Immagino abbiate capito che noi della Voce ogni mese – o quasi – prendiamo un tema e lo usiamo come filo conduttore del nostro giornalino. Nulla di più facile, per voi, stabilire il tema di questo mese… giusto? Sbagliato! L'argomento dilagante di novembre è stato si Mornay, ma solo in apparenza: personalmente, ho trovato un altro filo conduttore che si estende a un'area più ampia de La Voce. A partire dalla serata di Halloween, e dagli innumerevoli scherzi fatti da chiunque.
Corridoi spaventosi, gente che ha rischiato di perdere una gamba negli scalini truccati, fantasmi finti, cadaveri di qualsiasi tipo, orsetti raccapriccianti e chi più ne ha più ne metta. Eppure è bastato molto poco a generare scandalo e attirare l'attenzione più di tutto il resto: cinque mantelli rossi, ma stavolta non di Cavalieri. Non sarò ripetitiva, perché tante cose le ha già dette Vinnica nella lettera mandata all'Eco. E sono ancora profondamente colpita dal pezzo di Sami, non smetterò di ripeterlo. Ad ogni modo, tutti voi sapete chi sono le settimine incriminate. Scusate un secondo, ma si è mai sentito di un settimo anno che non organizzasse uno scherzo ad Halloween? E potevamo essere da meno, dato che già tutti ci dicono che siamo un anno vergognoso? Decisamente no. Immaginatevi la nostra sorpresa quando, qualche giorno dopo, ci siamo viste affibbiare una punizione. Così, dal cielo, pluff. Aggravante della punizione è stato il fatto di doverla fare con la Welkentosk, anche se questo con tutta probabilità è dispiaciuto a lei quanto a noi stupide femmine; e ci siamo andate, oh si. Tutte con ben poca voglia di vivere, fatta eccezione per Vinnie che già si pregustava una probabile gita ad Azkaban; ovviamente è rimasta delusa nelle sue aspettative, anche se una sorpresa c'è stata davvero.
Il pomeriggio del 26 Novembre, quando siamo entrate tutte e cinque nello studio della docente per andare a finire i nostri giorni in qualche modo, abbiamo trovato qualcuno che mai ci saremmo aspettate di vedere. Vi siete chiesti se fosse un errore, quel nome a tutti voi ben noto che compare accanto al mio tra gli autori dell'articolo? Non lo è, perché dentro l'ufficio abbiamo trovato proprio Anne. Sulle prime siamo rimaste tutte un po' così, direi abbastanza sorprese di rivederla al castello… o del fatto che la docente – mi asterrò dal commentare il suo modo di vestirsi – abbia chiesto l'aiuto di un essere di genere femminile. Già, ci ha fatto da ospite speciale, ed è tramite lei o meglio tramite un suo ricordo che abbiamo scontato parte della nostra punizione: l'obiettivo era quello di farci riflettere e di sicuro questa parte del piano è andata a segno. Ci siamo avventurate tramite il pensatoio – certo, dopo un bel po' di battibecchi su quale parte del corpo immergerci – in un ricordo della Capa. Un ricordo piuttosto vecchiotto, se si pensa che parliamo di… quattro anni fa, Anne? Comunque con lei c'era un Powell decisamente più giovane e con più capelli, come ha notato Rowena, e alcuni signori sconosciuti che poi abbiamo scoperto – grazie alla stessa ex Serpeverde – essere dei sigillari sotto altre sembianze, mediante Polisucco ovviamente. Non avevo mai visto nessuno sotto Imperio, ma non sono rimasta troppo sorpresa. SO cosa è capace di fare il Sigillo, non sono così sprovveduta, e so anche che in fondo il nostro scherzo non è stata una mossa molto intelligente e delicata ma… non è una cosa a cui avevamo pensato, dopotutto.
