Se vi state chiedendo perché uno come me, che alla festa “pagana” qual è Halloween non ha mai creduto, nonostante sia il primo a credere alle divinità pagane, sia qui seduto in redazione a scrivere proprio su questa, beh, effettivamente non è che io vi sappia dare una risposta vera e propria. Il massimo che posso darvi come spiegazione è un laconico perché noi scribacchini dobbiamo essere versatili e capaci di scrive di tutto, ma so che non vi sarà sufficiente ma il problema è che non l’ho ancora capito nemmeno io. Tra l’altro, sommerso da palline di fogli accartocciati qui intorno, continuo a chiedermi anche il fine di questa festività, che da un giorno all’altro ti fa prendere un colpo al cuore e che potrebbe seriamente danneggiare i neuroni di qualcuno solo per un fantasmino arrangiato con un lenzuolo che improvvisamente casca sulle teste dei passanti. Insomma, non è così bello far paura, secondo me, e sono il primo a non voler incutere terrore a nessuno disse quello con la spilla al petto, sì. In ogni caso, pareri personali a parte, Halloween è una delle feste più amate in quasi tutto il mondo, celebrata sia tra babbani che tra maghi; e vi assicuro che tra le due categorie di persone, non saprei dirvi, ad oggi, chi se la cava meglio a spaventare. Perché i babbani ne fanno di cose tremende, quasi cattive, con quel loro trick or treat? che daneggia case e spesso anche altro; ecco perché converrebbe sempre andare in giro con un pacco di dolcetti, durante tutto il giorno dell’ultimo di ottobre. nome immagine Però ho notato una differenza tra i babbani e i maghi che mi sembra non di poco conto. La comunità magica, infatti, e specialmente le piccole cittadine come Hogsmeade, che ruota intorno ad una scuola piena di ragazzini, si attrezza molto di più in quanto a decorazioni, luminarie, scherzi e stratagemmi atti a terrorizzare dei poveri undici / dodicenni, mentalmente molto più fragili di chi architetta tutto ciò; e che io sia fulminato, visto che non riesco proprio a scrivere in modo oggettivo, ma continuo a guardare soggettivamente gli avvenimenti e a pensare che non sia giusto, da parte di qualcuno fra i più grandi, o da parte dei proprietari di Zonko’s, spaventare delle matricole o dei bambini in giro a fare spese con i genitori con un’apparizione di uno spirito, lo spirito dei giocattoli, a minuti alterni, nel corridoio principale e più gettonato del negozio. Che poi i bambini, ai nostri giorni, vedano più film horror che cartoni animati ( cose babbane e non solo, sì ), questa è un’altra storia, seppure non proprio trascurabile. In ogni caso, ad Hogsmeade questo mese proprio Zonko’s è uno dei negozi ad essere più attrezzato di questi fenomeni sovrannaturali di dubbia natura che ancora continuo a non comprendere come vengano fatti, anche con la magia, ma son cose, in grande accoppiata con Mielandia. E se nel negozio di giochi ( più o meno pericolosi, o puzzolenti, volendo ) abbiamo lo spirito dei giocattoli che terrorizza poveri pargoli indifesi con i suoi capelli sporchi, le sue occhiaie e i giocattoli appesi alle orecchie, in quello di dolci più amato da ogni mago e strega del mondo magico abbiamo le zucche disilluse: ciò che resta visibile di queste zucche sono i dolci al loro interno, mentre la sagoma arancione è camuffata da incantesimi di disillusione particolarmente efficaci. Sono zucche tentatrici, perché piene zeppe di dolci appetitosi e strapieni di zuccheri, ma non appena chiunque vada per calare la mano, interessato all’acquisto e già con l’acquolina che gli sale sulle labbra, ansioso di gustare una Cioccorana a caso, che zac!, loro ti mordono. E mordono anche in modo violento, eh, senza fare male, ma nel giro di un nanosecondo trovarsi la mano imprigionata in una di queste stregonerie (appunto) non è proprio la fine del mondo per chiunque sia ancora un pochino sano di mente.  Sono quattro, se non erro. O cinque. Comunque, nessuna provata per esperienza personale, ma visto che mi trovo… No, il weekend è passato, non posso più dire di avervi avvisato, ma chiunque abbia sperimentato sulla propria mano questa grandissima bolidata emozione può tranquillamente passare dalla bacheca e lasciare un post-it appena sotto l'annuncio della Voce, sarei davvero contento di iniziare una riabilitazione psicologica insieme a voi.
