I GIORNATA
Bats – Falcons 2
Arrows – Pride 1
Kestrels – Tornados 1
Harpies – United 1
Wanderers – Magpies 1
Cannoni – Vespe  1
Catapults – Banges 2

II GIORNATA
Arrows – Bats 1
Falcons – Kestrels 2
Pride – Harpies 2
Tornados – Wanderers 2
United – Cannoni 2
Magpies – Catapults 1
Vespe – Banges 1

III GIORNATA
United – Bats 2
Magpies – Tornados 1
Vespe – Pride 2
Banges – Falcons 2
Catapults – Arrows 1
Cannoni – Kestrels 2
Wanderers – Harpies 2

IV GIORNATA
Catapults – Bats 2
Cannoni – Banges 1
Wanderers – Vespe 2
Harpies – Magpies 2
Kestrels – United 1
Arrows – Tornados 2
Falcons – Pride 2

V GIORNATA
Pride – Bats 1
Tornados – Falcons 1
United – Arrows 1
Magpies – Kestrels 1
Vespe – Harpies 2
Banges – Wanderers 2
Catapults – Cannoni 1

VI GIORNATA
Bats – Magpies 2
United – Vespe 1
Tornados – Banges 1
 
Pride – Catapults 1
Falcons – Cannoni 2
Arrows – Wanderers 2
Kestrels – Harpies 2

NONA GIORNATA

200-70
180-30
260-490
20-340
20-170
240-70
230-50

 

 

DECIMA GIORNATA

30-180
290-150
160-230
590-460
200-70
50-230
80-200

STATISTICHE

La primavera porta con sé il disfacimento di ogni entusiasmo legato a qualche concorso, mi piace pensarla in questo modo. Anche perché difronte ad un assenteismo quasi totale come quello che ho potuto riscontrare nell'ultimo mese, non potrei dire altro che non mi faccia sentire un vermicolo peggio di quelli che scampano la morte per finire nell'allevamento dell'ex docente di Difesa, Anassibya Graveyard.
Non voglio di certo fare la paternale a nessuno, sia chiaro, perché la mole di studio si concentra prevalentemente negli ultimi mesi di scuola – si sa – e poi sono il primo a preferire poche schedine ma sentite a qualcosa che mi viene recapitato solo per dovere o magari perché non va l'idea di comparire sul giornale scolastico come quello che se n'è fregato, ci tengo a precisarlo.
Ognuno ha i suoi fatti privati e le ragioni più disparate per decidere di comportarsi in un modo piuttosto che in un altro,non solo per quello che può riguardare delle schedine piuttosto che la vita in generale, ma visto che – al pari delle aste del FantaQuidditch – anche questo è una sorta di dato statistico, mi sembra doveroso riportarlo e farlo presente.
Magari, certo, farei meglio a limitarmi a qualche statistica più vera o legata esclusivamente al mondo del Quidditch giocato o ipotizzato nelle schedine, ma ho deciso che è primavera anche per me e quindi vi dico apertamente che non ho voglia di perdermi in simili considerazioni che verrebbero lette probabilmente solo da chi ancora sta dietro a me ed al concorso indetto da La Voce. O da qualche nostalgico che in questi dati trova il suo ambiente naturale e si sente a casa.
E per i primi soprattutto, scusatemi, ma preferisco spolverare altre statistiche, sapete com'è. Ad esempio preferisco dire che – statisticamente – gli articoli di Robert su La Civetta dello Sport e per quanto riguarda il Torneo di Gobbiglie stanno andando fortissimo e che mi riprenderò da quell'ultimo posto in classifica. A dispetto di quanto si potesse pensare visto lo svolgimento prematuro della competizione, infatti, mi giunge voce che gli incontri siano seguiti anche maggiormente, tenendo conto dell'assenza di studenti alle prese con gli ultimi mesi di scuola. E questo va bene, va decisamente bene perché l'aggregazione sociale e ciò che la determina non dovrebbero mai esser trascurati, nella comunità magica.
Oppure preferisco sorridere nel far notare che, sempre molto statisticamente, è un piacere che Hilary abbia ripreso a scrivere per il nostro giornale visto che i suoi articoli ci sono mancati, durante la pausa che si è presa. So che l'avete notato anche voi e che siete stati contenti almeno quanto il sottoscritto, nel leggere il suo nome nel sommario in prima pagina.
Il dovere di scribacchino mi impone anche di far notare come Ismail Fehr sia uno che continua a segnare vittime illustri tra quelli presi di mira dai suoi bolidi, ma che non sarà mai in grado di stendere nessuno quanto riesce a fare Catherine Smith quando sorride, tanto per dirne una. E frenate la lingua ed il gossip innato che vi scorre nelle vene: ho una ragazza – ciao Vegache mi minaccerà a breve ma so anche distinguere tra un rapporto del genere ed un'amicizia come quella che, almeno da parte mia, sento per la quintina Serpeverde. Galeotta fu la forchettata ed il pollo che non la prese al posto mio, esatto, si potrebbe dire anche così, ripensando a tutto quello che è stato. Queste sono le statistiche che mi interessano, ora come ora. Sarà che sono in vena anch'io di fine anno scolastico e credo che nel prossimo numero non avrò forse modo o spazio materiale per ringraziare come si deve. Per tutto il resto e per prendersela se in molti non apprezzano quello che cerchi di portare avanti, c'è tempo solo se glielo si concede, mi hanno sempre insegnato questo e sono fiero di pensarla in questo modo. Dicono che noi Tassorosso siamo stupidi, volendo dei Troll cui è permesso seguire le lezioni ed istruirsi. A me pare che i veri Troll stiano altrove e, soprattutto, non abbiano la divisa esclusivamente di un colore. Ma questo è un'altra storia, una di quelle che il pensiero comune non assocerebbe mai ad un cronista sportivo, già. Perché STATISTICAMENTE per chi legge uno come me può/sa scrivere esclusivamente di pluffe, bolidi, boccini e statistiche e forse è così, non ho la presunzione di sostenere il contrario, ma perlomeno mi arrogo – grazie ad Ivy per avermi insegnato una nuova parola – il diritto di non nascondermi dietro un dito o una pagina di giornale. Che di questi tempi è già tanto, credetemi.

