Già, osare. Osare cosa? Ma è ovvio: osare unirsi a questa congrega di matti! Ma andiamo per gradi. Io, ovviamente, non ho bisogno di presentazioni. Spero che voialtri stiate facendo il vostro dovere in cabina elettorale, votandomi come miglior scribacchino dell'anno… perché diciamocelo seriamente: chi si è tuffato nelle situazioni più rischiose, con le persone più sadiche (leggasi Miss Meng)? Eh? Il sottoscritto, esattamente. E per confermare la mia fama di intrepido reporter, ho indagato a fondo le caratteristiche di un club che sta prendendo sempre più piede all'interno del castello. Teatro. Quando sono andato a teatro con la mia mamma, la cosa più interessante che ho trovato è stata il lampadario. Ma senza pregiudizi mi sono accostato a questo articolo, procedendo come mio solito e quindi prendendo in considerazione le parole di chi è dentro la cosa, attivamente. Per primi ho intervistato i due secchion… ahem, studenti che hanno promosso l'idea. Loro sono Allen e Savin. Su, fategli sentire un po' di calore! – comunicazione di servizio: Per leggere l'ultima frase è necessaria una musichetta di entrata… di quelle tipiche dei talk show babbani.

T: Buonsalve Mr Hollowdale! Ciao Savin! E' vero che mentre nessuno guarda vi piace tenervi per mano?
A: … ma no… che bolide di domanda.
S
: neanche per sogno! Queste sono le tipiche domande che ti aspetti dalla Voce.
Ehi! Non sono mai stato definito "tipico". E comunque è risaputo che ogni tanto vi date la mano, quindi poche ciance.

Leggo che questo è un articolo riguardante il gruppo di teatro, quindi cambiamo argomento. Come è nata questa meravigliosa idea?

A: l’idea è venuta a Savin. Ha cominciato a seguire il teatro e… ma forse lui può dirti qualcosa in più!
S: sì, l’idea è stata mia e dopo ho coinvolto Allen. Devo dire che ne è stato quasi subito entusiasta anche lui. Comunque… ho letto su degli annali che esisteva un club di teatro ad Hogwarts, guidato da Martin Shearsmith, l’interprete di Merlock Holmes per cui ho una passione. Ho continuato a documentarmi e dopo un po’ è nata l’idea di riportare in auge il club.
Oook. E se l'idea sia stata buona o cattiva… possiamo parlarne.

T: Chi è Martin Shearsmith? Che rapporto vi lega a lui? E' vero che mentre nessuno guarda vi piace tenergli la mano?
A: Martin è una persona dalle idee estremamente interessanti! E' un attore molto famoso e anche il fondatore originale del club di teatro. Lo abbiamo invitato proprio per questo motivo e lui si è mostrato davvero gentile e interessato e probabilmente assumerà un ruolo fisso nel club.
S: hai una fissa per questa domanda? La risposta è no. E comunque Martin è un grandissimo attore che chiunque frequenti questo ambiente non può non conoscere.
Mmhh… io dico che c'è del tenero. Anche perché Allen, che è quello onesto di voi due, non se l'è sentita di mentire sul tenersi per mano. Non che ci sia nulla di male, neh! Mio zio Flint teneva sempre per mano il nostro cane. Quello sembrava un po' strano.

T: C'è qualche talento o viceversa qualche capra che il palcoscenico ha già provveduto a mostrarvi?
S: la performance di Vaniglia è stata memorabile. Certo, anche Calypso è stata bravissima, e James… tutti sono stati delle piacevoli sorprese, ma Vaniglia è stata grandiosa. Ci ha fatto ridere da matti. Poi ci sono stati anche quelli che hanno usato il loro tempo per divertirsi a prendere in giro gli altri… Come la Seywright. Nessun talento o attore nato, comunque, dopo un incontro non si può ancora dire.
L'interpretazione di quel pezzo di serpe che è la VonSchuster l'avrei voluta vedere. Su Erin, c'è poco da dire. Una ragazza capace, tanti cuori per lei.

T: C'è un aneddoto in particolare riguardante questo club che vi sentireste di condividere con i nostri lettori?
A: è successo che alcuni studenti abbiano preso il teatro come palcoscenico per i loro scherzetti. Difficile dire se questa cosa fosse premeditata maa… direi che assurdamente è stata istruttiva!
Sssssssse lo dici tu.

