Sesto anno ascoltami

 

Non vi nascondo che sono rimasta delusa dalla scarsa risposta al mio primo articolo sulla moda magica a scuola. Non solo non ho visto in giro dei miglioramenti, ma, addirittura, i compagni che ho nominato non hanno mostrato neppure un briciolo di riconoscenza. Ricevere un grazie forse era pura utopia, ma almeno uno sguardo d'intesa. Qualcosa che mi facesse capire che avete letto e compreso quel che vi stavo dicendo. Nulla! Bene, questo mese inseriamo una nuova possibilità. C'era anche per il numero precedente, ma forse siete un po' tardi e non ci avete pensato. Dal mese prossimo pubblicherò ogni replica, commento, contestazione e quant'altro vogliate mandarmi. Attenzione: la possibilità è data non solo a chi viene citato e descritto, ma anche a chiunque altro voglia dire la sua. Ragazze orgogliose del loro patetico fidanzato, amici indignati per il trattamento riservato ad un loro caro o fratelli e sorelle premurosi dite la vostra. Questo mese ad esempio ho intenzione di prendere in esame la maniera di vestire di Braden Rothenberg tra gli altri. Se qualcuna di quelle scioccate del fan club non ufficiale del cavaliere poppante vuole mandarmi del pus di Bubotubero puro con una lettera minatoria, almeno spieghi perché. Per aiutarvi in tutto questo, pur considerando che viviamo tutti al castello di Hogwarts e non è poi così difficile incontrarci, metterò nei pressi dell'aula di Divinazione una scatolina incantata in cui potrete infilare i vostri commenti senza che nessuno vi veda. Così, giusto per rendervela ancora più facile.
Venendo al succo dell'articolo: se gli studenti del sesto anno si sono sentiti osservati durante l'ultimo fine settimana ad Hogsmeade, bè, non era solo un'impressione. Io c'ero ogni volta che vi siete slacciati il cappotto perché la camminata vi ha fatto venir caldo e c'ero anche quando ve lo siete tolti per stare comodi a bere una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa. Mi sono sentita quasi dotata d'onnipresenza. Mi piace la patente per la smaterializzazione. Peccato non si possa usare ad Hogwarts. La smetterei di essere sempre in ritardo a Erbologia. In base a questo mio attento studio ho deciso che questo mese sia meglio iniziare prendendo in esame le ragazze. Ho scoperto infatti un caso che mi sta molto a cuore. L'ho battezzato: D.I. ossia Donne Informi. Questo non perché loro lo siano per davvero, ma perché sembrano fare di tutto per sembrarlo. Sono veramente una marea: Starry White, Jennifer Hongrie, Theresa Williams, Bonnie Swans, Lilit Hevenport, Penelope Bennett e potrei continuare trovandone in ogni casata e di ogni personalità. Ok, il vostro corpo sta cambiando, un po' di imbarazzo è normale, ma non potete andarvene in giro come fagotti avvolte in quelle felpone o maglioni Babbani che siano. Madre natura vi ha dato un corpo e dovreste valorizzarlo. Se non ve la sentite, però, nel nuovo catalogo DDNY c'è una linea di camicette che fa per voi. Sono molto carine, avvolgenti e calde, perché incantate per esserlo nonostante i tessuti all'apparenza leggeri. Possono tranquillamente sostituire maglioni dalle taglie più grandi o felponi. Spero di vederne qualcuno addosso alle sopracitate il prossimo finesettimana. Giusto per non denigrare troppo e generalizzare. Qualcosa di carino addosso a queste ragazze c'era, eh. Ad esempio mi sono piaciuti tanto gli stivali della Swans. Il cappellino della Hongrie d'altro canto mi ha fatto pensare che lei non abbia alcuna speranza di vestire decentemente. Magari mi fa ricredere. Seh!