 

Meno tre. E' questo il quantitativo di giornate che mancano, da qui al termine del Campionato di Lega. Ancora tre turni – o forse anche meno – e sapremo quale squadra potrà fregiarsi del titolo di campione, con tutto ciò che questo comporta. Sarà tempo di bilanci, di conclusioni da trarre. Di nuove strategie di mercato e, magari per qualcuno, anche di addii. E dire che sembra ieri che ci affacciavamo su questo Campionato, con tutte le aspettative che ogni tifoso – sia che possa nutrire delle speranze di trionfo, sia che sappia bene come andrà – ha messo da parte durante l'estate. Nel frattempo, però, qualcosa è successo – al di là dei carissimi messaggi del professor Dupret in bacheca – e precisamente due giornate di Campionato che hanno stravolto abbastanza la classifica con cui ci siamo lasciati nello scorso numero. Se dopo l'ottava giornata, infatti, Gazze ed Arpie veleggiavano fianco a fianco occupando la prima posizione in classifica, ci ritroviamo ora – a soli tre turni dalla meta finale – con Elisabeth Dark e compagnia in un primato solitario laddove i Magpies si son fatti agguantare dai più arrembanti Kestrels in una rimonta che vede gran parte della responsabilità nelle due sconfitte di Mitea & co. con formazioni meno abbordabili di quello che si potesse pensare. Se la nona giornata è troppo indietro nel tempo per cercare di rendervela appetibile con una cronaca posticcia, però, a rigor di logica e come dovere di scribacchino devo comunque far presente che la vittoria degli Arrows proprio sulle Gazze ha il sapore di quattro minuti di apnea, in pratica neppure il tempo di riscaldare del tutto il proprio posto a sedere o rendersi conto delle effettive formazioni in campo. Cito esclusivamente questo fatto ad ennesima dimostrazione di come il Quidditch sia uno sport che non smetterà mai di stupirci o di inventarne una per tenerci con il fiato sospeso, un po' come assistere ai magici assist della Glorbander o i tiri dalla distanza della O'Neil, se capite cosa intendo.
E quindi eccoci alla decima giornata, quella pregna di altri colpi di scena ed un unico infortunato definibile come tale. Dopo la bella (e sofferta) vittoria agguantata contro lo United, le Mannaie dovranno infatti privarsi del proprio cercatore per un lasso di tempo che i più ottimisti giudicano comunque breve, pur trattandosi di un ruolo cardine di difficile sostituzione. Ci sono volute più di quattro ore ed uno spreco di energie notevole per avere la meglio su un Taanpaa divinamente ispirato ed un McKie che ha steso ogni pariruolo, con i suoi ventuno goal, ma alla fine è capitato e questo nonostante, come semi anticipato, i Pride usciti malconci dall'incontro quasi fulmineo con i Kestrels che invece ringraziano l'ispirazione del proprio reparto battitori (Jarvis e Greywood han fatto faville in mezzo al campo) e l'ormai non più meteora Krystal James, finita direttamente nel Best 7 de La Civetta dello Sport. Un po' sottotono, invece, la prestazione della Glorbander, che si unisce al mancato smalto di altre due conoscenze del castello, ovvero i due battitori dei Pride Becket e Abyss. Difficile, questo campionato d'esordio per l'ex Capitano della squadra Tassorosso, anche se la grinta e la capacità di non arrendersi che le sono sempre state riconosciute, sono sicuro che aiuteranno Rowena a rimettersi in sesto quanto prima. Se a Portree non hanno sorriso, però, di certo la situazione peggiore la si vive a Falmouth con quei soli quattro punti in classifica che condannano Clover ed il resto della squadra ad una profonda riflessione. Oltre che a particolari – e pesanti – sedute di allenamento, se la notizia che circola negli ambienti di settore dovesse esser confermata. La cronaca parla infatti di un Lucius Fog più nero delle prestazioni di E'Tombo, nonostante sia stato lo stesso Fog a non volersi sbilanciare nel mercato estivo per non rischiare di indebitarsi. Questo è il logico risultato, direbbe qualcuno, e di certo trovarsi davanti una squadra come gli Arrows non ha aiutato la causa. E' ormai da un paio di giornate, infatti, che ad Appleby si