E' da mesi che sto tenendo d'occhio la Broomula1. Chi mi conosce solo un pochino sa che mi piacciono le corse su scopa e quindi non se ne stupirà tanto. Il punto è che sto tenendo d'occhio soprattutto un fatto: i piloti nostrani in gara. Ormai siamo a metà Campionato e la situazione si è delineata. I giochi non sono conclusi ma, se fossi uno che ha denaro da perdere nelle scommesse, non scommetterei troppo in uno stravolgimento delle posizioni.
Per chi non lo sapesse, nella Broomula1 corrono sei case costruttrici con tre piloti a testa per un totale di diciotto in gara. Di questi diciotto abbiamo in corsa, è proprio il caso di dirlo, ben cinque velocisti del Regno Unito. In una competizione a livello mondiale quasi un terzo dei partecipanti è di casa nostra. Mi sorprende che ancora lo sport non abbia preso piede per bene nella nostra comunità magica. Basta vedere Tassorosso con solo due partecipanti sui quattro concessi dal regolamento della B1 of Us come prova della poca partecipazione. Eppure dovrebbe essere esattamente l'opposto, visto il prestigio di cui evidentemente godiamo nell'ambiente. Fosse anche solo per il fatto che abbiamo nel Regno Unito una casa costruttrice. Saliamo poi a tre se si considerano le origini britanniche della Firebolt Doom comprata poi da tedeschi e la Rising Comet di Caernarfon, che partecipava alla competizione sino a due anni fa, quando è stata sostituita da una casa costruttrice italiana, la Broomcati Corse. Certo, la Nimbus è interamente americana, la Oakshaft norvegese e la Twigger Evolution svedese, ma la Scopalinda Race con sede ad Hogsmeade non è certo la prima arrivata in fatto di competitività e tecnologia.
All'egemonia britannica nella magingegneria emotivopropulsiva, quest'anno si affianca anche una spiccata presenza a livello piloti. Senza andare troppo lontano nel tempo, all'unica presenza del grandioso Mister UK, seguito dalla solitaria presenza di una mediocre Amberly Highcastle, abbiamo prima avuto la comparsa di Virginia Williams e Kingston Llowyerre ed ora quella della Berry e della Stevens. Insomma: potere al Regno Unito.
Interessante, probabilmente solo per me che sono un fissato di questo sport, è anche la disposizione dei diversi piloti nelle case costruttrici. Chiaramente non abbiamo un britannico in ogni team. Infatti la Firebolt si è preso solamente il nostro marchio, ma ci lascia i piloti, preferendo investire in talenti di altre nazionalità, e la Oakshaft proprio ci snobba. La Broomcati Corse ha prelevato dalla Comet il gallese Llowyerre e pare non volerlo sostituire nonostante i risultati non eclatanti. La Twigger Evolution ha confermato Amberly Highcastle, scozzese, lei decisamente a rischio quest'anno. La Nimbus non ha sicuramente sbagliato prelevando l'inglese Meredith Stevens dalla gt2. La stessa sicurezza magari non l'ha Ulysses Kingsbadger che, facendo la nobile scelta di mettere sotto contratto due rider connazionali, si ritrova con l'unica che non lo è in cima alla classifica e le altre due proiettate verso il fondo.
Come ho scritto ho tenuto la situazione particolarmente sott'occhio, quindi andiamo a vedere la situazione di ogni pilota partendo dal basso.
Amberly Highcastle
, scozzese, della Twigger Evolution, è ultima in classifica senza essere mai riuscita ad arrivare a punti pur essendo la Top-rider del team. Il suo miglior piazzamento è stato un nono posto al gran tremio di Transilvania. Ok, ha avuto non pochi problemi fisici quest'anno, ma quando gareggia pare abbonata al tredicesimo posto e questo non è sicuramente un bene.
Christine Berry
, inglese, terza rider del team Scopalinda, con i suoi sette punti guadagnati sinora si piazza al quindicesimo posto nella classifica piloti. Certo, non una posizione esaltante, ma è il suo primo anno nella competizione maggiore della disciplina ed ha dalla sua diverse scusanti che le concediamo senza alcuna remora. Aggiungo anche un forza, Christine, sei tutti noi. Il suo miglior piazzamento è un ottimo quarto posto nel secondo Gran Tremio della stagione che ci fa sperare bene, visto anche un altro piazzamento in zona punti al settimo posto.
Proprio sopra di lei a nove e dieci punti troviamo rispettivamente: Kingston Llowyerre, gallese, della Broomcati Corse al quattordicesimo posto nella classifica piloti e Virginia Williams, scozzese, secondo pilota della Scopalinda Rice tredicesima. La Williams è arrivata sino al quinto posto nel gran tremio della Malesia, ma a differenza della Berry è arrivata anche ad altri piazzamenti in zona punti, purtroppo sembre piuttosto in basso. Llowyerre si è piazzato invece quinto nel gran tremio di Transilvania e quarto  nell'ultima corsa in Germania, mentre per il resto resta sempre molto in basso. Segno che il pilota gallese ha degli exploit che dipendono con ogni probabilità dal tipo di pista più consona a lui ed alla scopa che muove.
Ultima, ma non certo per posizione: Meredith Stevens, inglese e terzo pilota della Nimbus Team. C'è poco da dire, Meredith sta facendo faville. E' al terzo posto nella classifica piloti, preceduta solamente dal suo top rider e dalla Dalcien. Anche lei come la Berry è al suo esordio in B1, ma non serve come scusante. Non ne ha bisogno. E' arrivata prima al gran tremio della Malesia, sul podio in quattro occasioni, due volte al secondo gradino ed altre due al terzo. In soli due gran tremi è scesa fuori dalla zona punti. Insomma: un colpaccio per la Nimbus da mangiarsi le unghie per la Scopalinda che se l'è lasciata sfuggire.
Nonostante le differenti posizioni in classifica io, personalmente, tengo per ognuno di loro, a prescindere dalla casa costruttrice. Ho però una speranza che probabilmente è la stessa di chi come me si appassiona della Broomula1: vedere la scopalinda Rice con al suo interno unicamente piloti del Regno Unito arrivare prima in entrambe le coppe. Utopia? Non lo so. Intanto ho una richiesta: Meredith, fai qualche giro su una Scopalinda e vedi come va.

Mius Sonn. Compirà 17 anni a Novembre. Ha uno spirito mite, quindi gli rode solo un po' non poter partecipare ai corsi di Smaterializzazione di quest'anno. E' una secchia, ma non una di quelle fastidiose. L'anno scorso è stato riserva Cacciatore della squadra di Quidditch dei Serpeverde. Quest'anno ha provato a rientrare in squadra ma gli è andata male. Si allena comunque con loro per non perdere la mano. E' portato per il disegno ed ha sempre pensato che gli sarebbe piaciuto dipingere quei quadri che riempiono le pareti di Hogwarts. Sta però vagliando altre strade per dopo i MAGO, come poter diventare un cavaliere di Mornay o, quella più realistica, della giustizia magica. Talvolta va fuori di testa, ma è un mago. Sarebbe strano se non avesse un pizzico di follia.