Attacco all’Hogwarts Express da parte di tizi trasfigurati da sciacalli, studenti cruciati, due docenti morti, un barbone stecchito, il curatore del Museo di Storia della Magia scomparso e poi stecchito anche lui. Blablablabla. Si respira un clima così depresso che l’unico modo per tirarsi su il morale sarebbe quello di tuffarsi nella mega fontana di cioccolato comparsa un mesetto fa in Sala Grande. Magari tuffarsi in mezzo al cioccolato  mezza tonnellata di api frizzole, Everdream, MissingColors , Glis, Pallini acidi, Zuccotti di Zucca eh… bhè si avete capito. Qualcuno un tantino più sensibile potrebbe anche provare ad annegare in questo paradiso terrestre. Non sarebbe bellissimo? No, scherzi a parte: ragazzi non provateci a casa. E neanche a scuola.

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In mezzo a questo clima depresso e lugubre, è bello sapere che c’è qualcuno che non si deprime così facilmente e sa ancora come divertirsi e far divertire (non come il rompiboccini di turno che ti appioppa uno sguardo truce addosso se ti metti a ridere perché “Ti rendi conto la gravità di mettere in moto QUEI muscoli facciali in un momento come questo? Meriteresti di essere messo alla gogna per questo, cioè”). E’ il caso di Hector Wittie, proprietario del DNA Cafè (Day and Night Art Cafè) che lo scorso 29 Novembre ha organizzato la prima edizione del Torneo di Quizard marchio, appunto, D.N.A Cafè. Quattro gruppi di intraprendenti (e probabilmente anche un po’ brilli) maghi si sono scontrati in un SuperQuiz all’ultimo colpo di bacchetta. Campo di battaglia? Cultura generale, incantesimi, le fonti mi riferiscono pure una domanda Hogwarts. I concorrenti, appartenenti alle squadre dei Maridi, Goblin, Elfi e Centauri , combattono strenuamente per conquistare più puffole possibile: una puffola per ogni risposta giusta, due però se la squadra è stata la prima a rispondere. Ogni penalità faceva perdere una puffola alla squadra. Dopo una prima metà gara che ha visto in testa Maridi e Goblin, i Centauri e gli Elfi hanno recuperato terreno rispondendo esattamente alla domanda “Quante armature ci sono nell’Aula Difese delle Arti Oscure?”, creando una situazione di parimerito sia per i primi che i secondi. Solo un breve tentennamento per i Maridi alla seguente domanda “Qual è l’incantesimo che si usa all’ora del tè?” per poi risalire al primo posto in classifica, seguiti da Elfi, Goblin e Centauri. Ed è azzeccando a scegliere le opzioni su “Chi era Urg lo Sporco?” che i Maridi si sono aggiudicati la vittoria. Il premio? Trofei a forma di maridi che la squadra composta da Clarence Colton, l’ex Caposcuola Tassorosso Hypnos Barrach, Ilary e Adam Wilson hanno avuto l’occasione di riempire (e chi lo dice che i trofei sono solo soprammobili prendi polvere?) con i cocktail della casa.  Il locale di Diagon Alley infatti, oltre a essere diviso nettamente in una parte diurna arredata all’antica e che funge da salotto letterario per maghi più o meno acculturati (stile Horklump, per intenderci) e in una notturna che funge da pub, produce una serie di cocktail corretti con piccole dosi di pozioni per il cambiamento di stato. Pozione dell’allegra compagnia, tartagliante, del canto continuo, un avventore distratto potrebbe ritrovarsi femmina da un momento all’altro bevendo una GenderBender. Sembra che gli stessi vincitori durante la gara siano stati più allegrotti del solito. Colpa di un Marry Mate di troppo? Potrebbe darsi.