T in condotta. T di TreMaghi. T di Troll che fanno incetta delle note più assurde e delle punizioni più esemplari -da leggere con tono ironico- che si possano anche solo pensare. Come potete vedere la lettera T continua ad essere la più gettonata del castello, compreso quel Thingread che mi ritrovo come cugino che ha proprio un talento naturale per prevedere il futuro… e fare il tifo per me, adorabile. O quella nuova terzina, pare si chiami Tequila Turner, addirittura due T in una botta sola nel suo caso. Questa apparente tiritera, in realtà, serve solo a ricordarvi che T in condotta vi perseguita sempre e comunque, inutile provare ad ingoiare le pergamene con le note o inventare qualche omonimo per non sentirvi in imbarazzo. Se proprio volete, però, provate con il cognome Lucky, tanto l'originale sta per lasciare la scuola e gli altri… buona fortuna, appunto. Il mese scorso ricordo di aver scritto che mancava ancora un po' di tempo a Natale e ad essere buoni come vuole la tradizione, mentre l'anno scorso vi ho invitati ad essere carini e coccolosi anche per me visto che non potevo pensare a tutto io. Quest'anno dicembre è già qui e le note fioccano, oh se fioccano! Così come le punizioni, ovviamente. Non so quale perfida creatura oscura possa aver reso la professoressa Helfman incline ad assegnare una punizione senza un solo "zucchero" vergato su quelle pergamene -potrei quasi avere un accidenti- ma forse è l'influsso del marito e -prima di tutto- docente di Difesa Contro le Arti Oscure, Nathan Powell. Ho perso il conto di quante punizioni -sacrosante- ha già assegnato da quando è tornato, ma il bello deve ancora arrivare, lo spero presumo. Mentre attendete le festività confidando in un qualche miracolo che vi salvi, in definitiva, ricordatevi che la notorietà è importante al di là di come arriva. Mi piace farvelo credere.

1. Per quanto io possa essere di mentalità elastica -mentalità, sì- non amo particolarmente certe sceneggiate durante le mie ore di lezione come assistente della cara Maithy. E' per questo motivo che devo conferire una nota di demerito a J. Scott, appartenente alla casata di Serpeverde. Lo studente del primo anno, alla mia richiesta di ricordare alla classe cosa si intenda per morte di una stella, si è infatti alzato dal banco -perchè solo Maithy usa i pouf- e dopo pochi passi si è gettato sul pavimento affermando che quella era la sua risposta. Non lo trovo affatto divertente. 

Andromeda Perringhton

A dire il vero -e stranamente- mi vien da concordare con l'assistente di Astronomia. E parlo dell'assenza dei pouf a lezione, eh! Mica roba da niente. Certo si sta meno comodi ed è difficile dorm… seguire la lezione visto che si svolge la sera, ma poter entrare in aula e trovare degli scomodissimi banchi… è la nuova moda dell'anno, qualcuno lo riferisca alla Helfman. Magari può foderarli -di verde- se proprio vuole dare un tocco personale, ecco. Ma veniamo a questo studentello di larghe e -secondo lui- ironiche vedute. Non è tenero che pensi di essere una stella? No, davvero. E che classe nel mettere su quella scenetta… patetica. Degna quasi di quelle che fingono svenimenti nel veder passare Gregor Darsel. Ah no, quelli son veri, in effetti. E dipendono dalla puzza. Ma, mio caro Scottino, la prossima volta cerca di replicare la morte della stella davanti a me, così mi assicuro di insegnarti anche la colonna sonora degna del caso: il canto del cigno.

2. Durante un'interrogazione a sorpresa di Babbanologia per il IV anno, lo studente H.McNails, appartenente alla casata di Grifondoro, si allontana dal proprio banco avvicinandosi al cestino di rifiuti posto vicino alla lavagna, sedendosi sullo stesso. Interrogato sul motivo di tale gesto, il quartino si giustifica dicendo -cito testuali parole- "Mi rifiuto" . Benchè il resto della classe sia scoppiato in una fragorosa risata, non credo che debba essere questo il modo di affrontare una verifica.

Ophelia Barmoral

Sono sconcertata, dico sul serio. E non per lo stupore con cui la docente di Babbanologia ha accolto la scenetta simil circa ironica di McNails. E neanche per il tifo da partita di Quidditch che ha fatto da contorno. Ciò che mi lascia basita è l'ovvietà di una nota del genere, ovviamente. Cioè, non serviva certo una nota di demerito da parte di un docente per capire che il quartino è un rifiuto, no? Ma del resto -vista la casata in cui si trova- presumo che Heert si stesse lagnando per non essere considerato come tutti gli altri rifiuti che vengono lasciati cadere nel cestino prima di evanescere nella non esistenza. In questo caso, quindi, sento che è mio dovere rassicurarlo in merito: tranquillo, McNails, non sei come quei rifiuti lì. Tu sei già nella non essenza da anni, fidati.

