Proseguiamo con le mie validissime alternative alle attività produttive cui sicuramente le nostre famiglie vorrebbero che ci dedicassimo e questo mese mi rivolgo in particolar modo a quanti, tra voi, sono appassionati di Quidditch. Dietro suggerimento di un amico di mio padre mi sono documentata per voi lettori su un posticino niente male, in quel di Dublino. Se vi siete mai chiesti cosa si provi a "sentire" davvero il Quidditch, senza avere necessariamente la voglia o le capacità di giocarlo, una capatina al "Grab The Snitch" è d'obbligo. Situato su una delle stradine del lungofiume, camuffato ad occhi babbani come un vecchio pub abbandonato, nasconde dietro le sue vetrine oscurate dal tempo il più caratteristico dei Quidditch Club. Luoghi di ritrovo un tempo molto più frequentati, questi punti d'incontro sono andati quasi scomparendo con il passare del tempo, eccezion fatta per questo ultimo baluardo della tradizione. Orgoglio del proprietario, il signor Crumble, è la collezione completa delle locandine ufficiali dei Campionati Mondiali di Quidditch, tutte assolutamente originali, a partire da quella dipinta a mano del 1473 fino all'ultima, datata 2066. Anno che, lo ricordiamo, ha visto l'Irlanda del Nord vincitrice assoluta del titolo. L'intera collezione, in esposizione perenne lungo le pareti del locale e sul bancone di quercia, riporterà gli amanti di questo nostro sport indietro nel tempo, magari mentre assaporano un'ottima burrobirra che si dice sia seconda solo a quella dei Tre Manici. Il posto in sè è accogliente, caldo e piacevolmente familiare, arredato rigorosamente a tema, gestito dal sopracitato proprietario e dai suoi due figli, a cui non fa che ripetere che lascerà la baracca solo quando sarà troppo vecchio per andare a tifare i Bats. Che -ho dedotto- sono la sua squadra del cuore, visto che il pipistrello Barny è raffigurato praticamente ovunque, lì dentro. Sui boccali, sulle bandierine disposte in giro, sui sottobicchieri di sughero. E ve ne è persino uno inciso grezzamente sul pavimento dei bagni, nel legno, probabilmente da qualche cliente fomentato da una bella partita e con un pò troppo Whisky incendiario in corpo. Eppure dalla foto che mi hanno fatto vedere  sembra tanto che vicino al pipistrello si legga qualcosa di simile a J.B., come fosse una sorta di firma. E la mia fantasia non ha potuto fare altro che visualizzare un certo Capitano in preda all'euforia, piegato su quel pavimento, bacchetta alla mano… chissà. Ma dopotutto si sa che gli irlandesi sono gente allegra! Comunque sia, se quest'estate decidete di farvi un giretto da quelle parti, non dimenticate di fermarvi per rinfrescarvi l'ugola e concedetevi una parentesi di storia del Quidditch tra le mura di questo posto. Il signor Crumble stesso pare sia una specie di enciclopedia vivente in materia, stando a quanto dicono i clienti abituali, e si vanta di ricordare ogni singola partita degna di questo nome, così come ogni giocatore che abbia mai posato il proprio deretano su una scopa da corsa. Gira voce che non abbia mai deluso nessun curioso e che si dica disposto a far bere gratis vita natural durante chiunque gli ponga una domanda a cui non sappia rispondere. Potreste metterlo alla prova.

Tequila Turner