Il sei gennaio scorso per noi Mornayani è stato un giorno memorabile, sebbene quest'ultima parola non sia necessariamente in senso positivo, come si intende nella maggior parte dei casi. Convenzioni sociali, queste.

Memorabile [me-mo-rà-bi-le] agg. Che si deve ricordare, che è degno di memoria per l'eccezionalità, la straordinarietà SIN indimenticabile

Per l'eccezionalità, appunto, indimenticabile. Sarà aggiunto ai libri di storia della magia nel capitolo del Cavalierato di Mornay, ne sono certa.
Il motivo per il quale non ne abbia fatto cenno prima? Perché le ricerche in biblioteca mi hanno letteralmente divorata ed inglobata al punto da volervi informare di quante più cose possibili, prima di rendervi partecipi dell'accaduto.
Il motivo per il quale non ne sia stato fatto cenno in nessuna testata giornalistica magica? Perché l'evento era rivolto solo agli abitanti dell'Isola – nessun giornalista estraneo ad essa, quindi, era autorizzato ad essere presente- ed è stato richiesto silenzio-stampa in toto da parte della famiglia Rothenberg. La sottoscritta il silenzio stampa l'ha rispettato abbondantemente non andando a spifferare niente a nessuno quindi, no, non sto contraddicendo né violando alcuna legge o richiesta, mi premuro solo di ragguagliare – che è il dovere di noi scribacchini – i lettori della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts di un evento storicamente rilevante di cui hanno ogni diritto di essere informati. Potranno collocare, un giorno, l'evento temporalmente con il loro passato e sentirsi fieri di esserci stati.
La magica Isola di Mornay da quel sei gennaio ha un consigliere politico, Justine Dynstentoff (qui in foto).

Sir Tebaius Rothenberg, per informarci della novità, ha organizzato una riunione a mezzogiorno nel suo immenso e splendido castello sulla collina dell'Isola, e non ha escluso nessuno dall'invito, ricevuto con pochi giorni di preavviso da altisonanti gufi, a colazione; le protezioni non mancavano, i cavalieri dell'Ordine erano tutti schierati e ogni cosa in quell'area trasudava bramosia di regalare sicurezza e solidità a chiunque fosse presente. La sala conferenze è stata ingrandita con la magia al punto da permettere a tutti gli abitanti di trovare posto senza problemi di spazio, le tende sono state tirate lateralmente per permettere ai deboli fiocchi di neve di creare atmosfera proprio come gli innumerevoli camini scoppiettanti alle pareti della sala; delle interminabili tavolate con ogni ben di Merlino esistente sulla faccia della Terra, dono o meno di Madre Natura, fronteggiavano il palco rialzato sullo sfondo e davano le spalle alle tante sedute destinate agli ospiti.
Dinnanzi a noi la famiglia Rothenberg al completo come si è visto solo di rado, specialmente negli ultimi tre anni, mancanza giustificata con gli innumerevoli viaggi che hanno portato il sovrano ed il figlio ad allontanarsi spesso da Mornay. Sir Rothenberg ha parlato a cuore aperto al suo popolo, senza tirarsi indietro e senza mostrare titubanze, nell'affermare che l'Isola necessitasse di una figura politica di un certo tipo, dotata di esperienza, di charme, di tensione morale e di tante altre doti che, a detta del sovrano, mancano ad una figura improntata sull'essenza militare, come ha definito se stesso.
Il Cavalierato di Mornay, fin dalla sua origine, non ha mai avuto una figura politica che tenesse le redini né è stato mai necessario arrivare a ciò, neanche durante il periodo delle rivolte dei Goblin, gli anni più bui per la nostra Isola. La famiglia Rothenberg e gli ufficiali hanno sempre portato avanti da soli il nostro popolo e noi non abbiamo mai preteso nulla che ci uniformasse a tutti gli altri; la nostra bella Isola magica nel bel mezzo del Canale della Manica, con le sue tradizioni e la sua storia che nessuno potrà mai contare di eguagliare, era più che sufficiente. E allora perché? Perché il sovrano ha ritenuto – senza consultare né familiari né ufficiali, da quel che sembra – pertinente prendere una tale decisione?
Purtroppo a questo io, quest'oggi, non so rispondere se non con altre domande ed interrogativi che innescherebbero altra confusione, ergo evito, anche perché non è la sezione più opportuna. Per il rispetto e l'ardore d'animo che provo per la mia Terra e tutto ciò che ne concerne, comunque, è mio dovere dare ed avere ogni fiducia nei confronti della famiglia e dell'uomo che rappresenta l'emblema stessa della realtà che non tradirei e né sarei pronta a farlo, per nessun Justine Dynstentoff del mondo.


