Antiche Rune Vs. Pozioni 1-0

Come tutti abbiamo potuto constatare, il corpo docenti di quest'anno si presenta notevolmente cambiato, rispetto a quello che abbiamo salutato lo scorso giugno. Alcune personalità del tutto nuove, che ancora dobbiamo imparare a conoscere attraverso le lezioni, in cui spiccano i volti già noti dei due assistenti di Antiche Rune e Aritmanzia, che, quest'anno, sono passati alla docenza: Immanuel Rhys e Frederick McLies. Dal momento che il secondo era già stato protagonista di un'intervista doppia nello scorso numero del nostro giornale, questa è la volta dell'ex assistente della Professoressa Rousier.  Appena sono entrata nel suo ufficio, per svolgere l'intervista, l'accoglienza del Professor Rhys è stata ottima.

Giselle: Bene, professor Rhys… per iniziare può dirci come è avvenuta la sua nomina ad assistente, l'anno scorso?
Rhys: Conoscevo la Rousier già prima di essere assistente, avevamo lavorato insieme anni fa, ed è stato un piacere tornare ad Hogwarts per affiancarla.

Giselle: Oh, di che lavoro si trattava, se posso chiedere?
Rhys: Studi nel Campo delle Rune, poi non so cosa abbia fatto lei prima di arrivare a Hogwarts, io ho lavorato in un museo babbano… dove quando potevo, ed ero solo, ho fatto qualche esperimento. Non ho, però, mai ottenuto risultati speciali o da ricordare, niente nuove scoperte. La mamma non sarà mai fiera di me!

Giselle: Ma come?! Non è soddisfatta di saperla addirittura docente, quest'anno?
Rhys: Lei vorrebbe un figlio ricco, primo ministro, sposato e con dei bambini. Ma i piccoli maghetti che piangono e sporcano fanno paura. Un figlio docente… umpuf… le sarebbe andato giù solo se insegnassi Pozioni.

Giselle: E a lei non piace Pozioni?
Rhys: Mai piaciuta. A scuola ero "quello che ha fatto esplodere il calderone". All'inizio era solo per fare dispetto ai miei genitori, poi ho iniziato a studiare Pozioni "al contrario", studiavo modi per fare più danni, e sbagliavo quelle cose che sapevo avrebbero creato qualche danno tipo esplosioni o macchie sul viso. 

Giselle: Tutto diverso, invece, con Antiche Rune immagino. È corretto?
Rhys: Le Rune mi hanno affascinato da subito, hanno una storia che è interessantissima, per non parlare della parte pratica… è per questo che sono abbastanza contento di fare il professore, anche se mi è sempre sembrato un lavoro per falliti.

Giselle: Perché da falliti? Non le animiamo abbastanza le giornate, professore?
Rhys: Oh, questo sicuro! Quando lo scorso anno ho visto un'intera classe uscire chi strisciando, chi camminando all'indietro… Ho cambiato idea, ora. Ma da ragazzo ho sempre pensato che i docenti fossero solo degli adulti privi del coraggio necessario per affrontare quello che c'è fuori.

Giselle: Quindi ci può assicurare che, secondo il suo punto di vista, il mestiere del docente non è affatto qualcosa di facile?
Rhys: Oh, per niente. Voglio dire, ci vuole tanto impegno, meglio quando si trasmette anche l'amore per una materia. Ma è abbastanza impegnativo, mi concedo sempre un bicchierino di incendiario per riprendermi. Ma le mie classi sono le migliori.

Giselle: Prima ha dimostrato una certa ammirazione e stima nei confronti della Professoressa Rousier. Vorrà continuare a mantenere il suo stile o ne svilupperà uno proprio, per portare avanti l'insegnamento di questa materia?
Rhys: Credo che col tempo sia inevitabile metterci del proprio nella materia che si insegna. Non disprezzo il suo operato, ma adesso è roba mia. Lei non avrebbe mai proposto dei giochi a lezione, ad esempio.

Giselle: Un episodio particolare, successo durante una sua lezione, che forse non tutti conoscono?
Rhys: Una marmaglia di quintini che non ricordavano una formula. E alla fine tutta la classe è uscita con qualche… chiamiamolo problemino. Da quel che so una biondina Serpeverde, non ricordo bene quale delle tante, ha avuto una crisi isterica perché camminava senza ancheggiare sinuosamente, perché non poteva piegare le ginocchia a causa dell'esito negativo dell'esperimento a lezione. Ma niente di che.

Giselle: Quindi cosa consiglia a tutti i suoi studenti? Più memoria?
Rhys: No no. Io consiglio tanta, tanta, autostima. Con la giusta dose di impegno. Perché è giusto che si divertano, che facciano sbagli, e che scelgano quello che preferiscono. Ma devono essere stra convinti di quello che fanno. Autostima. Anche tu ragazzina, non devi sottovalutarti.

Giselle: Oh, lo farò, professore! Trova che, comunque, gli studenti attualmente presenti a scuola siano più gambemolli di quanto non fosse lei insieme ai suoi compagni?
Rhys: Ehy ehy ehy. I miei tempi non sono così lontani. Era come ora, chi è più gambemolli, chi un po' meno. Anzi, in quasi ogni classe c'è qualcuno che spicca per una qualità. C'è il grinzafichetto, il troll che può migliorare, la ragazzina che non vuole spezzarsi un'unghia.

Giselle: E lei tra questi chi preferisce?
Rhys: La ragazzina che non vuole spezzarsi un'unghia! È divertentissimo vedere le facce che fa quando si accorge che rischia di dover rifarsi la manicure, è così esilarante – poi – consolarla dicendole almeno non le hanno preso fuoco i capelli.

Giselle: Un suo parere, in ultimo, riguardo al corpo docenti, in particolar modo sui nuovi arrivati?
Rhys: Un corpo docenti molto eterogeneo, com'è giusto che sia, in modo che i ragazzi si abituino a diversi metodi di studio e modi di fare. Non conosco ancora bene Margot e gli altri nuovi docenti, tranne Frederick, che era già assistente, ed è mio amico da una vita.

Giselle: Perfetto. Direi che abbiamo finito qui, Professor Rhys. Grazie mille della sua estrema disponibilità!
Rhys: Grazie per aver deciso di intervistare me. Ora posso sentirmi il grinzafichetto della situazione!


Giselle Lanfrad