Sono stata incerta sull'inserire nella categoria precedente o meno un'altra persona, ma alla fine ho optato per una categoria a parte. Infatti, per quanto Lila Lamb si infagotti quanto le studentesse precedentemente elencate, lo fa in maniera diversa. Non usa felponi o maglioni enormi, ma gonne orride lunghe quasi sino a terra e maglioni a collo alto che nascondono anche la benché minima parvenza femminile. Lo stile dark è ok, per carità, ma per una ragazza sportiva come lei, con un fisco che vi posso assicurare non ha nulla da invidiare alle modelle di PlayWizard ci vuole qualcosa capace di far risaltare le sue qualità. Sembra che ritenga di avere solamente begli occhi. Ma non è così. Ho scelto un abito che potrebbe impreziosire tantissimo il suo personale senza però scadere nel volgare. Insomma, non si vede niente se non che ha un paio di fianchi.
Una categoria che temo si ripresenterà negli altri anni e con un numero sempre maggiore di rappresentanti è quello delle bambole di porcellana. Avete presente? Sono tutte pizzi, merletti, fiocchetti rosa confetto e azzurro cielo. Sì, lo so. Vien voglia di vomitare arcobaleni. Sia chiaro: a me piacciono i pizzi e i merletti. Ho avuto anche io il mio periodo bambola di porcellana. Però per fortuna è finito subito dopo essere entrata in pubertà. Lo stesso non può sicuramente dirsi per Cornelia Hallen che pur avendo sedici anni suonati continua ad andarsene in giro come una bambina di nove anni. Ora, cara Cornelia, io so che cambiare stile è traumatico, quindi non ti suggerisco niente che indosserebbe la Cole, però – stammi a leggere senza pregiudizi – una camicetta senza pizzi e merletti. Ah? Pensi che si possa fare? Io sono convinta che tu ci possa riuscire. Io credo in te Cornelia e sono certa che in men che non si dica comincerai a vestirti come una della tua età dovrebbe vestire. Prima togliamo i pizzi alle camicette, poi buttiamo alle ortiche i cerchietti con i fiocchetti e alla fine stingiamo ed accorciamo un pochetto le gonne o le allunghiamo, per me non fa differenza, l'importante è buttar via quelle gonne a mezza gamba. Vedrai che cambiamento alla fine.
Un'altra categoria a se stante è quella della hippy Tequila Turner. A me non piace particolarmente, se devo essere sincera e niente mi ha mai fermato dall'esserlo. Però è uno stile originale, chiaramente appropriato alla sua personalità e non mi sognerei mai di snaturare qualcuno che per una volta tanto mostra una nota innovativa. Visto che questa rubrica vorrebbe spingere le persone a vestirsi da maghi e da streghe e lo stile di Tequila, per quanto originale, non è esattamente quello che si trova nei negozi d'abiti magici nostrani, sono voluta andare a controllare come vestono le streghe della sua zona e… sorpresa! Lei ne è una degna rappresentante. Non quando usa roba attillatissima, certo, ma quando si veste da con quei kaftani coloratissimi sopra pantaloni e gotte larghissimi… ci sta. E' una strega sudamericana perfetta. Non so bene se la cosa le costi anche un po' di patimenti, perché l'ho vista in giro a novembre a maniche corte, mentre io indossavo un mantello pesante, ma se è il prezzo di portare avanti le tradizioni della sua gente io la sostengo. Vai, Tequila!  In quest'anno ho trovato qualche luce di speranza, insomma. La cosa non vale solo per Tequila sudamericana, ma anche per uno stile più inglese/scozzese/una delle venti nazioni delle nostre isole. Tra le donne, infatti, Calypso VonSchuster merita sicuramente un applauso per le sue capacità stilistiche. In effetti sembra appena uscita da un catalogo di moda magica e i miei occhi gliene ne rendono grazie. Anche se, dovendole fare un appunto: mostrerei un po' meno la mercanzia. Il mistero è la prima arma di seduzione mi dicono e se fa vedere tutto o quasi al momento topico non ha come sbalordire i maschi. Quindi consiglio un po' più di morigeratezza nel suo caso. Propongo una camicia anche a lei. DDNY anche questa, ma sagomata e con tanti pizzi. meglio se bianca. Sì, questo è il mese della camicetta. Sto praticamente dormendo con il catalogo della DDNY aperto a quella sezione. Magnifica! 
