate, che dietro il rapimento di Lydia ci siano loro. I rappresentanti noti del Giglio hanno solo fatto sapere che si dichiarano estranei ai fatti, in un rimbeccarsi di accuse che vede i Lamorak fermi nella loro posizione, a loro volta accusati di lanciare nomi a caso. Eppure, mesi addietro, i Lamorak si erano rifiutati di entrare nei circoli d'affari del Giglio Nero e questa non sembra una coincidenza. La tensione ha persino scatenato risse, come quella del 14 dicembre al Llindir Inn, il pub dove si coordinavano le ricerche: incantesimi e tavoli volati in uno scontro tra allevatori gallesi e scozzesi e due maghi sospettati di appartenere al Giglio, Trevar Morris e Collen Heveydd.
E' ancora tutto da spiegare, da dimostrare e districare, però adesso arriva la buona notizia. Lydia Lamorak, dopo ormai quasi diciotto giorni dalla scomparsa, è stata ritrovata. Molto provata, fisicamente e soprattutto psicologicamente, ma viva. A trovarla uno dei gruppetti di volontari che hanno battuto le brughiere gallesi fin dal 3 di dicembre. E' stato necessario spingersi fino alle paludi più distanti dalle colline Mynydd, dove un agitarsi delle acque malsane ha districato uno strato di piante acquatiche fino a far emergere una cassa. Che cosa è stato ritrovarsi dinanzi a un simile spettacolo ce lo racconta direttamente una nostra conoscenza, Elle McDronick: "Eravamo in Galles per aiutare con le ricerche visto che la notizia della scomparsa di Lydia ci ha colpito molto, ma – parlando per me – non mi aspettavo di trovare nulla. Quindi non immaginerai nemmeno la sorpresa e lo shock quando è emersa questa cassa da un acquitrino, cassa che era anche incantata per rimanere sott'acqua. È stato bruttissimo vedere Lydia lì dentro, pensavamo che fosse morta per di più di una morte orribile, ma quando ha iniziato a respirare mi si è tolto un enorme peso dal cuore. In ogni caso spero che presto Lydia stia bene e che prendano chi le ha fatto questo, non credi anche tu che sia una persona orribile?" Credo che i Lamorak avessero ragione quando hanno parlato di mostri, sì. Dunque qualcuno ha tenuto la ragazza in vita, ma si è anche assicurato che morisse nel caso qualcuno ritrovasse la cassa, dotata di un meccanismo per aprirsi e far entrare acqua in caso di emersione. Restano molte domande sul chi e sul perchè, però si concorda con un altro presente, Bastian Wilkinson: "Sono davvero contento che Lydia sia salva, posso solamente immaginare il sollievo della sua famiglia. Spero solo che torni presto a casa e che possa superare in qualche modo questo brutto momento." Sì, perchè come dicevo su, lo stato attuale di Lydia non è dei migliori. Secondo indiscrezioni, un sortilegio la manteneva in uno stato di semi-coscienza, che si è spezzato quando la cassa è stata aperta. Poteva vedere e udire tutto, in una sorta di sospensione simile ad un coma. Al momento non parla, ma inizia a riconoscere i parenti, che hanno insistito per una convalescenza in casa, permettendo solo alla famiglia e a qualche amico di entrare. Il gallese che ha guidato i volontari, Cedrick Barrys, si è fermato per rispondere alle domande gli Auror, mentre a quanto pare è stato un ragazzo scozzese a prestare il primo soccorso, affrontando insieme agli altri volontari quei terribili momenti in cui sembrava fosse ormai troppo tardi.
La famiglia Lamorak non può che ringraziare tutti i volontari, essere sollevata di come sono andate le cose, ma dubito che la faccenda sarà dimenticata facilmente, ora che gli incantesimi di Scoppio sono stati innescati. E forse suona sciocco, ma adesso con questo spiraglio di luce mi sembra di poter sopportare meglio la frivolezza del Ballo dell'Agrifoglio, mentre finisco di pensare all'acconciatura che farò a Catherine e al vestito con cui canalizzare l'attenzione di Philip. Non dobbiamo abbassare la guardia e metterci a urlare quanto a Natale siamo tutti più buoni io no. Ma neanche vivere nella paura, neanche rinunciare a trovare un come affrontare le tenebre.

Vega Rushton. Serpeverde proiettata sui MAGO, membro del Club del Libro, spirito sempre più polemico, è fermamente intenzionata a cercare di raddrizzare i suoi coetanei finché avrà respiro, prendendosi di fatto un Caposcuolato che non ha avuto sulla carta. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana dove tuttora vive la bisnonna, ma la famiglia Rushton sta a Canterbury. Si dice che sappia fabbricare bambole voodoo e che abbia un piccolo demone Stalker di nome Baron. Le piace la Storia della Magia – è fierissima della Welkeltosk – ma l'anno scorso ha scoperto una strana passione per l'osservazione del cielo stellato, meglio se attraverso i vetri delle serre. Si è fatta tatuare la costellazione della Lira, incrociata con una P, all'interno del polso sinistro. In seguito agli eventi di settembre è girata voce che il padre volesse ritirarla da scuola, ma lei non ha voluto saperne.