T: Personalmente ho apprezzato l'interpretazione di Rober DeGhiro in "Mago Scatenato". Mi rendo conto che il cinema non sia nobile come il teatro, ma sono troppo piccolo e ignorante per farmi veramente piacere quest'ultimo. Convincetemi del contrario!
S: ho visto un film questo Natale, e c’erano delle grandi espolosioni. Belle, eh? Ma tu pensa avercele davanti. L’adrenalina di qualcosa che puoi toccare e respirare, il calore di un'esplosione che puoi percepire addosso! Ci pensi? Altro che vedere tutto da una scatola animata.
A natale vedo solo i CineBacchettoni… e mi spanzo dalle risate. Ah, se mi volessi far esplodere andrei da Medicine e gli direi che preferisco mangiare il gesso piuttosto che fare compiti di Pozioni.

T: Salutate i nostri lettori interpretando il vostro compagno!
A: mi auguro che l’intervista vi abbia incuriosito, passate pure a trovarci al club il venerdì sera!
S: spero di avervi fatto appassionare e vi ringrazio per averci letto! Saluto Nadine che sicuramente mi sta leggendo e mando un bacino a Eeri! Ciao a tutti!
Siete entrambi scarsi. Scarsissimi. Allen sembrava Rosmilda e Savin… Savin sembrava un gatto con le ali.

Liberatomi dal gravoso impegno di intervistare queste due brave personcine – che, per inciso, sembravano essere poco propensi a stare in una stanza insieme. Problemi in paradiso? – ho potuto confrontarmi con una mente sopraffina quale quella del celebre attore Martin Shearsmith. Ho ricevuto anche un'offerta in galeoni da parte di un giornale scandalistico, interessato alle notizie relative al nostro guru… ma Leroi ha intascato tutto e io non ne ho più saputo nulla.

T: Bonnesoir Mr. Shearsmith! Oh, non è un cognome francese? Perfetto, allora mi esprimo nella nostra lingua. Meglio, visto che in francese so dire solo bonnesoir. Allora, cosa ha portato un attore del suo calibro a sposare il progetto di questi studenti volenterosi?
L'attore mi risponde solo dopo aver accolto la richiesta di una studentessa ed essersi esibito recitando un passo del monologo finale dell'opera Always, che lo vede protagonista nel ruolo di Severus Snape. Ancora con gli occhi lucidi, afferma:
M: preferisco anch'io di gran lunga la nostra lingua al francese, a meno che non dobbiamo discutere di cucina, ma credo che non sia questo il caso.
Pausa. E' forse dispiaciuto?
M: è molto semplice, a dire il vero. Un incontro fortuito, una richiesta ed un po' di nostalgia. Sono sempre stato molto affezionato ad Hogwarts, e le parole che ho recentemente avuto modo di scambiare con un paio di studenti prendendo un tè ad Hogsmeade hanno reso più difficile del solito non indugiare sui vecchi ricordi. Uno di questi studenti era Allen Hollowdale, che non molto tempo dopo mi ha informato con una lettera del lavoro che avevano cominciato a fare qui con questo club, su iniziativa del suo amico Savin Reid. Sono molto contento che mi abbiano coinvolto, chiedendomi una mano. Durante il mio soggiorno ad Hogwarts da studente avevo intrapreso anch'io un progetto simile con i miei compagni, e ricordo ancora quanta fatica e problemi comportava poter contare solo sul nostro entusiasmo e la lettura di qualche libro che spesso non eravamo nemmeno in grado di scegliere con criterio e cognizione di causa. Ma, sì, insomma, l'entusiasmo è la qualità che più incontra la mia ammirazione, e credo che un giovane entusiasta sia ciò che c'è di più prezioso a questo mondo. Avere una parte nell'incanalare e guidare questo entusiasmo è per me un grande onore, oltre che un immenso piacere.
Sono commosso. Mi farei guidare in battaglia da quest'uomo. ALLA CAAARICAAA!!!