Tra i maschi la moda magica va ancora meglio. Cioè… meglio… diciamo che i maschi vestono più da mago delle ragazze, quanto a numeri. La qualità lascia a desiderare in alcuni casi. Milo Welsh è il non plus ultra della situazione. Senza contare che vado pazza per le sue scarpe italiane, alcune delle quali costano più di quanto mia madre mi dia in un anno. Anche per questo mese il maschio da guardare si trova in zona Medicine. Credo che in questo caso la responsabile sia più sua sorella Dalila. I soldi sono quelli, però.
Comunque magici, per quanto meno modaioli e griffati, sono Braden Rothenberg e Kevin Mordey. Abiti scuri entrambi. Il cavaliere preferisce giacche corte con tanti bottoni sopra camicie dal collo alto e cravatte tono su tono, mentre Mordey nasconde tutto sotto mantelli, spolverini che non slaccia praticamente mai a quanto ho visto. Ok, sono maghi e si vede. Però: un po' di colore vi fa davvero così schifo? Già la Scozia non brilla per il suo clima solare. A vedere voi due si rischia di cadere in depressione. Visto che il mese scorso ho consigliato un accessorio colorato a maghi che solitamente vestono abiti scuri babbaneggianti, a voi, che vestite già da mago, suggerisco qualcosa di molto più glamour: dei mantelli dell'ultima collezione Falce&Babbana. Il colore, lo stile e la classe sono assicurati.
Anche tra i maschi abbiamo gli affezionati del jeans e felpona. Certo, stranamente meno che rispetto alle donne, ma è impossibile guardare Gabriel Cobain senza che accadano due cose: la prima è pensare a Grifondoro, sembra che il suo stile inizi e finisca con l'essere un Grifondoro; la seconda è trovarsi davanti felpa e jeans. Per Gabriel non vanno per niente bene le camicette suggerite alle ragazze, ma spulciando tra le mie riviste ho trovato qualcosa che per lui potrebbe essere perfetto. E' una casacca con i colori del Grifondoro che si può mettere su tutto. In rivista viene indossato su una calzamaglia, ma tranquillo, Gabe, sui calzoni di tela normalissimi sta altrettanto bene. 
Una via di mezzo tra lo stile indubbiamente magico e quello Babbano lo si può vedere nell'accozzaglia di abiti indossati da sestini come quello che dirige il mio giornale e Septimius Sonn. Entrambi usano tantissimo i mantelli, ma sotto, spesso e volentieri vedo abiti Babbani. Il fatto che diano l'idea d'essere di seconda mano mi fa capire che i due non navigano nell'oro. Purtroppo tutto quel che ho da suggerire comporta una certa spesa e devo abbassare le armi davanti alla mancanza di mezzi. Però, ho pensato che se mai un giorno sarete ricchi sfondati, magari avrete da spendere anche per una consulente d'immagine e io mi candido sin da ora a quel posto. Non vi suggerisco niente perché le mode cambiano e non servirebbe a niente, ma in futuro sarò felicissima di infiocchettare la vostra sciattezza.
Bene, anche per questo mese abbiamo finito, ma riprenderemo, eh! Il prossimo sarà il turno degli studenti del quinto anno. Ho già adocchiato qualche caso disperato, ma c'è anche chi potrebbe aver giovamento dal mio buongusto. Quindi quinto anno: comprate La Voce degli Studenti il mese prossimo. Tutti gli altri, se voglio commentare quanto letto questo mese: scatolina nei pressi dell'aula di Divinazione.

 

Britney QuillsE' una settimina Serpeverde. Veste spesso e volentieri di rosa e fuxia. Ha le ossa grosse, dice lei. Altri dicono sia grassa, altri ancora che abbia sangue di gigante. Va forte negli incantesimi domestici. E' profondamente romantica, ma ha dovuto imparare a nasconderlo. Le piace il gossip e, pur sapendo che a La Voce degli Studenti non è ben visto, non riesce a non farne almeno un po' in ogni suo articolo. Sogna di sposare un buon partito e mettere al mondo tanti figli. E' sempre a caccia di appuntamenti nella speranza di incontrare l'anima gemella. Se siete maschi, l'avete conosciuta ed ancora non vi ha chiesto di uscire: preoccupatevi, vuol dire che siete ripugnanti.