So perfettamente quanto il titolo dello stesso, e quindi l'argomento, possa essere fraintendibile per via della posizione che ricopro al riguardo ma vi assicuro che non sarà una captatio benevolentiae per portar magia alla mia bacchetta…essenzialmente perché non ne ho bisogno – non è questo il mio scopo –  in secondo luogo perché non lo farei mai neanche sotto tortura e per finire, ma sicuramente non per importanza per carità giammai, non penso che la nostra carissima&bravissima Caporedattrice mi avrebbe permesso la stesura di un simile articolo.
E' codesto il motivo per il quale l'impostazione che ho pensato di adoperare e sviluppare è atta a garantire una visione oggettiva di ambedue i soggetti e soprattutto un'angolazione a 360°. Mi premurerò, infatti, di elencare i pro ed i contro di ambedue i Club educativi per dimostrare alle malelingue passate presenti e future che non è tutto oro quello che luccica e che il mio ruolo di Presidentessa non implica necessariamente essere di parte; quest'ultimo, per quanto mi riguarda, non comporta minimamente un'alterazione, un mutamento, una metamorfosi di ciò che si è, ma si tratta solo di qualcosa in più, di un arricchimento sotto ogni punto di vista, né più né meno.
Ma ora passiamo alla parte clou dell'articolo iniziando dai pregi:

  • Club del Libro:

- Mediamente selettivo. E' richiesta una media non troppo alta per prendervi parte il che permette ad una buona fetta di studenti del castello di partecipare senza discriminazione alcuna. Un decoroso comportamento ed abbigliamento è altresì consigliato, ma ritengo che ciò non sia doveroso solo per l'appartenenza a questi club ma per una questione generale di ritegno e rispetto altrui.
- Cultura cartacea di ogni tipologia ed appartenenza storico-temporale. Essendo un club educativo fondato sulla cultura letteraria è chiaro che inglobi tutte le correnti letterarie, dalla poesia alla novella, dal romanzo ai saggi; per di più permette di viaggiare nel tempo alla ricerca di riferimenti del passato nel presente e viceversa ed avere, così, piena consapevolezza di ciò che fu e che potrebbe essere.
- Tavola imbandita di cibi e bevande. Per alcuni tale caratteristica potrebbe anche essere né un pregio tanto meno entusiasmante e la sottoscritta, ad esempio, fa parte proprio di quest'ultima categoria MA non nego che il fatto di poter conversare fra una fetta di torta alla melassa ed una tazza di thé stimoli la conversazione stessa. D'altra parte, si sa, i grandi castelli del passato accoglievano ospiti per un thé pomeridiano al fine di conversare su piani politici e quant'altro.
- Dialogo e scambio d'opinioni. Conversare stimola l'intelligenza inoltre avere un attivo scambio di opinioni porta ad avere una concezione più ampia di ciò che riguarda quell'argomento trattato nel testo, poiché il diverso punto di vista fra due soggetti che guardano lo stesso oggetto è determinante; il fatto che ci si possa confrontare, quindi, permette anche una crescita, il che non può essere indifferente.
- Impegno medio. L'impegno previsto è quello di un solo giorno a settimana, periodo durante il quale si deve ultimare la lettura di un libro fra quelli consigliati.
- Estremamente vicino al mondo Babbano e di ataviche radici. Ci si preoccupa di citare ANCHE qualche lettura del mondo Babbano giusto per tener fede al legame fra i due mondi che tale Club consente, se si pensa che il fondatore è anche un rinomatissimo scrittore fra i Babbani. Per di più, tanto più un'iniziativa è radicata indietro nel tempo, quanto più è funzionale ed il motivo di ciò è semplice. Se essa dopo tanti anni continua ad essere praticata è perché ha un senso, c'è chi la segue e chi tramanda di anno in anno il lavoro di qualcun altro, il che aiuta a renderla sempre più variegata perché ogni Presidente è diverso dal precedente e sarà diverso dal successivo. Chiaramente se fosse stata un'iniziativa campata in aria sarebbe stata facilmente sostituita con altro, cosa che invece non è successa.