T: Che ricordi ha del castello? Che differenze trova tra gli studenti di oggi e la sua generazione?
M: quelli di un giovane entusiasta. Provengo da una famiglia babbana, quindi i miei ricordi di quegli anni sono permeati da un senso di novità e meraviglia che ancora oggi ha un sapore dolcissimo. Ero pieno di energie e partecipavo a tutte le attività a cui avevo il tempo materiale di partecipare: Quidditch – a proposito, com'è andata la squadra di Corvonero, quest'anno? – club dei Duellanti, altri club e seminari vari, di teatro… Pozioni… eccetera. E facevo tutto divertendomi moltissimo. Sulle differenze non posso ancora pronunciarmi, quello che posso affermare con sicurezza è che i cambiamenti nel nostro mondo avvengono generalmente in maniera molto, molto lenta. Ma io ho questa percezione soltanto perché sono istintivamente portato a fare un paragone con la società babbana, che non ho mai smesso di frequentare. Rispetto a quel mondo lì, in cui ogni novità ed ogni generazione si pone – e talvolta si impone – come rivoluzionaria rispetto alla precedente, incontrare una nuova generazione qui è un po' come immergersi in un fiume le cui acque scorrono placide.

T: Devo dire che è sempre un onore avere a che fare con delle celebrità. Mi autografa la pancia?
M: Perché la pancia? Posso suggerire un foglio di pergamena? Durano di più e non sentono il solletico – non solitamente, per lo meno.
O la pancia o niente.

T: Saluti i nostri lettori come li saluterebbe il suo vecchio professore di pozioni! I professori di pozioni sono sempre i più cattivi, no? Ciao Octy!
M: ed 'Octy' sarebbe il professor Oven? Non ho ancora avuto il piacere di incontrarlo, e non sapevo di questa Legge Universale sull'Assoluta Cattiveria dei Professori di Pozioni. Dev'esserci stata un'anomalia quand'ero studente io, dato che a terrorizzarci ci pensava la Professoressa di Antiche Rune. Quello di Pozioni, invece, Jack Lloyd, aveva tre grandi passioni – oltre al contenuto dei calderoni, ovviamente -: il jazz, i sigari e Paco, il pappagallo arancione che lasciava a farci lezione quando aveva un'impellente bisogno riaccendere il sigaro. Credo che lui e Paco insegnino alla Tulange, ora, l'Accademia per gli Studi Biomagici Erbologici e Zoologici. Quindi, insomma, era quando si usciva dall'Aula di Antiche Rune che si sentiva ancora nelle orecchie l'inquietante eco di espressioni come ‘DIIII-SASTRI! SIETE DEI DIIIII-SASTRI! MANNAGGIA A GRINDELWALD!’. Se devo salutarli come il mio vecchio professore di Pozioni, consiglio ai lettori di leggere quest'ultimo pezzo ascoltando ‘Bombarded, Bewitched, Bothered’, la versione strumentale.
E qui, si mette a canticchiare un pezzo mai sentito, ma con una classe infinita e arrivando a sembrare tutta un'altra persona.

Diciamo dunque che tirando le fila del discorso, si può facilmente dire che se Mr Shearsmith resisterà alla guida di questo club, le adesioni dovrebbero fioccare come le T dopo una verifica di Storia della Magia. Se egli per un qualsiasi impegno extrascolastico dovesse mancare una puntata, questa serie andrebbe a toccare tematiche più horror. Non voglio proprio immaginarmi un'opera teatrale gestita da Savin e Allen. O forse sì? Ultimamente ho un singhiozzo perenne e ci vorrebbe proprio un bello spavento.

Tarazed Conway. Corvonero, II anno. Entrato nella voce inizialmente sotto consiglio-ordine di mamma, evidentemente insoddisfatta di una condotta scolastica lassista e insofferente, prova ora un insano piacere nell'aggiornarsi sugli accadimenti che lo circondano e nel raccontarli attraverso il suo originale punto di vista. Gioca nella squadra di quidditch , se per giocare si intende tenere caldo alla panchina che altrimenti " potrebbe raffreddarsi, piccina " [ cit ] . Crede di essere universalmente amato dai propri coetanei, quando in realtà la maggior parte lo ritiene uno ragazzino psicopatico dall'umorismo incomprensibile. Ha un topolino enfatico di nome Bobo che soffre di personalità multiple e al quale ha attribuito la funzione di propria coscienza. Vive un rapporto controverso con gli studenti più grandi, alcuni li venera sulla base di idee fuori dal mondo, altri li perseguita con scherzi e prese in giro guadagnandosi fatture e smutandate.