respira aria di mezza classifica, se non altro ed al di là dell'ultima prestazione poco convincente della McTroy a fronte di un guizzo di ripresa manifestato dalla compagna di reparto – e coetanea – Joey Olsen. Il segreto di questa vittoria, tuttavia, credo vada ricercato nel reparto battitori oltre che nel guizzo finale di Walter Creed per la cattura del boccino. Mai termine fu più azzeccato, infatti, soprattutto se si pensa a come Jeremy Clover sia partito decisamente in testa, nella rincorsa verso la sferetta alata. Niente da fare per lui, al termine dei giochi, così come se Valmiera e Donaghey hanno prodotto il maggior numero di bolidi, la controparte delle Frecce composta da Highcastle e Thorn ha sicuramente ottimizzato al meglio quanto prodotto, non per niente lo stesso cercatore dei Tornados ha dovuto compiere più elusioni della controparte.  Cocenti come il sole in tutto il mondo tranne la Scozia sono state invece le sconfitte dei Bats e delle Catapulte, rispettivamente contro Banges e Vespe. Se nel caso dei Pipistrelli, però, la fulminea conquista del boccino da parte della McDeckold ha lasciato l'intero stadio basito in neanche quindici minuti di incontro ed ancor prima che tutti potessero congratularsi con Juliet Lucky per il suo ritorno tra gli anelli ora che è diventata mamma, a Caerphilly non è bastata l'ottima prestazione di un Vassil Peev  finalmente in grande spolvero, per avere la meglio. In un reparto pluffa che ha dimostrato comunque di equivalersi, alla fine – al di là dello scontro a distanza tra Marea e Fehr, vinto dal primo – è stato Tumbledorf a mettersi sulle spalle la sua squadra e portare a casa due preziosi punti che relegano Catapulte – e Bats – quasi in fondo alla classifica con soli otto punti in saccoccia e minacce velate di rivoluzioni di mercato alle porte.
A completare il quadro della decima giornata mancano quindi le sconfitte rimediate in alta classifica dai Magpies – dopo gli Arrows son stati i Cannoni a bastonare la compagine scozzese – e dalla capolista Harpies, imbrigliata dai Tornados. Se nel caso delle Gazze, però, l'incontro può essere riassunto in un laconico quanto veritiero i Magpies dominano nel reparto pluffa, la Coast acciuffa il boccino, per quanto riguarda le Arpie il discorso è decisamente differente. La vittoria della squadra di Tutshill è infatti stata viziata da una svista arbitrale grande almeno quanto il polverone che si è sollevato a fine gara e di cui – a mio avviso – sentiremo parlare per un bel po'. La partita era in stallo con un vantaggio della squadra irlandese di soli venti punti, quando la tattica di distrazione di Elisabeth Dark è stata messa alla prova dall'apparizione del boccino all'interno del campo visivo della controparte di reparto. Le due ragazze si sono quindi buttate all'inseguimento della sferetta alata e, per quanto si possa dire che di episodi simili se ne possono trovare in ogni partita o che il Quidditch non è uno sport per signorine, ad avviso di chi vi scrive, Heather Cox ha oltrepassato il limite che deve esistere tra gioco aggressivo e fallo intenzionale. Posso sbagliarmi ma, ripeto, non serviva un omniocolo per rendersene conto. Il Quidditch, però, è così, al di là delle prove individuali di Relena O'Neil o di Dirk Hargreaves, che non fanno più notizia. Chi prende il boccino molto spesso vince ed in questo caso non è andata in modo diverso. Anche se, ve lo dico io, far arrabbiare una donna non è mai conveniente. Figuriamoci se si parla di una squadra che vede tra le sue fila solo esponenti del gentil sesso! A noi spettatori, invece, auguro di poter assistere ad un finale di stagione che determini gli esiti solo sul campo e non attraverso episodi poco chiari o dubbi.