Ciò, ad ogni modo, non toglie né impedisce che io possa affrontare delle ricerche personali sul nuovo consigliere politico approdato a Mornay con famiglia al seguito. Per scopi puramente scolastici, naturalmente.
Justine Dynstentoff, 56 anni il tre novembre, sposato da trent'anni con Seline Miller con la quale viveva una vita felice senza figli a Bristol, prima di trasferirsi in pianta stabile sull'Isola di Mornay dove gli è stata riservata un'ala del castello da condividere con la famiglia che, oltre alla moglie cinquantenne, include la madre Johanna Rose di 83 anni. Sir Rothenberg è stato così altruista nel permettergli di portare con sé ben due persone e di trasferirsi sull'Isola, concedendogli perfino un'ala del suo castello, vero? Che uomo. La moglie, scozzese d'origine, ha studiato ad Hogwarts ma oltre ad una carriera teatrale dopo l'Accademia Magica di Arti Drammatiche non ha fatto granché (non era dotata, diceva lei, sebbene osservando imparasse tantissimo), prima di conoscere l'attuale marito e diventare letteralmente la sua ombra, la sua manager, la sua protettrice, la sua mentore, la sua tutto. Il padre, russo d'origine ed appartenente alla nobile camerata Schlangenrot (Durmstrang), era un eccelso docente di Bearbeitung (manipolazione) della stessa scuola, morto pochi anni fa per un malore improvviso che l'ha fatto soffocare, sebbene con la bellezza dei suoi 85 anni ci fosse ben poco su cui interrogarsi; la madre era una Guaritrice di Saint George – benché non originaria dell'Isola, il che era qualcosa di non usuale al tempo – fin quando non ebbe il primo ed unico figlio, che la costrinse ad abbandonare Mornay ed il lavoro per dedicarsi totalmente al lavoro di madre e di moglie a Bristol, con il marito viandante fra l'Inghilterra e Durmstrang. Da una famiglia di esperti di più di un'arte magica e non sicuramente a livelli base, non poteva non venir su un altro esperto. Difatti Mr Dynstentoff, dopo aver preso i M.A.G.O. a pieni voti a Durmstrang (indirizzato qui dal padre), approdò all'Accademia per gli Studi Biomagici Erbologici e Zoologici “Hector Tulange” per la sua sfrenata passione per il mondo vegetale ed animale e, puntualmente dopo tre anni esatti, consegnò la sua tesi sperimentale sulle piante sporigene ad innesti prima di essere letteralmente risucchiato dalla popolarità per la stesura di un libro in chiave moderna sulle spore magiche. In sé il libro era una pubblicazione puramente accademica e teorica, ma il fatto che fosse pieno di metafore (Barristan, metafore, non meteore) sulla sinergia di coppia e sulla resistenza in virtù di un bene supremo, unito al bel sorriso ed allo charme dell'autore, ha mandato letteralmente in brodo di giuggiole le lettrici che hanno estrapolato da quello che era un libro apparentemente noioso ed accademico un avvincente romanzo rosa, un saggio sull'amore. Da qui iniziò la fama di Justine Dynstentoff che, come spesso accade, è sfociata in fama politica, fama che ha portato avanti qui e là per tutta la parte orientale dell'Europa magica, facendolo diventare un oratore delle masse. L'ultimo suo lavoro è collocabile in Scandinavia, stessa ultima tappa di Sir Rothenberg prima di tornare in patria, il che mi porta a pensare che si siano conosciuti lì.
Tutto il resto e tutto ciò che proverrà da questo insediamento lo scopriremo solo vivendo. Vi terrò informati

Ivy Hevenge. Sestina grifondoro, 16 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima Isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Segue 9 corsi, è presidentessa del Probe, presidentessa del Club del Libro e socia del WWFFB scolastico. I due fratelli gemelli Barristan e Lancelot appena approdati ad Hogwarts la faranno impazzire a breve.