Dunque, ragazzi, Halloween è passato e Novembre ora è qui, con quelle sue foglie secche e quei rami nerastri così simili a ottobre, con il solito freddo e umido autunnale e cose varie. Se non fosse il mese alla vigilia di Dicembre non sarebbe così importante. Per ingannare l'attesa di mesi più avvincenti dal punto di vista stagionale – non vedo l'ora che arrivi la neve, voi no? – sarebbe il caso di di qualche bella ricetta gustosa da provare a casa e magari, chissà, da sgranocchiare insieme ai Cavalieri di Mornay in allegria. Voglio dire, i Cavalieri mi sembrano dei tipi seri, ma vedeste come tifano durante le gare! Sono scatenati! Io scommetto quanto volete che si lasciano andare a delle grandi bevute con fiumi di burrobirra che scorrono quando non sono in servizio… Comunque sia, avevo pensato a varie ricette per questo mese. Considerando che Dicembre sarà ricolmo di ogni pietanza e leccornia, si presume probabile il fatto che nell'attesa del dolce Natale, ci siano due tattiche: tenersi leggeri per avere più spazio nello stomaco dopo, o iniziare una terapia di allargamento dello stomaco stesso, per esempio iniziando a mangiare abbastanza da aumentarne esponenzialmente le dimensioni e quindi la capienza così da avere dello spazio in più per ospitare tutte le prelibatezze con cui i nostri elfi domestici vorranno deliziarci.
Tuttavia, per far contenti anche quelli del W.W.F.F.B. – non lo so, penso che mi stiano simpatici per motivi di cui ignoro la ragione… Forse perché sono un po' bestia anch'io – ho deciso di mettere delle ricette per le quali non serva uccidere un cervo per poter mangiare a sazietà, sperando che anche gli amanti delle belle bistecche al sangue – tra cui figuro anch'io – apprezzino ugualmente.

Patate dolci in pastella

Ok ragazzi, questa è una ricetta in cui si friggono le cose, ma non lasciatevi ingannare dalla crosta dorata che si formerà sulle vostre rondelle di patate, questa ricetta è gustosa e nemmeno così pesante! Piacerà sicuramente alle ragazze, visto che è una cosa succulenta, facile da preparare e zuccherosa!
Il fatto è che le patate che dobbiamo prendere per questa ricetta sono dei tuberi particolari, dal caratteristico sapore dolciastro: vi innamorerete senz'altro del loro strano gusto! Prendete carta e prendiappunti – o ritagliate l'articolo (senza dissacrare la Voce! ndMarg) – e annotatevi gli ingredienti:

- patate dolci quanto basta (decidete in base alla quantità di pastella che riuscirete a preparare)
- 150 grammi di farina
- 2 uova
- burrobirra
- olio
- noce moscata
- sale e pepe

Le patate vanno fatte bollire per circa venti minuti/mezz'ora. Quando saranno pronte e le avrete obbligate a sbucciarsi da sole, non allarmatevi per lo sconcertante colore che avranno. Vi avverto solo perché non abbiate dubbi sulla loro bontà: la polpa avrà l'esatto colore della pelle di un troll, di un grigiastro-bianchiccio non molto conciliante, ma voi non fatevi ingannare dalle apparenze! Dopo averle lasciate raffreddare, incantate un coltello e tagliatele a rondelle.
Ora, nel frattempo che le patate si tagliano da sole, è il momento di preparare la pastella nella quale le immergerete. Prendete una scodella capiente e metteteci dentro la farina, il sale e il pepe, la noce moscata (che avrete grattugiato in precedenza, meglio se evitate di incantare coltello e grattugia nello stesso istante, potrebbe succedere che ingaggino una lotta), tre cucchiai d'olio e i due tuorli d'uovo. Mettete da parte gli albumi e montateli a neve dopo aver aggiunto giusto un pizzico infinitesimale di sale. Meno male che esistono gli incantesimi, altrimenti sai che dolore al braccio, a muovere la frusta! La mistura di uova, farina e altro, allungatela nel frattempo con metà burrobirra e metà acqua finché l'impasto non diventa bello liquido. Ora, armatevi di pazienza e aspettate mezz'ora, lasciando riposare la vostra mistura. Quindi, prima di usare la pastella, aggiungete gli albumi che avete montato, ma mi raccomando assicuratevi di mescolare in modo lento, con il cucchiaio e da sotto in sù, in modo tale che la spuma bianca non si smonti. Qui ci vuole un buon controllo della bacchetta, quindi abbiate pazienza se le prime volte non vi riesce. Dunque, appena la pastella è pronta, prendete una padella ben oliata (l'olio deve essere abbondante, ma non troppo) e, dopo aver ben ricoperto le vostre rondelle di patate dolci nella pastella, immergetele nell'olio caldo (deve sfrigolare, altrimenti la pastella non si indorerà bene e si riempirà di olio). Giratele ogni due-tre minuti, aspettando che la parte ricoperta diventi di un bel colore dorato. Mettetele in un recipiente con della magicarta assorbente sotto, così toglierete l'olio in eccesso. Ed ecco qua, pronte per essere servite le vostre patate dolci in pastella, fumanti e invitanti!