E poi, certo – come potete immaginare – ci sono le schedine, quelle che lo scorso numero sono sicuro vi son mancate tanto, ma proprio tanto. Prima di passare al concorso vero e proprio, però, vorrei spendere due parole per il professor Dupret che si è prestato al mio piccolo scherzo per voi. E' ormai chiaro – dopo il messaggio che lo stesso docente ha lasciato in bacheca – che non vi è stato alcun intervento della Vista, nel suo caso. Anche se, scherza scherza, ha indovinato ben tre risultati utili su sette, facciamo anche quattro se si considera quella X praticamente impossibile o quasi, da verificarsi. Dicevo però della nona giornata e di come sia andata nel caso di coloro che sono regolarmente iscritti al concorso. Regina della nona schedina si è dimostrata Hortense Lanfrad che con i suoi quattro pronostici giusti su sette ha dimostrato come anche sacrificando la propria squadra si possano comunque ottenere buoni risultati. E dire che se avesse ovviato al gesto scaramantico di assegnare la perdita sistematica agli Arrows avrebbe anche potuto raggiungere i cinque segni giusti, dannazione!  L'ironia della quartina Grifondoro non ha tardato comunque a farsi sentire neanche stavolta e devo dire che se io fossi il Caporedattore di questo giornale farei di tutto per cercare di accaparrarmi la sua firma, per l'anno prossimo. Indubbiamente Medicine finirà nel mondo del Quidditch, comunque… mi ha infatti scritto Hortense dopo il mio semi spoiler di qualche mese fa MA COME ANALEGESICO PER QUANDO I GIOCATORI STANNO MALE, ah-ah. Lo vedete anche voi com'è fine il suo umorismo, vero? Ecco, se non fossi impegnato a cambiar corridoio quando sto per incrociarla seguire tutto lo sport possibile e immaginabile, di certo le avrei già proposto una rubrica di satira. Sono sicuro che sarebbe un successone, ehm, torniamo a noi, si. Alle spalle della studentessa del quarto anno, almeno per quanto riguarda la nona giornata di campionato, restano infatti Hilary Darcy ed Ismail Fehr con tre risultati utili, seguiti a ruota da Catherine Smith, Robert McReady e Septimius Sonn che invece si sono fermati a due, certo meglio di chi non ha direttamente mandato alcun pronostico. E' proprio la quintina Serpeverde, del resto, che ha voluto fare un appunto di buon augurio – si certo – al turco sinora leader della classifica generale.  Se Fehr smettesse di avere "la vista" così sviluppata, magari avrebbe qualche possibilità pure qualcuno di noi, di vincere! Mpfff! Si, secondo me vincerà lui, se continua con questo gran cu…vista, si, questa gran vista.. Queste le parole della verde-argento, cui non ha tardato a far seguito lo scozzese e giornalista de La Civetta McReady: Quest'anno il campionato di Lega ha portato non poche sorprese, un po' come l'inizio del Gobstone. mi ha fatto sapere Robert tramite pergamena Perciò per una volta potrei mettere da parte i miei tecnicismi e dire che probabilmente vincerà il cuore, forse quello di Ismail che per ora è in cima alla classifica. Sta tutto nel vedere chi topperà l'ultima schedina. Insomma, quelli che si sono espressi sui pronostici di vittoria l'hanno fatto mettendo l'ex durmstranghiano al primo posto. E questo vorrà pur dire qualcosa, al di là di come sono andate le ultime due schedine in programma. Se, infatti, il maggior numero di pronostici azzeccati per la nona giornata è stato quello della Lanfrad junior, la regina della decima giornata  è stata invece la giocatrice di Quidditch Hilary Darcy, autrice di un quattro su sette che ha surclassato ogni altro pronostico dei suoi "avversari". Poco sotto, con tre risultati giusti, si sono piazzati invece sia il giornalista de La Civetta che la stessa Hortense scavalcando i pronostici della vigilia che avrebbero voluto un colpo di reni ed una perentoria risalita da parte di Ismail, fermo invece a soli due segni utili. Fanalino di coda del ristretto gruppo che ancora sta dietro al concorso, Catherine Smith che – povera stella – ha indovinato soltanto il segno di Falcons contro Arrows. Al termine di queste giornate ed in previsione dell'ultima schedina in programma (che poi La Voce va in ferie ed il Campionato pure) quindi la classifica generale assume l'ordine che potete osservare nella tabella corrispondente. Per quanto mi riguarda – e visto che mi sono dilungato abbastanza, stavolta, non mi resta che fare l'ennesimo in bocca al Gramo a tutti. E aspettare con voi l'ultimo numero per capire chi sarà il vincitore del concorso…

