Io lo dico sempre che l'educazione è ormai morta e sepolta. E non sono quelle rare eccezioni come Donegal a fare la differenza, soprattutto se oltre all'educazione non riescono a fornire molto altro. Anzi, la prossima volta che il piccolo Grifondoro vi chiede di passargli il sale, per favore, passategli anche le saliere delle altre tavolate, chissà recepisce il messaggio.
Dicevo che l'educazione è ormai una Chimera, e neanche. Almeno di Chimere ogni tanto in Grecia se ne avvistano ancora. E ai maghi di oggigiorno non solo manca educazione e sale in zucca, ma anche una base solida in Difesa contro le Arti Oscure. Arriviamo ai fatti e capirete.
Siamo al Mercato dei Troll, sabato 24, in piena mattinata. Per gli ignoranti cui questo nome non dice nulla, si tratta del mercato magico per eccellenza, che si svolge ogni sabato ed è costruito su un nodo spaziale, per cui non si trova mai due volte nello stesso posto, tanto che per accedervi serve un gettone speciale che segnala di volta in volta il luogo. Molti maghi e streghe non disdegnano una visitina al mercato, e in effetti vi girano anche altre creature, tanto che gli stessi guardiani delle porte sono mezzi goblin, a quanto pare. Il 24 mattina il mercato si è tenuto poco fuori Canterbury ed ecco perchè sono venuta a conoscenza di quanto successo. E' bastata la testimonianza diretta di mia sorella Astrea.
Astrea mi ha raccontato che era tutto molto ordinario. Bancarelle che si ripetevano di tanto in tanto, come ogni nodo spaziale impone, venditori che gridavano per attirare l'attenzione, crupsitter che ingombravano il passaggio con decine di bestiole al guinzaglio e così via. Ad un certo punto, proprio a pochi passi da lei, una donna è volata a gambe all'aria, presumibilmente da sola. In realtà, come ha riferito ancora urlante a terra, dichiarava di essere stata spinta ma di non aver visto nessuno. Sono scattati subito i fischietti dei guardiani delle porte, che si sono mossi per controllare la versione. Nel mercato infatti, per questioni di sicurezza, è vietato usare disillusione o mantelli dell'invisibilità. Non hanno trovato nessuno, tanto che la strega in questione è parsa un po' suonata, ma il punto non è questo. Poteva essere classificato come un banale incidente, almeno finchè un mago di passaggio, vedendo la strega contorcersi a terra, ha detto "Perchè nessuno aiuta quella povera Megera a rialzarsi?" Astrea mi ha raccontato che il silenzio che è seguito si poteva tagliare a fette. La strega a terra è balzata immediatamente in piedi, ha preso il mago per gli alamari del mantello e ha urlato "MEGERA A CHI?!" Insomma, per farla breve, si trattava solo di una strega non esattamente affascinante, magari col viso anche un po' contorto per la paura dell'aggressione. E potete ben capire quanto non abbia gradito essere scambiata per una Megera. Ha urlato tanto che sono dovuti intervenire gli Auror di pattuglia per separarla dall'uomo e ha continuato a urlare mentre due Auror la scortavano fuori dal mercato e adesso, pare, voglia un risarcimento per danni fisici e morali. Mi sento però di spezzare una bacchetta a suo favore: se vi avessero dato della mangiabambini dall'aspetto orribile, Megera o Orco che dir si voglia, voi avreste reagito con più eleganza? E anche se fosse stata una Megera, era davvero così necessario sottolinearlo? Magari non è la prima della lista per essere invitata al ballo – perchè, a proposito, qualcuno sta sicuramente per invitarmi al Ballo, VERO? – però non dimentichiamo che le Megere si stanno riabilitando e non dev'essere facile smettere una dieta a base di carne umana.
Avrete quindi capito dov'è che manchiamo di educazione, anche se a tutti gli effetti quel mago ha tentato di essere gentile. Allora il problema di fondo qual è? Capire quanto sia rischioso non riuscire a prendere nemmeno una A in Difesa contro le Arti Oscure, tanto da non saper distinguere una strega arrabbiata da una Megera. Il prossimo passo quale sarà, scambiare delle Arpie per gufi postini e usarli per mandare lettere a mamma e papà?

Vega Rushton