  • Probe Litteratus:

- Crème de la crème. Solo gli studenti con una media pari o superiore alla O/E possono vantare di farvi parte e dico "vantare" perché è da sempre stato un Club dedicato alla creme de la creme di Hogwarts, agli studenti modello sotto ogni punto di vista, scolastico e comportamentale, il che non può che rappresentare un pregio per questo club. Niente distrazioni, niente chiacchere inutili, niente basilari lacune da far recuperare a tizio o a caio poiché, avendo tutti delle perfette nozioni di base, non è necessario rallentare purché tutti siano al pari.
- Confronto a 360°. Il confronto è su ogni aspetto scolastico – dalle Pozioni alla Difesa Contro le Arti Oscure, dall'Astronomia alla Storia della Magia – e non, tant'è che l'anno scorso abbiamo parlato di lingue magiche e di leggi ataviche o meno. Tutto ciò è chiaro che garantisca quell'ampia visione di ogni cosa che ci circonda che sia essa scolastica o meno. Naturalmente si parlerà sempre di confronto costruttivo, sensato e ben argomentato poiché l'affermazione di una verità assoluta ed irremovibile non è costruttiva e come tale non produrrà nulla di simile.
- Supporto e sostegno reciproco di ogni partecipante. Come già detto quando mi riferisco al "sostegno" parto dal presupposto che alla base nessuno ha lacune da dover colmare perché non si parla di gruppo studio o di gruppo di recupero ma del Probe Litteratus. Chiaramente, laddove fosse necessario un sostegno ed un supporto che sia esso magico o fisico, potrà contare sempre su ogni componente del Club durante gli incontri o fuori dagli orari degli stessi. Checché se ne dica siamo una piccola famigliola anche noi, senza eccessive o esagerate pretese chiaramente.
- Approfondimento di argomenti scolastici e scambio di nozioni. E' un gruppo che mira all'evoluzione, al divenire della nostra dote cardine (la magia, per quelli un pelino tardi ad afferrare) affinché si riesca ad estrarre la sua essenza più intima e con essa fare grandi cose – o almeno tentare – e questo spazio è concesso dagli approfondimenti degli argomenti scolastici. Lo scambio di nozioni è utile affinché la differenza di anno d'appartenenza, a livello conoscitivo, non sia un fattore discriminante; noi, al contrario, lo vediamo come un aspetto accrescitivo visto che il quintino impara dal settimino ed il settimino affina la sua conoscenza al riguardo. E' uno scambio puramente equo, nessuna competizione se non sana, le capacità di apprendimento in un verso o nell'altro dipendono dal soggetto e, touché, noi possiamo solo essere felici ed orgogliosi se un quintino impara la preparazione di una pozione della gara di pozioni del settimo anno.
- Inventiva ed originalità. L'essere originali ed avere un'inventiva di un certo tipo potrebbero sembrare dei doveri ma, no, non è così. Sono dei pregi che vengono fuori da ogni soggetto che ne fa parte, sarà per la suddette motivazioni, sarà perché ci si sente stimolati a dare sempre di più, fatto sta che sembra quasi che i cervelli dei soggetti si evolvano e partoriscano…favole, spettacoli mozzafiato. Ricorderete tutti lo scorso spettacolo di fine anno, no? Ecco, parlo proprio di quello. Spettacolo.
- Note curricolari. Ebbene sì. Sembra strano ma l'appartenenza a tali gruppi, specialmente di codesta fama come il Probe, concede delle importanti note curricolari da non sottovalutare in alcun modo. Non è facile, infatti, tener fede ad un simile impegno e riuscire a garantire la minima media necessaria per farne parte.

Ed ora passiamo ai difetti:

  • Club del Libro:

- Selettività. Per quanto non sia eccessivamente selettivo, sì, la selettività può essere anche un difetto laddove ci siano soggetti che non rendano scolasticamente parlando, ma che poi a conti fatti sarebbero perfetti (migliori di chi ha tutte E!) per questo Club.
- Interessi legati per lo più agli scritti di libri. Gli interessi non possono non essere legati agli scritti dei libri poiché è la natura stessa del Club anche se questo fa sì che sia un difetto (o limite che si voglia) poiché si tende ad interessarsi ad una determinata tipologia di lettura e mettere da parte magari  quelle più attuali come i saggi moderni della Storia della Magia o i giornali che, seppur perlopiù ritoccati qui e là, sono pur sempre fonte di cultura. E' solo una diversa forma, ma la sostanza è la stessa.
- Argomenti di conversazione "limitati". Essendo un Club del Libro non potrebbe essere diversamente, tuttavia è un limite, un difetto, sebbene sensato; infatti, se si va a disquisire del libro "i segreti di Merlino" non ha senso che dal nulla sopraggiunga un discorso sulle difficoltà di preparazione della pozione sperimentale per i sestini. Gli argomenti di conversazione ruoteranno sulle trame dei libri, sulle lezioni che vogliono infondere, sui riferimenti storico-politici e culturali ma niente che superi questo valico altrimenti si andrebbe a snaturare il Club stesso.
- Essere considerato poco serio. In giro per i corridoi odo frasi come "ah, un primino al Club del Libro, certo, è poco serio" magari solo perché si leggono libri e si offrono cibo e bevande ad un incontro, si dice. E' vero, si potrebbe puntare ad aumentare la considerazione che gli studenti hanno del Club ed integrare la propaganda dello stesso, ma al momento resta comunque un difetto, la mancata considerazione.
- Impegno, seppur minimo. Seppur non eccessivamente dispendioso, essendo un'attività extra-scolastica è pur sempre tempo sottratto allo studio, al ripasso serale, alle uscite con gli amici o all'eventuale recupero. E, naturalmente, lo studio è necessario se si vuole rientrare in quella soglia minima di media necessaria per farne parte.
- Vastità degli scritti da trattare. Il riferimento è chiaramente alla vastità a livello temporale degli scritti da trattare; abbiamo secoli e secoli di scritti da cui poter attingere per i nostri incontri (se si pensa che la scrittura nacque fra il 3500 ed il 3100 a.c) e spesso, per la vastità e la mancata cernita, materialmente è impossibile dar spazio a delle tipologie di scrittura piuttosto che a delle altre ed irrimediabilmente si tralascia qualcosa che per la Presidentessa potrebbe non essere importante, ma che per un altro membro lo è.

 

  • Probe Litteratus:

- Selettività. Se è un difetto per il Club del Libro che conta una mediocre selettività allora non potrebbe essere altrimenti per il Probe dove la media necessaria è veramente da selezione. Non ci si può fare nulla, possibilmente ci sono soggetti che scolasticamente rendono poco, ma che hanno stoffa da vendere…in quel caso non è questo il club che fa per loro.
- Crème de la crème. Codesto aspetto potrebbe comportare problemi riferiti al fatto che essendo un'elite si potrebbe tendere a chiudersi all'interno di essa ed a non avere rapporti, "mentali" ed umani, con tutto ciò che non la include; tutto ciò porterebbe ad un grave errore di valutazione perché limiterebbe i soci che vivrebbero come in una campana di vetro e nessuno dovrebbe essere limitato in alcun modo né sottratto dalla realtà che ci circonda.
- Impegno costante e di un certo tipo. Non possiamo nasconderci dietro un dito, il Probe è un impegno costante e rigoroso, sia nel mantenimento di quella media adeguata per farne parte sia per il percorso stesso che esso prevede. Gli incontri non durano tanto e non sono così assidui ma essendovi anche la parte pratica l'impegno, magico e fisico, è necessario e deve essere costante.
- Rigore. Il rigore ed il rispetto delle regole è fondamentale perché si tratta di studenti di un certo tipo e con una certa nomea, già dal Presidente che deve essere accettato dal corpo docenti al completo; si è ricorso più volte il nome "creme de la creme" e non è un caso. Non sembra siano ammessi errori o ripensamenti, tipo.
- Livello alto. Se si fa parte di un Club del genere non ci si può adagiare sugli allori, e a livello comportamentale – come già detto – e a livello scolastico. Anche durante gli incontri non si può permanere con la testa fra le nuvole altrimenti, oltre a non essere adeguato per se stessi, non lo è neanche per gli altri del gruppo perché ci si ridurrebbe ad essere un peso per gli altri e questo va contro ogni regola del gruppo.
- Superbia. Anche questo è un problema ricorrente, sebbene non dovuto al Club in sé ma ai soggetti che ne fanno parte; tuttavia, ahimé, spesso si accosta questa chiamiamola caratteristica alla nomea dei probisti facendola diventare a tutti gli effetti un difetto sebbene, permettetemi, sia una considerazione opinabile.

Se dovessi davvero concludere con le riflessioni come per ogni articolo sottrarrei spazio agli altri colleghi scribacchini e non è il caso; vi invito, pertanto, semplicemente a leggere e rileggere i vari pregi e difetti di ambedue i Club per poter capire che non è tanto il Club in sé, il pregio o il difetto nello specifico, perché l'aspetto fondamentale di tutto è e sarà sempre il soggetto che affronta un simile percorso…siamo noi i fautori del nostro destino e lo saremo sempre.

Ivy Hevenge. Sestina grifondoro, 16 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Segue 9 corsi, è presidentessa del Probe, presidentessa del Club del Libro e socia del WWFFB scolastico. I due fratelli gemelli Barristan e Lancelot appena approdati ad Hogwarts la faranno impazzire a breve.