VII GIORNATA
Harpies – Bats 1
Kestrels – Wanderers 2
Arrows – Cannoni 1
Falcons – Catapults 2
Pride – Banges 2
Tornados – Vespe 2
United – Magpies 2

VIII GIORNATA
Bats – Tornados 1
Pride – United 1
Falcons – Magpies 2
Arrows – Vespe 2
Kestrels – Banges 1
Harpies – Catapults 1
Wanderers – Cannoni 2

IX GIORNATA
Bats – Cannoni 1
Catapults –  Wanderers 1
Banges – Harpies 2
Vespe – Kestrels 2
Magpies – Arrows 2
United – Falcons 1
Tornados – Pride 1

X GIORNATA
Bats – Banges 2
Vespe –  Catapults 1
Magpies – Cannoni 2
United – Wanderers 2
Tornados – Harpies 1
Pride – Kestrels 2
Falcons – Arrows 2

XI GIORNATA
Wanderers – Bats
Harpies – Cannoni
Kestrels – Catapults
Arrows – Banges
Falcons – Vespe
Pride – Magpies
Tornados – United

XIII GIORNATA
Vespe – Bats
Banges – Magpies
Catapults – United
Cannoni – Tornados
Wanderers – Pride
Harpies – Falcons
Kestrels – Arrows

Classifica IX Giornata

1
H. Lanfrad
4 pt.
2
H. Darcy
3 pt.
2
I. Fehr
3 pt.
4
R. McReady
2 pt.
4
C. Smith
2 pt.
4
S. Sonn
2 pt.
7
I. O'John
0 pt.
7
S. Trulock
0 pt.
6
G. Darsel
0 pt.
6
T. O'Flynn
0 pt.

 


Classifica X Giornata

1
H. Darcy
4 pt.
2
R. McReady
3 pt.
2
H. Lanfrad
3 pt.
4
I. Fehr
2 pt.
5
C. Smith
1 pt.
6
I. O'John
0 pt.
6
M. Sonn
0 pt.
6
S. Trulock
0 pt.
6
G. Darsel
0 pt.
6
T. O'Flynn
0 pt.

 


Classifica Generale

1
I. Fehr
24 pt.
2
H. Darcy
20 pt.
2
R. McReady
20 pt.
4
H. Lanfrad
18 pt.
5
G. Darsel
17 pt.
6
C. Smith
14 pt.
7
I. O'John
10 pt.
8
T. O'Flynn
7 pt.
8
S. Trulock
6 pt.
10
S. Sonn
3 pt.