Sformato di zucchine

Questa ricetta, al contrario delle patate dolci, invece sì che è pesante. Dovrete armarvi di una certa quantità di burro per portare a termine questa pietanza. Questa parte è dedicata a coloro che non possono fare a meno di rinunciare ai piaceri della tavola, nemmeno quando Natale è alle porte. Beh, come biasimarvi, anch'io sono sempre a mangiare e abbuffarmi. Ma veniamo dunque ad elencare gli ingredienti che servono per questa ricetta, scritti secondo quantità sufficienti a saziare due persone:

nome immagine- 4 fogli di pasta sfoglia (sottile)
- 50 grammi di formaggio stagionato
- burro quanto basta (dovrete imburrare la teglia, ad un certo punto)
- 500 grammi di zucchine
- un cucchiaio d'olio
- uno spicchio d'aglio
- sale
- pepe
- maggiorana
- timo

Per la salsa besciamella:
- 40 grammi di burro
- 35 grammi di farina di grano tenero
- 250 millilitri di latte
- 250 millilitri di brodo
- sale
- pepe
- noce moscata

E iniziamo! Prendete le zucchine, lavatele bene, tagliate via il sopra e il sotto e poi affettatele a rondelle, con il vostro fedele coltello incantato – se ci avevate tagliato le patate, lavatelo. Dopo aver soffritto – attenzione che non si bruci – l'aglio in un cucchiaio d'olio bello caldo, aggiungeteci le zucchine tagliate, la maggiorana e il timo. Lasciate che cuocia tutto per circa dieci minuti. Nel frattempo potete risolvere il crucioverba del mese scorso, se ancora non l'avete fatto. Ogni tanto però ricordatevi di girare quelle povere zucchine. Un tocco di sapore in più non guasta mai, quindi regolate le vostre verdure di sale e pepe. Preparatevi un po' di acqua calda e aggiungetela alle zucchine perché si cuociano ancora per circa quindici minuti. Una volta pronte, possiamo passare alla cottura della pasta, che sarà in un bel pentolone di acqua bollente, in cui la immergerete per tre o quattro minuti (è pasta all'uovo, cuoce presto): una volta pronta, va scolata e appoggiata su un canovaccio o uno straccio – pulito – per asciugarla. Quindi passiamo alla besciamella: a fuoco basso – sia mai che con qualche incendio di troppo o troppo vivace facciate danni – fate sciogliere il burro, che non deve iniziare a friggere, quindi si aggiunge la farina – se la setacciate evitate di formare i grumi – e si mescola, lasciando cuocere il tutto per qualche minuto. Se avete un calderone auto-rimescolante, anche meglio, avrete una cosa in meno di cui preoccuparvi! Il composto dovrà avere un aspetto semi-liquido. Dunque, si aggiunge il latte: se riuscite, fatelo scaldare prima, altrimenti la vostra besciamella formerà i fantomatici grumi di cui sopra. Se volete rendere la vostra salsa un po' più liquida, potete aggiungerci anche del brodo, oppure – se non vi va di tenere pronto del brodo – basta che aumentiate la quantità di latte. Alla fine, aggiustate la salsa con sale, pepe e noce moscata (di questa giusto un pizzico basta) e quando si addensa, spegnete il fuoco. Dopo aver imburrato una teglia da forno, quindi, si procede con gli strati! Prima di tutto la pasta, poi le zucchine cotte, poi la besciamella e infine il formaggio stagionato. Poi di nuovo, pasta, zucchine, besciamella e formaggio. E ancora… sì, insomma, avete capito, no? Poi via, si mette tutto nel forno e si aspettano 45 minuti. Nel frattempo potete sempre leggere qualche articolo della Voce che vi è sfuggito. Quando si è formata sopra una bella crosta, di quelle che dicono: "mangiami", non potrete più ignorare il vostro sformato. Visto che sarà bollente come una salamandra appena uscita dal fuoco, aspettate dieci minuti prima di servire. Altrimenti, se proprio la prospettiva di una lingua ustionata non vi fa tanto effetto, potete sempre servirvi subito di una generosa fetta.

Questo è tutto gente! Nutritevi bene in vista di Natale, mi raccomando! Oh oh oh!

Leroi Gordon