3.  Durante una normalissima lezione di Pozioni per il quarto anno, il silenzio dell'aula è stato interrotto da un sibilo seguito dalla caduta di qualche calcinaccio oltre a W. Filargon, appartenente alla casata di Tassorosso. Lo studente in questione si è reso responsabile dell'incidente accorso, castando un Accendio che ha rischiato di compromettere le pozioni che i suoi coetanei stavano preparando, oltre che la sua. La signorina Wallace potrà confermare come le mie parole invitassero i presenti a castare un Incendio, non un Accendio e, tra l'altro, mi auguro che il signor Filargon conosca le differenze tra i due. In caso contrario adesso le avrà imparate di certo.

Wulfrich Warren

Ho deciso di lanciare una campagna di solidarietà per comprare un vocabolario di lingua inglese -volendo anche snasese se tutti diamo un contributo- per permettere a Filargon di ampliare la gamma delle parole da lui conosciute: una. Ora, al di là del professor Warren che si immagina ancora la Preside intenta a rimestar pozioni in aula, non è possibile che un simile pericolo pubblico sia arrivato sino al quarto anno utilizzando l'Accendio anche per rompere un uovo sodo. Sì, perchè io son convinta che piuttosto che usare un incantesimo più consono o al massimo rompere l'uovo sulla testa di Greywood, Wiamer preferisca sistemarsi l'uovo in testa e castare un Accendio. La cattiva notizia è che le proteine delle uova andrebbero assimilate tramite bocca e stomaco, in realtà. La buona notizia è che l'uovo è un buon rinforzante per i capelli.

4. A conclusione della spiegazione dell'Amortentia agli studenti del sesto anno, mi vedo costretto a sottoscrivere una nota di demerito a S.Medicine, studentessa appartenente alla casata di Corvonero. La sestina, infatti, ha continuato a insistere per tutta la lezione nel voler usare un crine di cavallo piuttosto che un capello umano come parte solubile da introdurre nella sua pozione. Quando le ho fatto osservare che è… sconveniente far infatuare un essere umano di un animale mi ha risposto che con -cito- "tutti  gli  animali che corrono dietro alle gonne delle studentesse, per una volta si può fare anche il contrario". Non la trovo una giustificazione valida. 

Vincent Stars

Parto subito con una domanda: secondo voi quanto può essere dispiaciuto Vincent per aver rifilato una nota in Pozioni alla sorella del suo alter ego pozionistico Stephen Medicine? Io ce lo vedo già quel sorrisino compiaciuto che sull'espressione da bravo ragazzo che si ritrova passerà come un affabile incitamento a servirsi di lui per ogni eventuale dubbio in materia. Come minimo avrà inventato una nuova variante di starsino: l'egoStars a rapida lievitazione, per ovvi motivi che spero di non dover spiegare. La Corvonero invece la capisco eccome: deve essere un trauma ricordare ogni volta di aver avuto a che fare con Bail, ma tranquilla, Sarah, c'è di peggio… no, mi correggo. Anche se la curiosità sulla persona che abbia ispirato l'impuntarsi della bronzo-blu mi resta. Finora ho sempre sentito solo di filtri per oche francesi, lontre crucche… e porci inglesi, già.

Ed eccoci alla fine anche per questo mese. Lo so, lo so, vi sto sempre più simpatica, avrete aggiunto altri curiosi nomignoli ed epiteti a quelli che già snocciolate ogni volta che mi vedete passarvi davanti, ma… che dire? Se non avete altro di meglio da fare non è di certo colpa mia. Vorrei però cogliere l'occasione -vista la citazione di una certa famiglia- per fare gli auguri ai neo genitori ed ex Serpeverde, Dalila ero la stroncaprimini Silver e Stephen sorriso da pubblicità Medicine. In realtà dovrebbero essere auguri doppi solo ed esclusivamente per aver smentito la tradizione di famiglia che vuole tutti con le stesse iniziali. Dopo Stephen, Sarah -e quel relitto di Sami che è loro parente- in molti si aspettavano uno Stupeficium Medicine o -nel caso di una bambina- Sfinge Medicine. Pericolo scampato, anche se io controllerei il secondo nome che hanno dato a quell'esserino piagnucolante. Non si sa mai… 

Anne Burton