 


PRONOSTICI XII GIORNATA

Bats – Kestrels
Harpies – Arrows
Wanderers – Falcons
Cannoni – Pride
Catapults – Tornados
Banges – United
Vespe – Magpies

 

CURIOSITA'

Nella tipologia di scommettitore attraverso le schedine, esistono due tipi di soggetti che si approcciano a questa "pratica".
Il primo e più numeroso, è il gruppo di quelli che, cascasse il mondo, non smetterà mai di vincere l'istinto irrefrenabile di apporre il segno più favorevole alla propria squadra del cuore. Il secondo, un gruppetto più singolare e di certo meno numeroso, è invece quello di coloro che – oltre ai gesti scaramantici più disparati – ci aggiunge anche quello di pensare al peggio… sperando inconsciamente di essere smentito dai fatti. Per la serie: chi se ne frega se anche non azzecco un risultato, l'importante è che il finto rituale oscuro funzioni.
Non credo di dover essere io a farvi dei nomi sia per una categoria che per l'altra, così come immagino che i primi nomi che vi sono balzati in testa son quelli di Gregor Darsel e Robert McReady da un lato, a fronte di una Hortense Lanfrad che si è invece pubblicamente autoproclamata come sommo esponente di quelli che non ci credo, ma se succede…
Il mondo delle tifoserie è bello e vario, si sa ed è sempre stato così, ma prendendo come riferimento queste ultime schedine che ho ricevuto (mi riferisco sia alla nona che alla decima giornata del Campionato di Lega) non ho potuto fare a meno di notare come ci siano anche altri divinatori in erba che in un modo o nell'altro si lasciano andare ad un'inclinazione o a quella diametralmente opposta. E così ecco che, tra vedere e non vedere, Hilary Darcy ha rifilato sempre la vittoria ai Cannoni, con una percentuale di riuscita che è esattamente a metà tra il giusto e lo sbagliato, visto che la compagine di Chudley ne ha vinta una su due, nelle ultime partite. Robert McReady, come già detto, non fa più testo in questa serie di curiosità, invece. Che i suoi pronostici saranno sempre a favore delle Mannaie è qualcosa che – a mio avviso – hanno imparato per bene anche tutti i magati del '68 ritratti nel quadro in Sala Trofei. Anche nel suo caso la divisione tra gioie e dolori dati da questa fede incrollabile è perfettamente spaccata a metà tra insuccessi e colpi di mannaia degni del nome che la squadra scozzese porta con sè. Non crediate che al di là dei confini del Regno Unito le cose cambino poi tanto, però. Sbirciando tra le previsioni di Ismail Fehr, infatti, ho trovato niente di meno che due segni "positivi" per i suoi Catapults, sarà che se non ci crede almeno lui non si può pretendere che lo facciano gli altri, no? Non so bene che squadra tifi Catherine – sempre che tenga a qualche formazione in particolare – ma se c'è una cosa che so per certo è che Hortense Lanfrad, del tutto differentemente rispetto ai casi precedenti, per la sua squadra, invece, non ha mai usato un solo segno sulla schedina che potesse rendere palese qualcosa che per questo non si può dire di certo meno radicata. Unica eccezione: la decima giornata. Devo dire la verità, è stato uno di quei cambiamenti che destabilizzano, come una colazione diversa dal solito la mattina o la zia che ti ha sempre regalato dei maglioni per Natale e che invece se ne esce con un regalo originale, per dire. Ma poi ci ho pensato bene ed ho immaginato che in fondo credere in qualcosa è più forte di qualsiasi proposito si possa fare in nome della scaramanzia. E sono contento che Hortense si sia smentita, con quel "2" a favore degli Arrows nella sfida che li ha visti contrapposti ai Falcons. Sono contento perché è stato come una liberazione, come il lato bello del tifo. Come l'ennesima testimonianza che, in fondo, siamo fatti tutti della stessa pasta. Anche se con sfumature di diverso colore.

Philip Noreal. Tassorosso fino al midollo e nativo di Hartlepool (Durham), per sua somma gioia ha superato lo scoglio dei G.U.F.O. potendo finalmente iniziare… ad aver paura per i M.A.G.O. Responsabile, perlomeno sulla carta, della sezione sportiva del giornale, si diletta saltuariamente anche con altre tipologie di articoli, sebbene la sua ultima passione pare riguardare le serre, anche se quando non c'è lezione. Il protocollo i barra ndiscreto lasciato in eredità dai Muldoon dice che abbia già preparato l'invito per il Ballo del Ceppo e per quelli a venire, tutti con il nome di Vega scritto a chiare lettere. Sebbene continui a chiedere consigli al quadro degli ex studenti nella Sala Trofei, abbassa velocemente lo sguardo ogni volta che incrocia Hortense Lanfrad. Non ha mai dichiarato sul serio la sua squadra di Quidditch preferita, ma ha in antipatia Gobbiglie e Pavoni. Adepto del sacro baule, per questo motivo ha imparato a scrivere bene anche al buio.