Perfino Scrivenshaft si è messo a vendere piume decorate. Decorate in tutte le maniere; di sicuro la vendita di piume arancioni sarà triplicata nel giro di una settimana, e su questo non ci piove. Ma vendere inchiostro rosso come ”sangue per vampiri” non ha prezzo; o meglio, sì, un prezzo ce l’ha, e anche particolarmente elevato, ma a quanto pare mamme e papà non si sono fatti problemi a dispensare ai propri pargoli qualche galeone in più per Halloween, motivo per cui anche questo sangue fasullo perfetto per scrivere è andato a ruba nel giro di pochissimi giorni. In più, piume con la punta a forma di zucca hanno preso il sopravvento in tutto il negozio, tanto quanto pergamene decorate, vendute a blocchi, simili al vecchissimo Libro Dei Mostri, che non appena vengono sfiorate iniziano a smangiucchiare carta e sbriciolarla un po’ ovunque, e non si calmano finchè… no, non si calmano mai. nome immagine Al contrario di quel libro a cui, per quanto ne so, o meglio, per quanto ho letto, si calmava e smetteva di spargere fogli e foglietti un po’ ovunque, o mozzicare le mani del padrone (bastava che il proprietario gli facesse delle carezze), queste pergamene non sono fatte per scrivere o per prendere appunti, sono dei semplici  e troppo costosi  scherzi da comprare al compagno di banco sfortunato e credulone di turno, con il volto di un qualsiasi animaletto da passeggio, o simili, e la crudeltà di un mannaro che viene fuori non appena ci si poggia la piuma sopra.
Chi se la cava un po’ più decentemente, invece, è Madama Piediburro, che si è limitata a delle sobrie cioccolate calde di colore arancione (ma sempre fatte di pura cioccolata fondente, ottime come al solito), e dei tranquillissimi decori in stile Halloweeniano, con un amico scheletro che apre la porta a chiunque desideri entrare e fa anche un bell’inchino. Niente di particolarmente macabro per questo sobrio localino, ecco. I Tre manici di scopa provvedono a fornire come servizio musicale, invece, una banda di zucche – probabilmente scolpite da un artista di zucche, finemente, visto che fanno la loro bella figura; il problema è la musica, che ogni tot di tempo (non sono riuscito bene a capire ogni quanto) viene intervallata da note horror o perfino da una marcia funebre. Giusto per non far salire l’ansia, eh.
Per la Stamberga Strillante penso che non ci fosse davvero bisogno di addobbi in occasione di questa “festività”, e non ho avuto il piacere di recarmi nemmeno alla Testa di Porco o all’ufficio postale, mea culpa.
Per quanto mi riguarda, posso solo dire che, come al solito, trovo un po’ esagerato tutto questo movimento per una festicciola pagana che non ho mai amato, ma siccome l’ho già detto, e ho già espresso il mio parere negativo in merito, penso che sia ora di qualche commento positivo. E’ bellissimo vedere che gente di qualunque età prende così sul serio le giornate che precedono il trentuno ottobre, e che grandi e piccini si divertano (spaventandosi, ma anche queste son cose) in modo così grande nel vedere scheletri passeggiare come se niente fosse per la strada. Ah, sì, ho dimenticato; all’ingresso della cittadina credo di aver visto la decorazione più bella fra tutte e vi giuro che batte anche la cioccolata arancione di Madama Piediburro, l’unica che mi è piaciuta oltre questa: uno spaventapasseri con la testa scolpita a forma di zucca che sembrava si muovesse e girasse su se stesso insieme al vento – che naturalmente, era completamente assente – ma in realtà era animato da qualche strano incantesimo, e che ad ogni persona che si ritrovava a passare dalle sue parti dedicava una macabra risata, mentre sopra di esso c’era un cartello che recitava, a caratteri lampeggianti, Halloween Town.
Happy Halloween to everyone.
Ps.: non abbiate paura di me, io non mordo. Nemmeno ad Halloween. Giuro!

Hypnos Barrach. 17 anni, Caposcuola Tassorosso. Originario di Edimburgo, Scozia – di sicuro qualcuno lo avrà notato dal leggero accento quando parla –, ha una forte passione per il greco antico e il latino che studia per conto proprio, nonché per la mitologia greca. Non è raro vederlo più che disponibile a dialogare con i più piccoli e anche ad insegnare loro qualcosa sulla mitologia se si mostrano interessati. Probabile rimpianto della squadra di Quidditch della sua casata, dal momento che non ne fa parte nonostante ottimi risultati in Volo, dispensa sorrisi cortesi in giro e sembra al di sopra del concetto stesso di “litigio”; ha una parola buona proprio per tutti, insomma. Nonostante ottimi risultati scolastici ai G.U.F.O, sembra intenzionato e deciso a rivolgere il proprio sguardo al futuro nell’ambito dell’Astronomia e nello specifico dell’Osservatorio Accademico Håkon.