C'era una volta un tale che si divertiva a contare i suoi gatti e metterli in fila per sei, e che ogni volta ci rimaneva abbastanza male perchè gli avanzavano due gatti e non sapeva mai che farsene. Incredibile cosa si possa trovare sfogliando libri in biblioteca, si; mica me la sono inventata di sana pianta, questa cosa. Mi dispiace solo che questo tipo sia vissuto più di un secolo fa, altrimenti non avrebbe avuto questo problema: insomma qui e di questi tempi al limite c'è il problema opposto. Ma iniziamo dall'inizio. 
L'altro giorno, infatti, me ne stavo sola soletta in redazione a cercare l'ispirazione per un articolo, quando ho visto arrivare un gufo spennacchiato con una lettera. Non vi dirò il mittente di questa, gli informatori devono comunque rimanere segreti, fatto sta che ho ricevuto notizie da Hogsmeade su un fatto piuttosto sospetto e curioso. Pare che ultimamente stiano scomparendo animali di piccola taglia come i topi o soprattutto… i gatti! E il villaggio è ormai pieno di quei classici volantini che si appendono in questi casi, simili a quelli divulgati quest'estate per capirci. Letteralmente tappezzato, come ho potuto constatare durante l'ultimo fine settimana mentre andavo in giro a caccia di notizie, pronta a mordere chiunque provasse a impedirmelo.
La fonte parlava di animali scomparsi, perciò ho deciso di andare a chiedere informazioni più precise ai proprietari degli animaletti scomparsi; così ho fatto. Le reazioni degli abitanti di Hogsmeade sono state le più disparate: chi preferiva non rispondere alle mie domande per non toccare l'argomento, chi non sapeva nulla dell'accaduto e chi infine ha accettato di raccontarmi qualcosa, anche se nulla è stato troppo utile alla causa. A parte una anziana signora, la signora Grethel Zoarial, che mi ha fermata lungo la High Street per farmi i complimenti per il colore di capelli, dicendomi poi di aver visto una specie di puffola pigmea dello stesso colore, in giro. Alchè la cosa mi è sembrata sospetta; le puffole pigmee assumono sfumature di rosa o al limite viola, per quanto ne so io. Mai gialle. Per questo motivo ho deciso di andare a cercare informazioni in biblioteca, e credo che la Hawthorne non sia stata particolarmente contenta quando le ho riferito che stavo cercando un libro che parlasse di puffole pigmee gialle. Mi ha guardata storto, probabilmente pensando anche lei che le puffole pigmee non possono essere gialle, ed è andata via indignata quando le ho chiesto se sapesse indicarmi un libro simile.
Questo perchè non faccio Cura, eh. Ma fortunatamente -non volevo chiedere a Powell per evitare di essere mangiata viva- ci ha pensato Elisabeth Chevalier a darmi l'illuminazione necessaria, consigliandomi di prendere in prestito qualche libro di Cura gli incontri che si fanno nei bagni!.
Sinceramente non ho ancora trovato nulla che possa essere utile per capire che cavolo potrebbe essere successo a Hogsmeade, anche se continuiamo a sperare in una fuga di massa. Magari è periodo di amori anche per gli animali! Già che ci siamo, comunque, vorrei attirare l'attenzione su un'altra cosa inerente successa negli ultimi giorni, però qui ad Hogwarts. Non so che strane sostanze girino nei sotterranei quest'anno, e ho visto già qualcuno pronto ad aprire giri di scommesse clandestine, ma i Tassorosso sembrano essere in gran forma -ve l'avevo detto!- e sono addirittura primi nella Coppa delle Case. E' probabilmente la prima volta che vedo una cosa del genere da quando sono al castello, ma sorvoliamo su questo che non c'entra nulla. Questo successo in casa Tosca ( ci voleva la Barmoral a farli svegliare? ) forse non è ben visto, tant'è che sono iniziati a sparire gatti anche qui. Come ad una certa Sophia Alexander, che ha messo un disperato volantino in bacheca nel tentativo di ritrovarlo. Secondo me può considerarlo bello che morto, oramai. I più speranzosi potrebbero ipotizzare una improbabile fuga amorosa insieme ai gattini di Hogsmeade, anche se non è escluso che il loro destino abbia avuto una svolta comune in un altro senso, e non sarebbe propriamente una buona notizia. Oppure qualcuno vuole iniziare una campagna di terrorismo psicologico verso i tassorosso, per bloccarli nella loro inarrestabile ascesa alla Coppa. O, ancora, la collezione di gatti delle settimine serpeverde potrebbe aver acquistato un nuovo elemento… vorranno superare il tizio della storiella, quanto a numero di gatti. Insomma, le ipotesi sono svariate; per quanto ne sappiamo potrebbe essere stato usato da un crucco per riaggiustarsi la pelliccia, o da una mangiarane con nostalgia della Novelle Cusine. Ciò che è certo è che queste sparizioni ravvicinate siano un brutto affare che puzza. Come è che si dice; qui gatta ci cova.

Margareth Lowenn