Titolo drastico, ne sono consapevole. Si fa per scherzare – una persona normale scriverebbe questo, giusto per calmare quelli tra voi che già staranno lanciando occhiatacce all'articolo e per rimanere nel tema del mese… ma prima ancora di essere il Giorno dello Scherzo, il primo di Aprile è il mio compleanno, il mio giorno specialissimo, quindi decido io cosa scrivere o meno.
Sono uno scherzo della natura e decido io.
Dunque, dicevamo, si parla di illusioni, che sono diventate ormai il nostro pane quotidiano qui ad Hogwarts, nonché strumento di tortura preferito dai docenti. Ma che cos'è un'illusione, tanto per cominciare?
Si tratta di un incanto abbastanza complesso – che difatti appartiene al programma di Trasfigurazione dei corsi M.A.G.O. – atto a riprodurre attorno a noi ciò che la mente di chi lo casta contiene. A seconda dell'esperienza della strega o del mago e dell'energia magica utilizzata, un'illusione può sembrare tanto veritiera da ingannare i cinque sensi e – nel caso specifico delle nostre lezioni, ahimè – da risultare pericolosa per chi la vive, il quale può rimanere ferito o traumatizzato anche gravemente.
E questa era la definizione che ho ricopiato dal libro mattonoso che ho fregato a Davy (ciao confettino sei bellissimo, ma ora devo tornare a scrivere cose cattive!) Sono consapevole che, se mi fermassi a scopiazzare cose, l'articolo non avrebbe molto senso, giusto? Passiamo allora al secondo punto: quali pro e contro hanno le illusioni se utilizzate come strumento per insegnare la magia a degli studenti al 90% minorenni?
L'opinione comune sostiene che ricreare un ambiente diverso che non sia la solita aula polverosa con i banchi tarlati e la puzza di bestiole (qualcuno dovrebbe spazzare l'aula di Trasfigurazione ogni tanto, ma seriamente!) renda la lezione più avvincente e stimoli la concentrazione degli studenti; allora, siamo onesti e usiamo termini corretti: questo metodo costringe gli studenti a prestare attenzione a quello che li circonda, visto che da ogni cespuglio spuntato dal nulla potrebbe arrivare qualsiasi creatura pronta a colpirli!
A tal proposito, arriviamo subito al primo e più importante punto negativo nell'utilizzo delle illusioni. Professori, assistenti, chiunque sieda dietro una cattedra, mi rivolgo a voi:… ma seriamente, la fantasia la lasciate sul cuscino la mattina? Perché non importa quanto strani o fantastici siano i paesaggi che create, che gli argomenti trattati varino da lezione a lezione, da materia a materia: la solfa è sempre la stessa! Ormai siamo talmente abituati a questo schema di lezioni che ci viene naturale estrarre la bacchetta e stare in guardia quando varchiamo la porta dell'aula e non troviamo la mobilia al suo posto…
Fin qui poco male, direte voi, perché un simile “allenamento” ci insegna ad essere sempre pronti, in qualsiasi situazione. Eppure io mi chiedo ( e magari dovreste anche voi): è giusto insegnarci che dietro ogni angolo si nasconde un pericolo, che ogni creatura che incontriamo ha come unico scopo nella vita quello di sbudellarci e cucinarci per cena? Ecco uno dei più grandi e noiosi difetti della natura umana: pensano di essere sempre al centro dell'universo, che tutto ruoti attorno a loro, che chiunque si trovi sulla loro strada possa essere o qualcuno da sfruttare per trarne beneficio o qualcuno da uccidere a vista, perché pericoloso.
Io sarò anche una quattordicenne che parla tanto e pensa poco, ma anche voi… vi siete mai fermati a riflettere per un momento, per un millisecondo del vostro prezioso tempo, che quella che avete davanti è solo una creatura che voleva tornarsene a casa indisturbata e concludere la sua giornata in pace? Che l'essere che avete incontrato pensa a tutto fuorché a voi? Che quel branco di lupi mannari si è trovato un gruppo di umani urlanti nel proprio territorio e si è spaventato più di quanto voi vi sareste mai spaventati, attaccando di conseguenza, com'era del resto naturale? Forse il problema allora è l'inverso, rispetto a quello che dicevo prima: non tanto la mancanza di fantasia dei professori, quanto forse l'eccesso della stessa, che porta a creare balle di una stupidità indescrivibile!
Ma tornando a noi… si parlava di illusioni, dunque.
Ci illudiamo di ricevere un'istruzione imparziale e completa, in un sistema che ti insegna a conoscere e a prenderti cura delle creature magiche alle otto del mattino e poi ti insegna come farle fuori dopo pranzo; ci illudiamo di vivere in una società in cui ormai i pregiudizi sono roba vecchia e l'integrazione di qualsiasi creatura, magica e non, è all'ordine del giorno.
Perché dovrei prendermela, in fondo? A tutti, me compresa, piace vivere nelle illusioni, che rendono la vita decisamente più facile da sopportare: ci piace pensare che siamo al sicuro in questo castello, che abbiamo amici veri su cui contare, sempre, che qualsiasi cosa facciamo avremo sempre qualcuno che ci vorrà bene per quello che siamo, qualcuno da cui tornare la sera dopo una giornata di cacca.
E allora illudiamoci ancora una volta, scacciamo via tutti questi pensieracci cattivi che quella scema della Lindström ha tirato fuori con scherzi di pessimo gusto questo primo di Aprile; illudetevi e lasciate che queste mie poche righe cadano nel dimenticatoio o nel cestino della carta straccia.
Io, dal canto mio, comincio ad essere un po' stufa di credere alle illusioni…
Kane Lindström. 15 anni a giorni, una cascata di ricci rossi che siamo abituati a veder sfrecciare per i corridoi. Orgogliosa Grifondoro, coraggiosa ragazza amante del fuoco come quello che si vede lampeggiare nei suoi occhi quando si innervosisce o si esalta. Non le ho mai chiesto quali siano le sue intenzioni per il futuro, ma è certo che ci metterà il cuore come fa di solito. Ha tanto da dire e tanto da dimostrare, anche se nell’ultimo periodo la fiammella sembra essersi un po’ spenta. È dotata di una forza d’animo fuori dal comune e sono sicura che presto la rivedremo più in forma di prima.