Il Campionato di Lega non è ancora iniziato, eppure le premesse che hanno riguardato il mercato estivo lasciano presagire un grande rimescolamento di carte – non ancora concluso nel momento in cui andiamo in stampa – che darà sicuramente del materiale di prima qualità agli appassionati così come a chi è chiamato a scrivere su qualche testata giornalistica. Nel mio piccolo – conscio di come il prossimo anno sarà il primo da lettore di questa stessa sezione de La Voce – cercherò di non farvi mai mancare un commento quanto più oggettivo e particolareggiato di quello che riguarda la Lega Britannico-Irlandese ed eventuali concorsi annessi, ma senza per questo perdere quell'animo curioso che mi ha sempre portato a pormi – e rigirare a voi – le domande più disparate.
Prima di iniziare qualsiasi analisi in merito agli stravolgimenti del mercato estivo, però, credo sia doveroso da parte mia esprimere un ringraziamento accorato e dovuto a quelli che per qualcuno sono semplicemente nomi che compaiono negli articoli di settore, ma che per chi ama questo sport e lo segue da tempo, saranno sempre delle stelle, anche se hanno illuminato cieli che non si avvicinano al nostro tifo. Sto parlando di giocatori come Terry Homley, Rotuwe E'Tombo, Alexander Zedler o Tricia Spencer. Mi sto riferendo alla sensazione di abbandono nel non veder più sfrecciare Billy Fletcher o Zemlij Ljutevartsk, magari per sfuggire ad un bolide di Hasan Heça. Tutti questi no, non devono essere considerati solo dei nomi, ma dei maghi e delle streghe che ci hanno regalato attimi di pura magia, magari anche senza ricevere gli onori che avrebbero meritato, e che oggi – giunti al termine delle loro carriere sportive – ci permettono di poter raccontare di loro a chi verrà dopo e si domanderà com'erano o cosa avevano di speciale. A parte la fortuna di guadagnarsi da vivere volando, certo. Giocavano a Quidditch e, senza che i bacchettoni pronti a puntare il dito su guadagni da favola e vita semplice possano aprir bocca, mi hanno fatto sognare e credere che un'ora di evasione dalla realtà (spesso anche meno, dannato boccino!) valga i loro soldi e la vita "semplice" che si dice abbiano. Quindi GRAZIE per tutti questi anni, davvero.
E poi…poi ci sono altre notizie, quelle che dividono le tifoserie e ribaltano le considerazioni che si avevano verso questo o quel giocatore almeno sino a due giorni prima. Se c'è chi ha appeso definitivamente la scopa al chiodo, infatti, lo stesso non si può dire per altri che – semplicemente – hanno cambiato panorama preferendo i classici "altri lidi", come direbbero i Babbani. Come i più attenti tra voi ricorderanno, l'anno scorso uno degli abbandoni più clamorosi – e risentiti – è stato quello di Dirk Hargreaves ai Bats, "saluto" che in molti sostengono sia costato tanto alla squadra irlandese nonostante l'inserimento di un pezzo da novanta come la Liece. Quest'anno – ed i temporali in arrivo in quel di Scozia lo dimostrano – nuvoloni bassi e densi si aggirano invece attorno a Montrose, laddove un fuggitivo Jurgen Innerson ha lasciato una lunga scia di pianti e capelli strappati, a quanto pare. Certo, a dirla tutta bisognerebbe sottolineare i trentaquattro anni del battitore fresco acquisto delle Vespe a fronte dell'estro dei vent'anni di Dragos Marea chiamato a completare lo scambio tra le due squadre, ma se a Montrose avevano già storto il naso per l'arrivo di Dakota Bird, di certo la partenza di Innerson non contribuisce a creare un clima disteso, dopo (e nonostante) la vittoria dello scorso Campionato di Lega. Di contro, seguendo lo spostamento dell'ex Capitano delle Gazze, non si fatica a constatare come la squadra che più di tutte ha messo mano al portafoglio è stata proprio quella di Wimbourne che in un sol boccone ha fatto suoi anche Cyrene Xanthi – sempre dai Magpies – ma soprattutto Caterina Bragagni e Florin Taanpaa che saranno anche sulla via del declino, ma garantiscono sempre un certo effetto se affiancati nella stessa formazione.