Jackie, questa me la devi – anche perché qui hanno scoperto il nostro rapporto morboso, cioè fai qualcosa – ma me la servi su un piatto da verde-argento. Si, per chi se lo stesse chiedendo, non l'abbiamo fatto per sembrare più Serpeverde, per fare le cattive o chissà per quali altri strambi motivi che vi sarete immaginati. Né tantomeno per fregarcene dei danni fatti dal Sigillo anche a qualcuno di voi: ritengo solo che il mantello non faccia il sigillaro, e che quindi si sia fatto tanto polverone per niente. Era una festa, fatta per divertirsi e per scherzare; non abbiamo scelto l'argomento più giusto per farlo, okay, ma le intenzioni c'erano tutte. Inoltre è solo una questione di tempo… mi pare che ora si scherzi facilmente sui Mangiamorte, e il discorso non è forse uguale? Solo che è un aspetto meno vicino a noi, perché si parla di settant'anni fa. Quindi, davvero, chi conosce noi cinque lo sa che forse – se ci impegniamo – riusciamo a fare del male a una mosca. Anzi, nemmeno quella perché se no poi Jackie ammazza noi; eccezion fatta per Rowena, che da buona ex campionessa Tremaghi è piuttosto brava con la bacchetta. Non fateci ancora sentire in colpa, è bastato quest'ultimo mese di lezioni con tanto di riferimenti ogni due per tre da parte di tutto il corpo docente, neanche a farlo apposta. Stavolta le nostre ragioni le abbiamo espresse.
Quelli che stanno tacciando Luthien di essere una Caposcuola corrotta la finiscano, quindi, o dovranno vedersela con noi… e allora si che dovete temere. Kaboom. Un fiorelliiiiino! Ah no aspettate, è un pezzo di carta che mi svolazza davanti e mi ricorda che… ah si. Forse sarebbe il caso che io passi la piuma ad Anne per la sua parte di articolo. Non le ho mica chiesto di venire per vedermi scrivere bolidate. A te, Capa! 

Era uno scherzo. E' bastato molto poco a generare uno scandalo. Tanto polverone per niente. Si, ho sbirciato mentre Margareth, quella che adesso dirige IL giornale scolastico, stava scrivendo la sua versione dei fatti. E si, mi sono trattenuta abbastanza dal commentare sia le sbiadite giustificazioni per una simile trovata, sia il comportamento assunto dalle suddette studentesse persino durante quella che doveva essere una punizione per dar loro una mano nel comprendere ciò che evidentemente non è chiaro: dolore. E morte. Queste balde – solo nei loro pensieri – settimine sono quelle che dovevano pur trovare un modo per non essere da meno rispetto ai settimi anni che le hanno precedute, a quanto leggo mentre parlo con la prendiappunti; beh, io continuo a preferire Halloween con mani che sbucano dal pavimento fregando le scarpe dei malcapitati, ma forse mi accontento di poco, io.
Chiariamo subito un punto, poi: le estimatrici di mantelli rossi non sono state neppure originali, se vogliamo dirla tutta. E non perchè altri due mantelli rossi – Ismail e quel simpaticone di Marea – quello stesso pomeriggio della punizione hanno contribuito a disperdere dei Kelpie assegnando al sesto anno di Cura il compito di riacchiapparli, no. Qualche anno fa Nigel Jarvis si è presentato in Sala Grande per Halloween vestito da sigillaro. Da brave scribacchine quali non sono, le signorine MacGregor e Lowenn possono benissimo andare a chiedergli come si è comportato il corpo docente con lui e cosa ha rischiato per un simile gesto. Magari rivaluteranno anche la posizione della professoressa Welkentosk – che io invece ringrazio – evitando di accusarla solo di essere una maschilista che indossa tubini verdi in procinto di esplodere ad ogni passo anche se questo è vero.