Altro trasferimento di peso è stato anche quello dell'ex battitore dei Falcons Maris Valmiera approdato in quel di Kenmare con buona pace, si fa per dire, di Joe Greywood estromesso dalla squadra titolare da quel che si dice. E anche se è fuori discussione che dovendo scegliere tra Greywood e Nigel Yarvis la scelta verta sul più esperto e rodato. Profumano invece di campionato estero gli innesti di Augustyn Vrawdeunt – battitore in arrivo alla corte dei Falcons dalle Fiandre – ed Emilce Laprovittola che si è trasferita invece dal Sud America direttamente a Holyhead.
Dopo la deludente stagione dell'anno scorso, qualcosa si è mosso anche dalle parti di Ballycastle e non ci si poteva aspettare altro considerando l'innalzarsi della protesta della tifoseria dei Pipistrelli. Se lo scambio tra Juliet Lucky – fuori per gran parte dello scorso campionato a causa della gravidanza che l'ha resa mamma di uno splendido bimbo – e Riedle Streitmorge non ha ancora fatto sbilanciare nessuno in un verso o nell'altro, però, l'arrivo di Jarmila Fogarty dai Pride e la cessione di Emil Hallfredsson agli Arrow hanno fatto si che alcune frange della tifoseria abbiano manifestato apertamente il loro disappunto, sebbene lo stesso non sia ancora sfociato in alcuna contestazione aperta.
Quest'estate – ed il ritiro di Capitan Homley – ha portato aria di rivoluzione anche a Wigtown, laddove la squadra del mio amico Robert si è aggiudicato qualche scambio più o meno favorevole, a seconda dei punti di vista e dell'umore del momento, direi. Se l'arrivo di una nebulosa Anna Repin, stando al suo rollino di marcia dell'anno scorso, non lascia presagire nulla di ottimistico, infatti, la cacciatrice – ed ex Harpies – Jordan Zaccheus promette bene vista la sua giovane età ed il dinamismo mostrato durante i primi allenamenti. Certo, le Mannaie dovranno mettere in conto il tempo necessario ad ammortizzare una simile rifondazione dalla base, ma questo è pressapoco lo scotto che pagheranno anche altre squadre toccate in modo più o meno evidente da ritiri e cessioni. Ne sanno qualcosa a Banges, ad esempio, terreno d'approdo per Rowena Abyss dopo la parentesi ai Pride che sono sicuro l'ex Tassorosso vorrà buttarsi alle spalle quanto prima. E ne sanno qualcosa a Falmouth, soprattutto, sebbene questo riferimento mi sia utile fondamentalmente per introdurre il paragrafo più succulento per un giornale scolastico: gli ex settimini.
Primo della lista – anche se non per bravura, concedetemelo – è sicuramente Sami Medicine per il quale in pochi avremmo scommesso in una carriera legata a questo sport. E' vero, il rampollo della famiglia Medicine ha comunque intrapreso gli studi al San Mungo come da tradizione "dinastica", ma vederlo rincorrere dei bolidi anche fuori dal castello ammetto che è una prospettiva che avevo scartato a priori, così come un eventuale interesse da parte dei Bats che alla fine l'hanno ingaggiato per davvero. Decisamente più talentuosa – e non credo tarderà a mostrarlo al mondo – l'ex cacciatrice Grifondoro Nicole Silverstongue per cui il destino ha fatto aprire le porte di Falmouth, come già anticipato dalla necessità di nuovi innesti e forze vitali.
Se tra le cacciatrici che hanno lasciato il castello Niamh Davies solcherà i cieli delle Catapulte con buona pace e tanti auguri da parte dei suoi ex compagni di squadra e non solo, però, il duello a distanza tra miss ti acchiappo tutti i boccini Giselle Lanfrad e la coetanea e funambolica Amber Meng appare invece destinato a riproporsi in futuro. Entrambe le ex studentesse di Hogwarts sono infatti state scelte da formazioni di tutto rispetto come lo United per quanto riguarda la discendente di Salazar e niente di meno che le Harpies se si parla della Meng. Dopo gli innesti degli anni scorsi, del resto, la nostra Scuola ha dimostrato di coltivare e accrescere anche il talento nelle retrovie, laddove Sylvia Whiteheart ha fatto suo l'ingaggio da parte dei Banges, andando a raggiungere la Abyss che di certo saprà consigliarla su come ci si senta ad impattare contro un Campionato vero e proprio.
Se nuovi stravolgimenti di mercato sono stati annunciati per i prossimi giorni – prima che il mercato si chiuda definitivamente – è già chiaro che sin da queste prime mosse ci sono tutte le premesse di sorta per assistere ad una sfida entusiasmante e ricca di colpi di scena. O perlomeno questo è ciò che tutti gli innamorati del Quidditch si augurano, compreso il vostro zio Phil.