Sapete, il punto del discorso non è la coreografia o il ricondurre quella messa in scena a qualcosa di più grave. Il punto della situazione è che – e mi rivolgo direttamente a voi che durante la punizione avete preferito continuare con le vostre chiacchiere fuori luogo ed inutili – non avete la più pallida idea di cosa voglia dire avere a che fare con il Sigillo di Fuoco o ritrovarsi da un momento all'altro nell'impossibilità quasi totale di usare la magia. O sotto un Imperio che non vi ha maledetto del tutto e che quindi vi fa sentire ogni comando come qualcosa cui avete in parte la coscienza di opporvi, anche se alla fine la maledizione vince su qualsiasi volontà possiate credere di avere. Una lagna? Prendetela come vi pare, non morirò di certo perchè volete continuare a scherzare su una setta che ha ucciso la professoressa Rousier in questa stessa scuola o su un'organizzazione criminale che si è macchiata del sangue di Zephirus Marshall e rapito altri maghi e streghe. Perchè no, nessuna delle povere perseguitate SOLO per aver organizzato uno scherzo di Halloween, ha pensato che un simile ingresso in Sala Grande potesse spaventare i marmocchi – ed è la cosa che mi disturba di meno, immagino lo comprendiate – o potesse ricordare a qualcuno dei presenti gli affetti persi a Londra, nell'estate del 2065. Semplicemente loro… non ci hanno pensato. Non. ci. hanno. pensato. Mi è giunta voce che la cartastraccia firmi editoriali con Think, it's free o qualche versione simile. Se poi neanche chi scrive – parolone – segue i propri consigli, beh, devo forse aggiungere altro in merito? E con questa semplice considerazione vi ho anche risparmiato il giocare a – come lo chiamate? – bubotubero bollente per i prossimi editoriali. Potete tornare alle vostre sfilate di moda, allenamenti di Quidditch o salvaguardia dell'ultimo Ippocampo rimasto vivo (per la cronaca: l'ippocampo è una parte del cervello, ma capisco che non riguardandovi da vicino abbiate pensato alla creatura magica).
Ho acconsentito a mostrare un ricordo personale dell'aggressione subita da me e dal professor Powell tre anni fa, è vero. Se avete un po' di memoria o modo di chiedere a qualcuno di più grande di voi probabilmente avete almeno una vaga idea di quel periodo. Mi è stato chiesto di spendere due parole su quanto mi è successo e l'ho fatto, già. Mi è stato chiesto di spiegare cosa si prova ad aver incontrato sul serio qualche esponente del Sigillo di Fuoco ed è vero, il mantello non fa il sigillaro – anche perchè non sono così Troll da presentarsi in "divisa", sapete? – ma piombare nel mezzo di una festa con incantesimi di scoppio e finti Avada scagliati verso vittime compiacenti e complici mi fa credere che di scoppiato non ci sia solo qualche incantesimo, decisamente no.
Cito testualmente, per concludere: non avevo mai visto nessuno sotto Imperio, ma non sono rimasta troppo sorpresa. SO cosa è capace di fare il Sigillo. Questo mi fa concludere che no, la punizione non è servita a tanto. Anche io sapevo cosa era un Imperio prima di provarlo sulla mia pelle ed anche io sapevo che i membri del Sigillo di fuoco sono so bad. Eppure… non mi serve pensare più di tanto, se anche mi dovesse balzare in mente di vestirmi da Mangiamorte. Avete presente quel "dire NO" che è stato tanto decantato lo scorso mese in contrapposizione al "dire SI" della cartastraccia? Ho deciso di adattarmi anche io. Quindi… NO, dovete ringraziare che il provvedimento disciplinare sia stato solo questo invece di appellarvi ad un concetto di libertà di espressione di cui non conoscete neanche il significato. E SI, non siete all'altezza degli ultimi settimi anni che sono passati da queste parti. Non voi cinque, perlomeno.
ps: Per gli studenti del sesto anno che rincorrono i Kelpie dispersi… tranquilli! Fa parte del tema del mese. Non sapete che i Kelpie trascinano i cavalieri sui fondali?

Margareth Lowenn & Anne a volte ritornano Burton